Fare musica con iPhone: intervista a Teo Ciavarella


La possibilità di utilizzare iPhone e iPod touch come veri e propri strumenti musicali è ormai un fatto assodato. L’App Store pullula di applicazioni che permettono di trasformare gli iDevice in sintetizzatori, pianoforti, music-box e quant’altro. Uno degli applicativi più famosi e remunerativi degli ultimi tempi è, non a caso, Ocarina. Creata dalla Smule del professor Ge Wang, l’applicazione sfrutta il microfono di iPhone per trasformare il telefono di Apple in un vero e proprio strumento a fiato.

Alcuni DJ e performers di musica elettronica o concreta (per dirla con la SIAE) hanno già inserito iPhone  e iPod touch nel proprio set, ma più spesso fino ad ora queste esperienze sono rimaste fondamentalmente relegate alla sfera dell’esecuzione amatoriale e del diletto personale. Il pianista bolognese (ma foggiano d’origine) Teo Ciavarella ha deciso di portare l’iPhone “to the next level”, come dicono oltreoceano, inserendolo a pieno titolo fra gli strumenti della propria jazz band. Grazie alla segnalazione del lettore Ghiro, abbiamo scoperto che domenica scorsa Teo ha tenuto un concerto al Wolf di Bologna e, incuriositi, abbiamo deciso di contattarlo per un intervista.

TAL – Salve Teo, presentati ai lettori di TheAppleLounge.

Registrare musica su Mac: tastiere

Con questo articolo concludiamo la prima panoramica su come registrare musica con il nostro Mac sfruttando al meglio ciò che possediamo. I tastieristi sono certamente i musicisti che per primi, da un punto di vista storico, hanno iniziato ad utilizzare i computer come ausilio alla composizione ed alla registrazione di musica, ma dai tempi dell’Atari ad oggi le cose sono molto cambiate.

Imparare a registrare tastiere sul proprio Mac è una cosa di fondamentale importanza per molti musicisti e produttori perché con una tastiera si possono sostituire virtualmente molti strumenti e rendere più semplice la composizione e l’arrangiamento di un brano.

Registrare musica su Mac: microfoni

 

Continuiamo la serie di articoli sulla registrazione affrontando uno degli argomenti che coinvolge i più svariati strumenti musicali: la registrazione tramite microfoni. Nonostante la natura di questo blog sia chiaramente indirizzata agli utenti della mela è probabile che anche molti musicisti che non hanno (ancora) un Mac possano trovare utili suggerimenti per registrare strumenti acustici e voci.

Prima di tutto è necessario sapere che i microfoni si dividono in due grandi categorie: i microfoni dinamici e quelli a condensatore. Ognuna di queste due famiglie ha caratteristiche ben precise ed in base alle esigenze sarà più consono l’uso di un tipo o dell’altro.

Registrare musica su Mac: chitarra e basso

Affrontiamo un argomento che certamente potrà interessare i molti lettori di TAL che, da buoni utenti Mac, sono anche appassionati di musica. In particolare oggi trattiamo la registrazione dei più diffusi strumenti a corda (chitarra e basso, appunto), ma presto ci occuperemo anche di microfoni, tastiere, percussioni e tutto il resto. Per chitarra e basso esistono molti software di simulazione di amplificatori ed effetti (ottimi anche quelli di serie inclusi nel nuovo GarageBand ’09), ma come possiamo sfruttarli al meglio senza una scheda audio esterna?

Cerchiamo di capire le possibili opzioni per il collegamento in modo da utilizzare strumentazione che già possediamo o scegliere accuratamente un eventuale acquisto in base alle nostre specifiche esigenze.

Produrre un demo con GarageBand – Parte seconda

Potremmo sotto-titolare questa seconda parte “Sound Different” con una evidente citazione alla filosofia Think Different che gli utenti Apple più anziani ben ricordano. L’obiettivo di questa seconda parte è proprio quello di cercare un sound originale ed unico che possa valorizzare la nostra performance nel provino.

Prima di continuare voglio chiarire che quello che proveremo a fare non è una banale operazione che migliorerà magicamente il suono di una base, ma piuttosto una ricerca sonora per evitare che, pur utilizzando la stessa sorgente di MIDI File, il nostro prodotto abbia un sound anonimo ed omologato. Come fare?

Produrre un Demo con GarageBand – Parte prima

Ipotizziamo di voler far valutare a qualcuno la nostra voce o il nostro modo di suonare uno strumento; la prima cosa da fare è certamente realizzare un demo dove cercheremo di valorizzare il nostro talento. A meno che non si vogliano mettere in evidenza anche le nostre capacità come autori o compositori è certamente preferibile indirizzarsi verso una cover di un brano conosciuto così da evidenziare le nostre capacità di tecniche ed interpretative.

Ci sono molti modi di recuperare una base MIDI più o meno legalmente… non sarà certo questo il problema. Abbiamo quindi la base del brano e siamo pronti a suonarci o cantarci sopra. Vediamo allora come produrre il nostro provino con GarageBand, cioè, facciamo suonare il file della base al meglio per poi dare libero sfogo al nostro talento!

Audio Unit: plug-ins gratis per GarageBand

Audio Unit (o più brevemente AU) è l’architettura di plug-ins audio di OS X. Come abbiamo già detto questo tipo di plug-in, una volta installato, è utilizzabile in GarageBand come anche in tutti i programmi che ne vogliano usufruire come Logic, SoundTrack Pro, Final Cut e moltissimi altri programmi di terze parti.

Innanzitutto dobbiamo chiarire che i plug-in audio si dividono in due categorie principali: quelli che il suono lo possono generare da zero (i cosiddetti Strumenti virtuali) e quelli che il suono lo modificano e lo processano (chiamati comunemente Effetti). Non c’è una distinzione evidente di forma (in entrambi i casi il formato è AU), ma soltanto di utilizzo.

Oltre ai tanti plug-in commerciali fortunatamente ce ne sono anche molti gratuiti. Dove trovarli?

Ear-training: alleniamo l’orecchio con il Mac

Partiamo da una semplice considerazione: i piedi sono per un calciatore quello che l’orecchio è per il musicista. Riflettendo su questo parallelo non si può fare a meno di constatare che anche i migliori calciatori hanno due piedi fisicamente identici agli altri, ma (evidentemente) la differenza sta nel come li sanno usare.

Alla base c’è sicuramente il talento (che è una dote con la quale si nasce), ma anche l’allenamento ha un’importanza fondamentale per ogni buon atleta. Ed anche il nostro udito si può allenare.

Ovviamente non si tratta di un allenamento fisico, ma piuttosto di un’educazione dell’orecchio che consiste in esercizi di ascolto e di riconoscimento delle note, dei ritmi, dei timbri ed è indicato a chiunque voglia avere a che fare con la musica come strumentista, produttore, tecnico del suono o quant’altro.

Non voglio addentrarmi troppo nella didattica musicale, però c’è qualcosa di molto semplice che tutti possono fare da subito, anche chi non conosce la musica e non suona nessuno strumento. Vi assicuro che la cosa sarà al tempo stesso divertente ed educativa e vi porterà ad ascoltare la vostra musica preferita con un orecchio più attento.

GarageBand, “giocattolo” o potente strumento?

GarageBand è un programma della suite iLife incluso, quindi, nella dotazione di serie di ogni nuovo Mac. Come molti di voi sapranno e come si intuisce dall’icona stessa del programma (una bellissima ES-335, la prima chitarra elettrica con cassa semi-acustica prodotta dalla Gibson nel lontano 1958) è un software dedicato ai musicisti e, più in generale, a tutti gli amanti della musica che vogliano creare musica propria.

Essendo quasi gratuito ha delle ovvie limitazioni di cui vi parlerò più avanti, ma come vedremo si può sfruttare GarageBand fino ad ottenere dei prodotti musicali di livello anche professionale. Le limitazioni, infatti, riguardano funzioni specifiche, scorciatoie e possibilità di editing, ma non la qualità sonora.

GarageBand è anche pienamente compatibile con effetti e strumenti software (genericamente chiamati Plug-In) in formato AudioUnit… anche con quelli più costosi e professionali.

Una delle cose a mio avviso più interessanti è che i progetti in formato .band possono essere importati dai programmi professionali di Apple (Logic Express e Logic Pro) mantenendo tutti i settaggi ed i parametri del progetto originale. Cosa significa?

Perché i musicisti amano Apple?

Con questo post diamo inizio ad una nuova serie di articoli dedicati a musicisti e “musicanti” scritti in esclusiva per TheAppleLounge. I post di questa rubrica speciale verranno pubblicati ogni domenica alle 11:00. Domani, 18 gennaio, in via straordinaria, partiremo con un doppio appuntamento, alle 11:00 e alle 14:00.

I post saranno guide, recensioni, trucchi, suggerimenti e riflessioni rivolte a diverse tipologie di amanti della musica: da quelli che la musica la ballano e basta (ma amano alla follia il loro Mac) a quelli che suonano più o meno sul serio uno strumento, ma forse non conoscono a fondo le potenzialità che fornisce di serie il loro computer.

La scelta di pubblicare questi post in un blog dedicato al mondo Apple non è affatto casuale. L’idea molto diffusa che chi si occupa di musica (e di grafica) usa Mac è fondata su basi solide ed è uno dei rari luoghi comuni che corrispondono alla realtà. In poche parole: i musicisti amano il loro Mac e gli utenti della mela sono decisamente più creativi di quelli Windows.

So che con questa affermazione potrei scatenare l’ira di tutti quelli che utilizzano Windows anche per la loro professione creativa, ma la cosa che ci interessa di più è un’altra: perché i musicisti amano Apple? Quale è il vero motivo che attira molti artisti (od aspiranti tali) verso i computer della Mela?

Da Mac@Work la qualità sonora è di casa grazie ad AVS

Particolare pomeriggio quello passato ieri da parte della redazione di TAL: siamo stati infatti ospiti del negozio Mac@Work di Milano per un evento molto particolare. Mac@Work è solito organizzare alcuni interessanti “corsi” che in questo caso si sono rivelati come un vero e proprio incontro informale in cui si mescolano in maniera sapiente momenti di informazione e chiacchierate tra amanti dei prodotti con la meletta. Fulcro dell’appuntamento di ieri è stata la presentazione del sistema audio di AVS che, grazie all’utilizzo di un particolare software che gira su qualsiasi Mac Intel (si, anche il vostro vecchio Mac Mini), permette di ottenere una qualità sonora senza precedenti. Parola di chi ha “l’orecchio fino”.

DRM: Warner, Universal e Sony non mollano la presa

Dopo gli improbabili rumors di qualche giorno fa, torniamo sull’argomento DRM, cercando di fare un po’ di chiarezza sulla situazione attuale. Come ben sappiamo, al momento, solo EMI e alcune etichette indipendenti hanno deciso di vendere le loro canzoni, senza alcuna restrizione, su iTunes Store, mentre gli altri colossi della musica come Universal, Sony BMG e Warner ancora non sono disposti a cedere alle richieste di Cupertino.

A quanto pare, le trattative tra Apple e i tre giganti dell’industria discografica sono tuttora in corso, ma la situazione potrebbe rimanere bloccata a lungo, a causa delle richieste avanzate dalle tre major musicali.

Musica degli spot Apple, ecco chi la sceglie

Credete che la pubblicità di uno dei prodotti di punta di Apple, l’iPod Touch 2G, sia stata studiata da un pool di grafici, creativi e geni del marketing? Credete che ogni fotogramma del filmato da 30 secondi sia discusso, sviscerato e maniacalmente analizzato durante riunioni e lunghe sessioni di brain storming? Certo, non c’è dubbio. Tuttavia c’è un particolare aspetto dello spot che è stato curato da un team molto, molto speciale ed esclusivo.

Si tratta di una squadra talmente speciale da essere composta da un unico elemento: l’iCEO in persona. Secondo AppleInsider, che riporta alcuni passaggi di un’intervista rilasciata da Lars Iversen, beatmaker degli Asteroids Galaxy Tour, a SongFacts, sarebbe proprio Mr. Jobs a scegliere i brani da associare alle immagini nelle campagne pubblicitarie dei prodotti della Mela.