iPhone sempre più vicino a BlackBerry nel mercato USA

170007-rim_apple_palm_share

Il mercato della telefonia mobile statunitense relativo agli smartphone è uno dei punti di riferimento globali: da qui, infatti, è possibile capire ed analizzare i prossimi trend di tutti gli altri mercati del mondo. È una tipologia di mercato diversa dalla nostra: come già sappiamo per le vicende legate ad iPhone, generalmente l’utente americano non porta a casa solo un nuovo smartphone ma anche un contratto (in media biennale ma esistono anche sottoscrizioni triennali) che comprende minuti di chiamate e traffico internet per sfruttare al meglio il nuovo telefono.

In quest’ottica vanno interpretati i dati forniti dalla consueta indagine trimestrale di ChangeWave: quello che sorprende è che iPhone da solo raggiunge il 30% dei possessori americani di smartphone mentre tutta la gamma di RIM (ovvero i BlackBerry) è scesa a quota 40%. RIM mantiene saldamente la testa della classifica ma è incalzata, sempre più da vicino, dal melafonino di Apple; Palm invece continua la sua caduta libera.

File system ZFS e Mac: parla Sun

zfs-best-filesystem-award-2008

A quanto pare, non sembrano esserci motivazioni legali dietro l’abbandono del progetto ZFS da parte di Apple. Jeff Bonwick, dipendente di Sun e leader del team che ha sviluppato il file system ZFS per Solaris, ha dichiarato che Apple potrebbe implementare il file system ZFS anche ora.

Le proposte di Cupertino, però, non sono state accettate da Sun ed è per questo che non vedremo mai il file system ZFS sui nostri Mac. Sembra così chiudersi definitivamente la questione “ZFS e Leopard” dopo l’annuncio riguardante l’abbandono del progett riguardante il file system ZFS anche se ora è attesa una comunicazione ufficiale di Apple a riguardo.

Psystar: Apple sveli i sistemi anti-copia di OS X

La battaglia legale fra Apple e Psystar continua. L’ultimo capitolo della saga fa seguito alle recenti richieste di Summary Judgement (giudizio anticipato) depositate presso la corte del Nord della California da entrambe le parti. Diversi stralci del documento depositato da Apple sono secretati, in ottemperanza ad un accordo firmato dal giudice Alsup poco dopo l’avvio del procedimento legale. Le parti che non possono comparire nei documenti pubblici sono quelle relative ai sistemi di sicurezza creati da Apple per impedire la contraffazione di OS X e l’installazione del sistema operativo su hardware non Apple.

Psystar adesso sostiene che quegli omissis non sono pertinenti, perché tali informazioni sono già disponibili su internet in via non ufficiale, e chiede perciò che la richiesta di Summary Judgement di Apple non venga accettata.

File system ZFS: Apple lascia. Motivazioni legali dietro la scelta

zfs

Attraverso un semplicissimo comunicato, Apple ha ufficializzato la chiusura definitiva del progetto ZFS, il filesystem che avremmo dovuto già utilizzare in Snow Leopard. “The ZFS project has been discontinued. The mailing list and repository will also be removed shortly“, recita l’avviso che campeggia sulla pagina web dedicata al progetto.

Se tale file system fosse stato implementato in Snow Leopard avremmo assistito ad un’interessante rivoluzione per quanto riguarda il mercato business (e magari anche in quello consumer) con computer teoricamente “più veloci e più intelligenti”. Apple ha dunque chiuso un progetto iniziato ufficialmente nel 2007: progetto in cui l’azienda di Cupertino deve aver investito parecchie risorse.

Il mancato arrivo del files ystem ZFS in Snow Leopard e questo repentino cambio di rotta fanno pensare che non si tratti di una scelta ingegneristica quanto piuttosto di una decisione spinta da motivazioni legali.

Nuovi Mac mini, ora anche con Snow Leopard server

design_hero_20091020

Non solo nuovi iMac: anche il più piccolo computer fisso di Apple ha guadagnato un pieno aggiornamento quasi a voler ribadire, ancora una volta, la sua esistenza contro le voci che ormai lo davano in estinzione. I nuovi Mac mini non offrono nessuna novità per quanto riguarda l’estetica e scelte di costruzione (come avvenuto per i nuovi iMac) ma ciò più che conta, ovvero la componentistica hardware, è stata rinnovata. Via libera dunque ad un processore più veloce, a più memoria, ad un disco più grande e in generale a più potenza: tutto in un cubo minuscolo che prende il nome di Mac mini.

La novità nella novità, invece, è che il nuovo Mac mini è diventato un “mini-server”: basta infatti scegliere la configurazione con Snow Leopard Server e si avranno a disposizione già di default due dischi rigidi da 500GB.

Nuovi iMac e Mac mini, in arrivo domani?

imac-macmini

Secondo quanto riportato dal sito francese Mac Generation, domani potrebbe essere il martedì giusto per l’arrivo su Apple Store di nuovi iMac e Mac mini. Dopo i numerosi rumors delle ultime settimane, adesso la conferma arriverebbe da una non meglio precisata catena della grande distribuzione francese nei cui inventari sarebbero già in catalogo due nuovi modelli di Mac.

“Wi-Fi Direct” farà concorrenza al Bluetooth. Anche su iPhone?

wifidirect

La Wi-Fi Alliance ha annunciato ieri le sviluppo di una nuova specifica che faciliterà drasticamente le connessioni Wi-Fi dirette fra dispositivi eliminando la necessità di una connessione tramite hot spot condiviso. “Wi-Fi direct“, questo il nome della tecnologia, consentirà di collegare direttamente due dispositivi abilitati proprio come avverrebbe tramite Bluetooth, ma con velocità di trasferimento dati nettamente superiore e un maggior numero di “features” accessorie.
Poiché Apple fa parte del consorzio “Wi-Fi Alliance” non è azzardato ipotizzare che la tecnologia del Wi-Fi Direct, che sarà pronta per metà 2010, possa arrivare sulle prossime versioni di iPhone e iPod touch.

Jobs ha spinto Disney a rivedere i propri store

jobsdisney

Il New York Times riporta che la Walt Disney Company avrebbe chiesto a Steve Jobs e al team che si occupa della realizzazione degli Apple Store, di collaborare al progetto di restyling, piuttosto significativo, dei propri negozi.

Il concetto che ispirerà la trasformazione degli store Disney sarà quello di realizzare un “Imagination Park” high-tech, che dovrebbe riprendere alcune delle idee già sfruttate all’interno degli Apple Store.

L’esercito americano sceglie Apple per la videosorveglianza

usarmy-apple

Anche l’esercito americano, stando a quanto riportato dal Security Systems News, avrebbe scelto i computer made in Cupertino per quattro nuove installazioni di sistemi di videosorveglianza.

La notizia ci riporta alla mente quanto già successo tempo fa, in occasione dell’aumento di computer Macintosh nella dotazione dell’U.S. Army per tentare di contrastare i crescenti attacchi da parte di hackers, grazie alla maggiore sicurezza dei computer targati Apple.

Psystar ed Apple chiedono il giudizio anticipato

Ci sono nuovi sviluppi nell’ormai noto caso Apple vs. Psystar. Sia il produttore di cloni con sede in Florida che l’azienda di Cupertino hanno depositato presso la corte del Nord della California una richiesta di Summary Judgement.
Si tratta di una procedura legale che permette di ottenere un giudizio da parte di una corte senza attendere lo svolgimento del processo in presenza di prove fattuali che depongano apertamente a favore di una delle due parti, tali da convincere il giudice dell’inutilità di un procedimento completo.

In parole povere sia Apple che Psystar hanno fornito al giudice William Alsup richieste che portano a supporto “prove evidenti” della rispettiva ragione, in modo che egli possa porre fine alla questione con un giudizio anticipato rispetto all’inizio del processo, previsto per gennaio 2010.

Le richieste di memorie flash da parte di Apple mandano in crisi il settore

095955-nand_supply_demand_500

La legge economica fondamentale prevede una correlazione tra domanda ed offerta; all’aumentare della prima, teoricamente, dovrebbe seguire un aumento della seconda. Quello che però studiamo sui libri, nella maggior parte dei casi, difficilmente descrive correttamente la realtà, trattandosi sempre di astrazioni o di modelli (economici, in questo caso) esaminati nelle variabili essenziali, che a fatica descrivono completamente il mercato reale.

Se così non fosse, i produttori di memorie flash di tipo NAND, non dovrebbe far altro che gioire dell’alta richiesta che a Cupertino hanno di questi supporti, utilizzati sia negli iPhone che negli iPod. A quanto pare, invece, le richieste di Apple di memorie flash sono talmente alte da assorbire quasi completamente le capacità produttive delle industrie del settore.

Greenpeace dalla parte di Apple

apple-greenpeace

Le recenti vicissitudini che hanno visto coinvolte Apple e la U.S. Chamber of Commerce, mettono in evidenza quanto a Cupertino abbiano preso seriamente la questione ambientale. Infatti, abbandonare un’organizzazione importante come la Chamber of Commerce (organizzazione no-profit che tutela imprenditori e aziende) per schierarsi contro di questa sul tema della salvaguardia ambientale è un segnale più che positivo di un cambiamento di mentalità importante; un think different da non sottovalutare.

E fortunatamente si è trattato di un gesto che non è passato inosservato, tanto da portare la stessa GreenPeace a schierarsi dalla parte di Apple, invitando altre aziende a seguire il suo esempio:

Apple has done the right thing, and IBM and Microsoft should think different too.

Steve Jobs: il più influente secondo Silicon

agendasetters

Steve Jobs si è piazzato al primo post nella classifica degli Agenda Setters, stilata dalla firm di analisi Silicon, che ogni anno mira ad individuare i 50 personaggi più influenti del settore dell’Information  Technology.

Jobs è l’unico personaggio che sia riuscito a piazzarsi in prima posizione in questa classifica per ben due volte nel giro di dieci anni (la prima nel 2003).

Google Chrome per Mac: in arrivo prima del 2010?

eric_schmidt_lchrome

Secondo quanto affermato ieri dal CEO di Google Eric Schmidt, Google Chrome per Mac sarà pronto “in un paio di mesi”. La dichiarazione è stata rilasciata dal CEO di Mountain View a New York, durante un incontro con la stampa cui ha preso parte anche Sergey Brin, co-fondatore del gigante della ricerca sul web.

La versione per Mac OS X del browser di Google, già apprezzato nella versione per Windows da moltissimi utenti e da molti commentatori del settore, era prevista per la prima metà del 2010. Lo stesso Brin dichiarò di aspettarla con impazienza. Schmidt ha parlato in sostanza di un lancio anticipato, una sorta di regalino di Natale, se così si può dire, da parte di Big G a tutti i Mac utenti.

Apple citata in giudizio per violazione di un brevetto di Eolas

eolasvsapple

Che i legali di Apple abbiano un bel po’ da fare non è certo un mistero. L’ultima causa contro l’azienda di Jobs parte dall’ipotesi di una violazione di brevetto di cui Apple si sarebbe resa colpevole.

A farle compagnia, in questo caso, ci sono addirittura altre 22 grandi imprese (tra cui Adobe, Amazon, Argosy Publishing, Blockbuster, CDW Corporation, Citigroup, Ebay, Frito-Lay, GoDaddy, Google, J.C. Penney, JP Morgan Chase & Co., New Frontier Media, Office Depot, Perot Systems Corp., Playboy, Rent-A-Center, Staples, Sun Microsystems, Texas Instruments, Yahoo e YouTube), tutte accusate di aver violato un brevetto di proprietà della società Eolas riguardante l’integrazione di contenuti web interattivi nei siti delle aziende (e non solo).

La U.S. Chamber of Commerce risponde ad Apple

green-apple-tom

Qualche giorno fa Apple ha deciso di revocare la propria adesione alla U.S: Chamber Of Commerce, organizzazione no-profit a difesa degli interessi dei business owner statunitensi, grandi e piccoli. La colpa della Chamber, secondo l’azienda di Cupertino, è quella di aver assunto una posizione avversa nei confronti delle nuove normative ambientali sostenute dall’EPA, l’agenzia per la protezione ambientale americana.

La risposta ufficiale dell’ente di rappresentanza è stata fornita dal presidente della Chamber of Commerce, Tom Donohue, che non ha risparmiato una sonora bordata rispondendo con una lettera indirizzata al CEO di Apple, Steve Jobs:

“E’ un peccato che la sua compagnia non abbia preso tempo per capire la posizione della Chamber sul clima e abbia deciso di declinare l’opportunità di avanzare un approccio al cambiamento climatico degno del ventunesimo secolo”.

VoIP over 3G: le reazioni di Apple e Skype

iPhone-Skype

Poche ore fa il carrier americano AT&T ha annunciato ufficialmente il supporto alla telefonia VoIP su iPhone tramite connessione 3G. A seguito di tale decisione, piuttosto sorprendente, sono arrivate le reazioni positive di Skype e Apple, ovvero i due attori principali della vicenda.
Apple, con una dichiarazione affidata alla portavoce Natalie Kerris e raccolta da Associated Press, ha accolto più che positivamente la notizia:

“Siamo molto felici che AT&T adesso supporti le applicazioni VoIP. Modificheremo i nostri contratti con gli sviluppatori per le le applicazioni VoIP su App Store e nelle mani degli utenti il prima possibile.”

Psystar vuole certificare PC compatibili con Mac OS X

Ogni volta che pare aver toccato il fondo, la bancarottiera Psystar sembra mettersi d’impegno per dimostrare che al peggio non c’è mai fine. L’ultima idea dell’azienda di cloni Mac con sede in Florida, è quanto meno stupefacente: l’avvio di un sistema di certificazione OEM per tutti i produttori di PC che decideranno di adottare la tecnologia sviluppata da Psystar per l’installazione di Mac OS X su normali Personal Computer.

In pratica i produttori che decideranno di aderire (e pagare) potranno installare sui propri PC la tecnologia di virtualizzazione utilizzata dall’azienda, che permetterà di installare Snow Leopard su quei computer, garantendosi -udite udite- il bollino “Psystar Certified”.

Apple lascia la Chamber of Commerce che contesta Obama

green-apple

Apple ha preso le proprie politiche “verdi” molto sul serio, tanto che sulla base di una presa di posizione su questo tema l’azienda di Cupertino ha deciso di uscire dalla United States Chamber of Commerce, l’organizzazione federale no-profit che tutela gli interessi e difende le posizioni dei piccoli e grandi “business owners”.

La U.S. Chamber of Commerce ha assunto una posizione in netto contrasto con le nuove politiche ambientaliste dell’amministrazione Obama provocando la reazione dell’azienda di Cupertino, che ieri ha deciso di lasciare l’organizzazione con effetto immediato.

Palm webOS 1.2.1 torna a giocare col fuoco

palmiTunes3

La vicenda tra Palm ed Apple, sta iniziando ad assumere dei caratteri davvero tragicomici; prima è arrivata la sincronizzazione del Palm Pre con iTunes, subito impedita da un aggiornamento software da parte di Apple, e poi la risposta dell’USB-IF che premiava il comportamento di Jobs e soci e metteva in discussione le manovre truffaldine di Palm (che utilizzava l’ID dei prodotti Apple per mascherare il suo Pre come un iPhone, per permetterne la sincronizzazione con iTunes).

L’ultimo aggiornamento di webOS, il sistema operativo del Palm Pre, di cui vi abbiamo parlato (si trattava in quel caso della versione 1.2), sembrava avesse solo aggiunto nuove funzionalità, lasciando finalmente da parte la tanto agognata sincronizzazione con iTunes, ma a quanto pare a Palm piace troppo giocare col fuoco.

Apple ed Eminem fanno pace, fuori dai tribunali

eminemVsapple

Ricordate la vicenda giudiziale tra la Eight Mile Style ed Apple di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa? La prima aveva citato in giudizio Apple e la Aftermath Records sostenendo che nessuna delle due società aveva i diritti per la vendita, via download digitale, di alcuni brani del rapper di Detroit, circa un centinaio, che quindi venivano venduti illegalmente in iTunes Store, generando profitti che si aggiravano sui due milioni e mezzo di dollari (indebitamente sottratti ad Eight Mile Style).

Apple acquisisce Placebase, società di mapping alternativa a Google Maps

placebase apple

L’acquisizione di Placebase da parte di Apple nello scorso luglio, era passata inizialmente in sordina.

Placebase è una società americana che si occupa di mapping, in parte simile al settore Google Maps di Google, il cui CEO Jaron Waldman ha confermato tramite il suo profilo su LinkedIn, il suo passaggio al “Geo Team” di Apple.

Palm Pre ora non si sincronizza più con iTunes

palmiTunes1

Considerate le ultime vicissitudini che hanno visto protagoniste sia Apple che Palm, era logico aspettarsi una mossa difensiva da parte di quest’ultima.

Come infatti ricorderete, l’USB-IF (ovvero il gruppo industriale che supervisiona l’utilizzo dello standard USB) aveva dato ragione ad Apple che, con un aggiornamento di iTunes, aveva impedito al dispositivo Pre di Palm di sincronizzarsi con iTunes, e il gruppo aveva piuttosto messo in discussione il modo in cui il Palm Pre si sincronizzava col software di Apple.