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Da iOS a Android, day 2: primo approccio ad Android

Rieccoci con il nostro ormai consueto appuntamento, lo smackdown tra iOS e Android, o meglio la storia di un fanboy utente Apple che improvvisamente si ritrovò con un Galaxy S III in mano senza nemmeno capire perché. E soprattutto senza saperlo usare. Oggi finalmente accendiamo il dispositivo e parliamo del software.

Prima di tutto voglio ringraziarvi: state partecipando davvero molto, così tanto che questi articoli diventano dei semplici spunti di discussione per il vero dibattito che poi si crea nei commenti. E quello è davvero interessante.

Devo assolutamente citarne uno per il quale ho riso due ore:

Finalmente si può fare outing e scrivere di Android e di OS X insieme!
Che discussione ecumenica!

Ecco. Basta con le discriminazioni.

Primo approccio con il sistema

Ma che è sto casino?!!? E qui mi fermo per evitare di citare un noto giornalista veneto che usava perdere le staffe nel fuori onda (poteva starci anche un: “Ma cos’è sto telefono?!”). Questa è stata proprio la mia reazione durante la prima mezz’ora di utilizzo. Non ci capivo niente. Ma è normale, in fondo ho avuto parecchi problemi di ambientamento anche quando sono passato a Mac da Windows XP, eppure chiaramente lo rifarei infinite volte.

Già alla prima accensione, durante la configurazione iniziale, ci si rende conto che le cose non saranno tanto semplici ed immediate come su iOS. L’abitudine al minimalismo si fa sentire, qui dovremo accendere il cervello che, diciamocelo, eravamo abituati a tenere spento durante l’utilizzo di un iPhone. Proprio la prima schermata in assoluto, dopo averci fatto scegliere la lingua, ci comunica:

È possibile attivare Talkback disegnando un rettangolo in un punto qualsiasi dello schermo senza rilasciare

Non proprio il migliore dei benvenuti. Che diavolo è sto Talkback? Perché dovrei saperlo alla prima accensione del dispositivo? Perché non ti degni almeno di spiegarmelo? Molti di voi staranno già pensando: “Questo è pazzo, che ci vuole a cercare su Google cos’è Talkback?”. Ragazzi non dimenticatevi che sono un utente Apple. Sono abituato a non pensare. Detta così suona un po’ brutta, chiaramente non sto parlando solo di talkback ma di tutta l’esperienza d’uso che mi ha restituito il dispositivo durante i primissimi tempi di utilizzo.

Apro una parentesi sul minimalismo linkando l’amico Diego Petrucci e questo suo illuminante articolo che a suo tempo mi diede tanta ispirazione. Ma è ancora presto per i dibattiti sulle varie filosofie e sull’approccio umano alla tecnologia. Di questo parleremo più avanti (ma ne parleremo eccome!), ora torniamo al nostro primo approccio con l’S III.

Backup e ripristino(?)

Nelle schermate di configurazione successive si parla di un Samsung account, che potrebbe sembrare una sorta di iCloud. Sbagliato, sbagliato di brutto. Si parla di backup, di ripristino del dispositivo… macché. Noi siamo abituati a backuppare tutto con iCloud, ma quando dico tutto intendo proprio TUTTO: posizione delle icone, ogni singola impostazione, foto, video, le varie cronologie, qualsiasi cosa. Tutto totalmente in automatico. Se avete mai fatto il famoso “swap” di un iPhone in un Apple Store sapete bene di cosa parlo. Backup. Sostituzione del dispositivo. Ripristino. Tutto come prima. Tutto esattamente come prima, scusate se ripeto ma voglio che il concetto sia chiaro: non c’è più nulla da impostare, neanche un minuto viene rubato inutilmente alla nostra esistenza. Questo con il Samsung non succede: poco fa per provare ho fatto un backup, ho resettato il dispositivo e ho ripristinato dal backup. Ho perso praticamente tutto. Il backup mi ha salvato messaggi, cronologia delle chiamate e lo sfondo(!). E basta. Ho perso le foto, le impostazioni, tutte le schermate personalizzate, le posizioni dei widget, delle applicazioni, le cartelle, i dati delle applicazioni (tranne quelli di alcune di sistema), i dati degli account che dovrò ora reinserire a mano. Insomma, una gran perdita di tempo totalmente inutile.

In compenso però (parlando del Samsung account) ho provato l’equivalente di Find My iPhone, quello funziona bene, e c’è anche la possibilità di tracciare gli spostamenti per un periodo di tempo.

Interfaccia TouchWiz

A quanto ho capito (non sono un esperto quindi se sbaglio mi corrigerete), Samsung differenzia i propri dispositivi con l’interfaccia chiamata TouchWiz, un launcher (approfondiremo il discorso launcher in un’altra puntata) creato dalla casa coreana ed adattato su Android, motivo per cui in molti ci sono rimasti male: eh già, non sto usando Android puro ma una versione modificata da Samsung.

La lockscreen si sblocca col trascinamento di un dito da qualsiasi punto a qualsiasi altro punto, molto carina l’animazione e il suono che ricreano un piacevole effetto acqua (skeuomorfismo all’ennesima potenza). Sono anche presenti dei collegamenti veloci ad alcune app come il browser, la fotocamera, il telefono, eccetera. La lockscreen è piuttosto personalizzabile ma purtroppo non sono riuscito a modificare i collegamenti veloci, avrei voluto ad esempio sostituire il browser di default con Chrome. Chiedo a voi: si può fare? Sono negato io? Non ditemi di cambiare launcher però che non vale :)

In questa schermata home ci sono tre widgets. In alto, la ricerca Google. A destra, S Memo. In basso, Spotify.

Un punto di forza di Android lo vediamo però in tutto il suo splendore quando sblocchiamo lo schermo ed entriamo nelle schermate principali: i widget. Ragazzi io adoro i widget. Ogni applicazione può avere uno o più widget posizionabili all’interno delle schermate insieme alle icone delle applicazioni. Un widget può essere piccolo come un’icona, oppure può prendere un’intera schermata. Alcuni hanno una grandezza adattabile. I widget sono anche su OS X, all’interno della Dashboard, quindi sapete bene cosa sono: collegamenti rapidi a specifiche funzionalità di un’app. Veramente molto comodi, li vorrei tanto vedere su iOS, almeno nel centro notifiche… non so quante volte l’ho ripetuto da quando scrivo su TAL.

Gestione delle app

Prima pagina dell’elenco delle applicazioni.

Mentre su iOS la lista delle applicazioni è praticamente la schermata principale di iOS, su Android abbiamo un elenco delle app separato dalle “schermate home”. E udite udite, al primo avvio già ben 47 applicazioni installate, nessuna di queste disinstallabile, tra cui già due browser. Ci metteremo un bel po’ per conoscerle tutte. All’interno dell’elenco delle applicazioni avrei voluto creare delle cartelle per fare un po’ d’ordine. A creare una cartella ci sono riuscito. Peccato che non sono riuscito né a spostarci elementi all’interno, né ad eliminarla. Trascinarci dentro un’applicazione non è servito a nulla. Nota bene: sto parlando dell’elenco delle applicazioni, non delle schermate home. Vi state confondendo? Immaginatevi io. Per disinstallare le app bisogna andare nell’elenco, premere sul tasto opzione, premere su disinstalla e infine sull’icona dell’app da disinstallare. Per chiudere le app aperte invece bisogna tenere premuto il tasto centrale (si può chiamare tasto home?) e si avrà l’elenco delle app in esecuzione con anteprima in tempo reale e tasto per chiuderle tutte insieme.

Direi che per oggi abbiamo già abbastanza spunti di discussione. Questa è stata una veduta complessiva, da domani inizieremo a scendere nei dettagli sulle singole funzioni. Fatemi sapere cosa secondo voi ha la precedenza.

Il mio giudizio su Android a caldo dopo questa prima giornata è: Bel sistema, tante potenzialità, molto sfizioso, ma troppo incasinato. Quasi mai intuitivo, spesso fastidioso. È difficile capire come fare anche operazioni banali come copia-incolla o uno screenshot. Bisogna mettercisi con molta pazienza, volontà ed entusiasmo. Sarà vero quel cliché “Android è per gli smanettoni”?

Redazione

View Comments

  • Android è un sistema formidabile (io francamente oltre al mio iPhone 4S uso anche un Galaxy SII), tuttavia confermo che la voglia di cercare e capire è una cosa che non deve mancare. Inoltre (per pura precisazione) ti avverto che il sistema made-in-samsung semplifica le cose: Utilizzare un vero android puro sotto certi aspetti può essere leggermente più complicato

    • @Anthony: Più che complicazioni io parlerei di scomodità e incongruenze, almeno per chi è abituato all'ordine maniacale di iOS. Sono davvero curioso di provare un Nexus 4. Se qualcuno vuole scambiare con un S3 o se lo vende a buon prezzo si faccia avanti (in privato!) :D

    • @Lucio Botteri: @Lucio Botteri: sicuramente Samsung, cosí come HTC, non offre l'"esperienza android pura". Per quello ci vorrebbe un qualunque Nexus o magari una custom rom come CyanogenMod.

    • @geon: Ho capito! :D datemi un Nexus 4 e ve ne parlo da ora fino a giugno 2018! :D

    • interesantissimo il confronto!
      perfino bipartisan.

      Fino ad ora accolgo, a mani basse tutti i commenti dell'articolo.

      Mi piacerebbe tantissimo invece un confronto con il sony Experia Z.
      che attualmente è l'unico che affiancherei ad iPhone per via dell'impermeabilità e della fotocamera.

      Grazie per il tuo prezioso lavoro...

      Daniele

    • La Cyanogen la puoi installare anche sul Galaxy S3, a meno che tu non voglia installare una rom Stock che si può comunque trovare sul web.
      Samsung, HTC, Sony e altri creano le proprie ROM che sono tutt'altro che Android puro...

  • ...ma cos'è sto casino? Chiudi quella porta và....
    (courtesly G. Mosconi)
    :-D

  • Non ti offendere se da sti post che pubblichi si evince che fino a una settimana fa giocavi con il clementoni...
    Cioe flessibilità mentale zero! Attitudine a scoprire un sistema operativo nuovo zero!
    Cioe dai... ma scherzi? lavori per un blog che parla di tecnologia e non riesci a districarti in nuovi sistemi operativi con agilità...?
    A me sembra che il post sia una critica fatta a priori che dipinge l'utente iPhone completamente asciutto in campo informatico.

    • @Vikente: Abbi pazienza. Sto cercando di descrivere l'approccio ad Android di un utente abituato ad iOS. Mi ci sto abituando, ed anche molto più velocemente di quanto faccio intuire in questi articoli, ma ho voluto descrivere minuziosamente ogni singola sensazione, anche quelle che vanno via in un attimo. All'inizio è ovvio che ci sia disorientamento, anche se ci scherzo sopra (non crederete che abbia davvero sognato Tim Cook?). Dalla prossima puntata inizieremo ad entrare nel vivo delle funzioni e allora ci sarà più obiettività. Fa parte del gioco.

      p.s. bellissimo il clementoni!

    • @Vikente: ora sospetto che ti farò scoprire un nuovo mondo. Prova a cercare il termine "usabilità" su wikipedia.

  • ottimo articolo, e perfetta esperienza...
    onestamente l'ho provata anche io... poi son tornato indietro....

    confermo tutte e dico tutte le tue impressioni....

    sopratutto i clou, non riuscirò mai più a farne a meno insieme a time machine....

    Sarebbe interessante, in futuro, un confronto con il sony experia Z.
    l'unico smartophone che attualmente considererei di affiancare ad iphone per via dell' impermeabilità e della fotocamera....

    Grazie molte per il tuo prezioso lavoro...

    Daniele

  • Io rimango dell'idea che la TouchWiz è un pessimo esempio per il confronto Android. Cmq trovo decisamente corrette tutte le critiche: vedi quel non so cosa che ti è comparso all'accensione del telefono che in android stock non è presente e l'assurdità di non poter creare cartelle nell'app drawer.
    Però se proprio devo dirla tutta, quando accesi per la prima volta un iPhone ricordo che la prima configurazione (tra settaggi pre accensione e creazione dell'account iCloud) mi occupò qualcosa come 5-7 min, destandomi un po' di confusione e fastidio a causa dell'impossibilità di usare un account unico per mantenere la proprio identità mobile e l'uso del servizo email/app store e via dicendo. Quando feci lo stesso con un Nexus ci impiegai appena 1 min (però possedevo già un account Gmail, ma diciamo che è veramente difficile trovare qualcuno che non ne possegga uno).
    Ad ogni modo se alcune funzioni su Android sono ancora immature (vedi la mancanza di un totale backup del telefono fatto in cloud sui server Google) questo è anche dovuto al vantaggio di iOS di essere di un anno più maturo (in un anno e mezzo nel migliore dei casi escono anche due versioni di SO successive).

    PS: lo screen shot delle schermate lo puoi fare con una simpatica gesture di scorrimento del lato della mano sulla superficie dello schermo.

    PPS: Il confronto dovrebbe essere fatto tra sistemi operativi ma dal momento che stai recensendo un po' tutto facci sapere anche come ti sembra l'autonomia del telefono in accoppiata all'utilizzo dei power toogles.

  • I collegamenti in lockscreen li puoi modificare dalle impostazioni, le difficoltà con cartelle e disinstallazioni fanno parte della touchwiz, su android puro a parer mio è molto più semplice ed intuitivo ma in fondo basta cambiare launcher :) Io ho un gs3 ed uso nova launcher, dagli un occhiata se puoi :) per i backup completi potresti usare titanium, che però richiede il root (paragonabile al jailbreak)

  • Domanda (da non utente Android):
    Dato che il buon Lucio cerca un Nexus per poter recensire un Android "puro", mi chiedevo se x caso fosse possibile (sospetto di si) installare Android sopra la versione customizzata da Samsung così da poter provare una versione "bare" senza dover cambiare telefono.
    Cambierebbe qualcosa ? Android x il Nexus è "Ottimizzato" ?

    :-)
    Ale

    • @alapergola: si, si puo'. Come dicevo piu' su, ci sono custom ROM (forse e' piu' chiaro dire firmware per chi bazzica di piu' nel mondo iOs) molto piu' simili all'Android "stock".
      CyanogenMod e' sicuramente la piu' famosa.

      Sostituire la ROM non e' facilissimo per un non-smanettone, ma si trovano facilmente guide passo passo anche su youtube.

  • Posso dire sinceramente una cosa? L'impressione che hai dato è quella di essere un emerito idiota, capisco che android ed ios siano mondi differenti ma da uno che si permette di scrivere in un blog di tecnologia mi aspetterei un livello di competenza e comprensione del sistema operativo almeno basilare. Io la prima volta che ho provato android tutti questi problemi non li ho trovati e ne ho capito il funzionamento abbastanza intuitivamente.

    • @mattg: mi piace che le cose vengano dette così schiettamente, ma con questo commento mi hai dato la stessa impressione che io ho dato a te. Non ho problemi ad usare Android, non ho impedimenti e tantomeno ho mai detto che sia un sistema difficilissimo o impossibile, ma il fatto che questo sia un blog di tecnologia non significa che debba essere letto soltanto da esperti, anzi. Come ben sai al giorno d'oggi la tecnologia è al servizio di tutti, anche di bambini, di anziani, e di una grande massa di persone che ne usufruiscono pur non capendone nulla. Per usare uno smartphone commerciale come il Samsung Galaxy S3 non si deve essere esperti. Quando in una recensione parlo di "semplicità di utilizzo" o di "intuitività" non mi riferisco a me, Lucio Botteri, ma ad una *qualsiasi* persona che da iOS decide di passare ad Android, magari proprio perché costa meno.

      Una volta chi acquistava un computer era - doveva essere - un esperto informatico, o almeno doveva avere un'infarinatura tecnica. Nel tempo questa cosa è andata scemando. Oggi tutti hanno computer e smartphone, come tutti hanno automobili ma ben pochi sanno cosa c'è sotto il cofano e ancora di meno si azzarderebbero a cercare di riparare da soli un guasto. I tempi sono cambiati.

    • @Lucio Botteri: a me sembrava fosse il diario di una tua esperienza, non tu che fingi di essere un inesperto al primo contatto con uno smartphone. Vedo che ogni scusa è valida per giustificare la propria mancata obiettività.

    • @mattg: Ma allora sono un idiota perché non so usare Android o sono poco obiettivo perché preferisco Apple? Facciamo così: continua a seguirmi, aspetta qualche altra "puntata" e poi mi dici se le cose ti sono più chiare. Magari mi hai un po' frainteso. Comunque faccio tesoro anche delle tue critiche, in fondo quando ho scritto questi articoli mi aspettavo insulti molto più pesanti, mi è andata pure bene :D

    • @Lucio Botteri: perdonami "l'insulto", ammetto di aver usato un termine un po' colorito ma non voleva essere offensivo. Era da intendersi come incapace, anche se devo dire che il nuovo articolo l'ho apprezzato molto di più, due prospettive completamente diverse... La critica comunque prendeva in considerazione entrambe, sia obiettività che incapacità, sembrava quasi che pur di mantenere la superiorità di Apple ti fossi tu di conseguenza imposto di non comprendere nemmeno le cose più semplici del sistema operativo, quando spesso per l'utente medio sono intuitive anche su Android.

  • @alepergola: Esiste la Cyanogen mod che ti offre un'esperienza d'uso pressoché identica ad Android stock (con qualche interessante features in più), però se la installi mandi a quel paese la garanzia del telefono nella maggior parte dei casi (così come avviene con il jailbreak). E si, per la serie Nexus le ottimizzazioni sono fatte direttamente da Google (introducendo volutamente pochissime personalizzazioni perché in perfetto stile Google vuole dare largo alla creatività, sei tu che fai il tuo telefono su misura)

  • @mattg : neanche io a volte mi trovo d'accordo sulle critiche di Lucio ma non penso sia il caso di offendere. Penso che sia normale che dopo tanti anni di uso oramai il modo di pensare dell'utente Apple si sia conformato alla sua gui. Io stesso nonostante sia abituato a usare sistemi Linux e Windows le prime volte che ho usato un Mac volevo spaccare tutto ma dopo diversi giorni di utilizzo ho cominciato anche io a prenderci la mano. Ciò che è immediato per un utente non è detto lo sia per un altro... Si in grado di dare critiche costruttive e non offendere

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Redazione
Tags: iOStoAndroid

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