Navigazione anonima, ecco perché bisogna prestare più attenzione alla propria privacy

Nel corso della navigazione sul web, tanti utenti non si rendono minimamente conto dell’incredibile quantitativo di tracce che lasciano “per strada” mentre accedono a vari portali e piattaforme. L’indirizzo IP, in modo particolare, è il principale elemento che contraddistingue l’attività online di un utente. Così, spesso e volentieri, si mettono in atto dei semplici accorgimenti per evitare di diffondere così tante tracce della propria navigazione, come ad esempio camuffare l’indirizzo IP usando un server proxy.

Google abbandona WebKit: Chrome userà il motore Blink

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Con un annuncio di ieri, è stato annunciato ufficialmente il termine del sodalizio fra Google ed uno dei motori di rendering più popolari, ovvero WebKit. Il framework in questione, introdotto per la prima volta su Mac OS X Jaguar 10.2.8, è stato sviluppato come progetto open-source nato dalla collaborazione tra una serie di aziende, tra le quali Apple ha svolto un ruolo di prima linea.

Oggi parte IPv6: il punto su Apple


Oggi, 6 giugno 2012, per internet rischia di diventare una data storica, è infatti il giorno in cui molti ISP (Internet Service Providers), produttori di hardware per il networking (router et similia) e molte grandi compagnie del World Wide Web (Google, Facebook, Yahoo! e altri) adottano ufficialmente e permanentemente IPv6 come standard ufficiale di assegnazione degli indirizzi internet.

iCloud.com: promemoria e note in una versione beta del sito

Apple sta lavorando a nuove feature di iCloud.com. Lo dimostrano, ad esempio, le notifiche a banner che sono comparse sporadicamente la scorsa settimana sul sito. Potrebbe però non essere tutto. Lo scorso venerdì è stato infatti possibile accedere sporadicamente anche a beta.icloud.com, dove le già note icone di Mail, Contatti, Calendari e Find my iPhone erano abbinate a quelle di Promemoria e Note, oltre ad una terza, misteriosa, la cui immagine non era disponibile.

Controllare Siri con la mente? No, è una bufala

Nei giorni scorsi il video girato da un gruppo di hackers che sostiene di riuscire a controllare Siri su iPhone 4S con “la forza della mente” ha fatto il giro del Mac Web. Hanno pure dato un bel nome degno di un romanzo di Tom Clancy a tutta l’operazione: Progetto Black Mirror. Nel video (lo trovate più sotto nell’articolo) uno dei ragazzi della squadra si attacca un paio di elettrodi alla testa e grazie ad un elaborato accrocchio di cavi e componenti, un chip per il riconoscimento vocale e un Arduino riesce a comunicare con Siri senza proferire verbo, solo con la potenza della corteccia cerebrale. Per dirla con Pizzul, “è tutto molto bello”. Peccato che sia, molto probabilmente, un’elaborata bufala.

Come riavere “iDisk” con iCloud

Ad iCloud manca ancora qualcosa. Qualcosa che, a dirla tutta, è probabilmente la funzione più semplice e basilare che si potrebbe richiedere ad un servizio di cloud computing: il libro accesso ad una cartella personale salvata su un server da qualche parte in California. Presentando iCloud alla WWDC, Steve Jobs aveva lasciato intendere che il suo modo di vedere la nuvola è diverso da quello che hanno le altre compagnie. Non si tratta, per Apple, di limitarsi a dare storage remoto all’utente, ma di sincronizzare senza necessità di impostazioni i propri dati e documenti. Al momento, però, solo i file di iWork generati con iOS possono venire salvati da iCloud, e visualizzati quindi su iCloud.com. iWork per Mac non supporta il backup dei file generati dalla suite per l’ufficio di Apple, e in generale nessun file che non sia una mail, una fotografia di Photo Stream, un contatto o un calendario, può venire sincronizzato su iCloud.

Perché Apple non ha inserito nella sua nuova piattaforma un servizio simile a quello fornito da Dropbox? Una semplice cartella di backup in cui poter spostare file che si vuole siano sincronizzati sempre nella nuvola, esattamente come faceva il vecchio iDisk? In realtà qualcosa di simile è già presente in iCloud, il problema è che si tratta di una funzione non pubblicizzata e soprattutto nascosta.

Essential Magic Conference: anche gli illusionisti si votano ad iPad

Oggi si sono riuniti in Portogallo alcuni dei più importanti esponenti della magia contemporanea e moderna in occasione della Essential Magic Conference (EMC). Tre giorni di discussioni e incontri con 33 delle più celebri menti del panorama dell’illusionismo internazionale. Tra queste David Copperfield, Paul Daniels e il leggendario David Berglas. Tutti gli illusionisti sono stati riuniti grazie agli sforzi di Luis de Matos, David Britland e del già noto illusionista tecnologico di origine svizzera Marco Tempest. La EMC è una vera conferenza digitale. Non è infatti possibile vedere nessuna delle presentazioni dal vivo, e l’evento può essere seguito solamente tramite la rete.

iTunes streaming si avvicina: Apple tratta con le major?

Apple è quasi pronta a presentare un nuovo servizio di streaming musicale che permetterà agli utenti iTunes di accedere alla propria musica in streaming da dovunque e su varie tipologie di dispositivi. E’ quanto afferma Peter Kafka sul suo MediaMemo (All Things Digital) citando fonti interne all’industria discografica. Il servizio di Apple sarà molto simile a quanto presentato da Amazon lo scorso mese, ma con una grande differenza: l’azienda di Jeff Bezos non ha chiesto alcun “permesso” alle case discografiche, mentre Apple sta attivamente cercando di raggiungere accordi con le 4 principali etichette, due delle quali avrebbero già firmato.

Apple rinnova i forum di supporto

Apple Support Communities

Apple Support Communities

Apple ha rinnovato da poche ore i forum di supporto tecnico, cambia non solo l’aspetto estetico, ma anche il nome. Il vecchio “Apple Discussions” non esiste più, benvenuto Apple Support Communities. I cambiamenti sono piuttosto importanti e rendono la piattaforma di supporto più social rispetto al passato.

Le varie categorie sono state completamente riorganizzate e nella colonna laterale vengono ora mostrati anche i thread più popolari ed attinenti con quello che stiamo cercando.

Nuovo look per il sito Apple

Nuovo Sito Apple

Nuovo Sito Apple

Chi ha visitato il sito di Apple questa mattina avrà notato qualcosa di diverso, il portale si presenta ora con un nuovo look, un piccolo cambiamento grafico, non uno stravolgimento totale, in ogni caso una modifica che non passa inosservata.

La novità principale riguarda la barra di navigazione, non più grigia, ma nera, con effetto rollover al passaggio del mouse. Cambia anche il colore di sfondo, non più bianco, ma grigio. Stranamente il negozio online ha mantenuto il vecchio look, ad eccezione della barra in alto (comune a tutte le pagine).

Apple chiude la pagina giochi sul suo sito

Apple Giochi

Apple Giochi

Dopo il debutto del Mac App Store, Apple ha rimosso la pagina dedicata ai giochi dal sito ufficiale della compagnia. Da ieri, la pagina dei giochi per Mac sul sito di Apple non è più raggiungibile, l’indirizzo contiene ora link ai prodotti dell’azienda, ai software ed alle pagine di supporto.

Non che la sezione giochi sul sito Apple fosse un punto di riferimento, spesso era poco aggiornata e non è mai stata “spinta” in alcun modo, essendo sempre rimasta nascosta e poco visibile agli occhi dell’utente comune.

La mia vita senza Flash (ma con un Safari rinato)

Foto: Sean Tubridy

La storia è ormai nota: Adobe ed Apple sono un po’ ai ferri corti per quanto riguarda la presenza del plugin Flash sui dispositivi con la mela. Prima è stato il turno dell’iPhone, seguito a ruota dall’iPad, ed ora anche il nuovo MacBook Air (con tanto di “giustificazione pronta”) arriva nei negozi privo del plugin di Adobe.

Per carità, Adobe ce la sta mettendo tutta per cercare di risolvere la disputa, ma sappiamo che quando Jobs e soci si mettono una cosa in testa, è impossibile fargli cambiare idea. E spesso, hanno anche ragione.
Allora ho voluto tentare un esperimento: eliminare completamente il plugin Flash dalla mia vita, e vederne gli effetti.

Più che un atteggiamento da fanboy, la mia è stata una scelta attuata per capire le motivazioni di entrambe le parti in causa: da un lato Apple e la sua convinzione che Flash sia la causa del 90% dei crash di Safari e, dall’altra, Adobe che continua a sostenere che Flash rappresenta l’80% dei siti internet. Chi avrà ragione?

Apple e Google rinnovano il loro accordo per Safari

Apple e Google

Apple e Google

Eric Schmidt, attuale CEO di Google, ha annunciato sulle pagine di BusinessWeek di aver prolungato l’accordo con Apple per l’inclusione di Google come motore di ricerca predefinito nel browser Safari.

Il motore di ricerca di Google rimarrà quindi il search engine impostato di default nel browser Apple anche se in Safari 5 esiste comunque una opzione che permette di scegliere il motore di ricerca preferito tra Bing, Yahoo! e Google.

VersionTracker integrato in CNET Download

VersionTracker

VersionTracker

Gli utenti Apple con qualche anno sulle spalle conosceranno sicuramente VersionTracker, lo storico sito, lanciato nel 1995, che permetteva di scaricare programmi per Mac (successivamente anche per Windows ed altre piattaforme) e di tenere sempre sotto controllo gli aggiornamenti dei software.

Il sito era stato acquistato nel 2007 dal colosso CNET (di proprietà della CBS), insieme a MacFixIt ed iPhone Atlas ed era rimasto attivo fino ad oggi. Adesso VersionTracker ha smesso di esistere ed è stato totalmente integrato in Cnet Download (ex download.com, sempre di proprietà di CNET).

Andando su www.versiontracker.com, veniamo accolti da un messaggio di saluto, che abbiamo tradotto in italiano:

Browser Wars: Chrome supera Safari in USA

Safari, browser di casa Apple, perde il podio negli Stati Uniti a favore dell’ultimo nato, Chrome, proprietà del gigante dei motori di ricerca, Google. Quello che era già successo da tempo su scala mondiale, ora è accaduto anche in USA, ultima roccaforte del browser made in Cupertino.

A rivelarlo sono i dati di StatCounter, uno strumento gratuito che serve per misurare gli accessi ai siti web, che sono basati su elaborazioni di dati aggregati su un campione di più di cinque miliardi di page visitate al mese, in più di 3 milioni di siti web.

Scribd passa ad HTML5 e Opera non ama Flash per i video

“Stiamo buttando nel cestino tre anni di sviluppo Flash e scommettendo l’azienda su HTML5 perché riteniamo che HTML5 offra una esperienza di lettura drasticamente superiore rispetto a Flash. Ora ogni documento può diventare una pagina Web.”

Con queste parole Jared Friedman, co-fondatore e CTO di Scribd (tool online di condivisione di documenti e presentazioni), ha confermato a Tech Crunch la decisione dell’azienda di passare totalmente ad HTML, abbandonando il player Flash ad oggi utilizzato per permettere agli utenti di visualizzare e condividere documenti e slides.

Nel frattempo anche Opera Software, l’azienda che sviluppa l’omonimo browser, ha detto la sua su Flash e in particolar modo su come l’utilizzo della tecnologia di Adobe per la riproduzione dei video online “abbia davvero poco senso”.

Net Applications: boom di iPhone OS a dicembre, Chrome supera Safari

NetappsOS

Con il nuovo anno sono arrivati anche i numeri di Net Applications relativi a dicembre. Alla fine di ogni mese la firm di statistiche web raccoglie i dati di milioni di visitatori che accedono da tutto il mondo ai siti dei propri clienti per produrre un report su Sistemi Operativi e browser più utilizzati “su internet”. Nel corso degli ultimi 31 giorni del 2009 iPhone OS ha segnato un nuovo record di crescita, mentre Safari, in entrambe le sue versioni (Mac e Windows) è stato sorpassato da Chrome, il browser di Google.