Mastered for iTunes è la nuova sezione di iTunes Store dove gli utenti possono acquistare brani masterizzati con in mente iTunes e gli iDevice. Apple chiede alle case discografiche di inviare i master registrati a 24 bit a 96kHz per ottenere il marchio “Mastered for iTunes“, ma c’è davvero differenza rispetto ad un normale brano iTunes Plus? E soprattutto, che differenza c’è con un CD audio?
iTunes Store
iTunes U: Stanford e Open University, download a quota 50 milioni
L’università americana di Stanford e l’europea Open University hanno annunciato di avere raggiunto ciascuna 50 milioni di download su iTunes U. Brent Itzutsu, senior program manager per Stanford, ha dichiarato: “Questo mostra un interesse enorme per i contenuti educativi di alta qualità. E questo non può che aumentare mentre più persone cercano sulla rete un supplemento alla loro educazione“.
Masterizzato per iTunes: nuova sezione sullo Store musicale
Apple ha da poco introdotto una nuova sezione nell’iTunes Store dal titolo “Masterizzato per iTunes”. Una sezione piena di album dalla qualità del suono particolamente curata, al momento circa 60 album disponibili con artisti come Pink Floyd, Nirvana, Paul McCartney, Amy Winehouse e tanti altri (anche musica classica e jazz).
Una ricerca di qualità ancora più sofisticata, per accontentare audiofili e appassionati che non vogliono perdersi nessuna sfumatura, nessuna benché minima gradazione di tonalità. A patto di avere un impianto stereo adeguato che faccia sentire la differenza.
Apple vicina al traguardo di 25 miliardi di app scaricate
Ci immaginiamo Tim Cook che si sfrega le mani. Il nuovo CEO di Apple adora, infatti, parlare di numeri e mostrarli al mondo intero. È sempre stata una sua caratteristica. Ed il numero che a Cupertino si apprestano a raggiungere è da capogiro.
Su tutti i siti Apple localizzati per i vari Paesi è comparso l’annuncio e la relativa pagina che il traguardo dell’app numero 25000000000 (venticinque miliardi) si avvicina e, per festeggiare l’evento, a Cupertino hanno deciso di riproporre il concorso che già indissero per l’evento dell’app numero dieci miliardi di iTunes App Store e, ancora prima, del decimiliardesimo brano scaricato dall’iTunes Music Store.
iTunes Match e le royalties: il sistema funziona
A circa tre mesi dal lancio statunitense, Apple ha cominciato a versare i primi assegni ai detentori dei diritti delle canzoni che passano attraverso iTunes Match.
Il meccanismo con cui il servizio di cloud music di Cupertino gestisce la questione del copyright non è ovviamente di pubblico dominio, ed era opinione comune che per Eddy Cue e i suoi colleghi della divisione Internet Services potesse essere questo l’aspetto più difficile da gestire durante le trattative con le case discografiche.
A quanto scrive Jeff Price di TuneCore, servizio di distribuzione musicale indipendente, potremmo esserci sbagliati: far ingoiare iTunes Match alle major forse non è stato troppo complicato per Apple, visto che il servizio ha iniziato a generare introiti per i detentori dei diritti su canzoni che a cose normali non avrebbero mai generato un bel niente.
iTunes U: da oggi un’app per collegare professore e studente
iTunes U è da tempo una delle categorie più apprezzate del negozio di musica digitale di Apple. Migliaia di lezioni sui più disparati argomenti sono gratuitamente disponibili tramite iTunes. Nell’evento dedicato all’educazione che Apple ha tenuto questo pomeriggio a New York non sono stati presentati solo iBooks 2 e iBooks Author, ma anche una nuova applicazione per iPad e iPhone, chiamata per l’appunto iTunes U, che permetterà di accedere alla ricca libreria di contenuti di iTunes U, e di creare un legame diretto tra studente e professore nelle classi sufficientemente digitalizzate.
iTunes Match in altre 19 nazioni, ma non in Italia
Ieri Apple ha lanciato iTunes Match in altri 19 Paesi, che si vanno ad aggiungere alle 18 nazioni in cui il servizio di cloud music era già disponibile da novembre e dicembre.
Se non ve ne siete minimamente accorti è perché probabilmente non abitate in Perù, in Costa Rica, a Panama, in Nicaragua o non siete cittadini di San Salvador (la capitale di El Salvador).
iTunes Match infatti è approdato in mezza America Latina (più svariati altri paesi del Vecchio Continente) ma ancora niente di fatto per il Bel Paese. Insomma, se vivete in Italia dovrete aspettare ancora per poter ascoltare San Salvador (la canzone) dalla nuvola su tutti i vostri dispositivi grazie ad iTunes Match.
iTunes Match al via in Europa (ma non in Italia)
Dopo la falsa partenza di ieri sera (per la quale Apple si è scusata rifondendo i clienti che avevano già sottoscritto un abbonamento) iTunes match è finalmente arrivato anche in Europa.
iTunes Match è il nuovo servizio basato su iCloud che per 24,99€ all’anno permette di sincronizzare sulla nuvola la propria libreria musicale presente sul Mac e di ascoltare tutte le proprie canzoni in mobilità dai dispositivi iOS connessi al medesimo account.
UPDATE: il numero dei paesi in cui è stato attivato iTunes Match è salito a 18. L’Italia continua a non essere presente. Lista completa dopo il salto.
Pete Townshend contro iTunes, il “vampiro digitale”
Ci sono grandi personaggi della musica e del cinema che spesso dovrebbero accontentarsi della stima che i fan ripongono in loro e godere serenamente dei non pochi proventi che la loro arte gli ha garantito negli anni. Soprattutto dovrebbero evitare di parlare a sproposito e fornire così un’ennesima riprova del fatto che non sempre all’avanzare dell’età corrisponde un aumento proporzionale della saggezza e della capacità di comprendere il mondo.
A questo giro è toccata a Pete Townshend, membro storico degli Who. Secondo il rocker inglese iTunes è un “vampiro digitale” che succhia sangue agli artisti. La colpa del retailer digitale di musica sarebbe quella di non fornire agli artisti servizi che una volta le major erano in grado di garantire. Townshend, che aveva da dirne quattro anche a chi la musica la compra, ha fornito la sua senile opinione durante la prima John Peel Lecture, intitolata al famoso giornalista e (soprattutto) conduttore radiofonico britannico scomparso nel 2004.
Con novembre se ne va Ron Johnson mentre iTunes Match non arriva
Ron Johnson ha lasciato definitivamente il suo incarico alla Apple. L’azienda aveva già comunicato ufficialmente, a giugno, che Johnson avrebbe mantenuto formalmente l’incarico fino al 31 ottobre e che il 1° novembre sarebbe stato il suo primo giorno di lavoro da CEO alla J.C. Penney.
Ma per un tassello che va a posto con l’arrivo di novembre ce n’è un altro che è rimasto incastrato: iTunes Match, il servizio di cloud-music di Apple che permette di replicare online la propria libreria musicale, doveva arrivare entro la fine di ottobre. Qualcosa di non meglio specificato ne ha ritardato l’inaugurazione.
iTunes Match compare in iOS 5 (e sugli iTunes Store internazionali): manca poco?
Nelle scorse ore gli utenti di iOS 5 hanno cominciato a notare una nuova funzione comparsa nel menu Musica delle Impostazioni dei loro iDevice. Apple ha infatti attivato da remoto l’interruttore che permette di attivare e disattivare i servizi di iTunes Match. Gli utenti non posso ancora utilizzare il servizio, mentre gli sviluppatori che sono riusciti a entrare nella beta di iTunes Match del mese scorso potranno tornare a sfruttare le funzioni della piattaforma. Un simile indizio in iOS 5 potrebbe indicare che i tempi per iTunes Match sono maturi, e che il tanto atteso lancio sia imminente. Al momento il tentativo di attivare iTunes Match riproduce un messaggio d’errore che invita l’utente ad attivare il servizio visitando iTunes.
iTunes Music Store approda in altri 12 paesi in Europa
La notizia era nell’aria già nell’aria da un po’ e anche l’apertura dell’iBookstore in Italia rientra in questo grande piano di “espansione” che ha interessato gli store di Apple in questi giorni: l’iTunes Music Store è approdato in 12 nuovi paesi europei.
Come accade in questi casi, il tutto è avvenuto gradualmente, con gli store che hanno iniziato a popolarsi lentamente, un po’ come il nostro iBookstore che si è riempito di testi vari nel giro di qualche ora. Con questo, Apple ha finalmente conquistato il vecchio continente per intero, ed è ormai onnipresente in tutti i paesi europei. Ovviamente, qualche pezzo continua a scordarselo.
iTunes Match: lo streaming musicale rimosso da iOS 5 Beta 7
Solo un paio di giorni fa Apple aveva preso alla sprovvista gli sviluppatori aprendo ufficialmente la beta di iTunes Match. Il servizio, annunciato da Steve Jobs durante la WWDC dello scorso giugno, permette, pagando una quota annuale di 25 dollari, di ottenere per tutti i brani presenti nella propria libreria i privilegi che vantano le canzoni scaricate da iTunes. Questo significa che sarà possibile rippare un CD originale su iTunes e scaricarlo immediatamente sul proprio iDevice da iTunes come se fosse stato acquistato sullo Store digitale di Cupertino. Bene, fin qui nulla di nuovo. La sorpresa è stata scoprire che è possibile ascoltare i brani già acquistati in streaming, senza doverli necessariamente salvare sul proprio device.
iTunes: finalmente musica in streaming con iTunes Match
Da molto prima della WWDC circolano indiscrezioni secondo cui Apple sarebbe al lavoro su un servizio in grado di fornire musica in streaming tramite iTunes tanto su Mac quanto su iOS. Il servizio, che nelle ultime settimane pareva avere preso il nome di iTunes Replay, ha fatto invece la sua comparsa a sorpresa in iTunes e iOS nella Beta di iTunes Match che è stata distribuita solo poche ore fa agli sviluppatori.
iTunes Match beta disponibile per gli sviluppatori
Ieri sera Apple ha reso disponibile per gli sviluppatori la beta 6.1 di iTunes 10.5, la prima versione di iTunes ad integrare il servizio iTunes Match, la proposta per la musica on the cloud annunciata da Apple durante il WWDC di giugno 2011.
Per 25 dollari l’anno iTunes Match permette di tenere sulla nuvola fino a 20.000 canzoni della propria libreria, che saranno poi accessibili da tutti i device iOS o OS X in possesso dell’utente laddove vi sia una connessione ad internet.
Per popolare la libreria online il servizio di Apple non effettua alcun upload (come invece fanno i servizi della concorrenza, con conseguente lentezza del processo) ma si limita a fare, per l’appunto, un match fra le canzoni presenti in locale e i server iTunes. Se i brani sono presenti anche lì, iTunes provvede a renderle disponibili nella libreria online dell’utente istantaneamente.
Come è noto, c’è chi non si cura nemmeno un po’ delle NDA che Apple fa firmare agli sviluppatori, come Insanely Great Mac, che ha già registrato una video-dimostrazione del servizio sia su OS X che su iOS. Le trovate qui di seguito.
Red Hot Chili Peppers, su iTunes streaming gratuito del nuovo album
Il 30 agosto prossimo uscirà ufficialmente “I’m With You”, il nuovo disco dei Red Hot Chili Peppers. L’album si può già preordinare su iTunes Store U.S.A. e, strano ma vero, è già ascoltabile in streaming nella sua interezza sempre da iTunes Store.
Come fa notare MacRumors è probabilmente la prima volta che un album di una band famosa di livello internazionale viene reso disponibile in forma pressoché gratuita attraverso lo Store multimediale di Apple. Non è da escludere che per questo privilegio siano stati siglati accordi particolari (e costosi) fra l’etichetta del gruppo e la divisione Internet Services di Cupertino, che ha garantito ai RHCP una posizione privilegiata nella home page dell’iTunes Store.
iTunes: preview di 90 secondi anche in Italia
Dopo diverse settimane di rumors e indiscrezioni, lo scorso dicembre Apple aveva cambiato le preview per i brani di iTunes, portandole da 30 a 90 secondi di lunghezza. Un notevole passo avanti per lo store digitale di Cupertino, ma con un grande difetto: le preview da un minuto e mezzo erano disponibili esclusivamente negli Stati Uniti. Almeno fino ad oggi.
Film a 1080p in vendita su iTunes?
Oltre alle numerose novità attese per questo autunno, Apple potrebbe introdurre anche la vendita di film in alta definizione con risoluzione a 1080p tramite il suo iTunes Store. Come saprete, infatti, al momento le versioni in alta definizione hanno una risoluzione massima di 720p (1280×720). Le cose, però, potrebbero cambiare già entro qualche mese grazie ad un insieme di contenuti multimediali che sarebbero stati inviati ad Apple per l’approvazione e che si presentano con una risoluzione opzionale di 1920×1080 pixel.
La notizia è stata riportata da AppleInsider dopo aver ricevuto delle indicazioni da fonti anonime ritenute a conoscenza dei fatti. In base a quanto appresto, ad esempio, ci sarebbe un film prodotto da Century Fox che è possibile scaricare in versione standard (480p), HD (720p) e HD+ (1080p e bitrate medio di codifica pari a 10.000 kbps). Allo stesso modo dovrebbe essere possibile scegliere tra versioni differenti dei film di altre cinque grandi case cinematografiche.
iTunes Match: Apple monetizza la musica piratata (e mette un tetto a 25 000 canzoni)
Prima di venire al sodo è bene ripetere che cosa è iTunes Match. Introdotta ieri sera come la one more thing di Jobs, si tratta dell’unica funzione a pagamento di iCloud, disponibile a 25 dollari annui. Non è ancora chiaro se sarà da subito utilizzabile anche da noi e a quale prezzo, ma non è questo il punto. Il punto è che iTunes Match effettua uno scan della propria libreria di iTunes (previa installazione di OS X Lion o Windows 7 e dell’ultima versione di iTunes disponibile), individua le canzoni che non sono state acquistate da iTunes Store, e se queste sono disponibili sullo store è come se quell’account le avesse acquistate da Apple. Questo significa, ad esempio, che posso prendere un CD della mia collezione, ripparlo con iTunes, farlo scannerizzare ad iTunes Match, accendere il mio iPhone e scaricare il brano da iTunes Store come se lo avessi acquistato lì. Il tutto permettendo anche l’upgrade della qualità del brano a 256 Kbps.
L’Università di Padova approda su iTunes U
L’Università di Padova è arrivata su iTunes U, la piattaforma digitale di Apple dedicata ad atenei ed istituti d’istruzione superiore che permette di diffondere podcast, video, slide e molto altro materiale didattico gratuito attraverso iTunes Store.
L’attivazione del canale rientra in un più ampio progetto di promozione dell’Open Learning e del Mobile Learning, locuzioni anglofone che indicano un percorso digitale finalizzato ad ampliare la disponibilità del materiale didattico a tutti, anche ai non iscritti, e rendere agile la fruizione sui più moderni dispositivi portatili come smartphone e tablet.
Accordo fra Rai Cinema e Apple per i film su iTunes Store
RAI Cinema ha siglato di recente un accordo con Apple che permetterà di portare su iTunes Store Italia un buon numero di film e serie TV dell’ampio archivio RAI. Lo ha rivelato a BadTaste.it Paolo Del Brocco, che di RAI Cinema è l’Amministratore Delegato:
“Vendere e noleggiare film online è molto importante,” ha detto Del Brocco. “Noi come Rai Cinema abbiamo appena chiuso un accordo con iTunes, saremo i primi italiani a vendere e noleggiare film sullo store di Apple”.
L’accordo dovrebbe essere stato siglato lunedì scorso e ci vorrà quindi un po’ di tempo perché i primi titoli possano comparire online sull’iTunes Store per l’acquisto e il noleggio.
Apple e i publisher vicini all’accordo per il cloud streaming
L’accordo per l’attivazione del servizio musicale cloud based fra Apple e i publisher potrebbe essere siglato a breve. E’ quanto sostiene Greg Sandoval in un nuovo articolo pubblicato su Cnet nel quale il giornalista fa il punto della situazione sulle relazioni fra Apple e i vari soggetti coinvolti nell’eventuale lancio di una versione in streaming di iTunes.
L’azienda di Cupertino ha già stretto tutti gli accordi necessari con le major, ma perché vi sia il nulla osta definitivo serve un contratto anche con i publisher, entità separate dalle case discografiche che si occupano di garantire la riscossione dei diritti d’autore sulla commercializzazione e riproduzione della musica.
Le possibilità che l’accordo arrivi entro il 6 giugno, data di un possibile annuncio della novità alla WWDC, sono buone, anche perché il successo dell’iniziativa di Apple è interesse di tutte le parti in causa.
Le vendite musicali salgono? Merito dei Beatles su iTunes Store
Se mi chiedi chi erano i Beatles ti rispondo che sono quel gruppo che nel 2011, a circa quarant’anni di distanza dalle loro ultime incisioni, hanno risollevato le vendite musicali negli Stati Uniti dopo un decennio di calo costante.
L’ultima analisi di Nielsen Soundscan rivela che nel 2011 le vendite di singoli e album negli U.S.A. sono salite dell’1,6%. Una cifra bassa ma sufficiente per entusiasmare il settore: non si vedeva un segno “+” davanti a quel dato da tempo immemore. E’ proprio l’autorevole agenzia di rilevazioni statistiche a sostenere che ad aver fornito una spinta decisiva alla crescita sia stata la digitalizzazione del catalogo dei Fab Four, disponibile in esclusiva su iTunes Store dal novembre 2010.