Firefox 3.1 Beta 2, confermato il supporto alle gestures

Qualche tempo fa Edward Lee, programmatore del team di Mozilla, ha sviluppato una versione “personale” del nuovo Firefox 3.1 in grado di supportare i movimenti a più dita interpretabili dai trackpad dei più recenti MacBook e MacBook Pro nonché da quelli dei MacBook Air della attuale e della precedente generazione. Adesso il supporto alle gestures da parte di Firefox è divenuto semi-ufficiale con il rilascio della nuova versione “beta 2” di Firefox 3.1, che integra le funzionalità sperimentali di Lee.

Psystar rinnova la controdenuncia ad Apple

Si apre un nuovo capitolo del procedimento processuale che vede contrapposte Apple e Psystar, l’ormai nota azienda produttrice di cloni Mac con sede in Florida. Lo scorso mese il giudice aveva deciso di non accettare le motivazioni della controdenuncia depositata da Psystar in risposta alle accuse mosse da Apple. Il clone-maker aveva tempo fino al 9 dicembre per presentare un nuovo documento, che è arrivato puntuale: niente più accuse di violazione delle leggi antitrust da parte di Apple ma un nuovo attacco alla EULA di Mac OS X.

Psystar ha una sua EULA e nessuna credibilità

Psystar, il produttore di cloni Mac denunciato da Apple in luglio, ha sfoderato diverse armi per difendersi dalle -fondate- accuse di Cupertino. Nel tentativo di ritagliarsi un ruolo da vittima del gigante che non rispetta i diritti delle piccole aziende, Psystar ha provato ad ergersi a paladina della causa dell’Open Source, con mielose dichiarazioni affidate ora al responsabile Rudy Pedraza (“Psystar promuove l’Open Source con ogni possibile mezzo”), ora agli avvocati, o con mosse di dubbio gusto come cambiare in Open Computer il nome dei propri cloni. Anche Psystar però utilizza un EULA per molti versi restrittiva e chiusa nei confronti dell’utente come e più di quella di Apple, contro la quale apertamente si batte.

Brevetto Apple: sensori di prossimità per potenziare il Multi-Touch

In un nuovo brevetto depositato ieri, Apple descrive un nuovo futuribile marchingegno che sposa le funzionalità dei sensori di prossimità con quelle del Multi-Touch. Il brevetto indaga la possibilità di inserire un numero maggiore di sensori di prossimità (come quello inserito su iPhone) in un pannello sensibile al tocco per rilevare la presenza e la posizione delle dita dell’utente a pochi centimetri di distanza dalla superficie del pannello

Come sempre in questi casi la precauzione è d’obbligo: molto spesso Apple registra brevetti per dispositivi e soluzioni tecniche che non potrebbe non utilizzare mai perché impraticabili o semplicemente inutili, al solo fine di tutelare i frutti dell’ingegno dei propri ricercatori e ingegneri.

Caso Psystar, Apple allarga la denuncia a chi “spalleggia” Psystar

Apple ha presentato alcune modifiche alla denuncia originaria contro Psystar per allargare l’accusa anche ad altri ignoti interessati. Nella giurisprudenza americana quando viene depositato un procedimento, chi formula l’accusa include solitamente degli anonimi “John Doe-s” (l’equivalente del nostro Tal Dei Tali) nella lista dei “defendants”, ovvero coloro che si dovranno difendere nel procedimento. In questo modo l’accusante si premura di chiamare in causa altri soggetti potenzialmente interessati dall’accusa ma ancora ignoti ad inizio processo.

Apple non aveva incluso i suoi John Does ad inizio procedimento ed ha dunque chiesto alla corte di poter modificare l’accusa già depositata per includere altri 10 “ignoti” soggetti che secondo l’azienda potrebbero essere interessati ad una vittoria di Psystar nel processo.

Papermaster fa ricorso e IBM non ottiene il rinvio

Ci sono nuovi sviluppi nel caso Papermaster, l’ex dirigente IBM la cui assunzione presso Apple è stata bloccata dal tribunale della California del Nord dietro ingiunzione di Big Blue. Il senior executive ha fatto ricorso presso la corte d’appello contro la decisione del giudice Kenneth Karas che ha impedito ufficialmente a Papermaster di iniziare la propria collaborazione con Apple. IBM ha colto la palla al balzo per cercare di ritardare i tempi e ha chiesto alla corte un rinvio del processo in attesa dell’esito del ricorso. La risposta del giudice è stata negativa: il processo procederà come previsto dal calendario già redatto e accettato dalle parti.

Apple cresce su Internet a novembre

NetApplications ha pubblicato ieri le tradizionali statistiche mensili relative alle percentuali di utilizzo dei principali browsers e sistemi operativi da parte degli utenti della rete. I dati di novembre mostrano una netta crescita di Apple: salgono la presenza online del sistema operativo OS X e l’utilizzo di Safari. Risultati interessanti anche per iPhone, ancora quarto dietro Linux nella classifica dei sistemi operativi più utilizzati dai navigatori con uno share dello 0,37%. Calo netto per Microsoft: Windows per la prima volta scende sotto la soglia del 90% di share e non va bene neppure Internet Explorer.

Mini DisplayPort: licenza gratuita per i produttori

Apple ha messo a disposizione di qualsiasi produttore ne faccia richiesta la licenza per l’utilizzo del formato Mini Display-Port. Chiunque voglia realizzare un prodotto che utilizza un connettore compatibile con il formato introdotto da Apple sui nuovi MacBook, MacBook Pro e MacBook Air ora può farlo senza dover pagare nulla. Per gli utenti questa non può che essere una buona notizia: significa ad esempio che con ogni probabilità nel giro di qualche mese cominceranno ad essere disponibili adattatori che permetteranno di collegare Mini-DisplayPort alla maggior parte dei connettori nei formati video esistenti.

Verrà così risolto uno dei principali problemi relativi al nuovo LED Cinema Display da 24″, che al momento è possibile connettere solamente ai nuovi notebook di Cupertino, gli unici prodotti sul mercato, insieme al monitor ad utilizzare il formato DisplayPort nella sua variante Mini.

Papermaster: l’assuzione presso Apple può danneggiare IBM

Il giudice Kenneth Karas del tribunale della California del Nord ha deciso ad inizio novembre di sospendere l’assunzione di Mark Papermaster presso Apple, a seguito dell’ingiunzione di IBM, ex-datore di lavoro del dirigente che Cupertino vorrebbe fra le sue fila per sostituire il posto lasciato vacante dal papà di iPod Tony Fadell. Il tribunale ha da poco reso pubbliche le motivazioni della decisione. Quanto riportato nel documento non fa ben sperare per Apple, che dovrà comunque attendere la fine del procedimento per sapere se potrà procedere o meno all’assunzione di Papermaster,  al momento giudicata dalla corte irreparabilmente dannosa per IBM.

Gene Munster: 12 risposte sul futuro di Apple

Gene Munster, per chi non lo conoscesse, è un’analista finanziario che si occupa di tenere d’occhio l’andamento economico di Apple per conto della nota firm Piper Jaffray. Munster ha da poco rilasciato ai propri clienti un report in cui dice la sua su 12 questioni (o come le chiama lui, 12 domande senza risposta) inerenti il presente il futuro di Apple, confermando la sua natura di Nostradamus di fiducia del Mac Web. In alcune occasioni passate Munster ha dimostrato di saper vedere abbastanza lontano. Dai Netbook ai MacTablet, l’analisi di “Apple Gene” sfiora molti degli argomenti più sensibili del momento. Diamo dunque un occhiata a quali sono le previsioni maggiormente interessanti per tutti gli Apple fans.

Nuovi MacBook: i Mac più eco-friendly di sempre

Apple ha pubblicato ieri un nuovo spot TV (video dopo il salto) nell’ambito della neonata campagna volta a pubblicizzare l’approccio ecologico adottato da Apple nella progettazione della nuova linea di MacBook. Lo slogan è chiaro: “the world’s greenest family of notebooks”. Nella pagina lanciata contestualmente allo spot Apple fornisce ulteriori dettagli sulle scelte operate per rendere più ecocompatibili i prodotti della mela:

  • Vetro privo di arsenico
  • Schermo retroilluminato a LED che non fa uso di mercurio
  • Eliminazione dei brominati usati come ritardanti di fiamma
  • Cavi interni privi di PVC
  • Scocca in alluminio riciclabile
  • Packaging ridotto del 41%

Microsoft si fa pubblicità con un Mac e una Playstation

Povera Microsoft! Le agenzie pubblicitarie di cui è cliente proprio non ne vogliono sapere di utilizzare un PC per promuovere il Sistema Operativo di Redmond. Quelle che vedete ad inizio post sono due immagini tratte da un booklet che Microsoft inserisce nel bundle di alcuni portatili HP Pavillion per pubblicizzare le funzionalità di Windows Vista. Nella prima foto la famigliola felice utilizza un bel MacBook Pro, nella seconda i due bambini giocano nientemeno che con una Playstation, concorrente diretta della Xbox. Trascuratezza e scarsissima cura dell’immagine del proprio prodotto, ecco che cosa comunica questo pamphlet a chi si accorge della discrepanza.

ApplePc: cloni Mac (legali?) all’italiana – L’inchiesta di TheAppleLounge

Finalmente possiamo rivendicare l’orgoglio del Made In Italy anche nel settore della produzione dei cloni Mac. ApplePc (la ragione sociale è “Informatica Ingegneria“) è una azienda italiana da poco comparsa sulle scene internettiane che si propone di vendere PC compatibili con Mac OS X ad un prezzo che definire competitivo è poco. Per darvi un’idea del marketing aggressivo adottato dalla ApplePC date un occhiata a questa offerta: il MAC Pro PC (modificato ora in MAC.Pro.PC, qui la vecchia pagina), dotato di caratteristiche superiori ad un iMac di fascia media, viene venduto a soli 549€. Il MAC Book PC (aggiornato: pagina rimossa dopo il nostro colloquio telefonico col responsabile di ApplePC. Non sappiamo se il prodotto è ancora disponibile) che ha però caratteristiche decisamente inferiori ai laptop Apple, è praticamente il subnotebook con la mela che tutti vorrebbero. Costa 459€.

Abbiamo deciso di contattare telefonicamente il responsabile di ApplePc, Andrea Papa, perché di primo acchito alcuni aspetti dell’azienda ci convincevano poco. Le risposte che ci ha dato fanno luce, almeno in parte, su alcuni aspetti poco chiari relativi all’azienda e ai prodotti in vendita ma a nostro parere non hanno risolto altri piccoli dubbi sull’operato di ApplePC. Se ne volete sapere di più continuate a leggere.

Le E-Mail che potrebbero “inguaiare” Apple

Il caso Apple vs. Psystar sembra aver preso una piega decisamente favorevole ad Apple, ma ha contribuito a portare alla luce un problema non trascurabile: l’azienda di Cupertino non ha mai istituito una procedura standard di archiviazione delle E-Mail e dei documenti elettronici dei dipendenti. L’uso di una E-documents retention policy a livello aziendale non è obbligatorio per se ma in sede processuale una public company ha l’obbligo di produrre documenti rilevanti alla causa anche qualora essi risalgano a molti anni prima.

L’assenza di una procedura di archiviazione di tali files a livello aziendale potrebbe risultare nell’impossibilità di recuperare documenti necessari ad un dibattimento e dunque tradursi in multe salatissime, previste come pena per questa negligenza.

Caso Psystar, il giudice respinge la controdenuncia

Il giudice William Alsup del tribunale del Nord della California ha respinto ieri la controdenuncia di Psystar con la quale l’azienda della Florida produttrice di cloni Mac sperava di poter rispondere alla querela per violazione del copyright sporta da Apple in luglio. Si mette male per il produttore degli Open Computer, che sperava di ribattere e difendersi dalle accuse mosse da Apple convincendo il giudice del fatto che l’azienda di Cupertino stesse operando in regime di monopolio.

IBM, 3 milioni di $ di indennizzo per Papermaster

Il caso Mark Papermaster, l’ex dirigente IBM la cui assunzione presso Apple è stata bloccata da un giudice dello stato di New York su ingiunzione del colosso dell’informatica, potrebbe costare a Big Blue 3 milioni di dollari. Questa è la cifra che l’azienda deve versare a titolo di indennizzo per procedere con la causa. La cifra finirebbe dritta nelle tasche di Mark Papermaster a titolo di risarcimento qualora il giudice decida che non vi erano gli estremi per l’ingiunzione contro il dirigente.  Venerdì scorso gli avvocati di Papermaster hanno inoltre sporto una controdenuncia nei confronti di IBM.

Papermaster, IBM, Apple e la racetrack memory

Il caso di Mark Papermaster, l’ex dirigente IBM la cui assunzione da parte di Apple è stata bloccata a seguito di un ingiunzione giudiziaria di Big Blue, continua a tenere banco. La ragione addotta da IBM per impedire al proprio ex-dipendente di essere assunto da Apple è la violazione del non-compete agreement firmato da Papermaster con il colosso informatico di Armonk. Electronista ipotizza però che il vero motivo sarebbe il timore da parte di IBM che Papermaster possa portare con sé conoscenze avanzate nello sviluppo della cosiddetta racetrack memory, un nuovo tipo di memoria rivoluzionaria allo studio nei laboratori di Big Blue.

Apple (non) sta progettando un proprio motore di ricerca

Fra tutti gli scenari futuri che è possibile immaginare, “Apple che decide di mettersi a fare concorrenza a Google” è certamente uno dei più fantascientifici. Eppure è questa, almeno in parte, la strampalata teoria di questo articolo Tech Crunch che ha fatto il giro del web. Diverse fonti, ovviamente non meglio specificate, avrebbero riferito al noto sito che Apple starebbe studiando la possibilità di lanciare un proprio search engine alternativo a Google da integrare di default nel proprio browser Safari.

Anche senza scomodare il fatto che ad Apple non converrebbe affatto pestare i piedi a Google e viceversa, la tesi di Tech Crunch è facilmente smentita. Non vi è traccia alcuna di una qualche assunzione di esperti e tecnici del settore della ricerca online da parte di Apple. A Cupertino al momento mancherebbe de facto la professionalità necessaria anche solo ad ideare un progetto di questa portata. E allora perché tutto questo can-can?

Belkin Switch-To-Mac Cable facilita la migrazione

In uno spot della serie Get A Mac di qualche tempo fa PC faceva notare a Mac che la paura dello switch è uno dei pilastri della lealtà degli utenti PC verso il proprio computer Windows. A Pc premeva di non far sapere a tutti che in ogni Apple Store i Mac Genius sono a disposizione per effettuare gratuitamente la migrazione dati sui Pc dei nuovi clienti. Ora a tutti coloro che non possono recarsi fisicamente in un Apple Store (la maggior parte degli utenti italiani ed europei) ha pensato la Belkin con il nuovo Switch-to-Mac Cable, un cavo a due vie USB che promette di rendere semplicissima e completamente  indolore l’esperienza dello switcher.

Caso Papermaster: Apple potrebbe spuntarla su IBM

L’assunzione del nuovo Vice Presidente sezione iPhone/iPod Mark Papermaster da parte di Apple si è trasformata in un percorso ad ostacoli. Dopo la decisione del giudice Kenneth Karas di cui  vi abbiamo parlato qualche giorno fa, Apple si è vista costretta a rimuovere la biografia del sostituto di Tony Fadell dalla pagina dei Top Executives sul proprio sito.

Papermaster è stato denunciato da IBM, l’azienda per cui lavorava prima della proposta di Apple, poiché avrebbe violato il non-compete agreement firmato a suo tempo con BigBlue, che al momento, legalmente parlando, tiene ancora il coltello dalla parte del manico. Ma con un piccolo colpo di scena alla Perry Mason, John Gruber di Daring Fireball ha scovato un precedente in una sentenza di un caso analogo datato 1998 che deporrebbe nettamente a favore di Apple.

Caso Papermaster: IBM vs Apple, 1-0

Uno a zero per la IBM e palla al centro. Il primo giorno di lavoro di Mark Papermaster alla Apple si allontana. Il giudice della U.S. District Court Kenneth Karas ha deciso infatti che l’ingiunzione preliminare di IBM, volta ad impedire l’assunzione di Papermaster a Cupertino,  debba essere accettata. Papermaster, ex dirigente IBM, è stato assunto da Apple per sostituire Tony Fadell a capo della divisione iPod/iPhone. Non è servita a nulla la lettera di risposta all’ingiunzione depositata venerdì da Papermaster in cui il neo assunto spiegava che, a suo parere, la IBM  e la Apple non competono direttamente nel mercato dei prodotti consumer di cui lui si occuperà per conto dell’azienda di Cupertino. Il giudice è stato inflessibile: al momento Papermaster non può lavorare per Apple.