iPhone firmware 1.1.3 jailbreak: guida tutorial allo sblocco (parte seconda – Riflettiamo)

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Dopo l’aggiornamento degli iPhone solo per i telefoni con regolare contratto, ecco nei giorni scorsi la soluzione anche per gli utenti “non in regola”, i quali hanno potuto provare l’esperienza della 1.1.3 grazie al metodo di Nate-True oppure grazie al metodo “ufficiale” del DevTeam. Non vogliamo fare dietrologia su cosa sia successo (per chi non lo sapesse, Nate, aderente al DevTeam, ha rilasciato lo sblocco senza il beneplacito del gruppo). Anche noi abbiamo pubblicato una semplice guida per aiutarvi nello sblocco. Addentriamoci nell’argomento per “capire” questo nuovo firmware e il nuovo meccanismo di sblocco.

iPhone hacking: il significato della chiave segreta

 

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Giorni fa è comparsa questa immagine su un “blog privato” di uno degli “hacker” del team che si occupa dello sblocco di iPhone. Ci si è chiesti cosa stesse a significare questa chiave segreta, dato che non essendo “addetti ai lavori di sblocco”, la sequenza non aveva alcun significato per la maggior parte dei lettori. Immaginate la scena però: un dipendente di Apple, incaricato di tenere sott’occhio i blog di questi “geni”, una mattina trova questa chiave in bella posta. Data la segretezza della sequenza, ce lo immaginiamo correre preoccupatissimo nell’ufficio di Steve Jobs. cerchiamo di capire meglio cosa significa questa chiave. Si avvicinano importanti novità?

iPhone firmware 1.1.3 jailbreak: guida tutorial allo sblocco (parte prima – “How to”)

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Viste le numerose richieste che ci invadono giornalmente, abbiamo deciso di proporvi una semplice ma accurata guida per aggiornare il firmware del vostro iPhone alla versione 1.1.3. Il nostro esperto ha provato i vari tipi di sblocco dell’iPhone, e quella che vi proponiamo vuole essere una sintesi tra semplicità ed efficacia. Nei vari tentativi ha sempre funzionato e dunque al momento attuale sembra essere il sistema più stabile. Utilizzeremo il metodo di Nate-True, in quanto vi vogliamo proporre un modo pratico e semplice per effettuare l’aggiornamento. Sta a voi, cari lettori, capire se è il caso.La nostra è una semplice guida. Un tutorial con fini didattici. Non è nostro intento invogliarvi allo sblocco, nè tanto meno noi di TheAppleLounge siamo assolutamente responsabili di eventuali malfunzionamenti del vostro iPhone. Se il vostro iPhone si dovesse bloccare, se smette di funzionare correttamente, se scappa di casa o vuole panini col salame, noi non potremo aiutarvi.Questa è una guida, sarà vostra scelta e vostra cura decidere cosa farne.

iPhone 1.1.3 iJailBreak: ecco lo sblocco tramite Installer.app!

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Qualche giorno fa nuntiabamus vobis gaudium magnum la release del 1.1.3 Jailbreak per iPhone che poteva essere utilizzato su Pc o Mac per aggiornare gli iPhone con firmware 1.1.1 e 1.1.2 già sbloccati. E’ con piacere che vi comunichiamo che da oggi non servirà nemmeno più passare attraverso un computer per sbloccare il vostro mattoncino d’oro e godere delle nuove features presentate da Steve Jobs al MacWorld! Con iJailBreak tutti i possessori di iPhone 1.1.1 e 1.1.2 già sbloccati potranno procedere all’upgrade tramite Installer.app. Se avete un iPhone non sbloccato già aggiornato con l’ultimo firmware potete provare a seguire i nostri consigli per effettuare il downgrade ad una versione precedente. Possessori di iPod Touch gioite, questo hack funziona anche sul vostro iPhone senza telefono! Di seguito le semplici istruzioni.

Jailbreak iPhone Firmware 1.1.3: finalmente anche per Mac!

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L’iPhone Dev Team ha appena rilasciato il suo 1.1.3 jailbreak, ultimo aggiornamento in grado di sbloccare l’iPhone firmware 1.1.3 anche su Mac.

In realtà questa release non è altro che un “aggiornamento soft” per chi ha utilizzato le versioni 1.1.1 e 1.1.2 del jailbreak.

Il grave problema, finora, era dato dal fatto che questo jailbreak fosse limitato soltanto agli utenti Windows, mentre la versione Mac-compatibile era attesa a breve.
E’ notizia di poche ore fa invece che anche la versione per Macintosh è stata appena rilasciata.

L’unico altro grave problema rimasto finora è dato dal fatto che questo jailbreak non funziona con l’iPod Touch 1.1.3 (almeno per il momento).

Hack iPhone Firmware 1.1.3: l’unica soluzione è il downgrade a 1.1.1

È oramai risaputo che, per ora, non vi è ancora un metodo per procedere allo sblocco di un iPhone dotato del firmware 1.1.3.

Se siete tra coloro che, inavvertitamente, hanno effettuato l’aggiornamento, oppure l’avete comprato propio così nuovo di zecca dagli states vi proponiamo oggi una semplice guida step by step per fare il downgrade del firmware alle versioni precedenti.
  • Scaricate iPhuc

  • Andate a recuperare i file di ripristino 1.1.1 situati nel vostro computer in ~/Library/iTunes/(iPhone o iPod) Software Updates
  • Scompattate il pacchetto “1.1.1 .ipsw”, ed inserite i file in una cartella

  • Nella cartella in questione seguite il percorso Firmware -> dfu, ed individuate il file che inizia con “WTF

  • Chiudete iTunes

  • Collegate il vostro iPhone al computer ed avviate iPhuc. Se iTunes dovesse riaprirsi, chiudetelo.

Sblocco iPhone firmware 1.1.3: arrivano i primi tentativi!

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Lo sblocco del firmware dell’iPhone 1.1.3? E’ sicuramente l’evento più atteso del dopo-MacWorld 2008.

Vi avevamo già anticipato che Nate True, editor-hacker di Gear Live, aveva comunicato l’impossibilità di sblocco di un iPhone con firmware 1.1.3, dopo i primissimi esperimenti effettuati su un telefonino sottoposto ad aggiornamento.

L’update cui è stato sottoposto il telefonino della Mela è andato a chiudere tutte le falle che rendevano possibile lo sblocco del firmware, determinando l’inutilità di tutte le procedure di sblocco fin qui conosciute.

Noi però abbiamo seguito il recentissimo tentativo di sblocco dell iPhone 1.1.3 da parte di Erica Sadun di Tuaw. Ecco cosa è successo.

Hack: il VoIP arriva su iPod Touch e iPhone

Il 2007 è stato un anno monumentale per gli “hacking” sull’iPod (come non ricordare il nostro popolarissimo articolo sulla ricarica con cipolla e Gatorade?).

L’ultima tra le molte trovate nate nel web è targata TouchMods. Si tratta della prima soluzione SIP-VoIP per iPod Touch (ed eventualmente per iPhone) pubblicata in queste ore. Vi avevamo già parlato di questo hack a fine novembre, quando l’invenzione era ancora allo stadio di testing iniziale.

Questa VoIP-application attualmente richiede ulteriori artifici hardware a causa della mancanza di un ingresso audio-in sul dispositivo iTouch. E, per venire incontro a questa esigenza, un dispositivo del genere verrà venduto da TouchMods stessa compilando un modulo di pre-ordine.
Mentre, in verità, sull’iPhone non esiste un problema di questo tipo, essendo l’iPhone stesso dotato di microfono integrato.

Apple: in arrivo sistemi antipirateria software

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Dopo aver ignorato le migliaia (o decine di migliaia?) di copie di software installate in maniera non autorizzata o scaricate dalla rete via torrent, anche Apple decide di correre ai ripari.

PcWorld riferisce infatti che la Apple Inc. ha depositato un brevetto presso l’U.S. Patent & Trademark Office per una tecnologia anti-pirateria che vuole permettere all’azienda di effettuare uno strenuo controllo sul software rilasciato al di sotto della propria egida, analogamente a quanto già fatto dalla concorrente Microsoft.

Il brevetto numero 20070288886, denominato “Run-Time Code Injection To Perform Checks” e datato 13 dicembre 2007 (nonchè già anticipatovi proprio da noi in un nostro vecchio articolo), esegue un “sistema di amministrazione digitale dei diritti” che “limiterebbe l’esecuzione di quell’applicazione a piattaforme hardware specifiche“.

JailBreak: applicazione dell’anno 2007

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Natale vola via in fretta, si avvicina rapidamente la fine dell’anno e iniziano a fioccare le prime classifiche conclusive del 2007.

Abbiamo sentito sempre parlare dell’oggetto dell’anno, del prodotto più venduto, ma nell’ambito dei software quale è l’applicazione che ha fatto storia in questo 2007?

Wired News, rivista specializzata in tecnologia, ha risposto a questa domanda compilando anch’essa una lista dei 10 gadget più venduti in questo 2007 e, curiosamente, nella sua lista non c’è “il semplice iPhone”, ma il “Jailbroken iPhone“.

Mac vulnerabile: critiche respinte al mittente?

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Taglienti critiche sono state mosse nel mondo degli osservatori informatici a George Ou di ZDNet. Lo statunitense ha infatti posto nuovamente in discussione il ruolo della sicurezza nell’eterno confronto tra Mac e Pc.

Se fino a due giorni fa vi raccontavamo della decisione dell’esercito degli USA di scegliere i Macintosh proprio perchè ritenuti più sicuri, George Ou, invece, ha fatto un riepilogo di tutti gli avvisi di sicurezza pubblicati da Secunia nel 2007, riportando solo 44 bachi in XP e Vista contro i ben 243 di Mac OS X.

Il problema in questo senso è che, come dicono gli osservatori, Secunia si raccomanda scrupolosamente sul proprio sito web di non effettuare confronti tra le sue statistiche per paragonare un prodotto con l’altro.

L’esercito USA aumenta i Mac per difendersi dagli hackers

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L’esercito degli Stati Uniti ha deciso di diversificare i computers nella propria dotazione, in parte con una maggiore integrazione di macchine Macintosh.
La decisione è stata presa dagli alti vertici della Difesa anche alla luce dei recenti attacchi hackers verificatisi nella recente estate ai danni del Pentagono. L’obiettivo dichiarato è quindi quello di fare ricorso alla sicurezza dichiarata da Apple.

Secondo Forbes, l’esercito ha cominciato silenziosamente ad integrare i Mac nei propri sistemi. Mentre le attuali dotazioni delle macchine di Cupertino si aggirano attorno a 20.000 calcolatori dei 700.000 totali presenti in dotazione alla Difesa, i computer Mac stanno attualmente sottolineando una forte inversione di tendenza con un aumento di circa 2.000 macchine per anno.

iPod Touch: quanto vale pezzo per pezzo

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L’iPod Touch è ormai sul mercato da alcuni mesi e una ricerca di mercato condotta da iSuppli ha completato un’attenta e scrupolosa indagine sulla composizione dell’iPod Touch.

Dall’esame dei singoli pezzi di cui è costituito il nuovo mp3-player nato nella casa di Cupertino, è emerso che mentre il brand della Mela occupa la prestigiosa posizione di rilievo sulla confezione e sul dispositivo, in realtà i singoli componenti portano firme prestigiose di altri marchi ma non solo.

Toshiba e Samsung sono solo due tra le fornitrici di Cupertino per la realizzazione di questo splendido prodotto, ma ad esse si affiancano anche aziende (molto) meno note senza delle quali la realizzazione di questo “touch” player non sarebbe stata possibile.

In particolare un iPod Touch da 8GB, risulta così essere costituito:

Proposta di Legge: FILE-SHARING LEGALE!

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Con questo post, noi della redazione di TheAppleLounge, pur mantenendo la nostra neutralità “partitica”, ci impegniamo a dare diffusione alla proposta di legge con petizione on-line dei Radicali sulla regolamentazione del p2p.

La proposta di legge con prima firma dell’onorevole Marco Beltrandi, vuole regolamentare (e rendere legale!) il fenomeno del file-sharing con un sistema di licenze collettive.

Tale proposta è attualmente ferma in Commissione Cultura presso la Camera dei Deputati. Con questa petizione il movimento dei Radicali chiede anche la vostra firma on-line affinchè il progetto possa essere discusso e approvato in tempi brevi.

I fautori del nuovo progetto di legge sostengono che la minaccia ai diritti e agli interessi degli autori dei contenuti digitali debba essere rivista e rivalutata nell’ottica della nuova era tecnologica, un’era che ha rivoluzionato la concezione culturale dello scambio di file. Ed inoltre l’attuale normativa deve essere rivista anche (e soprattutto) nell’ottica del forte dispendio economico che colpirebbe lo Stato per l’accertamento e la repressione di quella moltitudine di utenti che oggi utilizza il file-sharing.

Hack: una base per iPod da 100$

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Gli amanti degli Origami o, per inciso, chi ha una bella banconota da $100 da sprecare può trovare interessante l’accessorio realizzato da Enrique Pardo, fotografo e designer svizzero.

Il video realizzato dal designer e rilasciato su YouTube è un vero e proprio tutorial su come realizzare “in casa” questo “costoso” accessorio.

Ancora una falla per LEOPARD

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La tenera età di Leopard continua a colpire.

Il rischio in questo senso sembra essere riconducibile ad una “denial of service“, letteralmente una “negazione di servizio“, un tipo di attacco informatico il cui obiettivo è quello di condurre al limite delle prestazioni un determinato servizio fino ad impedirne il normale funzionamento.

Questo tipo di attacco è stato identificato in Leopard, ed è stato annunciato ieri pomeriggio dalla Heise Security.

La falla identificata è tecnicamente un “integer overflow” che va a colpire la funzione load_threadstack in mach_loader.c quando vengono processati i “Mach-O binaries“.
Questa falla potrebbe essere così responsabile di un “kernel panic“.

Mac sotto attacco hacker?

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Gli attacchi “malware” verso piattaforme Macintosh potrebbero moltiplicarsi esponenzialmente.

E’ quanto sostiene il Financial Times che, nell’edizione di ieri, riporta un rapporto della finlandese F-Secure, nota società di sicurezza informatica.

Il successo e l’aumento della diffusione delle macchine Apple pare faccia sempre più gola agli hacker che stanno sempre più concentrando i propri sforzi nel tentativo di violare la sicurezza dei protocolli della casa di Cupertino.

Non a caso, l’ultimo tentativo di attacco da noi descritto sul protocollo RTSP di QuickTime non è stato ancora risolto da Mac a distanza di quasi due settimane dall’individuazione da parte di Symantec.

Firmware 1.1.3 per iPhone in arrivo sabato?

iphone-orange184x138.jpgAd un mese di distanza dall’uscita dell’aggiornamento 1.1.2, già domani potrebbe essere distribuito il nuovo firmware 1.1.3 per iPhone. Ad accreditare la notizia, ancora classificabile come rumor, è un articolo di C|Net Francia. L’aggiornamento introdurrebbe principalmente due nuove importanti funzioni per gli utenti dello smartphone della Apple.

iPhone sbloccati: da domani anySIM diventa open source

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Importanti novità si affacciano all’ombra dell’iPhone.

Secondo quanto riportato da ArsTechnica, sul finire di questa settimana (forse già domani!) sarà rilasciato il software di sblocco dell’iPhone (noto come anySIM) in licenza open source (GPL).

Gli sviluppatori si sono detti disponibili all’apertura del codice per garantire e offrire un prodotto in grado di modellarsi più velocemente (e meglio) rispetto alle nuove versioni di firmware rilsciate da Apple.

Una licenza di questo tipo consentirà infatti a chiunque di avere a disposizione il codice sorgente del software e di modificarne la complessità (e la funzionalità) in tempi più brevi di quanto non possa fare le mente di un singolo sviluppatore.

Hack “progetto CARPUTER”: un iBook in auto

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Il mondo degli appassionati di automobili e computer spesso procede di pari passo.
Per quanti non conoscessero i progetti Carputer, stiamo parlando di vere e proprie trasformazioni di computer che vengono installati sulle automobili.
Si tratta di progetti indipendenti che richiedono tanta manualità e tanta pazienza e che non necessariamente prevedono l’utilizzo di un Mac.

Uno dei progetti più completi e meglio illustrati in rete relativamente all’utilizzo di un Mac, lo potrete trovare in questo thread nel forum di Macitynet realizzato dall’italianissimo ClaZ.
ClaZ è un folle appassionato di autovetture che ha realizzato un vero e proprio lunghissimo tutorial in cui spiega passo dopo passo quali sono le mosse per realizzare ed integrare perfettamente un Mac nella propria automobile. L’operazione da lui condotta è stata documentata da una ricchissima galleria fotografica di più di 100 foto che colgono l’evoluzione del processo fin nei minimi particolari.

Un’Audi A6 e un iBook sono stati i protagonisti di questo meraviglioso risultato.

Bug in QuickTime: la semplice soluzione di TheAppleLounge

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Passano i minuti, le ore, i giorni e di aggiornamenti per QuickTime neanche l’ombra.

Alla luce del bug presente nel lettore multimediale della casa di Cupertino e in assenza di soluzioni provenienti dalla casa madre, gli utenti devono arrangiarsi da soli.

Dopo la conferma giunta da Symantec che la falla di sicurezza è in grado di colpire non soltanto Windows, ma anche Mac OS X (sia in Tiger che in Leopard, sia le macchine PPC che le Intel), abbiamo fatto una ricerca in rete nel tentativo di offrire ai nostri lettori una semplice (davvero semplice) soluzione al problema.

Siamo partiti dal consiglio offerto da Symantec di disabilitare Apple QuickTime dalle operazioni di streaming audio-video dal vostro browser fino al rilascio della nuova versione.

Come installare applicazioni nell’iPhone 1.1.2

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Gli acquirenti dei nuovi iPhone con firmware 1.1.2 scopriranno che non è possibile installare le applicazioni (come ad esempio l’emulatore di gioco di LucasArts).

Un video tutorial su Gizmodo che potrete trovare a questo indirizzo (e di cui vi offriamo un’immagine qui sopra) spiega con facilità come installare facilmente le applicazioni. In realtà non si tratta di una procedura semplice e diretta come accadeva nelle versioni precedenti, ma è abbastanza semplice per chiunque.

Gizmodo precisa alcune note e alcuni avvertimenti prima dell’esecuzione, sottolineando come l’operazione per quanto semplice sarà condotta a rischio e pericolo del realizzatore.

Falla di sicurezza per QuickTime anche su MAC

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Un annuncio di Symantec del 24 novembre ha sollevato l’ennesimo polverone sicurezza per i Macintosh.

Si tratta di una vulnerabilità causata da QuickTime durante lo streaming audio-video nel web.
Questa alterazione è causata da un buffer overflow nel protocollo RTSP (Real Time Streaming Protocol) che viene utilizzato da QuickTime per lo streaming .
Gli hackers possono indurre l’utente a fare click su un indirizzo web con un’estensione tipicamente associata con file QuickTime (come .mov o .3gp). A questo punto si attiva il flusso RTSP in grado di sfruttare questa falla di QuickTime per permettere l’esecuzione di un codice di macchina arbitrario.

Secondo Symantec gli attacchi che vanno a buon fine possono essere responsabili di crash dell’applicazione prima e dell’hardware poi. Ma anche gli attacchi falliti possono essere responsabili di alterazioni nel normale funzionamento della macchina.