Buon Compleanno Woz!

L’11 Agosto del 1950 nasceva a San José, California, Stephen Gary Wozniak, l’uomo che 26 anni più tardi avrebbe fondato Apple insieme all’amico Steve Jobs. Come si legge nei comunicati ufficiali di Apple, i due Steve “innescarono la rivoluzione del Personal Computer“, e anche se oggi uno è a capo della azienda da lui stesso fondata e successivamente salvata dall’abisso e l’altro è impegnato ad organizzare tornei di Polo su Segway i Mac Fan nutrono immutato affetto verso entrambi.

Mobile Me Status: il blog del team per informare gli utenti.

Dal 25 di luglio Apple ha aggiunto una pagina (anche in Italiano, ogni tanto considerano anche noi), sull’area dedicata a Mobile Me che si chiama Stato. E’ una sorta di blog senza commenti, in cui un certo David G. scrive post sullo stato dei servizi della nuvola online di Apple.

Vengono riportati gli sforzi per risolvere i problemi alle email, relativi alla sincronizzazione tra Mobile Me ed iPhone ed un lungo post iniziale in cui vengono sviscerati i vari problemi dovuti al lancio iniziale e di cui già Steve Jobs aveva parlato nella sua lettera ai dipendenti

iPhone: NetShare e I Am Rich fuori dall’App Store.

Ma NullRiver, produttrice di NetShare, l’applicazione per il tethering dell’iPhone via Wifi, sta lavorando a contatto con Apple per riportare il programma sull’App Store.
Ad esserne invece escluso, anche se non si sa per decisione di Apple o del suo autore stesso, è I Am Rich, l’applicazione più costosa ed inutile esistente per iPhone e per qualunque altro sistema operativo.

MobileMe: la lettera completa di Steve Jobs

Ieri vi abbiamo parlato della lettera di Steve Jobs ai dipendenti in cui il CEO di Apple ha parlato senza mezzi termini del problematico lancio di MobileMe. La mail, dal tono informale, mostra un interessante spaccato di vita Cupertiniana che lascia intuire come Steve in fondo non abbia proprio sotto controllo tutti gli aspetti della galassia Apple e come le decisioni, giuste o sbagliate, vengano spesso prese anche da altri dirigenti. Non è da escludere comunque che dietro i toni ottimisti di questa mail si celi un El Jobso infuriato che non ha esitato a far saltare qualche testa (la responsabilità di MobileMe è stata ora affidata ad Eddy Cue). Dopo il salto la traduzione completa della mail di Steve Jobs.

MobileMe: Steve Jobs ammette gli errori

In una email ai dipendenti inviata ieri sera Steve Jobs ha ammesso gli errori che hanno funestato il lancio di MobileMe e ha affermato che il nuovo servizio non è stato da subito all’altezza degli standard qualitativi di Apple. Jobs ha messo in luce diversi sbagli commessi da Apple:

“E’ stato un errore lanciare MobileMe contemporaneamente all’iPhone 3G, all’iPhone Software 2.0 e all’App Store. Eravamo tutti impegnati più che a sufficienza, e MobileMe poteva essere ritardato senza conseguenze.”

Mobile Me: ti addebito 121 € per la trial.

Nei giorni scorsi sui newsgroup è stato un proliferare di post di utenti che, attivando l’account di prova da 30 giorni di Mobile Me, si son visti addebitare fino a 121 € sulla loro carta di credito.
Chiamando al servizio di assistenza Apple si sono sentiti rispondere di non preoccuparsi: un errore nella gestione del servizio di verifica della carta di credito utilizzata aveva causato l’addebito improprio, addebito che però non sarebbe stato realmente “riscosso” dalla compagnia.

MobileMe: Apple si scusa e ammette gli errori

Il lancio di MobileMe è stato a dir poco problematico. Il servizio doveva entrare in funzione già dalle 9:00 del 9 luglio, ma problemi di varia natura hanno costretto Apple a ritardare il lancio. Come se non bastasse da Cupertino hanno cambiato le carte in tavola modificando in tutta fretta le caratteristiche del servizio, che non consente un vero e proprio push di contatti ed eventi se si operano le modifiche su un Mac, bensì una sincronizzazione ad intervalli di 15 minuti. Martedì abbiamo analizzato la situazione in maniera più approfondita, spiegando che forse proprio da questo cambiamento dell’ultim’ora dipendevano i problemi tecnici che hanno complicato il lancio del servizio. Ieri Apple ha inviato un mail di scuse, in cui ammette i propri errori e offre a tutti gli utenti MobileMe un mese aggiuntivo gratuito di sottoscrizione.

MobileMe: come aumentare la frequenza di sincronizzazione e perché non conviene farlo

Negli ultimi giorni ha fatto molto discutere il cambiamento di rotta di Apple sulla presunta istantaneità della sincronizzazione di contatti ed eventi tramite MobileMe. Durante il WWDC Phil Schiller aveva mostrato come fosse possibile sincronizzare in pochissimi secondi i cambiamenti apportati su qualsiasi dispositivo collegato alla nuvola, Mac compresi. Ieri Apple ha pubblicato un articolo della Knowledge Base in cui ha confermato ciò di cui ci eravamo accorti noi, MacRumors, Stefano e molti altri. In parole povere, mentre non ci sono problemi con la sincronizzazione delle email (i nostri erano problemi dovuti ai disservizi di MobileMe), per contatti ed eventi modificati sui Mac la sincronizzazione avviene in automatico ogni 15 minuti. Un lasso di tempo che in quest’ambito si avvicina di più ad un’era geologica che all’istantaneità. Per ovviare al problema è necessario operare la sincronizzazione manualmente oppure modificare l’impostazione  agendo su un file .plist. Ma attenzione, non basta cambiare un numerino per risolvere il problema. Vi spieghiamo perché forse non è del tutto consigliabile operare questo cambiamento.

MobileMe e il push in differita

Non sembrano ancora finiti i problemi relativi al nuovo servizio online MobileMe dopo l’avventuroso lancio di giovedì e venerdì. Nelle ultime ore Apple ha pubblicato un articolo della Knowledge Base in cui spiega che il Push di email(il problema era probabilmente legato ai disservizi di MobileMe), contatti ed eventi può avvenire in differita di 15 minuti quando la modifica viene effettuata su un Mac. La sincronizzazione è invece istantanea se la si effettua da un iPhone o direttamente dalla nuvola, su Me.com.

iPhone: un libro su di lui domani sera da @Work.

In occasione dell’arrivo ufficiale di iPhone in Italia, domani venerdì 11 luglio da @Work di Milano verrà presentato il libro “Tutti pazzi per iPhone“, di Lucio Bragagnolo.

Giornalista ed informatico Mac User da sempre, Bragagnolo cura il blog e la rubrica Ping! su MacWorld Italia.

Come ogni buon Apple Fan, giustificato in più dalle motivazioni lavorative (per parlare di un prodotto, lo devi aver provato), anche lui si è procurato un iPhone per fare tutte le prove del caso e soprattutto scrivere il libro che da domani sarà in vendita.
Un libro che analizza il viaggio di Apple dal primo iPod alla sua evoluzione nell’iPhone e quindi nella versione 3G.

MobileMe in arrivo. Rivoluzione o flop?

Il nuovo servizio di Apple, MobileMe, presentato al WWDC 2008, è stato attivato: i primi a beneficiarne sono naturalmente coloro che abitano al di là dell’Oceano, vedendosi tramutata la pagina di .mac in quella di MobileMe. Nelle prossime ore il servizio sarà abilitato anche nel resto del mondo in modo da poter accogliere in maniera sontuosa iPhone 3G. Vi invitiamo a informarci se il vostro account si trasforma da zucca in carrozza e a mandarci le prime immagini. Nel frattempo, analizziamo insieme il servizio.

Apple attenta! Microsoft diventa aggressiva

Dopo il pensionamento volontario di Bill Gates (a una età in cui in Italia un imprenditore è ancora definito “giovane imprenditore”), ecco che Microsoft traccia la nuova rotta: Windows Vista avrà avuto i suoi problemi, ma li ha superati, forse. Aspettiamoci ora anche una nuova campagna pubblicitaria da parte di Microsoft in stile Mac: no, non dite che anche questa è l’ennesima copiatura di Microsoft.

Da .Mac a MobileMe: giovedì mattina la transizione

MobileMe transizione

Apple ha annunciato che la transizione da .Mac a MobileMe avverrà per gli utenti italiani dalle ore 3:00 di giovedì mattina, 10 luglio,  fino alle ore 9:00 del giorno stesso. Il passaggio è programmato sull’ora di Cupertino e dunque per gli americani della West Coast il periodo di tempo necessario per la transizione sarà ricompreso fra le 18:00 e le 24:00 del 9 luglio.

MobileMe già in spedizione?

Curiosa apparizione è quella di questa immagine che ha avuto le luci della ribalta nella serata di ieri su un sito del Mac web estero. Rappresenta quello che vuole essere il “retail box” di MobileMe, il sistema che sta per cambiare la vita dei Mac user andando a sostituire l’ormai inflazionato, ma storico, servizio .Mac . Vi pare che Apple, che durante la presentazione del Macbook Air si vantava addirittura della dimensione dei box di vendita di ridotte dimensioni, possa ancora vendere una confezione di siffatte misure solo per contenere una busta con il codice di attivazione?Magari c’è tanta documentazione dentro“, potreste rispondere voi, imitando la voce di Aldo del famoso trio.

Pixar’s WALL●E: the Apple Connection.

WALL●E è la nuova fatica cinematografica di Disney’s Pixar, su cui gli animatori ed i maghi del 3d hanno speso moltissimo tempo per renderla un successo e far dimenticare la poco felice uscita di Cars, che benché abbia sbancato ai botteghini non ha lasciato soddisfatti né i vertici Disney, né gli appassionati del genere cartoon tridimensionale.

In America è uscito ieri sera, mentre in Italia arriverà il 17 ottobre (come dite? Sì, siamo sempre l’ultima ruota del carro).
I commenti degli spettatori all’uscita sono stati entusiasti, vuoi per la storia, vuoi per la grafica d’altissimo livello a cui Pixar ci aveva abituati e che in WALL●E è stata ulteriormente raffinata.

Steve Jobs: i papabili alla successione

Executives

I media americani, con il comportamento da avvoltoi che purtroppo talvolta li caratterizza, dall’ultimo keynote si stanno interessando ad Apple più per le condizioni di salute di Steve Jobs che per parlare dei prodotti dell’azienda. Gli argomenti clou sono riassunti dalle domande: “Chi sarà il successore di Steve Jobs?” e “Apple sarà la stessa senza El Jobso?“. La risposta alla seconda domanda è certamente no. E’ comunque lecito cercare una risposta alla prima, non per le ragioni che muovono i giornalisti senza scrupoli che legano direttamente la dipartita di Steve alle fluttuazioni azionarie della società, ma, come ha fatto P. De Witt di Apple 2.0, più che altro per capire chi ha aiutato Steve a rendere Apple la potenza che è diventata nel corso degli ultimi dieci anni e chi potrà succedergli in un futuro che speriamo possa essere il più lontano possibile. Vediamo insieme quali possono essere, secondo noi, i 6 nomi più probabili. Non dimenticate di dire la vostra nei commenti!

MobileMe: ecco i browser supportati

Durante la presentazione di MobileMe sul palco del Moscone Center, Phil Schiller ha introdotto le nuove funzioni del servizio spiegando che gli utenti avrebbero potuto sfruttare le nuove features collegandosi al sito Me.com con i moderni browser. Oggi, grazie allo screenshot  (courtesy of TUAW), in cui è possibile leggere i requisiti tecnici per l’accesso al servizio e che vedete ad inizio post, sappiamo di preciso che cosa intendesse il SVP di Apple per “moderni browser“.