Apple brevetta uno stand integrato per iPad

Come riporta Patently Apple, nella giornata di ieri l’ufficio marchi e brevetti degli Stati Uniti (conosciuto anche come USPTO) ha pubblicato un nuovo brevetto nel quale viene mostrata una soluzione che potrebbe essere utilizzata da Apple nei futuri modelli di iPad.

Si tratta di uno stand integrato (o venduto separatamente) in grado di ruotare su sé stesso per posizionare il proprio iPad sia in modalità landscape che portrait, offrendo la possibilità di scegliere diverse inclinazioni in base all’utilizzo. Una soluzione di questo tipo permetterebbe di abolire completamente l’utilizzo dell’apposito dock per il tablet.

Apple brevetta le gesture di prossimità, alternativa al multi-touch?

In base a quanto si apprende dall’emissione di un nuovo brevetto, Apple sta dedicando parte del suo sviluppo tecnologico alla messa a punto di una nuova tecnologia da applicare ai cosiddetti “hover sensitive devices”, ovvero ai dispositivi sensibili alla prossimità (purtroppo non esiste un termine italiano che traduce esattamente hover, o perlomeno non l’ho trovato).

Il brevetto indica che, probabilmente, l’azienda di Cupertino è alla ricerca di un’alternativa al multi-touch per il futuro, utilizzando come input le gesture in sospensione, senza toccare alcuna superficie. Come potete vedere dall’immagine di apertura, un esempio tipico di hover gesture sono del tipo “Ok, grasp everything, stamp of approval e X to delete”.

Causa Kodak, dall’ITC primo stop alla causa contro Apple e RIM

Poco più di un anno fa, nel gennaio 2010, la Eastman Kodak Company ha fatto causa ad Apple e RIM per la violazione di alcuni brevetti relativi alla visualizzazione di anteprime delle immagini su dispositivi portatili. L’azienda aveva confermato che l’obbiettivo era quello di ottenere il pagamento di royalties sulle tecnologie che le società denunciate avrebbero utilizzato senza permesso.

Per Kodak arriva però la prima doccia fredda: il giudice Paul Luckern della International Trade Commission ha deciso che le richieste di Kodak presso la commissione non sono valide. Non si tratta però di una sentenza definitiva ma solo di una prima indicazione che poi i commissari potranno decidere se confermare o meno entro il 23 maggio.

App Store cinguetta su Twitter

La divisione PR di Apple aggiunge un nuovo elemento all’esercito social dell’azienda: risale a poche ore fa il primo cinguettio pubblicato sull’account Twitter ufficiale di App Store. Che cosa sia di preciso l’account di un entità diffusa come l’App Store non è dato saperlo, così come non si sa di preciso chi è che fisicamente invierà i messaggi. Quel che sappiamo è che su Twitter verranno promosse nuove applicazioni e soprattutto offerte esclusive, il che suggerisce di qualche possibile partnership con sviluppatori selezionati in un prossimo futuro. App Store e iTunes hanno già entrambi una propria pagina Facebook dedicata, il secondo vanta anche un buon numero di pagine gestite a livello nazionale.

Apple brevetta una tastiera fisica con sensore di movimento

In base a quanto apprendiamo da MacRumors, lo USPTO ha pubblicato un nuovo brevetto appartenente all’azienda di Cupertino nel quale viene descritta una nuova tastiera fisica con sensori di movimento. Sappiamo bene che non tutte le invenzioni brevettate saranno sicuramente realizzate un giorno, ma in questo caso la periferica è abbastanza interessante, soprattutto dal punto di vista storico, perchè permetterebbe di sostituire completamente il mouse.

Il brevetto è frutto del lavoro dei ricercatori di FingerWorks, l’azienda acquisita da Apple nel 2005 e risultata fondamentale per le innovazioni tecnologiche nel campo del multi-touch. Prima dell’acquisizione, infatti, FingerWorks aveva realizzato diverse tastiere multi-touch (senza tasti fisici) che avevano riscosso anche un discreto successo ma che non erano riuscite ad imporsi nel mercato mainstream soprattutto per la mancanza del feedback tattile delle tastiere tradizionali.

Microsoft contro il marchio “App Store”, troppo generico

AppleInsider ha riportato che Microsoft sarebbe tornata all’attacco di Apple, avanzando un’obiezione nei confronti di App Store, un marchio depositato da Apple già nel Luglio 2008, ritenuto troppo generico per essere correttamente registrato.

Il marchio depositato da Apple, descrive l’App Store come un:

“Servizio di vendita al dettaglio per software per computer fornito via Internet ed altri sistemi informatici e reti di comunicazione per l’utilizzo su dispositivi palmari mobile e altri devices elettronici”.

Apple alla ricerca di nuove gesture per iPod nano

In base al contenuto di un nuovo brevetto pubblicato e appartenente ad Apple, sembra che l’azienda di Cupertino stia cercando di perfezionare nuove gesture per i propri display multi-touch che possano essere eseguite anche senza guardare il dispositivo. Tali gesture potrebbero essere impiegate soprattutto nei nuovi iPod nano con display sensibile al tatto, nonostante non sia esplicitamente specificato all’interno del documento.

Come sicuramente avrete avuto modo di constatare, infatti, le dimensioni ridotte del nuovo iPod nano potrebbero rappresentare una certa difficoltà nell’utilizzo corretto dell’interfaccia multi-touch, che sostituisce la tradizionale click wheel; sin dalla sua presentazione, infatti, erano emerse le prime perplessità a questo proposito.

Norman Foster costruirà il secondo campus Apple a Cupertino?

Norman Foster

Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo El Economista, Apple avrebbe affidato all’archi(super)star Norman Foster il compito di progettare il nuovo campus dell’azienda a Cupertino. Il complesso dovrebbe sorgere sull’area dell’ex-campus di HP, quei 98 acri che Apple ha confermato ufficialmente di aver acquisito giusto poco tempo fa.

La futura “Ciudad De Apple”, così la chiama il giornale iberico, sarà costruita secondo canoni futuribili e votata totalmente al risparmio energetico. Il progetto integrerà alcune delle innovazioni già pensate dall’architetto per la creazione di “Masdar“, la città ad impatto zero progettata da Foster e in corso di realizzazione negli Emirati Arabi Uniti.

Woz: nel campus di HP, Apple torna a casa

La scorsa settimana era arrivata l’ufficialità dell’acquisizione del campus di HP a Cupertino da parte di Apple. Per una somma che si vocifera si aggiri sui 300 milioni di dollari l’azienda di Steve Jobs ha fatto sua un’area di 98 acri abbandonata dalla Hewlwtt Packard in favore di altre strutture a Palo Alto.

Steve Wozniak, in un commento pubblicato su Cult Of Mac, ha dato una sua particolare interpretazione a questa scelta, spiegando che è proprio lì che è iniziato lo sviluppo di alcuni dei primi computer dell’azienda. “Apple sta davvero tornando a casa”.

Apple compra il vecchio campus di HP a Cupertino

La presenza di Apple a Cupertino si allarga. Il Mercury News di San José l’azienda ha comprato un’area di 98 acri che ospita il vecchio campus di Hewlett Packard, visibile qui sopra in un’immagine satellitare. HP aveva annunciato un paio di anni fa la volontà di centralizzare le proprie operazioni a Palo Alto e di abbandonare quell’area.

Apple ha bisogno di spazio per ospitare gli uffici per i propri dipendenti, il cui numero cresce rapidamente. Sono 12.500 i nuovi assunti da Apple nel corso del 2010. Molti di loro sono andati a lavorare proprio a Cupertino e il campus di Infinite Loop non è più sufficientemente grande per ospitare tutti.

In arrivo un MobileMe gratuito per alcuni utenti iOS?

Già all’interno della GM di iOS 4.2, i ragazzi di MacRumors avevano evidenziato un’interessante novità che riguardava MobileMe: stando a quanto riscontrato, sembrava possibile effettuare il login al servizio in the cloud di Apple sfruttando direttamente la propria Apple ID, dando anche la possibilità di creare, direttamente dal dispositivo, un account gratuito per il servizio.

Da quel momento, si sono intensificate le speculazioni che riguardano un possibile MobileMe gratuito: alcune novità, però, sembrerebbero dimostrare che quest’ipotesi è tutt’altro che campata in aria.

iOS e Android, quel che non ha detto Woz

Il quotidiano olandese De Telegraaf ha pubblicato ieri un’intervista a Steve Wozniak che in poche ore ha fatto il giro dei maggiori siti tecnologici. Nell’articolo venivano attribuite al co-fondatore di Apple affermazioni abbastanza controverse su Android e sull’iPhone. Addirittura Woz sembrava avesse dichiarato apertamente che sul lungo termine iOS perderà la battaglia con Android, un sistema “con maggiori features” e che nonostante l’iPhone offra al momento un’esperienza qualitativamente migliore, Android saprà mettersi in pari.

Peccato che l’intervistatore avesse travisato totalmente quanto Woz voleva in realtà dire. Lo sappiamo perché proprio il co-fondatore ha smentito quelle affermazioni con un commento ad un post di Engadget che riprendeva la notizia. Nilay Patel lo ha poi contattato e ha ottenuto maggiori chiarimenti sulla questione e la riconferma che Steve è sempre l’Apple Geek che conosciamo.

Zuckerberg dice ad Apple di non perdere il treno dei social network

Mark Zuckerberg

Mark Zuckerberg

Mark Zuckerberg, fondatore dell’onnipresente social network Facebook, durante il summit dedicato al Web 2.0 ha parlato anche di Apple. All’interno del suo intervento il CEO ha “consigliato” all’azienda con base a Cupertino di non perdere il treno dei social network e ha chiaramente detto che la non integrazione tra Ping e Facebook può solo essere uno svantaggio per un’azienda con milioni di potenziali utenti.

Zuckerberg ha continuato glissando sugli aspetti economici di cui ha parlato Jobs ed ha invece spiegato che è una questione di adattamento alla realtà moderna in cui tutte le aziende costruiscono il proprio mercato attorno agli utenti e quindi, al momento, sfruttando i social network. Mark ha inoltre affermato, pur non entrando nel merito delle trattative, che lui avrebbe dovuto sapere per filo e per segno come Apple avrebbe trattato i dati degli utenti di cui sarebbe entrata in possesso e che, evidentemente, l’azienda di Cupertino non era stata molto chiara in merito.

iPhoto ’11, novità per raccolte fotografiche e bigliettini di Natale


Se tra voi lettori dovesse esserci qualcuno della classe dei laureati 2005 dell’Università di Stanford, probabilmente ricorderà che il giorno della consegna dei diplomi era presente a tenere un discorso qualcuno che a Stanford non si è mai laureato, ma che voleva parlare della sua esperienza accademica ufficiale e non e della sua avventura imprenditoriale. Parliamo di Steve Jobs, ovviamente.

In quel discorso illuminante* e che toccherebbe anche il più freddo dei cuori, El Jobso raccontò, tra le altre cose, di quando abbandonò i corsi che avrebbe dovuto ufficialmente seguire e cominciò a seguirne ufficiosamente altri tra cui quello di calligrafia ovvero di “bella scrittura“, partendo dall’origine greca della parola, e scrittura ornamentale. Quella di Jobs per scritte e disegni su carta è una passione che non lo ha mai abbandonato. Neppure quando fondò Apple.

Così Apple arrivò a lanciare nel 1984 il Macintosh ed El Jobso si trovò a usare ciò che aveva appreso nel corso di calligrafia che seguiva ufficiosamente. Nacque così l’idea dell’uso di diversi font, di una spaziatura dei caratteri gestita dinamicamente e degli allineamenti dei testi. E, come dice Steve nel suo discorso, poiché Microsoft ha copiato il Mac, se lui (Jobs) non avesse abbandonato l’università e non si fosse appassionato a quel corso seguito ufficiosamente, forse, tutto ciò non sarebbe mai esistito.

Sono passati decenni e Steve Jobs non ha certo abbandonato l’amore per l’arte decorativa della carta. E ce lo dimostra con alcune delle novità introdotte in iPhoto ’11.

iAd più che generare introiti aiuta la concorrenza?

iAd

iAd

Sembra che iAd, piuttosto di generare guadagni solo per Apple, abbia in realtà aiutato la concorrenza stimolando le varie aziende che vogliono investire in pubblicità a guardare con interesse questo settore in cui Apple non è l’unica a fornire gli ad.

Le piccole società che iniziavano ad occuparsi di questo settore, quando Apple annunciò iAd a luglio, temevano di perdere completamente il loro business in favore della casa di Cupertino. Molte di esse, ora spiegano però che Apple ha in realtà dato una scossa a questo mercato generando introiti per tutti.

Apple brevetta “scrollable menu and toolbars” per Lion?

In base a quanto riportato da Computerworld, nei giorni scorsi è stato reso pubblico un brevetto registrato da Apple in Europa, intitolato “Scrollable Menus and Toolbars”. Nel documento emerge l’interesse dell’azienda di Cupertino a mettere a punto nuovi sistemi da applicare (forse) all’interfaccia utente dei prossimi sistemi operativi, sia mobile che desktop.

Gli elementi descritti nel brevetto permetterebbero di ottimizzare lo spazio a disposizione sul display attraverso l’introduzione di menu e barre degli strumenti a scorrimento. Come si può leggere nel documento depositato, i menu usuali, come quelli per aprire o salvare un file/documento, sarebbero rimpiazzati da nuovi elementi grafici che potrebbero rappresentare la vera novità dell’interfaccia utente.

Azienda taiwanese fa causa ad Apple per il nome iPad

Proview è il nome di un’azienda taiwanese che ha fatto causa ad Apple per l’utilizzo del nome iPad in territorio cinese. Una decina di anni fa infatti l’azienda, che produce schermi, aveva senza successo cercato di introdurre sul mercato un computer tablet chiamato I-Pad.

Apple studia un rivestimento di nitruro per i propri prodotti

Come riportato da AppleInsider, in un recente brevetto apparso questa settimana, Apple mostra l’interesse per la realizzazione di dispositivi in acciaio inossidabile che siano più resistenti di quelli attuali attraverso un particolare rivestimento esterno in nitruro.

Il documento, depositato presso lo USPTO (U.S. Patent and Trademark Office), è intitolato “Nitriding Stainless Steel for Consumer Electronic Products” e descrive un sistema per applicare un involucro esterno, realizzato con il suddetto composto chimico, su superfici metalliche.

Apple brevetta il pinch-to-zoom, con qualche “limitazione”

Nella guerra dei brevetti, Apple è sempre pronta a scendere in trincea, soprattutto quando si tratta di tutelare funzionalità dei suoi prodotti che la concorrenza è pronta a rubare sfruttando qualunque cavillo.
Il brevetto di oggi, la cui documentazione è stata depositata da Apple nel Dicembre 2006, riguarda il famoso pinch-to-zoom, ovvero la gesture che, sfruttando due dita, permette all’utente di iPhone, iPad e iPod Touch (senza dimenticare gli ultimi trackpad dei portatili) di zoomare, rimpicciolire e ruotare un’immagine.