La trimestrale pubblicata da Apple la scorsa settimana ha battuto le aspettative degli analisti che davano fatturati e profitti in calo anno su anno. Il mercato ha risposto molto bene, grazie anche all’annuncio di uno split delle azioni previsto per il 2 giugno.
L’unica vera nota stonata è stata la performance dell’iPad: le vendite del Q2 2014 sono calate rispetto al 2013 e così hanno fatto di conseguenza fatturato e profitti del tablet.
Tanto è bastato perché parecchi osservatori puntassero il dito sulla debacle del’iPad, prova provata, dicono, del fatto che il tablet di Apple è stato solo una moda e la gente si tiene ancora stretti i propri PC per lavorare davvero. Forse in quelle analisi c’è del vero ma il calo di vendite di questo trimestre non corrisponde ad un vero calo di popolarità.
iPad e produttività
Jean-Louis Gassée nella sua Monday Note della scorsa settimana, precedente all’annuncio della trimestrale Apple, enunciava una teoria ripresa da molti: l’iPad ha deluso durante il Q2 perché ha illuso in tutti i trimestri precedenti. In altre parole: la crescita rapida ed esponenziale dell’iPad ha falsato la percezione della performance del prodotto, lasciando intendere che ad ogni trimestre si potesse ripetere “il miracolo”.
Dopo quasi quattro anni di vita “i nodi” sarebbero venuti al pettine: l’iPad non è quel rivoluzionario dispositivo che potrà sostituire in toto il nostro PC o il nostro Mac. La gente, anche i “comuni mortali” che non vivono nell’empireo tecnologico frequentato da Gassée, se ne stanno rendendo conto e tornano al proprio computer sempre più spesso, per fare quelle cose che l’iPad ancora non consente di fare in maniera produttiva ed efficace.
C’è un fondo di verità, a parere del sottoscritto, in quello che scrive Gassée. A quattro anni di distanza dal lancio del dispositivo è effettivamente frustrante constatare che l’evoluzione straordinaria dell’hardware non è stata accompagnata da un evoluzione del software altrettanto soddisfacente.
Confrontate l’hardware di un iPad di prima generazione con quello di un’iPad Air e rimarrete stupefatti dei balzi compiuti in quattro anni. Per quanto vi sia un Grand Canyon a separare iOS 4 e iOS 7, non si ha la stessa sensazione. Il file system rimane inaccessibile, manca una vera soluzione per la condivisione dei documenti fra le applicazioni e certe funzionalità su applicazioni di terze parti sono limitate in maniera surrettizia.
Federico Viticci, su MacStories, è dello stesso avviso (il problema fondamentale è l’evoluzione del software) e, da sostenitore convito dell’uso di iPad a fini di produttività e creazione di contenuti, sintetizza bene il punto centrale della questione:
“iOS è basato su un aumento inclusivo del potenziale [dell’utente] e sulla possibilità di rendere accessibili a tutti anche le operazioni più complicate. E tuttavia iOS rende alcuni compiti più complicati di quanto debbano essere. Non c’è un modo semplice per lavorare su un documento che includa dati provenienti da più applicazioni e se si prova a spostare un file fra più app con il menu ‘Apri con’ di iOS si finisce con una serie di duplicati sparpagliati nelle librerie delle varie applicazioni”.
In altre parole: i limiti dell’iPad sono limiti software che Apple può e deve rivedere, pena una riduzione del potenziale produttivo del dispositivo e una mancata differenziazione rispetto all’iPhone che ne giustifichi la posizione intermedia fra smartphone e Mac/PC.
L’iPad è come il Mac
Alle due analisi, entrambe centrate e condivisibili, andrebbe integrato un altro aspetto.
Ha ragione Gassée quanto dice che i numeri dell’iPad ci hanno illuso durante gli scorsi trimestri, ma non perché l’iPad si stia dimostrando incapace di soppiantare i Mac e i PC. Al contrario: l’iPad ha soppiantato così bene i Mac e i PC che sta iniziando a comportarsi, finanziariamente parlando, proprio come i Mac.
I numeri dei primi, esplosivi, anni dell’iPad hanno instillato negli analisti e negli osservatori l’idea che si potesse misurare il mercato dei tablet con le stesse metriche applicate a quello degli smartphone. Ora l’iPad si sta normalizzando su un comportamento che ricalca molto più da vicino quello dei Mac, ad esempio, con trimestri di crescita, spinti dalla disponibilità di nuovi modelli o di un nuovo sistema operativo, a trimestri di magra.
I trimestri di magra sono frutto di due fattori: l’assenza di novità che non spinge l’acquisto di un nuovo prodotto e, come nel caso dei Mac, la vita estremamente lunga del dispositivo, giustificata dal fatto che un’iPad vecchio di un paio di generazioni è un dispositivo ancora estremamente capace.
In conclusione, anche se l’iPad rimane un valido esponente di una categoria a sé, sul mercato si sta dimostrando più simile al Mac che all’iPhone. Non dovrebbe sorprendere, visto che è il Mac il dispositivo che l’iPad ha cannibalizzato di più e che – sul lungo termine – si candida a sostituire.
perchè tutto questo stupore? sono usciti una marea di tablet con rapporto qualità prezzo migliore e sta calando, per assestarsi poi intorno al 10%, come per i telefoni.
Non vedo perchè dovrebbe essere più alto, se non una mancanza di concorrenza.
E poi devono ancora uscire i tablet windows.
@matteo:
Beh direi che i tablet Windows sono usciti eccome, purtroppo per Microsoft.
900 milioni di dollari di invenduto per i tablet Surface bruciano ancora parecchio…
@Camillo Miller:
L’altro giorno sono entrato da marco polo e ho visto una tavolata con 10 tablet samsung: dai 7 ai 12 pollici, dai 150 ai 600 euro, più un’altro tavolo di marche miste.
Quando vedrò una tavola simile di tablet windows dirò che sono usciti, un prodotto singolo più o meno sperimentale non fa testo.
Nokia ne sta facendo uscire ma serve almeno la 2 o la 3 generazione, per avere tutte le fascie di prezzo.
matteo ha detto:
Apple continua a detenere il 70-80% dei profitti dell’intero mercato smartphone e tablet.
Milioni di prodotti pacco a basso costo o meno con Android potranno far variare le percentuali numeriche sul numero di pezzi venduti.. MA ciò che conta sono i profitti delle aziende.
E su Android vi sono migliaia di produttori grandi, medi e piccoli a spartirsi la fetta del 20-30% che resta sul mercato.
E chi compra Android o non acquista nulla o pirata ogni cosa. Quasi nessuno compra legalmente app, musica, film.
@matteo65601: @matteo65601:
sei ritornato col disco rotto della pirateria che chiude ogni tuo post, come se su ios non esistesse.
comunque qui si parlava, quasi stupiti del perchè ipad stia vendendo meno; i profitti non interessano.
Si parla che la gente sia tornata ai pc, cosa che non sembra, visto il continuo calo delle vendite: non sarà che la concorrenza sta sfornando un sacco di prodotti con un rapporto qualità prezzo più adatto per molta gente?
Perchè apple deve stare al 12% mondiale nel campo smartphone e di più nel campo tablet? l’unico motivo è una mancanza di concorrenza , che però sta venendo meno.
matteo ha detto:
Non interessano i profitti ?
Il mercato lo fanno i profitti! Ciò che conta sono i soldi reali!
Vendere più prodotti di bassa qualità a più persone non significa avere maggiori profitti.
E la pirateria è il motivo principale per cui esiste Android.
@matteo65601:
Hai letto ik titolo del post? Dice calo delle vendite di ipad non calo dei profitti e nemmeno pirateria, ma quella dobbiamo infilarla in ogni discussione , ok.
Ti dice niente il fatto che ios sia bucato dal jailbreak dopo circa 6-7 giorni dall’uscita di ogni versione per accedere a store alternativi?
Lo fa una percentuale non trascurabile di gente.
Su quelli ci sono tutte le app che rendono completo il telefono, piu modo di piratare quelle originali.
Android, a differenza di ios, è la patria del freeware, quindi c’è pochissima necessità di cercare le copie pirata, cosa che il 90% della gente non è in grado di fare.
Visto che è cosi facile e diffuso, dimmi come ottenere una cooia pirata di TomTom, ad esempio.
Comunque non è che chi guadagna di piu sia piu bravo….
Matteo ha detto:
Ma che discorso senza senso fai ?
Ti contraddici da solo..
Chi pirata app su iOS è un fisiologico 10-15% , la grande maggioranza non si mette a piratare app e giochi da 1 , 2 o anche 4 o 5 euro. Acquista musica, videoclip, film, libri.
Su Android la pirateria è al 90-95%.
Android la patria del freeware ? Le software house ed i programmatori freelance che provano a guadagnarci qualcosa sono costretti a riempire le app di fastiodisa pubblicità che le rende inutilizzabili.
E su Android è una giungla senza alcun controllo, patria di schifezze freeware e patria dei virus. Ecco cosa è Android !
@matteo65601:
quindi su android la pirateria è al 95% e l’80% delle persone hanno android…non dovrebbe essere un problema indicarmi come ottenere una copia pirata di tomtom no?
basta fermare una persona per strada….io non so farlo e non conosco nessuno che lo sappia fare.
Se vuoi che ti indichi come pratare apple chiamo mio nipote di 12 anni: jailbreak e giochi gratis a volontà, senza virus, perfetti e funzionanti.
La stragrande maggiornaza delle persone non ha nessuna competenza informatica, va a cercare le app su play e, quando vede che sono a pagamento, cerca l’alternativa freeware; un pò come chiunque di noi si fa 3km a piedi per non pagare i 50 centesimi del parcheggio.
Freeware significa con pubblicità certo, come ne è pieno questo sito, la tv che accendi stasera, facebook che userai tra poco, il giornale che compri se vuoi informarti, la rai di cui paghi il canone ecc
Ma se anche fosse non capisco il problema: se sei un programmatore cripti e proteggi per bene la tua app, se sei un utente….usi solo copie regolari.
Non capisco cosa ti importi di cosa fanno gli altri.
matteo ha detto:
Ma che bella arrampicata sugli specchi che fai…
…la cosa patetica è che scivoli e manco te ne accorgi… continui a contraddirti da solo .. ridicolo proprio!
Hai scritto tante di quelle stupidaggini .. tentare di negare la realtà che tutti sanno. Magari ti credi pure tanto furbo.
@matteo65601:
invece tu stai argomentando molto bene.
Apple è più brava perchè guadagna di più e tutti gli utenti android del mondo sono dei pirati, le uniche due cose che sai dire.
Appena ti faccio le domandine giuste cominci ad offendere e non rispondi.
Cos’è, sei uno sviluppatore che si è fatto fregare per bene? altrimenti non si capisce tutto questo accanimento.
matteo ha detto:
Ma tu hai qualche problema serio. Davvero.
Eh certo.. ora Microsoft è un successone..ah, no..manco è mai uscita sul mercato vorresti dire.. certo.. sono in perdita di miliardi ma è stata “una prova”… i prodotti invenduti ai tuoi occhi sono inesistenti.. Microsoft e Google i tuoi idoli. Fanno tutto perfetto ed Apple è brutta e cattiva, eh?
@matteo65601: @matteo65601:
i problemi secondo me ce li hai tu.
Io ho detto che è un successone? ho detto che non sono nemmeno usciti i tablet sul mercato
matteo ha detto:
Ed hai negato la realtà così per tentare di dire che è un successone e che Microsoft non ha perso centinaia di milioni di dollari se non miliardi in prodotti invenduti, oltre tutti gli OEM che hanno prodotto e speso per mettere in vendita ciò che il pubblico ha massicciamente rifiutato.
Quindi indubbiamente i problemi li hai eccome, visto che oltretutto ribatti ripetendo la stessa cosa.
@matteo65601:
Non ho mai negato nulla.
Ho detto che manca una famiglia di tablet von Windows Phone completa e omogenea, che coora tutte le dimensioni e le fasce di prezzo.
Uscirà, sarà prodotta da nokia, ma devono diventare di vecchia generazione.
Il surface, visto come prodotto sperimentale ed ipercostoso, non ha avuto successo ma non esaurisce certo tutto il panorama microsoft.
matteo ha detto:
Qui veramente non solo io ma sicuramente anche gli altri che leggono le tue sparate si chiedono se possiedi azioni di Google.. e forse anche di Microsoft.. ?
Sei tu che ti scaldi tanto quando uno mette in chiaro la realtà dei fatti.
E’ un dato di fatto che Android è usato per la pirateria prima e poi perchè lo mettono su prodotti da due soldi, e tanti fessi credono di fare il grande affare pensando di spendere poco e poi nulla per app e giochi pirata.
Poi visto che lo installano anche su smartphone ultraeconomici c’è gente che telefona solo e se lo ritrova. Il che fa numero, ma non genera ulteriori profitti per Google nè per gli sviluppatori/software house. Così come tutti quelli che piratano non generano profitti.
Poi che è, ce l’hai con gli sviluppatori con la sparata che hai scritto sopra? L’ennesima…
Eh certo, ti rompe che ci sia chi lavora per costruire prodotti e pretende di essere pagato per il lavoro. Mi dirai.. eh ma tutto deve essere open-source, tutto linux, tutto free.. tutto GNU… ?
E nel caso ti risponderei che la gente se non guadagna non produce, nessuno lavora gratis e senza acquirenti paganti il mercato muore, le aziende falliscono, e poi di app e giochi non se ne vedono più.
@matteo65601:
Chi si sta scaldando ed offende sei tu, io sono tranquillissimo
Aspetto sempre come si fa a piratare un’app, senza prendere virus, cosa diffusissima e facilissima che tutti sanno fare tranne me.
Se vuoi esempi di realtà che vivono solo di pubblicità, quindi di gente che lavora gratis, come dicii tu, te ne faccio quante ne vuoi: tutte le tv private, le radio, quasi tutti i siti internet, tutti i browser piu famosi, Linux, android, facebook, quasi tutti i programmi piu usati lato consumer, suite di office gratuite…..
Matteo ha detto:
“lavorano gratis” ?? Ma che dici? Ma tu stai fuori proprio!
@matteo65601:
che sono fuori, matto, con problemi ecc lo abbiamo capito, non c’è bisogno di ripeterlo in ogni post.
Tu hai scritto:
Eh certo, ti rompe che ci sia chi lavora per costruire prodotti e pretende di essere pagato per il lavoro. Mi dirai.. eh ma tutto deve essere open-source, tutto linux, tutto free.. tutto GNU… ?
E nel caso ti risponderei che la gente se non guadagna non produce, nessuno lavora gratis e senza acquirenti paganti il mercato muore, le aziende falliscono, e poi di app e giochi non se ne vedono più.
Dove intendi che chiunque distribuisca gratuitamente i propri prodotti/contenuti poi non guadagna, non produce e l’azienda muore.
Ti ho appena fatto moltissimi esempi di aziende che lo fanno e sono vivissime: vivono di pubblicità.
Addirittura la controparte a pagamento non esiste proprio, come nei browser, wikypedia, social network ecc
Anzi, pensandoci bene, quali sarebbero i programmi rimasti a pagamento per un utente medio? Non quello che vuole suonare il piano col telefono o fare la mega grafica.
Forse qualche gioco, perchè anche di suite office gratuite ce ne sono una valanga.
matteo ha detto:
Che tu sia matto lo hai detto di te stesso. Ma è evidente da questa ennesima risposta che vivi fuori dalla realtà. Totalmente.
@matteo65601:
tu hai questa idea di me e lo hai ripetuto 20 volte, ti informo che lo abbiamo capito tutti, vorrei dare questo concetto per appurato.
Se invece ha dei motivi tuoi per ripeterlo continuamente è un’altro discorso.
Almeno adesso hai usato un’altro sinonimo.
matteo ha detto:
Magari un’inferenza …