Il 2000, l’anno del futuro

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Se avete vissuto almeno una decade dello scorso secolo dovreste ricordare come il cambio di millennio veniva percepito: senza tirare in ballo Kubrik e l’Odissea nello spazio (negli anni ’60 erano convinti che nel 2000 avremmo come minimo colonizzato il sistema solare), il 2000 era l’anno del futuro, l’anno in cui le nostre vite sarebbero cambiate radicalmente. Ma fu davvero così? Proviamo a trascorrere un giorno nel futuro (che per noi è passato da 13 anni).

Di buon mattino veniamo svegliati dalla radio che sta trasmettendo gli ultimi successi, tra i quali “It’s my life” di Bon Jovi e “Beautiful day” degli U2, tra un pezzo e l’altro sentiamo una pubblicità della Sony: i nuovissimi lettori DVD sono scesi di prezzo, ora costano “solo” 700.000£. Osserviamo il nostro videoregistratore e pensiamo che resteremo con lui ancora per un bel po’.

Entusiasti per questo ritorno al futuro/passato, di impulso ci viene l’istinto di prendere lo smartphone e controllare le novità di quel periodo. Peccato che ci ritroviamo in mano questo, e siamo anche fortunati perché è uno dei cellulari più ambiti del momento:

L'indistruttibile Nokia 3310. I produttori di custodie piangevano miseria.
L’indistruttibile Nokia 3310. I produttori di custodie piangevano miseria.

Certo, siamo abituati a Real Racing 3, Shadowgun, Infinity Blade… ma una partitina a Snake per adesso andrà benone. Wow, che record! Condividiamolo su Twitter… no. Twitter non esiste. Ma possiamo sempre inviare un SMS al nostro migliore amico: “Ciao! Ho fatto 960 punti a #Snake! Riuscirai a battermi?”. Dopo poco ci arriva una telefonata del nostro amico, che è molto preoccupato per la nostra salute mentale.

Dato che siamo persone all’avanguardia, abbiamo già un portatile, e mica un portatile qualsiasi. Abbiamo un nuovissimo iBook di un fantastico verde sgargiante. All’epoca era cool. L’abbiamo comprato durante l’ultimo viaggio negli Stati Uniti e l’abbiamo pagato 1600 dollari, mica poco.

L'home page del sito Apple italiano
L’home page del sito Apple italiano

Ce lo mettiamo sulle ginocchia, anche se pesa ben 3 kg e abituati ai MacBook Air del 2013 ci sembra di avere in braccio un bambino grassottello di 6 mesi. Però aveva addirittura il Wi-Fi integrato, che per l’epoca era una cosa rarissima, inoltre il sistema operativo è System 9. Sul sito Apple leggiamo: “Mac OS 9 è il miglior sistema operativo per Internet,” ha dichiarato Steve Jobs.

Mac OS 9
Mac OS 9

Del resto la concorrenza non è che se la passasse molto meglio:

Windows 2000 Professional
Windows 2000 Professional

Decidiamo quindi di navigare un po’ su internet, apriamo quindi Facebook… no, Facebook non esisterà ancora per parecchi anni. Apriamo allora MySpace… nemmeno. Se proprio vogliamo socializzare dovremo in qualche modo collegarci alla rete IRC e in questo momento quasi ci pentiamo di avere un Mac, perché non possiamo usare mIRC. Decidiamo di leggere le ultime notizie su sitacci come Supereva, e ben presto ci passa la voglia non solo di navigare ma anche un po’ di esistere. Ci riprendiamo un po’ pensando che inventeremo Facebook prima di Zuckerberg e diventeremo miliardari.

Spegniamo il computer, che comunque stava già per esaurire la batteria. Tra i contatti nella rubrica troviamo il nome di una ragazza che ci piaceva tanto all’epoca, ma non avevamo il coraggio di farci avanti. Tempo di rimediare! La telefoniamo e le diamo un appuntamento al bar. Ci dice che stasera suona una band che le piace tanto, le chiediamo allora di farci vedere un video della band dal telefono. “Un video dal telefono??” – ci guarda sbigottita. “Ah, no… già… ehehehe… scherzavo!” Fate mente locale e vi rendete conto che, anche se ce ne fosse la possibilità, un video non risulterebbe granché su un display monocromatico da 84*48 pixel.

Le chiediamo allora di farci ascoltare qualcosa, sperando che abbia almeno un iPod. Ma l’iPod non esiste ancora, sarà presentato tra un anno e costerà un occhio della testa. Ci passa le cuffiette collegate ad un lettore cd che “salta” anche se poggiamo la tazzina di caffè sul tavolo.

Vi date appuntamento al locale del concerto, ore 21:00. Non avete la minima idea di dove si trovi, ma qual è il problema? Apriamo Google Maps… oh no di nuovo. Proprio non riusciamo ad abbandonare le abitudini del nostro tempo. Sono solo 13 anni ma il mondo è cambiato davvero tanto, fino a ieri non ce n’eravamo proprio resi conto. Come facciamo a raggiungere il locale? Proviamo a cercare su internet (intanto siamo tornati a casa), ci spostiamo con il portatile più vicini al router perché già a pochi metri di distanza non prende bene il segnale. Il locale non ha un sito internet. Vi rendete conto che pochissime attività commerciali dispongono di un sito internet. La maggior parte delle persone non sa neanche cosa sia Google, seppure già esista. Non vi resta che chiedere in giro.

La giornata è stata dura, ma bella. Avete vissuto più rapporti sociali e meno “social”. Avete dovuto chiedere informazioni, avete dovuto parlare con la gente. Siete stati, forse, in tutto, un’oretta al computer. Contro le 5-6 (se va bene) di oggi. E il concerto è stato davvero bello, non vedete l’ora di rivedere le foto. Se ne parlerà la settimana prossima, quando il rullino sarà pronto.

Concludo come al solito invitandovi a commentare l’articolo: raccontateci il vostro 2000

[liberamente ispirato a quest’articolo]

17 commenti su “Il 2000, l’anno del futuro”

  1. molto carino questo articolo, bello ricordarsi un po del passato. l’ unica cosa che pero’ mi fa pensare e’….se la civilta’ fosse evoluzionata come la tecnologia, questo mondo sarebbe un posto migliore, invece non lo e’. se la tecnologia come ci raccontavano 20 anni fa che ci avrebbe cambiato la vita, in meglio, alla fine l’ha peggiorata. più la tecnologia accelera piu’ l’uomo deve pensare piu in fretta e agire piu velocemente. la tecnologia invece di avvicinare le persone le ha allontanate, rese sole e deboli. pur quanto uso la tecnologia e ho visto l’evoluzione dal commodore vic 20 al mac mi sta rendendo infelice. specialmente se sull’altro piatto della bilancia c’e’ ignoranza e povertà interiore. bello lo smartphone e tutti i nuovi mac. con il mio primo mac Lc II facevo una grafica in una settimana ora la faccio in 2 ore, tutto per la produttività e meno per la creatività. con il mio primo mac e il mio primo cellulare etac ci lavoravo e ci telefonavo, la stessa cosa che faccio oggi ma piu velocemente. non e’ cambiato molto. possiamo vivevere felici anche senza questi accessori nella vita? dall’ era industriale e progressivamente oggi, la tecnologia inquina, spreca e ignora le vere esigenze dell’ umanita’, se si e’ evoluzionata cosi in fretta negli ultimi 13 anni e’ solo per esigenze di un mercato sempre più consumatore, non di certo per rendere la vita di tutti migliore.

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  2. La cantilena del “si stava meglio quando si stava peggio” io proprio non la accetto. Come il 3310 allora fu una svolta nelle mie relazioni sociali, oggi l’Iphone, le eMail, Twitter e FB mi tengono costantemente aggiornato sui miei amici vicini e lontanissimi in ogni momento. Posso avere notizie su tutto quello che mi interessa, senza essere legato agli orari della biblioteca, posso organizzare viaggi intercontinentali scegliendo la migliore tariffa, e senza grassi sovraccarichi da parte di agenzie. Posso comprare film e musica senza aspettare che il negozio del centro si rifornisca. Posso lavorare molto più velocemente, e posso comunicare con i miei clienti all’estero senza barriere di tempo / spazio / lingua. Gli spostamenti in treno o in aereo sono diventati piacevoli ore in cui posso fare mille attività (e non più interminabili attese, in compagnia di un libro o di un giornale che finiscono sempre troppo presto). E nessuno mi venga a dire che non ho una vita sociale vera, perché vedo amici e parenti ogni settimana, conosco (dal vivo) nuove persone di continuo, faccio sport etc. etc.
    Se poi mi venite a dire che il rovescio della medaglia sta nella continua esasperata richiesta di energia che sta aumentando l’inquinamento globale, mi pare chiaro che la risposta sta ancora una volta nell’avanzamento della tecnologia (verde / pulita), e non centro nelle vecchie centrali al carbone che fanno tanto SimCity. Insomma a me pare che la civiltà si sia “EVOLUTA” di pari passo con la tecnologia, e grazie ad essa… e per chi vuole c’è ancora a disposizione la partitiva a pallone nel cortile (in piazza vicino a casa mia si gioca di continuo….)

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  3. Il 2000.. Quando per chi non lavorava andava a chiamare i propri amici ( direttamente a casa e senza whatsapp o Facebook ) si guardava Holly e Benji e poi tutti giù in cortile a giocare a calcio finché la mamma dalla finestra ci chiamava perché era pronto.. Un’infanzia stupenda! E ora, poter rivivere quelle giornate sarebbe fantastico!!

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    • mitico! questi sono i ricordi della mia infanzia. meno frustrante e forse anche più social. forse i giovani d’oggi fanno veramente fatica a pensare a una realtà cosi semplice. poi ognuno e’ libero di scegliere. a noi i bei ricordi. probabilmente siamo fuori moda, oggi e’ cool starsene “always on” su facebook anche quando si dorme o si e’ sul cesso. a me piace ancora spegnere il cellulare e andarmene in spiaggia e a cazzeggio con gli amici.

  4. Nel 2000 ero un bambino XD.
    sinceramente di tecnologico avevo un computer con Windows 95, un lettore cd e una TV.
    Indovinate cosa mi piaceva di più? Eggia la TV.
    Nonostante il fatto che giocavo fuori, andavo a scuola ecc… Trascorrevo circa 4-5 ore, quando ci stavo poco, alla TV lo stesso tempo che dal 2001 in poi si trasferirà man mano al computer.
    La verità è che forse sono di una generazione che non può fare a meno della tecnologia, che sia in questa o in altra forma, ci sono nato insieme.
    Inoltre devo dire la verità, più vanno avanti gli anni meglio mi vanno le cose, il passato è passato.
    Ottimo articolo comunque molto originale.

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  5. Ps. Nonostante tutto non uso i social network più usati (uso forum e hangout) e non ci sto giorno e notte (come diceva qualcuno la notte si spegne tutto) .
    Inoltre la mia passione non si limita alla navigazione, programmazione, ritocco foto e video mi prendono la maggior parte del tempo.

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  6. il mio “futuro” era un po’ più futuro. invece che il nokia 3310 io possedevo il grandissimo 7110, e farlo scattare “à la matrix” era una figata assurda. certo mi era costato 1’000’000 di Lire, compresa la scheda wind da 100’000 lire con 50’000 lire di traffico. eh si, c’erano i costi di attivazione, i costi di ricarica e non c’era il 3g, non c’era nemmeno l’edge, però l’anno successivo riuscivo a fare il tethering della connessione tramite cavo USB 1.1.

    Avevo Windows 98SE perchè windows 2000 era troppo professionale e non ci giravano i giochi.
    a proposito di Giochi, passavo le ore a giocare a Tomb Raider.
    di Apple non conoscevo molto, e di questo mi pento un po’. ho dovuto aspettare il 2006 e il passaggio ai processori Intel per prendere il primo Mac.

    Facevo delle lunghissime sessioni di Chat con mIRC, ma mi piaceva tantissimo anche scendere a pattinare con i pattini in linea arrivati dagli states.

    Per me il 2000 era l’anno del futuro, se visto dal 1999 dove avevo un cellulare ETACS.
    è ovvio che visto dal 2013 sembra un trapassato remoto. forse anche il 2005 se visto dai giorni nostri sarebbe un passato lontanissimo.

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  7. nel 89 quando avevo 12 anni io mi immaginavo un futuro tipo star trek.
    per il 2010 immaginavo macchine a lievitazione, energia pulita, concreti piani per l’esplorazione dello spazio, più pace nel mondo, il teletrasporto!!!

    se lo chiedo al mi babbo (del 46), per lui ci sarebbero state colonie sulla luna e su marte.

    questo futuro invece ci vede in una profonda crisi economica, cellulari-intelligenti che hanno molto poco di intelligente ma, molto più intelligenti della media delle persone.

    si è evoluta la comunicazione, non i rapporti, insomma è molto più facile ora tenere a distanza la gente che nel 95 (i miei 18 anni), per mandare a cagare qualcuno lo si faceva di persona e magari salvavi anche il rapporto.

    parlare, parlare, parlare… ma ascoltare? sapere? verificare?
    ecco, non immaginavo internet, non immaginavo l’opportunità di ottenere informazioni in attimi e confutarle in automia, libertà che media e governi cercano costantemente di limitare.

    e poi mi danno del vecchio, non sono vecchio sono deluso, le delusioni fanno invecchiare!

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    • Bellissimo e centratissimo commento.
      Altrettanto bello l’articolo che lo ha generato@morpe:

  8. Io quando pensavo al 2010 o giù di li ero sicuro che avrebbero inventato le macchine volanti..si diceva che il 2000 era l’anno del futuro..gli anni ’90 mi mancano..non avevo pensieri ed essendo nato nel ’87 ho vissuto in pieno quegli anni..sempre al mare a giocare a nascondino con la “banda”. Secondo me la nuova generazione è troppo tecnologica e si inizia dalla tenera età a utilizzare internet, però bisogna dire che ormai anche noi non riusciamo a fare a meno della posta elettronica, delle news su internet e dei social network che comunque ci aiutano a ritrovare persone con cui ci eravamo persi di vista e a conoscere persone nuove. Anche se era bello riuscire ad ottenere il numero di telefono della ragazza che ci piaceva ed essere indecisi se mandarle un sms o no. Semplicemente la nuova generazione non vivrà queste emozioni ma le vivrà in un altro modo..

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  9. Stupendo questo articolo! Se non ci si pensa non ci si rende conto quanto sia cambiata completamente la nostra vista in pochi anni… Supereva… Ormai non mi ricordavo più della sua esistenza, io all’epoca al posto di Google usavo Altervista, avevo un pc assemblato ultra potente (che però crashava lo stesso appena ne avesse l’occasione) con Windows XP (home edition!!) e usavo Internet Explorer. Ebbene sì. Strano da dire, dato che poco dopo ho iniziato ad usare tutti i browser possibili meno che IE. Quello che mi rende triste è che ancora più del 35% dei pc nel mondo sta usando Windows XP… E basta rileggere questo articolo per notare quante cose sono cambiate da quella volta!!

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    • @ThinkMacintosh: Che a ripensarci bene XP è arrivato a fine 2001, nel 2000 ero rimasto ancora a Windows 98… Già. In compenso nel 1998 ho provato per la prima volta un Mac (l’iMac), all’epoca avevo 7 anni…

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