C’era una volta iPhone 2G: era il telefono più ricercato, forse solo perché era disponibile in tante nazioni quante le dita di una mano. Per averlo, era necessario “contrabbandarlo” dall’America oppure dall’Inghilterra e, dopo varie peripezie, si poteva finalmente divertirsi con in primo telefono cellulare touch di Apple. Un cattivone, tale Steve Jobs, non volendo che tutto il mondo si divertisse senza pagargli il “pizzo” sotto forma di “revenues” ricavate dai contratti delle compagnie telefoniche, fece uscire la versione 1.1.2 di iPhone che era “insbloccabile“. Prima dell’arrivo dei nostri cavalieri (GeoHot, Zibri) e la possente armata del Dev Team, c’era solo un metodo per poter utilizzare iPhone e ingannare Steve il cattivone: una X-sim, una simil scheda sim con magico chip in grado di simulare la presenza di una sim ufficiale. Bene cari lettori, sembra di essere ritornati in questi “tempi lontani e fiabeschi”.