iPhoto per iOS: la recensione di TAL

Con iPhoto per iOS abbiamo finalmente la suite iLife al completo sui nostri dispositivi. Al contrario di Garage Band e iMovie per iOS, che sono due programmi piuttosto limitati rispetto alle loro corrispondenti versioni per Mac, iPhoto per iOS è un programma completo che non ha praticamente nulla di invidiare ad iPhoto per Mac, anzi ha qualcosa in più.

Per chi non lo sapesse, si tratta di un ottimo programma per la gestione e il ritocco delle immagini sviluppato direttamente da Apple, e va quindi a fare concorrenza al nuovo Photoshop Touch: in questo senso, una nuova battaglia Adobe vs Apple.

Installare iPhoto e iMovie su iPad di prima generazione

La versione aggiornata di iMovie e il nuovo iPhoto, lanciato la scorsa settimana durante l’evento per la presentazione del nuovo iPad, non possono essere installati direttamente sul Tablet Apple di prima generazione.
Non è possibile acquistarli dall’iPad 1 tramite App Store e non è possibile importarli sul dispositivo nemmeno tramite iTunes.
In realtà esiste un metodo semplicissimo per fare entrare di straforo il povero iPad di prima generazione al party esclusivo da cui Apple vorrebbe escluderlo.
Non serve una soluzione drastica come il jailbreak, perché lo strumento giusto per il lavoro ce lo fornisce proprio Apple. E’ la buona vecchia iPhone Configuration Utility (Utility Configurazione iPhone, nella dicitura italiana), reperibile in questa pagina – è disponibile sia per Mac OS X che per Windows.

iPhoto sbarca su iPad

Dopo Garage Band e iMovie, anche l’ultimo tassello mancante della suite iLife (per quanto abbia ancora senso chiamarla così) sbarca su iPad.

Introdotto poco fa alla presentazione del nuovo iPad, iPhoto porterà sul tablet tutte le funzioni del suo fratello maggiore per OS X anche sul tablet: fotoritocco, ritaglio, condivisione e tanto altro, il tutto in un’interfaccia utente studiata per il multitouch e per il nuovo Retina Display.

Nuovo iPad: in Italia dal 23 marzo (e non dal 16)

Il nuovo iPad è appena stato presentato, e come già è successo con iPhone 4S pochi mesi fa, l’Italia non è tra i paesi del lancio. Il nuovo tablet di Apple sarà disponibile a partire dal 16 marzo negli Stati Uniti, in Canada, Australia, Inghilterra, Francia, Germania, Svizzera e Giappone. I prezzi, allineati con quelli di iPad e iPad 2, non sono una novità. Così come non è una novità l’attesa dell’Italia, che dovrà aspettare qualche giorno in più per vedere il nuovo iPad comparire sugli scaffali nazionali.

Il nuovo iPad, Retina Display, Camera iSight da 5MP, CPU A5X Quad-Core e tanto altro

 

Pre-ordinabile da oggi, nelle mani dei primi fortunati già dal 16 Marzo prossimo: è il nuovo iPad di terza generazione!

Sulla scia del successo dei precedenti modelli (15.4 Milioni di iPad venduti solo nel Q4 del 2011) Apple ha oggi svelato le caratteristiche del nuovo gioiellino di casa Cupertino al pubblico dello Yerba Buena Center For The Arts di San Francisco.

Preparate un fazzolettino per la bava alla bocca e leggete ciò che segue.

Apple TV, nuovo modello con supporto 1080p

Apple TV

Apple TV

All’evento Apple del 7 marzo Tim Cook ha presentato ufficialmente la nuova versione della Apple TV, come si rumoreggiava da tempo la scatoletta subisce un restyling, principalmente per quanto riguarda il software. Apple TV può contare su una nuova interfaccia grafica, totalmente rinnovata rispetto al passato, con pulsanti grandi e ben in evidenza, una UI assolutamente intuitiva e immediatamente comprensibile da tutti.

L’altra grande novità è il supporto per i contenuti a 1080p, che Tim Cook definisce “meravigliosi”, sullo schermo vengono mostrate le locandine di film recenti come Le avventure di TinTin, Hugo Cabret, Tower Heist, Moneyball e The Next Three Days.

Reflection: Airplay Mirroring su Mac

Reflection è una nuova utility sviluppata da David Stanfill che permette di trasformare il Mac in un ricevitore AirPlay. A differenza di altre applicazioni simili, come AirServer, Reflection non è limitata alla trasmissione dei contenuti audio e video ma permette di effettuare anche il mirroring con iPhone 4S o iPad 2 (con iOS 5 installato).
L’applicazione costa 15$ e si può scaricare dal sito dello sviluppatore. Se siete curiosi di provarla c’è anche una versione trial che vi permetterà di testare l’app per dieci minuti.

iPad 3: roundup dei rumors

Manca poco all’evento speciale per l’introduzione dell’iPad 3 di mercoledì prossimo. L’attesa è palpabile e il Mac Web è invaso dai rumors e dalle supposizioni sul nuovo dispositivo. Apple ci ha messo del suo con un “teaser” ad hoc come il vedo-non vedo dell’immagine allegata all’invito stampa.
Nessuno sa davvero come sarà questo iPad 3 (sempre che si chiami così) ma come sempre in questi casi è possibile stilare un identikit preventivo del prodotto sulla base delle indiscrezioni che sono trapelate finora, con la consapevolezza (è utile ricordarlo) che sempre di rumor si tratta fino a che Apple non svelerà ufficialmente tutte le novità.

Nome e design

Per prima cosa è utile ricordare che quello che tutti ormai chiamiamo iPad 3 potrebbe avere un altro nome. Non è da escludere che Apple, seguendo un pattern già noto, decida di chiamare il nuovo iPad “2S”, a suggerire una maggior potenza rispetto al vecchio modello che pure potrebbe continuare a rimanere in commercio ad un prezzo inferiore.

Apple: abbiamo creato 514.000 posti di lavoro negli U.S.A.

In queste settimane Apple è impegnata a rispondere al fuoco di fila mediatico che ha fatto seguito alla pubblicazione delle inchieste del New York Times sulla produzione degli iPhone e degli iPad. Nel primo articolo della serie il New York Times collegava direttamente l’outsourcing del lavoro produttivo in Cina al declino della classe media statunitense.
Come se non bastasse negli States è tempo di primarie Repubblicane e diversi candidati hanno pensato bene di cavalcare l’onda emozionale del “riporteremo i posti di lavoro cinesi in patria”.

La risposta di Apple a queste ed altre velate accuse è arrivata a qualche settimana di distanza. E’ una pagina promozionale pubblicata sul sito Apple che illustra, numeri alla mano, come l’economia dell’innovazione portata avanti da Apple negli ultimi anni, assieme con la nuova App Economy, abbia contribuito a creare 514.000 posti di lavoro (diretti o nell’indotto) in 50 Stati americani.

Photoshop Touch lanciato accidentalmente, arriva ufficialmente domani

Un altro strano errore nell’approvazione delle app su App Store, anche se stavolta non sappiamo se la “colpa” sia di Adobe o Apple. Fatto sta che oggi è apparso nello store Photoshop Touch, ma non fiondatevi a scaricarla: è stata già prontamente rimossa.

La versione per iOS del più blasonato software di fotoritocco era stata presentata a novembre, insieme ad altre 5 app per tablet. Uscirà ufficialmente domani, lunedì 27 febbraio, sarà compatibile solo con iPad 2 e costerà 7,99€. Dopo il salto la lista completa delle funzionalità e una gallery di screenshot.

OS X Mountain Lion visto da vicino

Sulle novità introdotte in OS X 10.8 Mountain Lion abbiamo già scritto molto ed è arrivato il momento di vedere come funzionano queste novità “sul campo”, per quanto sia possibile farsi un’idea dalla prima beta.

La prima cosa che bisogna dire è che OS X Mountain Lion sembra molto poco una beta. L’installazione procede senza nessun intoppo e il sistema, una volta installato, è reattivo e molto performante. Molto di più delle equivalenti versioni dei suoi predecessori.

È ovvio che stringendo i tempi sulle “roadmap”, le versioni siano già più stabili fin dal principio ma come ben sappiamo, tra il dire e il fare… Ci son di mezzo sviluppatori e beta-tester prontissimi a fare le pulci ad ogni più piccolo difetto. E ci mancherebbe altro.

In ogni caso, come potete vedere dallo screenshot qui a sinistra, il Mac su cui lo stiamo testando, sebbene non di ultimissima generazione, è un Mac Pro “attrezzato per la felicità” (cit.) sul quale è stato dedicato un disco all’uopo proprio per la prova.

ABC Nightline entra alla Foxconn per un reportage senza precedenti

Questa sera sul canale americano ABC andrà in onda una puntata speciale di Nightline dedicata alla produzione degli iPhone e degli altri prodotti Apple presso gli stabilimenti Foxconn di Chengdu e Shenzhen.
Il reporter Bill Weir è stato in Cina e per la prima volta in assoluto gli è stato concesso di visitare, con troupe televisiva al seguito, la linea produttiva lungo la quale vengono realizzati i gadget elettronici Apple.
A Weir è stato permesso di visitare le fabbriche e i dormitori, nonché di intervistare senza restrizioni i dipendenti. Il risultato è un interessantissimo documento, primo nel suo genere, che mostra da vicino quelle condizioni lavorative di cui abbiamo sempre sentito raccontare nei reportage giornalistici come quello pubblicato recentemente dal New York Times.

Messaggi per Mac: la videorecensione

In un breve video (un po’ superfluo a dire il vero vista la semplicità dell’app, lo ammetto) vi illustreremo i passaggi per l’installazione, la configurazione e l’utilizzo di Messages per Mac.

Un’app semplice ed immediata, proprio come usare iOS su computer. Dopo il salto alcune considerazioni.

OS X 10.8 Mountain Lion: Notification Center, iCloud, AirPlay Mirroring e altri dettagli

Voi cittadini credevate che i felini fossero finiti, e invece ecco scendere dalla montagna un nuovo leone, pronto a ruggire nel mondo informatico nonostante in natura sia estinto da 80 anni.

Un aggiornamento molto particolare, sia per le modalità (nessun evento, nessun preannuncio… ma di questo parleremo a fondo domattina) che per le tempistiche (aggiornamenti di Mac OS X annuali come iOS). OS X ormai ha perso del tutto la parola “Mac”, ma non c’è da rattristarsi: i due sistemi operativi viaggiano su due binari distinti ma non paralleli, in quanto tendono ad avvicinarsi sempre più. Mountain Lion però sembra definire la strada, molto più di quanto abbia fatto il suo predecessore della savana: diversi sistemi di input, diversi sistemi operativi, diverse interfacce. Così come iPad ha la sua versione di iOS, simile ma non uguale a quella per iPhone, così sarà per il Mac, ma con differenze maggiori.

Messages per Lion disponibile da subito

Dopo il lancio di iMessage su iOS 5 lo avevamo capito subito: sarebbe stata solo questione di tempo. Qualche mese e il servizio, in un modo o nell’altro, sarebbe arrivato anche su Mac. Era già successo con FaceTime e non c’era motivo perché non succedesse anche con iMessage.


Ci avevamo tutti quanti visto giusto. Apple oggi ha annunciato Messages, una nuova applicazione che sostituirà iChat e che integra anche il protocollo di messaggistica implementato sugli iDevice. L’ha presentata contestualmente alla pubblicazione di una preview per gli sviluppatori di OS X 10.8 Mountain Lion, ma una versione beta dell’applicazione è già disponibile su Apple.com.

OS X 10.8 Mountain Lion, Apple pubblica l’anteprima per sviluppatori

Una mossa che non ci aspettavamo così presto: Apple ha appena inviato un comunicato agli sviluppatori presentando l’anteprima della nuova major release di OS X, la 10.8, nome in codice Mountain Lion.

Neanche a dirlo, punto di forza di questo nuovo sistema operativo sarà l’integrazione con iOS, molto più forte rispetto a Lion. Notification Center, AirPlay mirroring, iMessage, Note, e tante altre caratteristiche di iOS saranno portate “Back to the Mac” dal leone di montagna.

Cosa ha detto Tim Cook alla Goldman Sachs Conference

Ieri alle 12:30 PST, le 21:30 ora italiana, Tim Cook ha preso parte alla Goldman Sachs Technology and Internet Conference per un intervento di fronte ad un nutrito pubblico di analisti finanziari.
Era la prima volta che Cook partecipava all’evento in veste di CEO Apple, ma in passato era già stato invitato quale COO dell’azienda.
Durante il suo discorso Cook ha toccato molti punti fondamentali, fornito qualche spunto sulle strategie future, ma niente di eclatante, ed ha soprattutto rassicurato gli analisti su temi quali le condizioni dei lavoratori cinesi, il tasso di crescita che Apple ancora può attendersi per i propri prodotti, l’Apple TV del futuro e i valori fondamentali dell’azienda.

iPad 3, evento Apple il 7 marzo?

Il punto interrogativo lo dobbiamo mettere perché si tratta di un rumor, ma la fonte è attendibile e i dubbi sono pochi: le indiscrezioni provengono da iMore, il vecchio TiPB, che più volte in passato ha dimostrato di non parlare a vanvera. La data (7 marzo) è in linea con la previsione di All Things Digital, un mercoledì, giorno tradizionale per eventi di questo tipo.

Anche Jim Dalrymple di LoopInsight, uomo ben informato e con “fonti” all’interno di Apple,  ha confermato la data con uno jobsiano “Yep” dopo aver smentito recentemente i rumor su un evento a febbraio. Ok, assodato che stavolta ci siamo, citate le fonti e tutto il resto, cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo iPad?

Fair Labor Association avvia le ispezioni alla Foxconn

Apple ha risposto pubblicamente alle inchieste del New York Times sulle condizioni dei lavoratori cinesi che producono iPhone ed iPad e l’ha fatto annunciando, con un comunicato diffuso pochi minuti fa, l’avvio delle ispezioni presso le fabbriche Foxconn da parte della Fair Labor Association.
La FLA è un’ente no-profit che si occupa della tutela dei lavoratori a livello globale e in particolar modo nei paesi in via di sviluppo e ad altissimo tasso di industrializzazione, come la Cina. Apple aveva annunciato di aver aderito all’ente, prima fra i giganti del settore Tech, contestualmente alla pubblicazione del rapporto 2011 sulla Supplier Responsibility, a fine gennaio.
Nel comunicato si legge che la FLA ha iniziato il proprio giro di audit speciali questa mattina presto, a partire proprio dagli stabilimenti di Foxconn City, a Shenzhen.

Bookle, nuovo lettore di ePub per Mac

Una delle novità che ci aspettavamo dall’evento Apple del 19 gennaio dedicato all’istruzione era un lettore per ebooks in formato ePub per il Mac. Da Cupertino è arrivato iBooks Author, che gli ebook interattivi permette direttamente di crearli, ma nessuna versione di iBooks per OS X.
E’ un settore, quello dei lettori epub per Mac, in cui dominano soluzioni come Calibre, Stanza e pochi altri software che tuttavia non sono ottimizzati per OS X, non ne rispettano le guidelines sulle interfacce oppure sono poco aggiornati e non forniscono un buon riscontro sulla formattazione dell’epub.
Adam Engst della TidBITS Publishing (editore della serie di libri “Take Control of”) e il programmatore Peter Lewis (Keyboard Maestro) hanno lavorato assieme alla realizzazione di Bookle, un ePub reader per Mac minimale e molto semplice (almeno in questa prima versione) che punta a colmare la lacuna lasciata da altri sviluppatori e da Apple in primis.

Gli APR francesi sul piede di guerra, protesta contro Apple a Parigi

Sale la tensione fra gli Apple Premium Reseller francesi e l’azienda di Cupertino: un gruppo appartenti al collettivo La Pomme de Discorde (il pomo della discordia) ha protestato ieri di fronte all’Apple Store dell’Opera a Parigi.
Gli APR sono infuriati per un motivo molto semplice: gli introiti sono drasticamente calati da quando nella capitale parigina sono arrivati gli Apple Store, veri poli di attrazione per quei clienti che una volta affollavano i negozi più piccoli dei rivenditori autorizzati.
E non è solo la riduzione degli affari il problema: gli APR lamentano anche una grave disparità di trattamento e regole sempre più restrittive e severe imposte dall’azienda.
La protesta era stata anticipata da un articolo di Les Echos pubblicato qualche giorno fa. A fare il primo passo è stata, a novembre, la catena di APR francese eBizcuss, proprietaria di quindici punti vendita autorizzati, che ha formulato un primo esposto contro Apple e minacciato di ricorrere alle autorità di vigilanza sulla concorrenza se Apple non avesse modificato la propria politica nei confronti dei reseller.

Il fascicolo FBI di Steve Jobs

Nel 1991 l’allora Presidente degli Stati Uniti George Bush Senior aveva pensato di affidare a Steve Jobs un ruolo governativo all’interno del President’s Export Council, organo consigliare sul commercio internazionale. In definitiva non se ne fece nulla, ma all’FBI venne comunque dato mandato di indagare sul background del candidato Steve Jobs alla ricerca di eventuali elementi di incompatibilità con la carica che il Presidente intendeva assegnargli.
Il risultato di quell’indagine, condotta da svariati uffici del Bureau sparsi per gli Stati Uniti, è divenuta di pubblico dominio. Il fascicolo (link PDF), datato 13 febbraio 1991, si compone di 191 pagine di dossier ottenuto intervistando conoscenti e amici del soggetto Steve Jobs. E’ un curioso spaccato sullo Steve Jobs di quel periodo, che tuttavia si può sintetizzare in quattro punti: Steve Jobs ha fatto uso di droghe, sapeva distorcere la realtà a proprio favore, stava antipatico a tanta gente e non ha mai fatto parte del partito comunista. Capirai che novità.