Unboxing: la stanza di Apple dedicata al design delle scatole

 

 

Inside Apple, il libro di Adam Lashinsky che sarà disponibile da domani, ha già rivelato dei segreti di Apple, ad esempio il fondamentale ruolo di Eddy Cue negli accordi di Apple con case discografiche e studi cinematografici, o l’importanza della figura di Scott Forstall nel piano di successione a Steve Jobs. A poche ore dal lancio ufficiale del libro arrivano altre indiscrezioni, riportate da NetworkWorld, in cui viene descritta una stanza dell’unboxing, un luogo dove Apple studia e progetta le scatole per i suoi prodotti.

Perché Apple costruisce i suoi iPhone in Cina?

La scorsa settimana, durante un dibattito alla CNN fra i principali candidati repubblicani alla presidenza degli Stati Uniti, l’ex Governatore della Pennsylvania Rick Santorum ha esposto il piano che metterebbe in pratica, se fosse eletto Presidente, per convincere Apple a riportare in patria la produzione dei propri prodotti, un processo che ad oggi crea un indotto da più di 500.000 posti di lavoro. In Cina.

“Apple, hai tutti questi dipendenti laggiù e generi tutti questi profitti all’estero”, ha detto Santorum.“Se voi riportare in patria quei soldi ora paghi il 35% di tasse. Con il nostro piano, se porti qui i soldi e investi in fabbriche e strumentazioni qui a Charleston, non paghi nulla. Se metti quei soldi nella creazione di lavoro, se li investi, non paghi nulla. E’ un incentivo potente”.

Un incentivo potente, senza dubbio. Ma anche un incentivo totalmente sbagliato. Una ragione molto semplice per capire come mai il “piano perfetto” di Santorum non potrebbe funzionare lo fornisce indirettamente il New York Times con un’interessantissima inchiesta che dimostra perché Apple (che è il caso di studio preso ad esempio) e molte altre aziende americane non possono fare altro che rivolgersi alle aziende cinesi per la produzione dei gadget che vanno forte sul mercato americano. Spoiler: non è un problema di tasse o semplicemente di costo del lavoro, è un problema di flessibilità, scalabilità estrema e disponibilità di manodopera.

Eddy Cue: l’uomo dietro gli accordi di Apple

Apple ha annunciato un evento dedicato ai libri che avrà luogo domani a New York. Chi lo presenterà? È possibile che Eddy Cue abbia un ruolo sul palco. Il Vice President of Internet Software and Services di Apple viene infatti descritto come un uomo chiave nel libro “Inside Apple” di Adam Lashinky (del quale sono già state pubblicate delle indiscrezioni a proposito di Scott Forstall). Nel libro, che sarà pubblicato la prossima settimana, si parla anche del ruolo fondamentale che Cue ha avuto nell’azienda di Cupertino per la sua espansione non solo in ambito hardware

Scott Forstall, “CEO Apple in attesa” secondo un nuovo libro

La prossima settimana uscirà in tutte le librerie americane (e pure in quelle digitali, quindi sarà disponibile ovunque) “Inside Apple”, nuovo libro del reporter di Fortune Adam Lashinsky che promette di svelare segreti e retroscena dell’azienda di Cupertino.
Il volume è un’estensione di un’inchiesta condotta da Lashinsky per una feature che accompagnò la prima edizione digitale di Fortune per iPad, l’anno scorso, ed è stato realizzato dal reporter raccogliendo spunti e testimonianze da tutto l’universo “ufficioso” fatto di ex-dirigenti, fonti segrete, imprenditori della Silicon Valley che ha trovato poco spazio nella biografia ufficiale di Steve Jobs firmata da Walter Isaacson.
Nel libro c’è anche un interessante profilo di Scott Forstall in cui il Senior Vice President della divisione iOS viene definito “CEO in attesa”, ovvero candidato naturale ad una successione a Tim Cook negli anni a venire.

Apple Vs Samsung, la storia infinita (in Germania)

Apple e Samsung, una storia infinita

Apple e Samsung, una storia infinitaProbabilmente se Steve Jobs fosse ancora tra noi rivedrebbe le sue idee ed inizierebbe a ripensare contro chi scatenare la guerra termonucleare finanziata con ogni centesimo che Apple ha nelle sue casse. Se per Jobs nel mirino c’era solo ed esclusivamente Google ed il suo Android, adesso a Cupertino insistono a prendersela con qualcuno che ad Android è molto vicino.

Tra i maggiori competitor di Apple sul fronte smartphone e tablet c’è da sempre Samsung che, tra l’altro, fa uso di Android su molti dei suoi prodotti. E, attaccando il gruppo coreano, Apple potrebbe prendere due piccioni con una fava.

Apple è ottava tra i marchi più valutati al mondo

Top 10 Brand Value 2011 - TheAppleLounge

Top 10 Brand Value 2011 - TheAppleLoungeImmagine tratta da AppleInsider.com

Quanto vale il marchio Apple? Più di quanto valesse lo scorso anno, questo è sicuro. Ma non ancora quanto altri brand. Per avere un po’ di numeri ci viene in aiuto Bloomberg che si è avvalso del lavoro di Interbrand che ha stilato la classifica dei brand economicamente più forti, quelli maggiormente valutati, del globo. Si tratta di una Top 100 che è riassunta nell’immagine di apertura nella più breve Top 10.

Ci interessa la Top 10 perché Apple, dopo l’ultimo anno appena trascorso, è entrata a far parte delle dieci aziende con il brand più forte e valutato. L’azienda co-fondata da Steve Jobs era entrata nella Top 20 nel 2009, per raggiungere il 17 posto nel 2010 e scalare altre 9 posizioni nell’ultimo anno piazzandosi all’ottavo posto per il 2011.

Una “Mela” sempre più verde

Apple e l'ambiente (Early 2012)

Apple e l'ambiente (Early 2012)Da alcuni anni le aziende di elettronica hanno un fronte un più su cui lottare: realizzare dei prodotti che strizzino l’occhio verso l’ambiente. Questo, bisogna dirlo, perché Greenpeace stila regolarmente una classifica in cui indica quali sono le aziende che tengono conto dei materiali (inquinanti, riciclati o riciclabili) utilizzati per i loro prodotti, della CO2 immessa nell’ambiente durante i processi di produzione, del packaging usato e così via.

Apple sembra aver preso sul serio questa classifica e soprattutto il bene dell’ambiente. Così la Mela sta investendo continuamente maggiori energie per rendere i suoi prodotti sempre più “verdi”. È delle ultime ore, infatti, la notizia che Apple abbia chiesto a Volex, un suo fornitore di cavi, di investire velocemente nella produzione di cavi USB e cavi degli alimentatori halogen free.

Tim Cook, l’equivoco sul suo compenso

Qualche giorno fa Apple ha pubblicato il Proxy Statement 2012, il documento fiscale con cui le aziende pubbliche statunitensi comunicano alla SEC, fra le altre cose, i compensi annuali dei top manager e del consiglio di amministrazione. Ne abbiamo parlato anche noi, segnalando l’aumento di stipendo che hanno ottenuto Tim Cook e gli altri top executive, oltre al fatto che al CEO sono state concesse molte RSU (restricted stock units) bloccate per gli anni a venire.
Moltissime pubblicazioni hanno fatto un po’ di confusione e hanno scritto che il compenso annuale di Cook ammontava a centinaia di milioni di dollari (mettendo in un unico calderone stipendio, patrimonio azionario attuale e RSU). Ancora peggio ha fatto chi ha approfittato della pubblicazione dei compensi per un confronto tendenzioso fra lo stipendio milionario di Cook e il misero “dollaro” che invece il (già miliardario) Steve Jobs riceveva per il suo ruolo di CEO.

Elan: “Apple ci pagherà 5 milioni di dollari per i nostri brevetti”

Nel 2009 Elan Microelectronics Corp, una compagnia di Taiwan specializzata in soluzioni touch, aveva fatto causa ad Apple, accusando la compagnia di Cupertino di avere infranto i suoi brevetti. Ieri Elan ha rilasciato una dichiarazione in cui fa sapere che Apple pagherà 5 milioni di dollari come parte di un accordo per mettere fine alla causa. Nell’accordo è anche previsto che le due compagnie si scambino le autorizzazioni per l’utilizzo dei brevetti in questione.

Sir Jonathan Ive: ora Cavaliere del Regno Unito

Jonathan Ive, Senior Vice President of Industrial Design di Apple, è da questi giorni Sir Jonathan Ive, Cavaliere del Regno Unito. Riporta la BBC, che ha dato la notizia: Il signor Ive, che può ora farsi chiamare Sir Jonathan, è stato reso Knight Commander of the Most Excellent Order of the British Empire (KBE). Ive ha cominciato a lavorare per la compagnia di Cupertino dal 1992, ma per diverso tempo si è trovato scontento del suo ruolo in Apple. Steve Jobs, al suo ritorno, ha scoperto Ive e il suo team, incaricandoli della creazione dei design degli iconici prodotti che oggi tutti conosciamo: dal primo iMac all’iPod, dall’iPhone all’iPad.

Brevetto rivela l’accesso multi-utente su iOS tramite riconoscimento facciale

Di riconoscimento facciale su dispositivi iOS si parla da molto tempo, ancor prima che iPad facesse la sua comparsa sul mercato e per il quale alcuni rumor davano per certo l’adozione di questo sistema.

Ma un brevetto depositato da Apple a giugno 2010 (dopo l’avvento del primo iPad quindi), ci mostra come potrebbe funzionare tale sistema di riconoscimento.

Apple.com tra i quindici siti più visitati d’America


Il sito di Apple è una vetrina per la compagnia e un importante strumento per i suoi clienti. Da Apple.com è infatti possibile scoprire i dettagli degli ultimi prodotti lanciati dalla compagnia di Cupertino o ricevere supporto tecnico per i propri iDevice e Mac, oltre che effettuare acquisti nella sicurezza e nella rapidità dell’Apple Online Store, sapendo di avere un diretto contatto con la compagnia che produce i dispositivi che si stanno utilizzando.

Una recente classifica stilata da Media Metrix durante lo scorso mese e pubblicata da comScore ha evidenziato che il sito di Apple ha attirato oltre 79 milioni di visitatori unici solo durante novembre, poco meno del popolare sito del New York Times.

La vittoria di Apple su HTC: gli effetti reali

Ha fatto parecchio scalpore la decisione di ieri da parte dell’International Trade Commission in favore di Apple e contro HTC, scaturita nel divieto di importazione per alcuni dispositivi a partire dal 19 aprile 2012.

Almeno, a leggere certi titoli e certi commenti sembrerebbe che per HTC e i suoi terminali Android sia tutto finito, basta, kaputt.

Ma è veramente così? Cerchiamo di andare un po’ più a fondo nella questione e vedrete che per alcuni motivi, questa potrebbe essere addirittura la classica Vittoria di Pirro per Apple.

Apple è 10^ in classifica tra le migliori aziende dove lavorare

Apple è il decimo miglior posto dove lavorare - The Apple Lounge

Apple è il decimo miglior posto dove lavorare - The Apple LoungeProbabilmente molti di voi conosceranno Glassdoor.com, il sito in cui è possibile trovare informazioni sulle aziende. In particolare, commenti sulle aziende lasciati direttamente dai dipendenti. Votazioni sulle aziende stesse ed i loro CEO.

Il sito ogni anno stila una classifica delle Top 50 aziende migliori in cui lavorare (stando a chi ci lavora all’interno). La notizia non è solo che sul gradino più alto del podio quest’anno non c’è Facebook che ha guadagnato la medaglia di bronzo sorpassata da Bain & Company (votazione 4.7/5) e da McKinsey & Company (votazione 4.3/5), ma anche che Apple ha scalato la classifica di diverse posizioni rispetto al passato.

Aggiornati i rendering del nuovo Apple Campus di Cupertino

iPhoneinCanada ha scoperto che Apple ha depositato nuovi rendering per il nuovo campus che la compagnia ha intenzione di costruire nei prossimi mesi. Come potete vedere nell’immagine di apertura il campus rimane a grandi linee identico a quello mostrato nelle prime immagini depositate da Apple presso il comune di Cupertino, e solo alcuni dettagli sembrano essere stati modificati, come il tetto, ora composto interamente da pannelli solari.

Steve Jobs, a Torino una mostra dedicata al fondatore di Apple

Mostra Steve Jobs

Mostra Steve Jobs

Una mostra interamente dedicata a Steve Jobs, a Torino. Dal primo dicembre 2011 al 26 febbraio 2012 nel museo regionale di scienze naturali del capoluogo piemontese si tiene un evento interamente dedicato alla figura di un uomo che ha radicalmente cambiato il mondo dell’information technology.

Durante la mostra sarà possibile assistere a seminari, presentazioni, percorsi interattivi, ricostruzioni ed archivi multimediali, per vivere a tutto tondo il genio di Steve Jobs. Per tutta la durata dell’evento sarà possibile anche ammirare l’Apple I, ricostruito in scala 1:1.

“Nuovo” incarico per Phil Schiller

Nuova nomina per Philip W. Schiller, SVP Worldwide Marketing - The Apple Lounge

Nuova nomina per Philip W. Schiller, SVP Worldwide Marketing - The Apple Lounge
L’immagine di apertura non è un errore, ma mostra un cambiamento avvenuto in casa Apple. Non preoccupatevi, non vogliamo metter su una versione Mela del gioco “trova le differenze”, ma evidenziare la modifica del profilo dirigenziale di Phil Schiller.

Non è il primo cambiamento ai vertici di Apple in questa seconda metà del 2011. Dopo l’ingresso nell’olimpo della Mela di Jeff Williams ed Eddy Cue, la nomina ufficiale a CEO di Tim Cook, la prematura scomparsa di Steve Jobs e l’abbandono della corazzata (già previsto da tempo) di Ron Johnson, continuano le novità nel club dei SVP (Senior Vice President) del civico 1 di Infinite Loop di Cupertino.

Macworld evolve verso iOS e diventa Macworld|iWorld

Macworld è stato per anni un importante evento nel panorama Apple, forte anche del supporto della stessa compagnia di Cupertino che ha utilizzato il palco della fiera per annunci di un certo calibro. Tra questi è impossibile non ricordare l’introduzione della prima generazione di iPhone nel 2007. Dal 2009 Apple ha scelto di non presenziare più al Macworld, spiegando che sono altre le opportunità che la compagnia ha per mettersi in contatto con i suoi utenti. Quest’anno Macworld evolve, trasformandosi in Macworld|iWorld.

Steve Jobs memorial: commozione e musica per ricordare l’iCEO

Ieri alle 10:00, ora del Pacifico, si è tenuta nel campus di Cupertino la commemorazione di Steve Jobs che Tim Cook aveva annunciato la scorsa settimana con una email interna. La celebration era riservata ai dipendenti della sede centrale. Tuttavia anche gli Apple Store di tutto il mondo sono rimasti chiusi per permettere ai team del settore retail di seguire l’evento da remoto.
L’unica testimonianza dell’evento che Apple ha fornito ufficialmente ai media è la foto che trovate in apertura. Non c’era alcun commento di accompagnamento al comunicato, non ce n’era bisogno.

Jobs voleva Dropbox, ma l’azienda non era in vendita

Dropbox

Forbes ha pubblicato un interessante profilo su Dropbox, l’applicazione che, mi auguro, staziona da qualche tempo anche sul vostro Mac. La cartella in cui archiviate i file che volete sincronizzare con più dispositivi, è gestita da una delle aziende più promettenti degli ultimi anni. Con più di 50 milioni di utenti e introiti superiori ai 200 milioni di dollari (e pensate che solo il 4% degli utenti ha sottoscritto un piano a pagamento), Dropbox è in ascesa costante.

Non sarà stato un caso che Apple abbia tentato di acquisirla nel 2009. Complici le capacità persuasive di Jobs e un assegno a nove cifre.