Da iOS a Android, day 6: AirDroid

Da iPhone a Android

Dopo una piccola pausa, rieccoci al nostro appuntamento nel quale confrontiamo i sistemi mobile iOS ed Android e le loro funzioni. Oggi parliamo di AirDroid, un servizio talmente bello che meritava un articolo completamente dedicato.

Cos’è AirDroid? Innanzitutto un’app da scaricare – gratis – dal Play Store, quindi non è un servizio nativo, non appartiene né a Google né a Samsung insomma, e funziona su tutti (o almeno su tutti i più diffusi) dispositivi Android.

AirDroid
L’interfaccia web di AirDroid su Safari. L’ho ridotta così per farla stare nello screenshot mantenendo le scritte leggibili.

AirDroid Free

Tutte le funzioni di seguito elencate sono comprese nella versione gratuita di AirDroid, e sono utilizzabili direttamente dal browser:

  • SMS: Visualizza e invia SMS.
  • Registro Chiamate: Visualizza le chiamate perse, ricevute, effettuate e tutti i dettagli su di esse.
  • Contatti: Visualizza e gestisci la rubrica.
  • Fotocamera Remota: Con questa funzione potremo utilizzare il dispositivo come spy-cam, guardando nel computer ciò che viene ripreso dalla sua fotocamera, anche se lo schermo è bloccato. Nella versione free funziona solo quando il dispositivo e il computer sono connessi alla stessa rete Wi-Fi.

iMac AirDroid

  • Gestione File: Carica e scarica ogni tipo di file sul dispositivo o sulla scheda SD.
  • Foto – Video – Musica – Suonerie: Come sopra, ma con interfacce apposite per Foto, Video, Musica e Suonerie.
  • Applicazioni: Scarica e installa applicazioni, anche di origini sconosciute, sul dispositivo.
  • Screenshot: Visualizza la schermata attuale del dispositivo con possibilità di salvare screenshot. Richiede il root del dispositivo, una pratica delicata per certi versi simile al Jailbreak, di cui parleremo in un’altra puntata.
  • Trova Telefono: Simile a Find My iPhone, ma decisamente meno affidabile. Per chi ha un Samsung, molto meglio servirsi di Find my mobile (incluso nei servizi del Samsung Account).

Ed altre funzioni simpatiche come l’apertura di un URL sul dispositivo digitandolo dal browser, lo scambio di appunti, la visualizzazione delle notifiche, e via dicendo.

AirDroid Premium

Al costo di 1,99$ al mese (ma è possibile risparmiare qualcosa sugli abbonamenti annuali o biennali) è possibile usare la versione Premium di AirDroid, che aggiunge:

  • Telefona dal web: Non c’è più bisogno di prendere il cellulare per telefonare. Chiama direttamente dal browser.
  • Fotocamera Remota+: La funzione Fotocamera Remota funziona anche nella Modalità Connessione Remota (ovvero quando i due dispositivi non sono sotto la stessa Wi-Fi).
  • Stessa-rete-gratuita+: Ottieni una quota di 1GB da utilizzare nella Modalità Connessione Remota.
  • File+: Trasferisci file fino a 100GB in Modalità Connessione Remota.
  • Scatta una foto al ladro: Funzione non ancora disponibile, consente di scattare una foto alla persona che sta tentando di sbloccare il device.
  • Niente pubblicità.

VS iCloud

iCloud

AirDroid è sicuramente uno dei migliori metodi per gestire il proprio dispositivo da remoto, nonché probabilmente il più diffuso. Eppure non è integrato nel sistema ma va scaricato a parte. Consente molte più operazioni rispetto ad iCloud, che però si sta ampliando con il nuovo iWork per iCloud. Non è del tutto corretto paragonare questi due servizi, in quanto innanzitutto AirDroid non è un servizio “on the cloud”, ma di gestione remota. Inoltre, i principali concorrenti di iCloud sono i servizi di Google come Google Docs, Google Drive, Google Contacts eccetera.

Eh no, non è un servizio on the cloud.
Eh no, non è un servizio on the cloud.

La conclusione è la solita: chi vuole “di più” può scegliere Android, rinunciando però alla comodità, all’immediatezza e in parte all’affidabilità di un sistema chiuso come iOS.

Siete d’accordo? Dite la vostra nei commenti, su Facebook e Twitter con l’hashtag #iOStoAndroid.

14 commenti su “Da iOS a Android, day 6: AirDroid”

  1. Articolo molto interessante, del resto come tutti gli altri “episodi della serie”. Questo però in particolare mi ha incuriosito. Devo dire che AirDroid ha rivelato molte interessanti funzioni, tra tutti forse l’invio SMS e telefonate, ma anche il discorso del trasferimento file.

    Come anche tu hai detto, però, il servizio con è in Cloud e questa è una pecca per certi versi. Probabilmente però con l’ampliamento di iCloud un giorno si arriverà ad avere funzioni simili. Speriamo bene, al momento “iOStoconApple”! :)

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  2. Salve, innanzi tutto ti faccio i complimenti x questo diario xché é molto interessante ma con questo articolo nn vai fuori tema?
    Il tuo diario parla del confronto tra i due sistemi operativi ma in questo articolo parli di una singola app.
    Si é vero che é sempre un confronto xché magari Android permette di fare cose che ios se le sogna ma anche ios ha app che permettono il collegamento con altri hardware tramite web.
    Questa nn é una polemica, come ti ho scritto adoro questo diario xché come ios dipendente ho sempre guardato Android incuriosito dalle sue potenzialità, ma questo articolo non mi ha suscitato l’interesse a differenza degli altri, i quali ho trovato molto interessanti ed esaurienti. Lo vedo più come una recensione di un’app, niente di più. cmq complimenti di nuovo…

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  3. Airdroid è probabilmente una delle applicazioni migliori e fantastiche di Android: Funziona in modo impeccabile e la sua utilità non è certo un opinione.

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  4. Ottimo articolo, Android è proprio le app che lo compongono (anche non stock).
    Ti consiglio di provare anche il tethering gratuito (funzione integrata che da quel che so su Ios si paga)

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  5. Lief ha detto:

    Ottimo articolo, Android è proprio le app che lo compongono (anche non stock).
    Ti consiglio di provare anche il tethering gratuito (funzione integrata che da quel che so su Ios si paga)

    “Android è proprio le app che lo compongono” E CHE CAVOLO VORREBBE DIRE ?

    Su iOS ci sono molte più app di qualità professionale nettamente superiore a quelle disponibili su Android, dove gli sviluppatori disperati poi perchè nessuno acquista e la pirateria su Android è oltre il 90%, sono costretti ad infarcire ogni app o gioco che sia con pubblicità fastidiosissime che ne rovinano l’utilizzo.

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  6. @matteo65601 intendo dire che le applicazioni di default su Ios sono di più ma sono limitate mentre su Android sono le app a fare la differenza per personalizzare il sistema.
    La pirateria è un’altra storia, sono uno sviluppatore e il metodo per guadagnare sulle app non è venderle ma mettere pubblicità e acquisti in app, su Ios chi ha il jailbreak poi riesce ad avere l’app sempre aggiornata mentre su Android bisogna installare ogni volta la nuova versione, se cerchi è pieno di app che è impossibile trovare crackate (AIDE ad esempio).
    D’altronde pubblicare sullo store di Google è molto economico 25 dollari una volta sola mentre Apple chiede 99 dollari l’anno (che io non guadagno per ora con le mie piccole app made at home inoltre Apple per installare su iphone le proprie app chiede di essere sviluppatore mentre su Android si può installare le proprie app anche senza aver pagato i 25 dollari. Le app professionali ci sono, magari non sono le stesse ma c’è ne sono, mentre le applicazioni professionali non ci sono ne su Android ne su Ios per ora sono esclusive PC, Mac.
    Non confondermi con un Android fan, semplicemente per quello che faccio preferisco Mac e Android. Quando potrò investire 99 dollari sicuramente pubblicherò sul Apple store (conta che sviluppo con un motore grafico che mi consente di farlo in qualunque momento). Non posso dirti se guadagno poco o tanto perché ho pubblicato la beta della mia app da 3 giorni

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  7. La pubblicità non rovina l’utilizzo se non si esagera ma è meglio che vendere anche su Apple store. Preferisco la pubblicità che pagare o far pagare le mie app

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  8. Beh, a me AirDroid sembra più un concorrente di AirDrop che di iCloud!

    I servizi cloud di Apple sono sicuramente più integrati, soprattutto all’interno del mondo Apple; ma allora dovrei confrontare iCloud con Google Drive, Dropbox, ecc.

    AirDroid a me pare utile per quello che sarà utile AirDrop su iOS: se sono connesso in rete wifi, collego lo smartphone e gestisco la condivisione dei dati senza tanti problemi.

    Devo ammettere che è una di quelle cose in cui trovo in vantaggio Android: in questo caso il collegamento è veramente banale! Mi basta una rete wifi, lancio il programma sul telefono ed a quel punto un qualsiasi browser su un qualsiasi computer con un qualsiasi sistema operativo può caricare/scaricare file.
    Non è una cosa inutile per nessuno (pare), visto che Apple ha aggiunto in iOS7 la funzione AirDrop. Ma… solo per i possessori di iPhone 5.

    Per quel poco che ho usato sul mac, anche airdrop su ambiente OSX è un sistema di una semplicità entusiasmante: cerco i computer vicini, drap and drop del file, fine della copia.
    Zero rotture di collegamenti.
    Sola rottura… la “solita” serie di limitazioni hardware per usarlo. Così i vecchi mac usano AirDrop solo con un trucchetto (mi pare fosse un comando da dare a terminale, se ricordo bene) e ora la solita limitazione si ripresenterà in iPhone. Peccato.

    Per il mondo “cloud”… vedo bene un confronto diverso.
    Sto provando le opportunità di lavoro in iWork sul clouding di Apple. Per ora sono un po’ “acerbe” ma speriamo bene. Sarebbero un’ottima cosa, ma per ora i comandi non sono all’altezza della versione mac ed anzi le presentazioni in Keynote non gestiscono tutte le transizioni inserite offline.

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  9. Lief ha detto:

    @matteo65601 intendo dire che le applicazioni di default su Ios sono di più ma sono limitate mentre su Android sono le app a fare la differenza per personalizzare il sistema.
    La pirateria è un’altra storia, sono uno sviluppatore e il metodo per guadagnare sulle app non è venderle ma mettere pubblicità e acquisti in app, su Ios chi ha il jailbreak poi riesce ad avere l’app sempre aggiornata mentre su Android bisogna installare ogni volta la nuova versione, se cerchi è pieno di app che è impossibile trovare crackate (AIDE ad esempio).
    D’altronde pubblicare sullo store di Google è molto economico 25 dollari una volta sola mentre Apple chiede 99 dollari l’anno (che io non guadagno per ora con le mie piccole app made at home inoltre Apple per installare su iphone le proprie app chiede di essere sviluppatore mentre su Android si può installare le proprie app anche senza aver pagato i 25 dollari. Le app professionali ci sono, magari non sono le stesse ma c’è ne sono, mentre le applicazioni professionali non ci sono ne su Android ne su Ios per ora sono esclusive PC, Mac.
    Non confondermi con un Android fan, semplicemente per quello che faccio preferisco Mac e Android. Quando potrò investire 99 dollari sicuramente pubblicherò sul Apple store (conta che sviluppo con un motore grafico che mi consente di farlo in qualunque momento). Non posso dirti se guadagno poco o tanto perché ho pubblicato la beta della mia app da 3 giorni

    Ma che favola racconti sulle app ?

    Apple App Store ha circa l’ 80% dei profitti di tutto il mercato. Tutti gli store Android combinati non generano neppure il 20% di profitti.
    Che si trovino tutte le app crackate per iOS basta fare il jailbreak è un’altra cosa non vera. Sì ne girano molte, ma non è che ad ogni nuova versione di ogni app appare, anzi.
    A parte il fatto che è da veri idioti perder tempo con copie pirata per app che costano pochi euro, non ha giustificazioni di sorta, neppure si può dire che costa troppo.
    Una volta comprata una economica app garantisce aggiornamenti gratuiti per sempre, finchè lo sviluppatore aggiorna.
    Poi dovresti sapere che per uno sviluppatore è possibile identificare sia la presenza di jailbreak che l’assenza della criptazione della propria app, esistono varie tecniche, se la pirateria su iOS dovesse mai salire da quel 10-15% attuale ed i profitti degli sviluppatori dovessero scendere stai pur certo che tutti bloccherebbero le loro app per impedire l’uso non autorizzato da chi le ruba.

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  10. Lief ha detto:

    La pubblicità non rovina l’utilizzo se non si esagera ma è meglio che vendere anche su Apple store. Preferisco la pubblicità che pagare o far pagare le mie app

    Sì, e le mucche volano.

    I programmi, i giochi sono duro lavoro. Ve ne sono alcune di app estremamente complesse.
    Il lavoro costa!
    Pretendere tutto gratis è un’assurdità.
    Poi se tu sei straricco, vuoi fare il filantropo e regalare il lavoro tuo o dei tuoi dipendenti a tutti è una tua libera scelta, ma pretendere che tutti facciano lo stesso è pura pazzia.

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  11. @matteo65601 Inutile parlare con te. Ho cercato solo di spiegare il mio punto di vista e tu non fai che aggredirmi…
    Nessuno ha detto di dare gratis le app ma la pubblicità non fa male a nessuno e rende di più. Ho mai detto che giustifico la pirateria? No non l’ho detto ma se sei uno sviluppatore autonomo è inutile combatterci contro perché semplicemente eviteranno la tua app. Anche in Android ci sono metodi per vedere se hai il root peccato che non centri un fico secco con il crack delle app e neanche il jailbreak centra sempre. Non è giusto impedire alla gente di fare quello che vogliono con il loro dispositivo, basta un po’ di pubblicità fatta bene e si evitano molti problemi. Le app possono costare, io ad esempio evito le cose coperte da copyright e riesco a pagare solo con il tempo che ci dedico.
    Non ho dipendenti.
    Pensare comunque che su Android sia così diffusa la pirateria è solo una favola, è diffusa quanto lo è su computer eppure escono nuove applicazioni continuamente perché con la pubblicità e le vendite si ripagano.
    Su Ios la pirateria è più nascosta ma c’è comunque inutile nasconderlo, ma anche li continua lo sviluppo di app.
    Poi come ho detto per me, per quello che faccio io, preferisco non dover pagare 99 dollari l’anno e poter provare le mie app da apk in qualsiasi momento, non condanno gli altri che magari sono sicuri di guadagnarci di più dall’apple store.
    Basta comunque guardare il numero dei dispositivi che hanno legalmente installato certe app a pagamento dal play store per rendersi conto che se hai un buon prodotto a dispetto della pirateria avrai comunque ottime vendite.
    Non sono un ricco filantropo, la mia app è stata un progetto di scuola non finito che ho pubblicato in beta e che sto finendo con gli aggiornamenti che rilascio. Tuttavia un mio compagno di classe con la sua app che ha pubblicato l’anno scorso ha fatto 3000 € solo dalla pubblicità mentre dalle vendite solo 350€ e la sua era un’app davvero semplice (Ps. La versione pirata di quest’app l’hanno rilasciata peccato che abbia lo stesso la pubblicità quindi alla fine la pirateria in questo caso ha aiutato il mio amico a guadagnare di più), lascio tirare a te le conclusioni, mi sono stufato di risponderti anche perché più che aggredire e dare dati a caso non sai fare

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    • @Lief: “Su Ios la pirateria è più nascosta ma c’è comunque inutile nasconderlo”? ma che cavolo vai dicendo? ma sai almeno di cosa parli? Lo sai che non puoi installare app crackate su un iPhone non jailbroken? pensi che il jailbreak sia una pratica che fanno tutti?
      Tu pensi di poter paragonare il tasso di pirateria che ha un sistema “aperto” come android, con quello di una cerchia piuttosto ridotta in percentuale di utenti iOS con il jailbreak? Senza contare che non tutti gli utenti che hanno fatto il jailbreak ai loro device l’hanno fatto per scaricare app crackate…
      La tua strategia di marketing è valida solo per app piccole che non hanno molta utilità o qualità e non interessano a nessuno… ci sono app come Traktor che costano 10€ e li valgono tutti, app che costano 79centesimi e gliene daresti 10 volte tanto per quel che valgono… la pubblicità è l’unico modo di far scaricare gratis alla gente app scadenti.

  12. Fuck iphone una vera schifezza e 5 anni indietro invece android e molto avanzato,personalizzabile,accattivante,molto più controllabile ad esempio io basta faccio il root al mio Note 2 e posso cambiare quello che mi pare,mettere un altra rom cosa che nn esistera mai su Iphone fin quando stara ancora Tim Cook Iphone e una lumaca con 230 compro un otto-core cinese e lo brucio in benchmark insomma per farla finita e meglio passare ad Android #iOStoAndroid

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