Amazon mette Kindle nell’iPhone

Con una mossa un po’ a sorpresa e dopo mesi di programmazione (stando a quanto dichiarato da Amazon), ecco fare capolino nell‘App Store USA l’applicazione Kindle per iPhone.

Per chi si fosse perso qualche passaggio, Kindle è quel “controverso” dispositivo che vi permette di leggere gli oltre 240.000 ebooks presenti nel catalogo Amazon scaricando, di volta in volta, il libro digitale (ma anche riviste e magazine) che volete leggere (previo pagamento dello stesso). Lo definisco un prodotto “controverso” perché forse sono ancora legato alla cara e vecchia carta stampata, ma quel gingillo in plastica bianca e schermo con scala di grigi, mi ha sempre convinto poco, ma è probabile che sia il solo, dato che il dispositivo è già giunto alla seconda versione per un costo di 359$. Se però avete un iPhone (o iPod Touch), non c’è bisogno che spendiate tanto; vi basterà scaricare l’applicazione che, tra l’altro, è distribuita gratuitamente. Sempre che abbiate accesso all’iTunes Store americano. Kindle per iPhone, infatti, non è ancora disponibile sugli altri iTunes Store nazionali.

App Store: via i vecchi commenti dei non paganti

A sorpresa, nelle ultime ore, Apple ha ritirato da App Store tutte le recensioni precedenti al 29 Settembre: prima di tale giorno, infatti, ognuno poteva esprimere le propria opinione sull’intero contenuto del negozio virtuale di applicazioni di Apple (comprese quelle a pagamento e non acquistate). Questa mossa ha permesso di ottenere dei feedback più realistici delle applicazioni disponibili a pagamento ed evitare spiacevoli campagne di diffamazione mirata quanto velata.

A Cupertino sembra che sia stato compiuto ora l’ultimo passo, ovvero la rimozione di tutti quei commenti “inventati” scritti da coloro da cui l’applicazione non era stata nemmeno provata. Basterà questo passo per fidarci ancora di più dei commenti presenti in App Store?

App Store: analisi del modello economico

Abbiamo più volte sottolineato l’unicità di App Store nell’ambito dei servizi riservati ai possessori di iPhone e iPod touch (ora anche altre case produttrici hanno sviluppato il proprio negozio di applicazioni), tralasciando forse un aspetto importante: quello economico. In App Store “girano” ogni giorno migliaia di Dollari che, come sappiamo, spettano in parte agli sviluppatori e in parte ad Apple stessa: sarebbe interessante capire parte delle dinamiche economiche che intervengono in App Store.

Greg Yardley, co-fondatore e CEO di Pinch Media (società di analisi della telefonia mobile), recentemente ha pubblicato i dati raccolti da più di 30 milioni di download da App Store (queste App hanno acconsentito allo studio). La presentazione, dal titolo App Store Secrets”, rivela una serie di interessanti statistiche e conclusioni.

App Store: raggiunte le 20.000 applicazioni

App Store ha raggiunto quota 20.000. A due mesi dal raggiungimento del traguardo delle 10.000 Apps (e a nemmeno un mese dall’aggiunta dell’applicativo numero 15.000) la quantità di programmi scaricabili dagli scaffali dello store virtuale di Apple è raddoppiata. La cifra non è stata ufficializzata da Cupertino ma arriva da una fonte considerata attendibile: il counter del sito Apptism.com. I gestori del sito confermano l’accuratezza di tale counter, costantemente aggiornato su base oraria.

App Store: come Apple dovrebbe gestire le demo gratuite

Che App Store sia il più grande negozio virtuale di applicazioni è innegabile come è innegabile che sia governato da un rigore assoluto, quasi despotico. Sia gli sviluppatori, che tutti noi utenti, abbiamo “detto la nostra” in parecchie occasioni e Apple pare abbia talvolta ascoltato i reclami (vedi la questione della classifica per sezione e non solo generale): altre volte, però, il “parere del popolo” non è assolutamente preso in considerazione dal Re di Cupertino. Caso emblematico è quello riguardante la presenza delle applicazioni in versione “demo gratuita”: anche sulle pagine di TAL si è più volte espressa la volontà di provare prima di acquistare, non essendo previsto il diritto di recesso. Che soluzione dovrebbe allora adottare mamma Apple?

iPhone e App Crackate: ecco Crackulous

“L’apocalisse è arrivata” ha intitolato un sito d’oltre oceano: forse un titolo un po’ troppo esagerato ma che contribuisce a rendere pienamente l’idea del significato di Crackulous all’interno dell’ecosistema iPhone-iPod touch e App Store. Crackulous non è altro che una particolarissima App in grado di crackare istantaneamente una applicazione regolarmente acquistata su App Store: ovviamente Crackulous non è disponibile su App Store ma in una particolare repo di Cydia. Il fatto ha suscitato scalpore e indignazione da parte di tutto il Mac Web: una App che in un certo senso “mangia” le altre App. Noi di TAL abbiamo già parlato di pirateria e App Store: data la notizia ci permettiamo di tornare sull’argomento.

iPhone: si scaricano applicazioni come mai in precedenza

Forza, alzi il proprio iPhone chi non ha mai ceduto alla tentazione di App Store e non ha mai scaricato un applicativo dal negozio virtuale più grande del mondo: pochi vero? Apple, attraverso un sapiente e mirato marketing, sembra che ora venda uno strumento per utilizzare e godere di App Store e non più “un rivoluzionario telefono“. Spesso, utilizzando gli altri telefoni cellulari, installare nuovi giochi e applicazioni diventa un’esperienza poco gratificante: io stesso, purtroppo, avevo perso la pazienza. Apple con il sistema “iTunes + App Store” è riuscita a rendere semplice anche questo passaggio e le 15000+ Apps presenti fanno davvero gola a tutti: difficile dire di no.

App Store: sezione giochi “premium” in arrivo?

In tempi di crisi economica (vera o presunta secondo i più vari punti di vista) anche App Store si è adeguato al trend dei saldi: il ribasso del prezzo delle App è ormai prassi nota e tutti i consumatori più attenti spesso aspettano questi momenti in cui gli applicativi su App Store diventano più abbordabili. In passato abbiamo già più volte discusso sulla politica del prezzo delle App (“il famoso cartello dei 9.99 Dollari”) e se sia giustificabile o meno la pirateria degli articoli in vendita su App Store. È proprio di oggi una particolarissima indiscrezione che, per ora, tale rimane: sarebbe in arrivo una sezione “Premium” di giochi di App Store con prezzi a partire da 19.99 Dollari. Cosa ne pensate?

Memory Tree, la grande memoria condivisa di iPhone

Nome: Memory Tree 1.2
Categoria: Fotografia – Licenza: Gratuita
Data di rilascio: 23.11.08 – Piattaforma: iPhone

Alcuni luoghi ci riportano alla mente degli eventi che abbiamo vissuto o delle situazioni che possono essere più o meno piacevoli. Talvolta, potrebbe essere utile o gradito condividere i nostri sentimenti o le nostre sensazioni con altre persone.

A tal fine ci viene in aiuto Memory Tree, un’applicazione che è in grado di registrare questi momenti e di mantenerli sospesi in un limbo, come se fluttuassero leggeri nello spazio in cui li avete vissuti.

iVomit Mobile, il peggior suono del mondo sul vostro iPhone

Nome: iVomit Mobile 1.0
Categoria: Intrattenimento – Licenza: Gratuita per un tempo limitato
Data di rilascio: 07.01.09 – Piattaforma: iPhone / iPod Touch

La notizia risale a circa un anno fa, quando il prof. Trevor Cox, del dipartimento di ingegneria acustica della Salford University, ha pubblicato i risultati di un sondaggio che è rimasto aperto per un anno sul suo sito personale e che ha ricevuto più di un milione di voti: lo scopo era di trovare il più sgradevole tra trentaquattro diversi suoni.

Il rumore di una persona che vomita ha battuto quello del gesso sulla lavagna, quello del trapano del dentista e quello di un bambino che piange… ed ora approda, per la gioia delle nostre orecchie, sui dispositivi multitouch di Cupertino.

App Sniper: le offerte speciali arrivano su iPhone


Nome: App Sniper 1.4
Categoria: Produttività – Licenza: 0.79 Euro
Data di rilascio: 12/12/2008 – Piattaforma: iPhone – iPod touch

Ogni giorno su App Store vengono pubblicate decine e decine di nuove applicazioni. Alcune di queste sono interessanti e vorremmo averle sul nostro iPhone, ma sono spesso troppo costose. E in ogni caso non potremmo certo permetterci di acquistare tutto quello che ci piace, soprattutto in questo periodo di ristrettezze.

Per fortuna gli sviluppatori, spesso per periodi di tempo limitati, di quando in quando abbassano il prezzo delle loro creazioni che così diventano più appetibili (e accessibili). Noi stessi a volte ci occupiamo di segnalarvi alcune delle più interessanti di queste applicazioni in offerta speciale, e c’è addirittura un sito internet che si occupa di monitorare l’intera produzione di software sul negozio virtuale di Apple in tempo reale.

App Store: la gente mormora e Apple cambia?

Nei giorni scorsi TAL ha analizzato quello che può essere definito il “caso App Store“: sviluppatori in rivolta contro la gestione delle App da parte di Apple nel negozio virtuale che ormai più di 10.000 applicativi. Abbiamo poi, anche grazie ai vostri preziosi commenti, analizzato e riflettuto riguardo alle possibili soluzioni ed è stato davvero interessante poter toccare con mano come ognuno abbia una diversa ricetta per il cambiamento che, come spesso si sottintende, è sinonimo di miglioramento. Curioso l’epilogo della situazione: nelle scorse ore Apple ha “rinnovato i locali” e ha aggiunto nuovi scaffali. Per uscire dalla metafora, Apple ha rinnovato un pochetto App Store, seguendo quasi le indicazioni dei developers scissionisti. Trionfo, vittoria del bene contro il male? Sarà che sono il solito malpensante, ma ci credo davvero poco.

iPhone, App Store e il problema dei prezzi delle App. Editoriale

App Store è innanzitutto un negozio: negozio che, siccome siamo nell’era digitale, non poteva che non essere un negozio virtuale dove ognuno dei più di 10.000 articoli presenti è facilmente raggiungibile. App Store è il sistema che ha già modificato l’approccio delle aziende delle telefonia mobile verso i clienti: Google ha creato il suo App Market per Android e BlackBerry ha aperto da poco le porte del suo App Center. App Store è anche quella che mi piace definire “democrazia universale” dove anche il più semplice degli sviluppatori può fare fortuna grazie a un’idea geniale. Ieri vi abbiamo proposto i “problemi delle grandi aziende” secondo le quali, siccome i prezzi in App Store tendono al ribasso, il negozio di applicativi di Apple diventerà sempre più un mercatino di cianfrusaglie perché i grandi brand non riusciranno più a coprire i costi di produzione. Stiamo scherzando, vero?

App Store e applicazioni regalo: come funziona

A Ginevra, oltre che ascoltare interessanti discorsi sul tema della rivoluzione di iPhone e App Store, abbiamo fatto qualche conoscenza che si è trasformata in amicizia sincera. Tra queste nuove amicizie di TAL, che dunque sono anche vostre nuove amicizie, c’è quella con due sviluppatori che sono tra i padri di FileAid. Siccome il Natale si avvicina, hanno deciso di fare un gradito regalo alla redazione (anche perché siamo stati tra i beta-tester della loro App): ci hanno mandato una mail contenente uno di quegli ambiti codici regalo tramite il quale è possibile ottenere gratuitamente l’applicazione dall’iTunes Store USA. Ecco come abbiamo riscosso il nostro “regalo”.

iPhone, App Store e il problema dei prezzi delle App

Lo abbiamo ribadito più volte e rischiando di essere noiosi lo scriviamo ancora un’altra volta: App Store è la vera chiave del successo di iPhone e iPod touch. È quel “quid” che permette di distinguersi nella massa, di far sognare di più, di essere unico insomma. App Store è talmente apprezzato dal pubblico che in circa quattro mesi di vita ha generato più di 300 milioni di downloads e ha spinto la più disparata tipologia di persone a creare qualcosa come 10.000 applicazioni. Numeri spaventosi, numeri che decretano il successo della piattaforma. Una “piattaforma democratica” come avevo definito qualche tempo fa, suscitando pure qualche piccolo mormorio. Eppure c’è qualcosa che non va e ciò rischia addirittura di rovinare tutto “l’eco-sistema App Store”. I prezzi delle App sono troppo bassi.

iPhone, App Store e le coccole

Quella che vedete raffigurata qui sopra è una pubblicità di O2 e iPhone 3G apparsa ieri all’interno di alcuni quotidiani inglesi. Perché riportare questa pubblicità come notizia? Semplice, perché Apple finalmente ha messo tutte le carte in tavola. L’azienda di Cupertino, infatti, sapeva che l’interesse verso iPhone sarebbe prima o poi calato dato che il melafonino è pur sempre un telefono cellulare e come tutti i suoi “colleghi” è soggetto alle mode. Ciò che invece non stanca mai gli utenti (ma chiunque credo) è il fatto di sentirsi coccolati. L’utente di iPhone, a differenza di quello di altri telefoni cellulari, è coccolato da ben 10.353 applicazioni presenti su App Store che, siamo sicuri, hanno già aumentato il loro numero dal momento in cui il presente articolo è scritto. Apple dunque svela le sue carte perché, dopo aver sostenuto che iPhone è il cellulare “più ganzo” sulla faccia della terra, aggiunge (sapendolo già da mesi però) che è “ancora più ganzo” poterlo personalizzare in 10000 modi diversi. Diversa pubblicità, ma concetto identico, quella apparsa nei quotidiani USA: trovate l’immagine dopo il salto. Novità pubblicitarie in arrivo anche in Italia?

Applicazioni per iPhone gratis con codici: la parola agli sviluppatori

Nell’articolo di ieri, sempre sull’argomento “applicazioni per iPhone gratis dagli sviluppatori per mezzo dei codici“, vi avevo lasciato con un interrogativo e sono felice che sia stato argomento di dibattito con osservazioni molto intelligenti da parte di tutti voi. Nel frattempo mi sono documentato: ho contattato un developper conosciuto a Ginevra mentre un amico italiano, che sviluppa applicazioni per iPhone e iPod touch, mi ha gentilmente mandato degli screenshot. Si apre quindi una nuova stagione per App Store e per chi programma le Apps. A seguire i dettagli e le diverse impressioni a riguardo di questi due sviluppatori di programmi per iPhone e iPod touch.

App Store a quota 10000 Apps. Crescita oltre ogni attesa

Siamo a un passo da una cifra storica: App Store sta per raggiungere le 10000 applicazioni presenti. Questa considerevole cifra sembra davvero “infinita” se si considera che App Store è stato lanciato in Luglio con “solamente” 500 applicazioni presenti. All’interno di queste quasi 10000 applicazioni presenti si trova un po’ di tutto: da un fantastico gioco di calcio all’albero di Natale da addobbare con oltre 60 tipi di decorazioni. App Store è proprio questo: un fortissimo impulso di creatività per gli sviluppatori e una risorsa (senza fine?) per i possessori di iPhone e iPod touch. Inoltre, molti dei possessori di iPhone e iPod touch hanno trovato in App Store un applicativo che gli ha cambiato la vita.

iPhone SDK e App Store. Editoriale

L’articolo di ieri con argomento Google che ha infranto le “leggi di SDK” sapevo che avrebbe potuto creare qualche “forte divergenza di opinione” ed è proprio il bello dei “new-media” la possibilità di “dire la propria” attraverso i commenti: per questo a volte vi “invitiamo caldamente a dire la vostra“. Oggi vorrei staccarmi dal filone delle news riguardo Apple e fermarmi un attimo insieme voi per ragionare su App Store e iPhone SDK. Quelle che seguiranno, non saranno solo le mie personali opinioni: in quasi cinque mesi di lavoro costante su App Store ho conosciuto parecchi sviluppatori italiani ed esteri che lavorano sia “in proprio”, sia come dipendenti di importanti aziende.

iPhone 2.2: App Store rating. Vota e getta

Il firmware 2.2 per iPhone ha aggiunto al telefono di Apple tante piccole nuove funzioni che non vengono pubblicizzate come i “grossi cambiamenti infrastrutturali” di cui ogni nuovo firmware è portatore. La bellezza di possedere il melafonino è anche in questo: ogni aggiornamento aggiunge delle piccole “chicche” che fanno sentire l’utente sempre più coccolato. Nell’immagine qui sopra notate una nuova funzione del firmware 2.2 per iPhone che potremmo scherzosamente definire come “Vota e Getta“. Utilizzando una terminologia più appropriata, possiamo parlare di un nuovo sistema di “rating delle applicazioni all’interno di App Store“. Dopo il salto la descrizione e un piccolo commento sulla questione della visibilità su App Store.