Dan Lyons: Apple chiese a Newsweek di non assumermi

In una puntata del programma della CNN Reliable Sources, Dan Lyons ha rivelato che Apple fece pressioni per non farlo assumere dal noto settimanale americano Newsweek. Al di là dei suoi meriti giornalistici, Lyons è noto presso il grande pubblico come creatore Fake Steve Jobs, il personaggio parodia del CEO di Apple.

Lyons, che prima di approdare a Newsweek al posto del noto tech columnist Steven Levy scriveva per Fortune, ha approfittato della visibilità offertagli dalla CNN per spiegare la sua visione del rapporto fra Apple e la stampa. Il tutto partendo dal fatto che  lui, a differenza di altri giornalisti scelti, non è toccato un iPad da recensire prima del lancio e che Newsweek, a causa della sua presenza nello staff che conta del settimanale, è rimasto escluso dal circolo delle pubblicazioni amiche.

Ecco le parole di Lyons durante il programma della CNN:

“Il loro capo delle PR disse al mio predecessore, Steven Levy, di passare parola ai poteri forti di Newsweek che Apple non era contenta del fatto che stessero per assumermi. Si è successo davvero. Apple opera in questo modo.
Voglio dire. Date un occhiata a chi ha avuto un iPad e chi no. Fate caso a chi ha avuto accesso e chi no.”

Lyons ha continuato denunciando un palese conflitto di interessi fra i media che dovrebbero recensire obiettivamente l’iPad e Apple. Quegli stessi media – il New York Times, TIME, il Wall Street Journal – stanno sviluppando applicazioni per iPad e hanno tutto l’interesse a pubblicare pareri positivi affinché il prodotto sia un successo.

Prima di esplodere in improperi contro i censori di Cupertino che manipolano la stampa vi invito a tenere conto di alcuni ulteriori particolari:

  • In un video girato da Om Malik fuori dallo Yerba Buena Center dopo l’evento del 27 gennaio Lyons descrive iPad come uno schifo totale, con un linguaggio degno di un bordello di periferia. Poco più di un mese più tardi firma la cover story del numero di Newsweek dedicato all’iPad (foto d’apertura) incensando il dispositivo neanche fosse stato illuminato da un apparizione mariana. Il titolo può bastare per descrivere il tenore dell’articolo: “What’s so great about the iPad? Everything.” Ora sbotta, acido e risentito, tirando in mezzo un suo collega perché a lui non è toccato il Tablet di prova. Cosa dobbiamo pensare?
  • Steven Levy, come prevedibile, ha smentito fermamente quanto asserito da Lyons.
  • Il numero di Newsweek che aveva l’iPad in copertina sul retro aveva un ad a tutta pagina del Kindle sul retro. La differenza è che la cover con l’iPad Apple non l’ha dovuta pagare. Stephen Colbert ha messo in luce il piccolo particolare con la sua consueta ironia in questo episodio del Colbert Report.

Per di più a questo giro nel circolo dei fortunati che hanno ricevuto un iPad c’era anche Xeni Jardin di Boing Boing. Ora, tutto si può dire di Boing Boing ma non di certo che sia un covo di fanboy. Cory Doctorow, uno dei fondatori del sito, ha scritto chiaro e tondo qualche giorno fa che secondo lui l’iPad va evitato come la peste. L’archivio del sito è pieno di articoli che non risparmiano critiche ad Apple e di immagini satiriche su Steve e compagnia.

Rob Beschizza, spiegando perché Apple abbia scelto Boing Boing, sostiene che la decisione di non fornire a Lyons un iPad di prova è una semplice questione di pubblico potenziale. Quello di Boing Boing è un pubblico da conquistare, quello di Newsweek forse è semplicemente già conquistato. E se non lo fosse ci pensa Newsweek “autonomamente” a puntare i riflettori sul dispositivo, senza nemmeno pretenderne uno in prova per l suo tech writer di punta.

Lyons è un grande giornalista, ma è anche una testa calda. Di sicuro è quello che gli americani chiamerebbero un’attention whore. Nel gennaio 2009, tanto per dirne una, è stato bandito a vita dai programmi della CNBC dopo un colorito battibecco con il giornalista Jim Goldman. In alcuni casi Lyons non riesce ad uscire dal personaggio di Fake Steve Jobs e finisce per sputare le velenose sentenze che ci aspetterebbe di leggere sul Diario Segreto di Steve Jobs mettendoci la sua vera faccia.

Sia chiaro, i metodi messi in campo dalla divisione PR di Apple sono spietati e strumentali, possono essere odiosi e i giornalisti sono pedine di un gioco che serve per massimizzare la copertura mediatica minimizzando le spese. Ma se una critica a questo sistema viene da Cory Doctorow (che usa un laptop con Ubuntu, è un attivista anti-DRM, è coerente, insomma) la posso capire, pur non condividendola in molti punti.

Uno sfogo come quello di Lyons dopo la cover story che ha firmato per Newsweek suona invece come lo sfogo capriccioso del bambino che sa di essere stato cattivo ma si lamenta comunque perché Babbo Natale quest’anno non gli ha portato il giocattolo che si aspettava.

[News via: CrunchGear | Photo: Jason Kehrer]

2 commenti su “Dan Lyons: Apple chiese a Newsweek di non assumermi”

  1. mamma mia, che pirla!! mamma mamma, non mi hanno dato l’iPad!!!
    CATTIVO STEVE!!! CATTIVO!!

    ma fa te, non c’è mai limite a quello che può succedere!

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