Chrome, Traduttore, Maps, Earth, Drive, Currents, Hangouts, Local, GMail, Plus, Latitude, Authenticator, YouTube… fermatemi quando ne avete a sufficienza. Google sta occupando iOS con le sue applicazioni, e con l’arrivo di Google Now, iPhone è diventato a tutti gli effetti uno dei migliori telefoni Android sul mercato. Forse il migliore. Provate a smentirmi.
I want it all, I want it Now
Sì, sono sobrio. E sì, sono lo stesso che solo un paio di mesi fa pensava seriamente di convertirsi ad Android. E sono ancora convinto, sia chiaro, che Nexus 4 sia il luogo migliore dove utilizzare il sistema operativo di Google, seguito a breve distanza da HTC One e Galaxy S 4. Prima però che chiamiate l’ambulanza e richiediate per il sottoscritto il TSO che state pensando mi serva, vi chiedo almeno di arrivare in fondo a questo articolo.
I dispositivi che ho elencato un attimo fa sono solo una minoranza della pletora di smartphone che utilizzano Android. Come è noto, spetta ai produttori di questi device aggiornare i loro device e rendere Android compatibile con tutti gli smartphone sul mercato. Questo significa che spesso un dispositivo non viene aggiornato in tempi brevi, o non è più supportato pochi mesi dopo il suo lancio. È da sempre un problema di Android, ma proprio per questa ragione solo il 28% di tutti i dispositivi Android attualmente utilizzati sono aggiornati a Jelly Bean. E Google Now, una delle funzioni di punta della compagnia di Mountain View (il sogno di Brin e Page di creare una ricerca che fornisca i risultati ad un utente prima che questo sappia di averne bisogno) può essere utilizzato solo da un utente Android su quattro. Al contrario, grazie all’aggiornata app Google di Google per iOS, tutti gli utenti di iPhone 3GS (2009), 4, 4S e 5 possono sfruttare Now. Si tratta della quasi totalità degli iPhone in circolazione (se conoscete qualcuno che usa ancora un 3G, regalategli un cilicio, perché è probabilmente un masochista).
Don’t be Evil
Non essere cattivo. È il motto di Google. Forse anche per questa ragione Mountain View ha sempre cercato di essere presente su tutte le piattaforme. Per questo e per il guadagno che ne deriva. Ecco allora che, ad oggi, sono disponibili su App Store 19 applicazioni sviluppate da Google per iOS (e la versione americana di App Store ne ha anche di più). Google aggiorna il suo software con frequenza, al contrario di quello che succedeva a Mappe e YouTube quando dovevano passare per il controllo di Apple essendo applicazioni fornite con il sistema operativo. Una di queste applicazioni, Google Search, contiene Ricerca Vocale, il degno concorrente di Siri, i brillanti Goggles, il morente Reader e Picasa.
Come scrivevo in: Ecco perché (forse) passerò ad Android, il meglio dell’esperienza Android è racchiuso proprio nelle applicazioni e nei servizi di Google, forniti e sviluppati con grande cura. Ora che anche Now è disponibile su iOS, non è così difficile dire che quasi tutto ciò che si può trovare su un dispositivo Android è disponibile anche per iOS.
Sul sistema operativo di Apple le applicazioni vengono sviluppate con maggiore dettaglio, e in genere sono disponibili in anticipo rispetto ad Android (il caso di Instagram, arrivato su Android con mesi di ritardo, è solo il più eclatante). Con iPhone si ha un sistema operativo sempre aggiornato all’ultima versione non appena l’update diviene disponibile (non si può dire lo stesso della buona parte dei dispositivi Android), si ha accesso all’enorme libreria di App Store, e a questo si aggiungono tutte le applicazioni di Google che su iOS poco hanno di differente rispetto alla controparte per Android.
Certo, ad iOS manca ancora qaulcosa. Mancano i widget personalizzabili. Manca la possibilità di personalizzare il sistema operativo. Manca una interfaccia accattivante (ma quella sembra che sia in arrivo). Ma più il tempo passa e più mi convinco che si tratta di caratteristiche cui solo uno smanettone (come il sottoscritto) è interessato.
La cosa che davvero manca, e che potrebbe pesare anche all’utente medio, è l’integrazione del software di Google nell’OS. Per accedere a Now su iOS non basta uno swipe sullo schermo come su Android, ma è necessario qualche tap in più. Si tratta comunque di un piccolo prezzo da pagare per poter accedere a tutti i servizi di Google.
Su iOS c’è più scelta che su Android. Certo, è anche colpa della chiusura di Apple. O merito dell’apertura di Google. Dipende dai punti di vista. La realtà è che su iPhone posso avere Siri e Voice Search. Google Maps e le mappe di Apple. Google Drive e iCloud. Chrome e Safari. Hangouts e iMessage. Su Android sono limitato alla metà dei servizi.
Sembra assurdo, ma bisogna ringraziare Google se iPhone è il migliore smartphone Android sul mercato.
Il senso dell’articolo è chiaro, anche se un po’ forzato, peccato solo che “Now” su iOS sia inutilizzabile perchè tiene perennemente attivo il GPS (icona sempre accesa) e scarichi la batteria .
@Leevio:
google now funziona su ios come funziona su android… la localizzazione e’ sempre attiva ma non il gps… la maggior parte del tempo now usa la localizzazione via celle cellulari e solo se cambi posizione sostanzialmente si attiva il gps… da fastidio vedere l’icona sempre attiva ma non dovrebbe incidere troppo sulla durata della batteria.
proverò a riattivarlo allora ! Ma avevo letto di parecchi con problemi di batteria con Now attivo ;)
é una cosa a cui in effetti non avevo pensato…..
avere contemporaneamente icloud e g drive, già per se è una gran cosa….
Il fatto che, tutti i servizi di G siano sempre e comunque aggiornati….
è un’altra grande cosa!
Si, è vero. si può contemporaneamente usare goggle per navigare, e mappe, e contemporaneamente icloud per la posta.
Mica male, davvero!
bell’articolo. Ma iphone e’ l’unico device Apple che ho abbandonato per passare a Google (Nexus 4). Io personalmente ci trovo un abisso per possibilita’ sulla gestione’ dei file, quella del telefono e anche il divertimento nel customizzarlo, l’uso di launcher diversi ecc. In piu’ Os x si sincronizza benissimo con i servizi di Google quindi il passaggio da quel punto di vista e’ stato indolore. Ciao
Michele ha detto:
Quoto in pieno, la stessa cosa l’ho fatta io e non tornerei mai indietro ora!
Riccardo ha detto:
:)
c’è un dettaglio: un nexus costa 350 euri, un iphone 730 euri. il rapporto qualità/prezzo è l’unico parametro oggettivo per stabilire la superiorità di un prodotto, il resto è tifo.
alla fine dell’articolo scrivi: su android sono limitato alla metà dei servizi. che balla. paragoni tutti i device android all’ìphone: il 28% che tiri in ballo sono di fascia alta come l’iphone e possono essere paragonati, il restante72% non DEVONO essere paragonati perché sono tutti di fascia inferiore. se voglio prestazioni spendo tot, se no non faccio paragoni tra una bmw e una skoda. L’iphone 4 non lo accendo da circa 7 mesi e non ho intenzione di accenderlo. Non lo vendo perché non do via niente ma non lo paragono nell’uso con l’s2 o con il note2, semplicemente la apple limita l’esperienza utente e basta. Con buona pace di chi si ostina a rimarcare che non è vero, come chi dice che “su android sono limitato alla metà dei servizi”. Forse sei veramente limitato ma non nella metà dei servizi, se spendi 730 euro per un iphone è normale che tu abbia qualcosa in più di chi ha speso 150 euro per uno smartphone con android o windowsphone, ma se prendi un android qualsiasi di fascia alta non hai problemi ad esempio con Google now. Inoltre esistono diverse soluzioni per farlo girare anche con ICS quindi la percentuale in questo caso sale al 61,qualcosa %.sarà un po’ macchinoso ma non difficile e soprattutto fattibile. Mi sa che nella stregua difesa dell’apple hai dimenticato di informarti bene su cosa scrivi. Ma soprattutto hai sbagliato a tirare in ballo tutti i device android paragonandoli all’iphone. Quelli paragonabili ricevono aggiornamenti ne più ne meno che l’iphone.E ripeto non hanno limitazione ai servizi offerti da Google. Se generalizzi fai confusione e basta.Ergo smettila di scrivere ste cose per favore,grazie
@andrea fava: Forse ti è sfuggito il nocciolo centrale del discorso. Indipendentemente dal modello di dispositivo Android che consideri, su Android NON HAI i servizi di Apple (iCloud e iMessage, giusto per dirne due) ma HAI quelli di Google. Su iPhone HAI sia i servizi di Apple che quelli di Google (ad eccezione di un OS personalizzabile). Ergo: se non sei uno smanettone, iPhone sembra la scelta logica.
@Lorenzo Paletti: La scelta logica è quella dettata dal bisogno. L’idea che bisogna essere degli smanettoni per utilizzare o scegliere Android è di per sé sbagliata: se scegli uno smartphone di fascia medio-alta (Nexus 5, 280/350euro in su) hai un dispositivo di tutto rispetto, usabile e ben integrato coi servizi google. Se è una questione di impossibilità di utilizzare i servizi Apple… beh… con tutti i servizi simili che ci sono sulla rete, ne possiamo benissimo fare a meno. L’unico motivo per non passare ad Android è un altro: se ho comprato tante app per iOs nel corso del tempo, certamente non spendo di nuovo la stessa cifra per passare ad Android, ma continuo a restare con iOS (generazione precedente ovviamente… non ho la possibilità di spendere oltre 700 euro l’anno).