iPhone: il web 2.0 diventa Mobile.



Il web 2.0 è il web della condivisione delle informazioni, della creazione di contenuti da parte degli utenti e della fruizione da parte degli utenti stessi.
E’ anche la rete delle connessioni interpersonali, delle amicizie reali trasportate su Internet, del vouyerismo digitale e della generazione dei Bar Camp.
MySpace, Facebook, i blog, YouTube, LinkedIn, Twitter, Flickr: tutti esempi di web 2.0 su cui molti di noi hanno un account e sui quali andiamo a depositare le nostre produzioni audio/video/fotografiche, in cui andiamo a cercare i nostri amici reali (magari vecchi compagni di scuola che non sentiamo da anni) e sui quali andiamo a definire le nostre reti professionali.
Senza dimenticare i blog, ovviamente, che una volta portavano il nome un po’ semplicistico di “pagine personali“.

iPhone: sviluppare per il web? Si può! Quasi.

Provando la console di debug su iPhone, ci è balenato un dubbio: da buon Mac da tasca che telefona, è possibile scrivere codice dall’iPhone? Soprattutto, si può fare sviluppo web su di un device delle dimensioni e della portabilità di iPhone?

La domanda è lecita per due motivi: la tastiera di iPhone è quanto di più comodo esista per un device da tasca senza avere un accessorio esterno e le attitudini di connettività alla rete sono fondamentali per potersi connettere ai propri server ed effettuare upload e download di file.

MacBook Touch: il concept futuristico

Il concept del MacBook Touch, che purtroppo si scontra con le presunte foto della scocca in alluminio dei MacBook che dovrebbero uscire a settembre, è decisamente esaltante.

L’utente che l’ha concepito è stato molto bravo, non per niente come si può leggere nelle informazioni su YouTube è stato preparato per un MBA all’università statale della Georgia.
Il video mostra sapientemente Steve Jobs che parla dell’iPhone, citando “ogni tanto un prodotto rivoluzionario appare, cambiando tutto il resto“, poi mostra il Macintosh, l’iPod e quindi l’iPhone.

iCal: finalmente con Google Calendar.

Uno dei più grossi problemi per chi usa iCal ed ha anche un account sul Google Calendar è l’impossibilità di accedere via CalDAV da iCal a GCal e viceversa.
Ora Google ha aggiunto il supporta a GCal per CalDAV, consentendo di ottenere una sincronizzazione tra il nostro Mac ed il servizio online di Google.

Precipitate: Spotlight plug-in per i Google Docs.

Spotlight è fenomenale: da oltre due anni a questa parte non ci dobbiamo preoccupare più molto del dove salviamo i documenti sul Mac.
Basta ricordare parte del nome, o una frase del testo, o i commenti legati al file per ritrovarlo istantaneamente in qualunque posto esso sia.
E poi, se vogliamo vedere dov’è e non aprirlo, basta fare ⌘+Invio per avere una finestra del Finder puntata sul file, già bello selezionato per noi.

Molto comodo… ma in un periodo in cui molta attività produttiva si fa sul web, e molti documenti finiscono nelle cosiddette “cloud“, come trovarli facilmente?

MobileMe in arrivo. Rivoluzione o flop?

Il nuovo servizio di Apple, MobileMe, presentato al WWDC 2008, è stato attivato: i primi a beneficiarne sono naturalmente coloro che abitano al di là dell’Oceano, vedendosi tramutata la pagina di .mac in quella di MobileMe. Nelle prossime ore il servizio sarà abilitato anche nel resto del mondo in modo da poter accogliere in maniera sontuosa iPhone 3G. Vi invitiamo a informarci se il vostro account si trasforma da zucca in carrozza e a mandarci le prime immagini. Nel frattempo, analizziamo insieme il servizio.

P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte quarta

Nella precedente puntata ci siamo lasciati proprio mentre BW (per chi non lo sapesse è il protagonista di questo mini racconto) era stato promosso a amministratore del server in cui “aveva trovato lavoro“. Le sue competenze miglioravano di giorno in giorno e la scoperta di tutto questo mondo segreto lo entusiasmava. In questa puntata scoprirete alcuni “dietro le quinte” di quello che è stato uno dei più famosi network p2p sulla rete WinMx.

P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte terza

Ci siamo lasciati la settimana scorsa mentre il percorso nella gestione del mondo p2p di BW si stava facendo concreto: aveva letto un annuncio in un famoso server di WinMx. Questo annuncio era stato proposto dai gestori del server per “assumere” un nuovo componente dello staff e naturalmente BW prese l’occasione al volo. Siete curiosi di sapere come il nostro protagonista mosse i primi “ufficiali” passi nella gestione del mondo del p2p? Leggete il proseguo della vicenda allora: sicuramente qualcuno di voi lo avrà pure conosciuto.

iPhone 3G: i prezzi di Tim. Una gif svela le tariffe?

Dopo un silenzio durato poco più di 10 giorni anche Tim ha reso pubblico il prezzo di iPhone. Le modalità sono le stesse adottate da Vodafone circa una settimana fa: il carrier ha reso pubblica la pagina iPhone.Tim.it, da cui è possibile “chiedere informazioni” tramite mail (un modo come un altro per carpire l’interesse del pubblico). Nessuno sarà sorpreso di scoprire che i prezzi di iPhone per i titolari di SIM prepagata sono speculari a quelli di Vodafone: 499€ per la versione da 8GB, 569€ per la versione da 16GB. Ancora nessuna informazione per chi decidesse di acquistare iPhone sottoscrivendo un piano tariffario in abbonamento mensile, ma un file presente all’interno della cartella delle immagini del sito di TIM sembra rivelare qualcosa di più.

SproutCore, il cuore Open di MobileMe

Lo sviluppatore che oggi volesse creare un’applicazione per il web si troverebbe davanti ad un bivio: potrebbe scegliere di sviluppare il proprio progetto con le tecnologie proprietarie di Adobe (Flash, Air), di Microsoft (Silverlight) o di Sun (Java), con il conseguente set di plugin che l’utente dovrà scaricare per il loro funzionamento; potrebbe invece decidere di seguire la strada tracciata da Google ed utilizzare linguaggi Open, come  HTML, Javascript, Ajax e CSS. Con questi semplici strumenti i programmatori di Google hanno creato applicazioni che possono gareggiare quasi alla pari con le più note e complete applicazioni desktop, senza nemmeno necessitare dell’installazione di un semplice add-on. Apple, in un momento critico per lo sviluppo del cosiddetto cloud computing, ha scelto  la seconda alternativa per sviluppare il nuovo servizio MobileMe: secondo i rumors del WWDC, il successore di .Mac è stato creato su piattaforma SproutCore, un framework open basato su Javascript. Cerchiamo di capire insieme cosa significa tutto questo.

Firefox 3: oggi è il download day!

Il Download Day è arrivato. Fra poche ore sarà possibile scaricare la nuova versione di Firefox e aiutare Mozilla ad entrare nel guinness. Nel momento in cui scriviamo la pagina dedicata all’evento segnala che circa un milione e mezzo di utenti nel mondo ha dato la propria parola per impegnarsi a scaricare Firefox 3 durante il Day One (circa 64.000 in Italia!). Ma guinness dei record a parte la nuova versione del browser introdurrà una lunga serie di novità e miglioramenti che lo differenzieranno sostanzialmente dal predecessore, ponendo le basi per lo sviluppo futuro della piattaforma.

P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte seconda.

Nella puntata precedente abbiano iniziato a raccontarvi la storia di BW, un ragazzo che si è avvicinato al mondo del p2p quasi per gioco e che, senza rendersene conto, diventerà per un periodo un pilastro del sistema p2p italiano. Era partito con una connessione con un modem 56K, poco funzionante, e, con l’arrivo delle prime ADSL, il mondo del p2p gli sembrò diverso: stava per iniziare quell’esperienza che tanto lo segnò nella vita.

P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte prima.

Abbiamo visto, nella puntata della settimana scorsa, che il p2p non è sempre sinonimo di illegalità: esistono realtà che, avendo capito il business che sta alle sue spalle, cercano di “legalizzarlo” provando pure a generare un utile da poter reinvestire. Abbiamo anche trattato una storia del p2p, analizzando gli strumenti tecnici che hanno portato alla formazioni di reti sempre più complesse. Oggi e in futuro, grazie all’aiuto di una persona che preferisce rimanere anonima, vogliamo raffigurare, tramite una puntata speciale, l’evoluzione del p2p seguendo la storia di un utente che pian piano si è fatto largo tra le maglie di esso, diventandone un punto di riferimento: davvero una storia avvincente.

P2P e Mac: parte tredicesima. Quando il p2p è legale…

Se aveste letto tutte e dodici le precedenti puntate della serie “p2p e Mac” vi sarete sicuramente accorti che alla parola “p2p” si associa, magari anche solo mentalmente, la parola “illegalità“. Oramai il concetto di p2p, che filtra tramite i mass media, è sinonimo di “rubare” come bene appare nel breve filmato in cui si incappa vedendo un DVD. Il p2p non è sempre sinonimo di illegalità: oggi infatti vi presentiamo infatti il sistema “Qtrax“.

MacBook Air: lo usiamo come coltello?

Da qualche giorno nella Applesfera (la blogosfera dedicata al mondo Apple) circolano queste immagini di un utente di MacBook Air che, a dir suo, si sarebbe ferito al gomito sbattendolo contro il bordo anteriore del portatile ultrasottile di Cupertino.

Come sappiamo, una caratteristica del MacBook Air è quello di avere il bordo anteriore (a schermo aperto) sottilissimo: appena 4 millimetri.
E vero che il portatile è in alluminio, ma da lì a potersi ferire il passo è lungo!

P2P e Mac: parte dodicesima. La storia del p2p

Nella puntata precedente abbiamo preso in esame il rapporto che intercorre tra utente Mac e p2p, per capire eventuali differenze dall’utente Windows e abbiamo così notato che non esiste un utente più “bravo” di un altro. Oggi vorremmo fare un po’ di storia generale sul p2p, in modo da capire meglio l’evoluzione di tale “piattaforma” fino ai giorni nostri: se ne è fatta di strada da quando si utilizzava Napster col modem a 56 Kb

Paypal: Safari insicuro? La vicenda prosegue.

Ricorderete la vicenda scaturita dalle dichiarazioni del responsabile della sicurezza di Paypal, Michael Barrett, in cui Safari veniva tacciato d’essere insicuro in quanto non include sistemi anti-fishing, tra cui il sistema di eXtended validation SSL.

Questo sistema, in teoria, servirebbe a garantire all’utente che il sito che si sta visitando è sicuro ed il certificato che viene esposto è effettivamente valido.

Sui sistemi Microsoft, usando Internet Explorer 7, XSSL viene visualizzato attraverso la colorazione verde della barra degli indirizzi: questo garantirebbe all’utente la sicurezza dei dati scambiati con il server a cui si è collegati, sicurezza indispensabile quando si tratta di dati bancari, personali, password, ecc.

iPhone: con iSlsk il p2p “etico” diventa mobile!

Stanchi di dover essere davanti al vostro Mac per cercare la vostra canzone preferita su Internet?

Con un iPhone o un iPod Touch potete cercare (e scaricare) direttamente sul device tutta la musica che vi piace, come se steste usando il vostro client p2p favorito sul computer.

Tutto questo grazie ad iSlsk, un’applicazione free per i device mobili di Apple rilasciata da Soulseek, già creatrice di un client per PC.

La fotocamera più usata su Flickr? Quella dell’iPhone!

iphone camera
Si è tanto parlato della fotocamera che Apple aveva adottato per l’iPhone: solo di 2 megapixel.

Una fotocamera normale si può dire, con la delusione di molti fan vedendo Apple usare uno standard troppo “comune”. Ci si aspettava almeno un 3 megapixel per competere in modo quasi equo il gioiello di punta di casa Nokia, N95.

P2P e Mac: Parte Decima. La Legge Italiana sul p2p

Dopo aver fatto attente panoramiche sul mondo del p2p, oggi voltiamo pagina. Dalle prossime puntate vedremo insieme degli interessanti programmi per il p2p e Mac, ma, oggi vogliamo trattare della legislazione italiana a riguardo. Senza scendere in particolari comprensibili ai soli addetti ai lavori, vorremmo mettervi a conoscenza dei possibili reati in cui incorre un downloader. Conosciamo insieme la questione.

At&T: Wifi gratis per iPhone. Anzi no.

Nei giorni scorsi, senza annunci ufficiali di sorta, At&T aveva cominciato ad offrire un servizio molto interessante per gli utilizzatori di iPhone: la possibilità di connettersi agli hot-spot wifi della compagnia telefonica senza dover pagare un centesimo.

Si sarebbe andato ad aggiungere come servizio di connessione illimitata compreso nel prezzo dell’abbonamento: infatti per accedere era sufficiente loggarsi con il proprio numero di telefono abbinato all’iPhone.

E’ notizia di oggi, però, che il servizio sia stato già sospeso, sempre senza alcun annuncio da parte di At&T.