iPhone: smartphone perfetto? Ecco qualche parametro

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Il mercato è ormai saturo di smartphone sempre più tecnologici con funzioni impensabili fino a qualche anno fa e diventa così difficile, talvolta impossibile, scegliere il telefono adatto alle proprie esigenze. Spesso si guarda solo all’estetica di un prodotto mentre altre volte l’attenzione viene posta solo sulle caratteristiche tecniche e del software.

I ragazzi di CrackBerry hanno proposto nei giorni scorsi una “gerarchia di valori” che lo smarthphone perfetto dovrebbe possedere: si parte dalla base rappresentata dalla buona copertura di rete fino ad arrivare al vertice, di puro stampo Cupertiniano, definito come “an App for everything“. Oltre ad una preziosa “guida all’acquisto”, questa gerarchia di funzioni è soprattutto utile per capire il diverso tipo di approccio alla telefonia mobile introdotto, in primis, da Apple.

AT&T dice la sua sull’Operazione Chokehold di Fake Steve Jobs

Ieri vi parlavamo di una curiosa iniziativa nota come Operazione Chokehold (strangolamento), messa in piedi un po’ per satira e un po’ per gioco da Dan Lyons, giornalista di Newsweek meglio noto come Fake Steve Jobs, ed intesa come protesta per il pessimo servizio che AT&T offre agli utenti iPhone negli USA. Fake Steve ha pubblicato sul suo blog un finto memorandum interno ad Apple che faceva riferimento a questa sedicente operazione di boicottaggio che consisterebbe nell’invitare il maggior numero di utenti iPhone ad attivare la propria connessione dati venerdì a mezzogiorno per un’ora consecutiva.

Un portavoce di AT&T, interrogato da Cult of Mac, ha fatto sapere che il carrier è a conoscenza della natura satirica dell’idea di Lyons ma ha precisato anche che l’istigazione di una protesta di questo genere è un atto irresponsabile.

Fake Steve Jobs lancia l’Operazione Chokehold contro AT&T

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Gli utenti iPhone italiani hanno molto da rimproverare ai propri carrier, in primis per il cartello anti-concorrenziale delle due sorelle TIM e Vodafone finalizzato a tirare verso l’alto il prezzo del melafonino per convincere il maggior numero di utenti a sottoscrivere contratti capestro. Negli U.S.A. la concorrenza nel mercato della telefonia mobile gode di salute decisamente migliore, ciò nonostante sembra che anche gli utenti iPhone statunitensi non se la passino meglio di noi. Il problema di fondo è il pessimo servizio offerto da AT&T, unico partner di Apple per la distribuzione del melafonino, le cui reti 3G sembrano reggere molto male il peso di un gran numero di dispositivi collegati e comandati da utenti vogliosi di generare traffico dati.

Dan Lyons, giornalista di Newsweek, meglio noto come Fake Steve Jobs sta provando a cavalcare l’onda del malcontento generalizzato e vorrebbe riuscire ad organizzare una sorta di Network-strike, un’azione dimostrativa coordinata e plurale volta a mettere in ginocchio il network di AT&T ad un’ora prefissata in segno di protesta. 

iPhone e Nokia, la sfida infinita

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Probabilmente è anche un po’ colpa di tutti noi, blogger e giornalisti, se ogni nuovo telefono di fascia alta viene presentato come “l’antagonista di iPhone“: se dovessimo metterci a contarli tutti, constateremmo che il melafonino di Apple ha lasciato sul campo parecchie vittime illustri in questi primi anni di vita.

Proprio qualche giorno fa, però, ho portato avanti qualche critica ad iPhone prendendo come spunto due tra i brand più attivi per quanto riguarda il mondo degli smarpthone “all-in-one“, ovvero BlackBerry e Nokia. Proprio Nokia è oggetto di due interessanti articoli a firma di due tra le più famose firme internazionali del settore: punti di vista ovviamente diversi quanto interessanti.

Vodafone limita il traffico internet e VoIP: AGCOM indaga?

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Se da ormai più di 2 anni tutti i possessori di iPhone sono costretti a subire le bizzarrie di Apple e A&T (il colosso delle telecomunicazioni che negli States ha l’esclusiva per iPhone) per ciò che riguarda la possibilità di effettuare chiamate VoIP su rete 3G, ora anche in Italia sono arrivate le prime avvisaglie di “limitazioni al traffico internet mobile”.

Apprendiamo da setteB.it che, a difesa del consumatore italiano, arriva l’AGCOM che attraverso un comunicato stampa avvisa di prendersi ben 120 giorni di tempo per “approfondire i profili tecnici, economici e giuridici legati alla fornitura di tali prestazioni e valutare se le strategie messe in atto da alcuni operatori mobili – di limitazione dei servizi in esame – siano compatibili con il quadro regolamentare vigente“. Vediamo a quali limitazioni si fa riferimento.

AT&T contro Verizon: Apple dice la sua con due spot

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In queste settimane negli Stati Uniti si sta consumando un vero e proprio scontro mediatico (e legale) fra i due carrier più importanti dal paese. Da una parte Verizon, che ha lanciato una campagna pubblicitaria che attacca nel vivo iPhone e AT&T mostrando una mappa del paese in cui viene evidenziata la scarsa copertura della rete 3G. Dall’altra AT&T che oltre ad aver denunciato Verizon per pubblicità ingannevole ha provveduto a lanciare alcuni ads con Luke Wilson che rispondono direttamente alla “pubblica sfida”.

Ora anche Apple entra a gamba tesa nella questione con un paio di spot che cominceranno a girare sui canali televisivi statunitensi in questi giorni, in cui vengono elencate alcune peculiari funzioni garantite dalla connessione 3G che gli smartphone di Verizon, connessi su rete CDMA2000, non possono invece permettersi di implementare. Il denominatore comune è questo: con il 3G si possono effettuare chiamate e contemporaneamente navigare su internet. Con la rete CDMA2000 no.

iPhone e TIM: ecco la tariffa “low cost”

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Con gran sorpresa del sottoscritto, ma anche con quella di tutti gli “addetti ai lavori”, da oggi TIM propone una nuova tariffa abbonamento “low cost” dopo quello che proprio ieri abbiamo definito un suicidio commerciale. Le tariffe in abbonamento per iPhone di TIM sono ultimamente in continua evoluzione e accogliamo di buon grado questa nuova proposta “low cost” che, a fronte di un canone mensile di 29 euro, propone 200 minuti di telefonate ed il solito bundle di traffico dati pari ad  1 GB.

Dopo quello che ora può definirsi un “tentato suicidio commerciale“, il primo operatore italiano di telefonia mobile ora consente a più fasce di mercato l’accesso ad iPhone in abbonamento. Non me ne vogliate ma ora il paragone con la tariffa Zero6 Top di 3Italia è ancora più a sfavore di TIM.

Apple batte Nokia nei profitti

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Titolo ad effetto, lo ammetto, ma non poteva essere diverso per via della notizia e dei commenti che hanno dato uno scossone al mondo della telefonia mobile e non solo. Forse sarebbe stato meglio “iPhone fa guadagnare ad Apple più profitti dell’intera gamma di Nokia fatta da decine di  modelli, alcuni dei quali sul mercato da più di 2 anni” ma capite anche voi che sarebbe stato un titolo improponibile per la sua lunghezza.

La notizia, nella sua semplicità, ha una potenza incredibile: iPhone ha generato circa 1,6 miliardi di dollari di profitti nel Q3 del 2009 mentre Nokia ha segnato un “misero” risultato di 1,1 miliardi di dollari. Ho letto molti commenti a riguardo e l’informazione che è passata vuole Apple ormai nell’olimpo dei produttori di telefoni cellulari e allo stesso tempo “il signor Nokia” a chiedere i centesimini fuori dal supermercato. La realtà, invece, è un po’ diversa.

Nokia fa causa ad Apple per violazione di brevetti GSM, UMTS e WLAN

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Da sempre Apple è all’avanguardia per quanto riguarda la tecnologia applicata ai propri dispositivi e siamo abituati a veder depositati anche parecchi brevetti riguardanti features e prodotti che difficilmente arriveranno sul mercato. Proprio per questo motivo l’azienda di Cupertino è sempre in primo piano per quanto riguarda cause riguardanti la “proprietà intellettuale”.

Colpisce così la notizia che vede Apple dall’altra parte, ovvero sul banco degli imputati per aver infranto alcuni copyrights. Nokia ha depositato una causa contro Apple per la violazione di ben 10 brevetti riguardanti le tecnologie GSM, UMTS e WLAN che sarebbero state utilizzate (il condizionale in questi casi è un obbligo) già nella costruzione del primo iPhone.

iPhone Vs Droid Verizon: a voi il giudizio

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Sono pienamente d’accordo con chi sostiene che l’estetica non sia tutto, anzi significa ben poco. Sono pienamente d’accordo anche con chi pensa che un prodotto tecnologico debba essere giudicato nella sua totalità, nell’user experience e non solo per come appare. Le immagini del Droid di Verizon, il telefono cellulare che può fare tutto quello che iPhone non si può (e si potrà) fare, però, parlano da sole.

Se acquisto un telefono cellulare di fascia alta, per capirci oltre i 500 euro o come accadrà in questo caso attraverso un contratto biennale mediamente vampiresco, esigo che sia anche un bell’oggetto, un qualcosa di inedito in grado di sorprendere. Non vorrei invece che qualcuno dicesse “oh guarda! C’è un tale che telefona con una calcolatrice. Poverino…“.

iPhone ormai superato? Droid di Verizon è un passo avanti

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Verizon, uno dei giganti delle telecomunicazioni a stelle e strisce, sembra aver definitivamente abbandonato l’idea di convincere Apple a siglare un contratto di esclusiva per avere nel proprio catalogo il telefono cellulare più desiderato degli ultimi anni, ovvero il prezzemolino iPhone che è ormai giunto alla terza generazione.

Ovvio, non conosciamo i piani segreti del famoso operatore telefonico che utilizza la rete mobile CDMA, ma il video che vi proponiamo in seguito lascia pochi dubbi. Sfruttando il filone dell’ “io non posso” (i don’t), Verizon mette alla berlina tutti i difetti di iPhone 3GS (il paragone non è dichiarato ma è palese) a favore di un nuovo cellulare (si pensa costruito da Motorola insieme allo stesso operatore) che prende il nome di Droid. Questo futuro smartphone basato sul sistema operativo Android 2.0 ha già un suo sito dedicato su cui, attualmente, aleggia un velo di mistero. A seguire il video.

Ufficiale: AT&T supporta il VoIP over 3G su iPhone

attvoip3gUno dei grossi limiti di applicativi VoIP come Skype o Fring su iPhone 3G e 3GS è l’impossibilità di utilizzarli per effettuare e ricevere chiamate sfruttando la connessione 3G. Qualcosa, in questo senso, è finalmente cambiato. Almeno negli Stati Uniti.

Dopo la diffusione di alcune indiscrezioni riportate dal Washington Post e attribuite a fonti vicine ad AT&T,  il carrier U.S.A. (partner unico di Apple per la distribuzione di iPhone negli Stati Uniti) ha ufficializzato il supporto dei servizi VoIP con connessione 3G sull’iPhone. Il palcoscenico per tale annuncio sarebbe dovuto essere la CTIA Conference, evento che riunisce i grandi nomi dell’industria della telecomunicazione, al via quest’oggi a San Diego ma l’operatore statunitense ha anticipato i tempi con un comunicato stampa.

Palm webOS 1.2.1 torna a giocare col fuoco

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La vicenda tra Palm ed Apple, sta iniziando ad assumere dei caratteri davvero tragicomici; prima è arrivata la sincronizzazione del Palm Pre con iTunes, subito impedita da un aggiornamento software da parte di Apple, e poi la risposta dell’USB-IF che premiava il comportamento di Jobs e soci e metteva in discussione le manovre truffaldine di Palm (che utilizzava l’ID dei prodotti Apple per mascherare il suo Pre come un iPhone, per permetterne la sincronizzazione con iTunes).

L’ultimo aggiornamento di webOS, il sistema operativo del Palm Pre, di cui vi abbiamo parlato (si trattava in quel caso della versione 1.2), sembrava avesse solo aggiunto nuove funzionalità, lasciando finalmente da parte la tanto agognata sincronizzazione con iTunes, ma a quanto pare a Palm piace troppo giocare col fuoco.

BlackBerry Desktop Manager per Mac disponibile da oggi

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Con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia programmata, RIM ha pronta per oggi una grande notizia per gli utenti Mac che desiderano una semplice ed affidabile soluzione per sincronizzare i propri contatti, gli appuntamenti dell’agenda, gli impegni e le note con i propri smartphone BlackBerry. La nuovissima versione del BlackBerry Desktop Manager è stata sviluppata appositamente per gli utenti Mac e RIM sottolinea più volte l’attenzione alla programmazione della stessa. Il nuovo software sarà disponibile per il download gratuito a partire da oggi, venerdì 2 ottobre, nella sezione del sito RIM dedicata al mondo Mac.

Mac e BlackBerry finalmente parleranno la stessa lingua: ora bisognerà controllare eventuali difetti di pronuncia.

Palm Pre ora non si sincronizza più con iTunes

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Considerate le ultime vicissitudini che hanno visto protagoniste sia Apple che Palm, era logico aspettarsi una mossa difensiva da parte di quest’ultima.

Come infatti ricorderete, l’USB-IF (ovvero il gruppo industriale che supervisiona l’utilizzo dello standard USB) aveva dato ragione ad Apple che, con un aggiornamento di iTunes, aveva impedito al dispositivo Pre di Palm di sincronizzarsi con iTunes, e il gruppo aveva piuttosto messo in discussione il modo in cui il Palm Pre si sincronizzava col software di Apple.

Palm Pre e iTunes, l’USB-IF da ragione ad Apple

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Nella love story senza fine tra Apple e Palm, per via della complicata faccenda attorno alla sincronizzazione del dispositivo Palm Pre con iTunes, la USB-IF (USB Implementers Forum, in pratica il gruppo industriale che supervisiona l’utilizzo dello standard USB) sembrerebbe aver dato ragione ad Apple e alla sua politica restrittiva con iTunes, bacchettando addirittura Palm e il suo modo furbesco di aggirare le restrizioni imposte da Cupertino.

Per chi si fosse perso qualche puntata, vale la pena ricordare che il nuovo smartphone di Palm (il Pre, appunto), aveva sorpreso molti per la sua capacità di sincronizzarsi con iTunes, come se si trattasse di un iPod. Proprio questo era lo stratagemma utilizzato da Palm: iTunes riconosceva il Pre come se si trattasse di un device di Apple e ne permetteva la sincronizzazione. Quando a Cupertino se ne sono accorti, hanno liquidato il problema con un paio di aggiornamenti, ed è stato a quel punto che Palm si è rivolta all’USB-IF.

BlackBerry Desktop Manager per Mac dal 25 settembre?

BlackBerry Desktop Manager per Mac

Si avvisano i gentili possessori di un telefono cellulare BlackBerry che dal 25 settembre 2009 sarà disponibile la tanto attesa BlackBerry Desktop Manager per Mac, ovvero la suite di RIM utile per sincronizzare il BlackBerry con il Mac“.

Questo è quanto si legge nella rete ed è in linea con il “molto presto” che abbiamo ricevuto come risposta alla domanda “quando sarà ufficialmente disponibile il BlackBerry Desktop Manager per Mac?” posta ad un dirigente di RIM durante la presentazione dell’interessante BlackBerry Curve 8520. Sembra dunque conclusa l’epoca in cui un “Mac user” sceglieva di acquistare un iPhone solo per il fatto di avere piena compatibilità con il proprio computer con la meletta. BlackBerry Desktop Manager per Mac rompe il dominio di Windows e finalmente gli utenti Mac potranno sincronizzare contatti, foto e quant’altro ma anche aggiornare il firmware del proprio dispositivo BlackBerry.

BlackBerry Curve 8520 e l’apertura al mondo Mac

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Ieri sera è stato presentato alla stampa (sebbene sul mercato già da qualche giorno) il nuovo telefono cellulare di RIM, ovvero il BlackBerry Curve 8520 (su IoChiamo una prima recensione del BlackBerry 8520). Un dispositivo dalle dimensioni contenute, se paragonato al classico smartphone BlackBerry con la QWERTY, ma con al suo interno tutte le caratteristiche che hanno reso tanto celebre questo marchio: innanzitutto il “vero” sistema push per le E-Mail e App World, il negozio virtuale di applicazioni. Il BlackBerry 8520 ci è sembrato un ottimo cellulare (dopo una prova approfondita potremo confermare l’ottima impressione ricevuta) ed è in vendita ad un prezzo decisamente interessante: 249 euro.

Il BlackBerry 8520, poi, segna la decisa apertura di RIM al mondo Mac: sulla brochure all’interno della cartella stampa fa bella mostra si sé la presenza del software in grado di sincronizzare il BlackBerry con il Mac, PocketMac. Finalmente un produttore di cellulari ha capito che anche i possessori di un computer con la meletta morsicata ha gli stessi diritti di coloro che utilizzano un PC.

L’iPhone danneggia i gestori di telefonia?

Ecco una notizia che dovrebbe far tremare i nostri amati operatori di telefonia mobile: electronista riporta i risultati di uno studio condotto da  Strand Consult, i quali dimostrano che la commercializzazione di iPhone da parte degli operatori di telefonia cellulare ha influito negativamente sul fatturato dei carriers.

Nella ricerca si afferma che “neppure una” compagnia che offre l’iPhone ha avuto un effetto positivo sia dal punto di vista finanziario che da quello azionario da quando è stato inserito l’iPhone nei listini. 

iPhone sorpasserà Nokia dal 2012?

Generator Research, una piccola società incentrata sui digital media  e Internet, ha rilasciato una nuova relazione contenente una previsione decisamente azzardata sostenendo che l’attuale crescita sul mercato di iPhone consentirà ad Apple di raggiungere e addirittura superare di Nokia, ottenendo così il primo posto nel mercato globale degli smartphone entro tre anni.

La relazione vede una forte accelerazione della crescita di iPhone a causa della combinazione tra l’immensa offerta delle applicazioni e la discesa dei prezzi del dispositivo stesso che negli USA è acquistabile a partire da 99 dollari. Nel frattempo, Generator Research prevede soprattutto che Nokia inciampi clamorosamente dimezzando la sua quota di mercato rispetto dal 40% nel 2008 arrivando così ad un misero 20% nel 2013.

Da “iPhone maniaco” quale sono, non posso che gioire per tale notizia anche se, a mente fredda, la relazione di Generator Research contiene parecchi passaggi che non condivido.

ViaMichelin Traffic France: traffico in tempo reale con iPhone

Nome: ViaMichelin Traffic France 1.0
Categoria: Mode e Tendenze – Licenza: gratuita
Data di rilascio: 10/06/2009 – Piattaforma: iPhone- iPod touch

Pronti a partire per le vacanze con la sola agitazione per la variabile “traffico” in grado di rovinare anche il più rilassante dei week end? Ovviamente in nostro soccorso arriva il solito App Store con un’applicazione davvero interessante e soprattutto gratuita. Se la meta delle prossime vacanze è la vicina Francia vi consiglio il download di ViaMichelin Traffic France per iPhone e iPod touch: una App gratuita che monitorando il traffico stradale in tempo reale permette di modificare il proprio tragitto in modo da non restare bloccati in un colonna a lungo. Ricordo che ViaMichelin, società di proprietà del gruppo Michelin, studia, sviluppa e commercializza una gamma completa di prodotti e servizi digitali per la mobilità destinati agli utenti stradali.

Zen Bound: relax zen per iPhone e iPod touch

Nome: Zen Bound 1.2.1
Categoria: Giochi – Licenza: 3,99 euro
Data di rilascio: 08/05/2009 – Piattaforma: iPhone – iPod touch

Chi tra voi segue la corrente di pensiero secondo cui il compito del videogioco è innanzitutto quello di rilassare l’utilizzatore, oggi avrà sicuramente pane per i propri denti. Vincitore di ben due premi per la Miglior Grafica 3D e Miglior Audio rispettivamente al Mobile Gaming Awards e all’Indipendent Games Festival 2009, Zen Bound per iPhone e iPod touch si vanta della capacità di poterci rilassare attraverso dei rompicapo (talvolta davvero complessi) e una colonna sonora di tutto rispetto. Assolutamente un must per gli appassionati del genere ma affascinante anche per coloro che non si sono mai accostati a questa tipologia di gioco, Zen Bound offre ore e ore di “divertimento rilassato”. Vi posso assicurare che i pensieri della frenetica vita quotidiana, almeno per qualche momento, se ne vanno.

PSP phone presto da Sony?

Pare che Sony stia realmente pensando e provvedendo alla realizzazione di uno dei device portatili più attesi e sognati, vale a dire un PSP Phone. Se Apple, dopo aver creato iPhone e iPod touch, è riuscita ad entrare nel mercato del mobile entertainement grazie ai contenuti di App Store, non dovrebbe essere difficile per Sony riuscire ad aggiungere funzionalità telefoniche alla PSP. Cambiano notevolmente le dimensioni dell’oggetto e si aggiunge anche una lunga serie di nuove sfide: situazioni che Sony è in grado di risolvere nel giro di poco tempo. Quindi sarebbe presto in arrivo un PSP Phone? Per ora è soltanto un rumor ma il “Nikkei Business Daily” ne è certo.