Il niet di Steve Jobs sulla questione è noto: al momento Apple non si sogna neppure di entrare nel mercato (effimero?) dei netbook. Brian Chen di Gadget Lab però non si è arreso e ha messo nero su bianco (ed ha ripreso in video) una guida per tutti quelli che come lui vorrebbero veder girare Mac OS X su un Netbook. Il mini portatile prescelto è un MSI Wind. Oltre ad una serie di passaggi che presuppongono un minimo di esperienza da smanettoni software al fine di rendere bootabile un drive USB su cui viene posta l’immagine disco di installazione, sarà necessario sostituire fisicamente la scheda wireless interna, che non funzionerebbe, con un’altra compatibile con OS X (marca DELL, su eBay Italia intorno ai 20€)
Jailbreak & Hacking
Installer 4.0b11 ora disponibile
Nonostante oramai sia risaputo che il programma più fornito da cui attingere le applicazioni alternative per iPhone e iPod touch sia Cydia, il Rip Dev, dopo aver presentato Pusher, aggiorna anche il suo Installer alla versione 4.0b11. Le novità presenti in questa nuova versione puntano a rendere Installer più affascinante, ma il fatto che sia stia parlando ancora di una versione Beta di certo non aiuta a trasmettere il messaggio che Installer pronto a tornare quello che è stato per iPhone e iPod touch nei mesi del firmware 1.X: l’unico modo per aggiungere funzionalità ai dispositivi touch di Apple.
Il Dev Team installa Linux sull’iPhone
Il Dev Team è riuscito in un’altra missione impossibile: installare Linux su iPhone. Il merito materiale di questa eroica impresa hacker è di planetbeing, uno dei membri della squadra di iPhone Hacker più famosa del mondo. Come potete vedere dal video non si tratta esattamente di una modifica adatta all’utente medio anche perché al momento in questa prima “bozza” di porting manca dell’intera sezione “Phone” e di alcuni driver fondamentali, come ad esempio quelli per il touchscreen, per l’accelerometro, per l’audio e per il wi-fi. In ogni caso è la prima volta che un OS completamente alternativo viene fatto girare su iPhone ed è sufficiente per ribadire le incredibili capacità tecniche di questo gruppo di hacker. La selezione del sistema operativo avviene direttamente all’avvio tramite una utility chiamata iOpenBoot. Ancora una volta “hats off to the Dev Team“. Video (Vimeo) dopo il salto.
[Via blog.iPhone-Dev.org]
Pusher: Jailbreak iPhone 2.2 del Rip Dev. Commento
E va bene, ieri vi ho presentato Pusher del Rip Dev per il Jailbreak di iPhone 2.2 senza un minimo di commento proprio per vedere le vostre reazioni. La risposta è stata positiva perché nei commenti sono uscite le contraddizioni che speravo notaste. Come avvenuto in passato con nomi diversi, QuickPwn e PwnageTool rappresentano ormai lo standard per lo sblocco e il jailbreak di iPhone 2.2: Pusher, essendo l’ultimo arrivato, vuole farsi notare con le sue diverse funzioni; inoltre il Rip Dev vuole in questo modo riportare al centro dell’attenzione Installer, programma che ha fatto la storia ma che ora non è sicuramente al pari di Cydia.
Pusher: Jailbreak iPhone 2.2 del Rip Dev
Ci siamo spesso lamentati di non avere la scelta tra almeno due tool diversi per lo sblocco e il Jailbreak di iPhone e iPod touch: avere una scelta in questo particolare ambito, infatti, permette a ciascun utente di decidere in base alle proprie esigenze come “intervenire sul proprio melafonino“. La notizia, apparsa anch’essa nel Week-End come i nuovi QuickPwn e PwnageTool, è molto interessante. È infatti arrivato un nuovo metodo per applicare il Jailbreak ad iPhone 3G e iPhone 2G: al momento non prevede ufficialmente il supporto per iPod touch né alcuna idea di sblocco operatore. Pusher applica al firmware 2.2 per iPhone il Jailbreak in un metodo alternativo, che, a detta del Rip Dev, non interferisce con la partizione chiusa (quella primaria) di iPhone: curiosi di saperne di più?
ApplePC, cloni Mac italiani: un parere legale
ApplePC (ragione sociale Informatica Ingegneria) è un azienda che vende PC assemblati che sarebbero in grado di far girare Mac OS X. Questa mattina abbiamo pubblicato una approfondita inchiesta sulla questione. Per completare il quadro abbiamo chiesto un parere legale (pubblicato di seguito) sulla questione al Dottor Gianluca Craia, consulente legale dello staff di noze s.r.l. ed esperto di proprietà intellettuale nel mondo ICT:
<<Premetto che un commento preciso sulla base dei pochi elementi di cui è possibile venire a conoscenza rischierebbe di essere frettoloso, poco preciso e forse erroneo.
In linea generale è però possibile dire che commercializzare un proprio prodotto sfruttando marchi e segni distintivi altrui così da ingenerare confusione nell’utente finale è atto di concorrenza sleale secondo quanto previsto dall’art 2598 c.c. n°1.
In più la nostra Suprema Corte ha sanzionato più volte i “comportamenti che determinano la confusione tra prodotti similari o alternativi di imprese diverse con l’effetto di deviare la clientela dalla richiesta di determinati prodotti in competizione con altri sul mercato”.
La tutela è tanto più forte quanto più forte è la penetrazione del marchio nel mercato di riferimento e “la mela”, come sappiamo, non ha bisogno di presentazioni.
La questione dell’EULA (il contratto di licenza per l’utente finale – n.d.r.) è di ben diversa portata.>>
Continua dopo il salto.
ApplePc: cloni Mac (legali?) all’italiana – L’inchiesta di TheAppleLounge
Finalmente possiamo rivendicare l’orgoglio del Made In Italy anche nel settore della produzione dei cloni Mac. ApplePc (la ragione sociale è “Informatica Ingegneria“) è una azienda italiana da poco comparsa sulle scene internettiane che si propone di vendere PC compatibili con Mac OS X ad un prezzo che definire competitivo è poco. Per darvi un’idea del marketing aggressivo adottato dalla ApplePC date un occhiata a questa offerta: il MAC Pro PC (modificato ora in MAC.Pro.PC, qui la vecchia pagina), dotato di caratteristiche superiori ad un iMac di fascia media, viene venduto a soli 549€. Il MAC Book PC (aggiornato: pagina rimossa dopo il nostro colloquio telefonico col responsabile di ApplePC. Non sappiamo se il prodotto è ancora disponibile) che ha però caratteristiche decisamente inferiori ai laptop Apple, è praticamente il subnotebook con la mela che tutti vorrebbero. Costa 459€.
Abbiamo deciso di contattare telefonicamente il responsabile di ApplePc, Andrea Papa, perché di primo acchito alcuni aspetti dell’azienda ci convincevano poco. Le risposte che ci ha dato fanno luce, almeno in parte, su alcuni aspetti poco chiari relativi all’azienda e ai prodotti in vendita ma a nostro parere non hanno risolto altri piccoli dubbi sull’operato di ApplePC. Se ne volete sapere di più continuate a leggere.
Sblocco iPhone 2.2: il DevTeam rilascia QuickPwn e PwnageTool
Proprio ieri abbiamo affrontato l’argomento “sblocco iPhone 2.2” con la speranza di una repentina risposta del DevTeam nei confronti nel nuovo firmware 2.2 per iPhone rilasciato da Apple. Abbiamo pure scherzato sul fatto che tutti gli interessati ai “prodotti del gruppo di hacker burloni” avrebbero dovuto aspettare “il famoso si dell’uomo del monte”. Bene, nella nottata il DevTeam, con un post dal titolo “The man from DelMonte – He say Yes!” (ogni riferimento è puramente casuale), ha reso disponibili i nuovi PwnageTool e QuickPwn. Oltre alle due nuove versioni dei programmi, ci sono parecchie indicazioni da seguire: TAL vi riassume i punti fondamentali e vi fornisce le indicazioni necessarie per ogni dispositivo.
iPhone firmware 2.2 e DevTeam. Sblocco?
Ad ogni rilascio del nuovo firmware per iPhone da parte di Apple, milioni di persone possono immediatamente gustare e, perché no, criticare l’operato dell’azienda con la meletta. C’è pero una parte di utenti di iPhone che deve aspettare “il famoso si dell’uomo del monte” che in questo caso è rappresentato dal DevTeam. I componenti mattacchioni di questo gruppo ci fanno sapere con un comunicato davvero tempestivo le “accortezze da seguire” fino al via libera. Se possedete un iPhone 3G italiano e ufficiale, scaricatevi il nuovo firmware 2.2 e godetevi le novità; se invece possedete un iPhone 2G oppure un iPhone 3G estero state molto attenti. Il perché è molto semplice: lo sblocco del firmware 2.2 di iPhone è in preparazione.
Dev-Team: unlock di iPhone 3G sempre più vicino
Il Dev-Team ha compiuto un nuovo passo avanti verso l’unlock di iPhone 3G. Si tratta ovviamente del carrier unlock, l’operazione che coinvolge la baseband del telefono e che permetterebbe di utilizzare un iPhone sim-locked con qualsiasi operatore. Il JailBreak, l’operazione che permette di utilizzare su iPhone applicazioni di terze parti, è già possibile.
Nel video (dopo il salto) gli hacker del Dev Team mostrano come siano riusciti a far girare delle operazioni in background; tanto per non smentire la consueta ironia che contraddistingue il lavoro di questi geniacci, l’operazione in background utilizzata del video scrive ogni cinque secondi la frase “One More Thing”.
App crackate per iPhone: la risposta di Apple
Una realtà che di fatto voleva essere segreta senza esserlo, una realtà che è stata quasi un vero tabù per il Mac Web, una realtà che era conosciuta da tantissimi iPhone users, ora ha finito di esistere. Stiamo parlando del settore della pirateria informatica dedicato alle App crackate per iPhone e più precisamente “la realtà” che ha chiuso i battenti è TheMonkey’sBall: “il sito dove tutto è iniziato“. Quella che vi raccontiamo è la storia di una chiusura forzata su richiesta di Apple. Sfruttando questo fatto di cronaca vorremmo, rubandovi pochi minuti, ragionare ad alta voce con voi sulla pirateria rivolta ad iPhone.
Sblocco iPhone 3G: notizie dal DevTeam
Nuovo post domenicale del DevTeam all’interno del proprio blog. Dopo una prima parte in cui il gruppo di “hacker burloni” ringrazia tutti quanti per aver mandato le proprie foto indossando la maschera a forma di “ananas Pwned” e si scusa per la lentezza nel proporre tutto il materiale ricevuto, si passa finalmente a dei discorsi sullo stato dello sblocco di iPhone 3G. Lo sblocco non è ancora arrivato purtroppo e siccome si ritiene che il firmware 2.2 per iPhone possa essere rilasciato a breve, il DevTeam suggerisce a tutti i possessori di un iPhone 3G di non installarlo se si vuole, in un futuro indeterminabile, sbloccarlo.
P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Finale
Con oggi si conclude definitivamente questo “spin-off” della rubrica P2P. Le imprese all’interno del p2p italiano di BW ci hanno preso per mano questa estate pronti per andare in vacanza e ci lasciano oggi, con ormai pochi giorni che ci separano dal Natale. Qualcuno di voi lo aveva chiesto e presto sarà realtà: l’intera storia sarà trasformata in un e-book ed editata per l’occasione (ci vorrà del tempo, ma siamo sicuri che quando sarà pronto il “pdf” lo apprezzerete). Permettetemi di ringraziare ancora una volta BW (al quale sono legato da una amicizia personale di vecchia data) per averci permesso di pubblicare parte della sua storia: vicenda che, sebbene deplorevole perché la pirateria informatica è reato, ci auguriamo vi abbia appassionato (i dati indicano proprio questo).
Android pensava fosse Jailbreak, invece era un calesse
Quella che vi raccontiamo oggi è la storia di ciò che si credeva essere il Jailbreak per Android che come sapete è il rivoluzionario (o almeno così si dice) sistema operativo di Google. Una storia avvincente se non fosse che ciò che gli hacker hanno scoperto non era proprio un bug da sfruttare per il Jailbreak, ma un qualcosa di tremendamente mostruoso per gli utilizzatori. Quella che vi raccontiamo oggi è anche la storia di un intervento rapidissimo della cavalleria di Google alla difesa del castello Android: intervento che ha distrutto le intenzioni maligne degli hacker. Ma a cosa servirà poi il Jailbreak di un sistema aperto come Android…
P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Finale
Quanto tempo è passato dalla prima puntata di quella che ormai si può definire come la saga di BW: con questo episodio, insieme al prossimo, si conclude il viaggio che abbiamo intrapreso insieme. Anche questa volta, come la precedente, cercheremo di riproporvi il più possibile di tutte le rivelazioni di BW che, come sapete, ci ha pregato di omettere alcuni dettagli di quest’ultima realtà. Dopo una settimana di pausa forzata (causa iPhone Conference 2008 di Ginevra), riprendiamo a parlarvi della segreta realtà in cui BW era giunto: qui le news arrivavano massimo dopo due ore dal rilascio ufficiale. Due ore erano ancora troppe per il nostro incontentabile protagonista.
iPhone: ecco la tastiera fisica. Sarà realtà?
L’innovazione incredibile e allo stesso tempo il limite di iPhone è la tastiera virtuale: se possedete un iPhone avrete sicuramente mostrato agli amici increduli quanto è facile scrivere con essa. A parte gli sms e gli indirizzi delle pagine web, la tastiera virtuale è usata anche per scrivere le note e soprattutto rispondere alle E-Mail: ecco che da qui nascono le note dolenti. Se in effetti tale tastiera virtuale è comoda per scrivere brevi testi, la stessa cosa non si può dire quando è necessario redigere E-Mail articolate. Ecco che arriva la soluzione, purtroppo non ufficiale: una tastiera fisica. Voi cosa ne pensate?
Zibri (Zambrini) e il crash di iPhone
Udite udite! Zibri (Zambrini) è in grado di mandare in crash qualsiasi iPhone. Come dite? Ne era capace già qualche mese fa con ZiPhone? Su, non facciamo i cattivi e scopriamo insieme “quest’ultima trovata” dell’italico hacker di iPhone. Sembra che Zibri abbia scoperto un bug tale da mandare in crash non solo qualsiasi iPhone e iPod touch, ma anche qualsiasi computer Mac: ulteriori informazioni riguardanti tale scoperta saranno pubblicate a breve sul blog del nostro connazionale che però si riserva i dettagli per un eventuale contatto da parte di Apple. I particolari della vicenda li trovate dopo il salto.
Sblocco iPhone: Jailbreak per firmware 2.2
Ve lo abbiamo più volte scritto: il DevTeam non sta mai con le mani in mano. Questo gruppo di “hacker mattacchioni” è composto da persone che al momento sono le uniche al mondo a conoscere talmente bene il sistema operativo di iPhone 3G e iPhone 2G tanto da riuscire a sviluppare dei tool per lo sblocco e il Jailbreak di questi dispositivi di Apple. Purtroppo non è ancora arrivato il momento dello sblocco di iPhone 3G, ma, tramite un recente post pubblicato sul proprio blog, il DevTeam dimostra che è in grado di effettuare il Jailbreak del firmware 2.2 di iPhone: viene da sé che iPhone 2.2 non ha già più segreti da celare.
iPhone 3G: telefonare Voip con Fring in 3G
Nel classico spazio quotidiano riservato alle App per iPhone, oggi dedichiamo ancora una volta la nostra attenzione al programma Fring, che, come sapete, permette di effettuare telefonate Voip con iPhone e iPod touch 2G. Tali chiamate possono essere effettuate solamente tramite connessione Wi-Fi e ciò rappresenta un vero e proprio limite nel programma che è presente solo nella versione disponibile su App Store: questo perché deve rispettare il “decalogo alla base di SDK”. Era apparsa sulla rete una versione modificata di Fring che permetteva di telefonare Voip anche sotto copertura 3G: ora tutto ciò è possibile anche tramite un semplice trucchetto.
Sblocco iPhone 3G: e Zibri?
Solo ieri vi abbiamo presentato le ultimissime notizie riguardanti lo sblocco di iPhone 3G e, quasi per una ipotetica “par condicio” abbiamo dato uno sguardo anche al sito di Zibri, Sembra passato davvero moltissimo tempo da quando Zibri era attivissimo, al pari del DevTeam, a studiare e a progettare nuove soluzioni per lo sblocco di iPhone 2G. Sono invece trascorsi solamente pochi mesi e, con l’arrivo di iPhone 3G e del firmware 2.0 per iPhone e iPod touch, la gara allo sblocco si è trasformata in una corsa solitaria del DevTeam: forse solo perché l’unione fa la forza?
Sblocco iPhone 3G: sempre più vicino
“Domenica è sempre Domenica” in casa DevTeam: dopo un’altra settimana di intenso lavoro, ecco che questi “hacker burloni” hanno pubblicato gli ultimi aggiornamenti del loro lavoro. Dopo le novità della settimana scorsa, a quanto sembra dal video (che trovate dopo il salto) lo sblocco di iPhone 3G è sempre più vicino: il filmato infatti dimostra che il DevTeam è riuscito a oltrepassare tutte le protezioni della baseband. Nessuna novità di rilievo invece per il Jailbreak di iPod touch 2G: crediamo che solo dopo il rilascio dello sblocco di iPhone 3G si possa iniziare a pensare anche al Jailbreak di iPod touch 2G come cosa imminente.
P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte quindicesima
Queste sono le ultimissime puntate della saga di BW nel mondo oscuro del p2p italiano: siamo partiti con le sue avventure quando ancora conosceva pochissimo di questo mondo e lo abbiamo lasciato, nella puntata scorsa, a un passo dall’apice di esso. BW ci ha raccontato molti particolari che in queste ultime puntate abbiamo dovuto omettere: le vicende che seguono sono ambientate in una realtà che ha la pretesa di rimanere segreta, ma, BW ci ha permesso di raccontarvi alcune caratteristiche. Noi di TAL siamo rimasti stupiti nel sentire la fine di questa storia: siamo certi che lo sarete anche voi.
Sblocco iPhone 3G e Jailbreak iPod touch 2G: aggiornamenti
I ragazzi del DevTeam continuano a lavorare alacremente allo sblocco di iPhone 3G e al Jailbreak di iPod touch 2G: come capite dall’immagine qui sopra proposta, ci sono alcuni interessanti aggiornamenti. Purtroppo non si è ancora arrivati a una soluzione di questo enigma che tiene col fiato sospeso gli utenti di iPhone 3G del mondo intero, mentre per noi italiani, essendo iPhone 3G privo di fabbrica del blocco operatore, il problema non si è mai posto. Interessa invece l’italica popolazione il Jailbreak di iPod touch 2G: purtroppo qui la strada sembra davvero in salita.