Apple che acquisisce Starbucks, abbocca anche il Sole 24 Ore

Domenica scorsa abbiamo pubblicato una notizia bomba, che aveva del sensazionale: Apple intenzionata ad acquisire Starbucks. Bastava un semplice controllo sul calendario e un rapido sguardo al link inserito sul [via] a fondo articolo per capire che si trattava del più classico dei pesci d’aprile: una notizia “troppo bella per essere vera”, strutturata secondo i canoni “stilistici” del più navigato rumor internazionale.

Era tutto inventato, ci aveva pensato il nostro Lucio Botteri a trovare l’argomento (una base “giornalisticamente” solida, vista la vecchia partnership che le due aziende strinsero anni addietro) a recuperare una foto del compianto Steve sul palco di un vecchio keynote in compagnia del CEO di Starbucks e a buttare giù una bufala di prim’ordine.

Un piccolo divertimento domenicale di cui molti lettori hanno immediatamente individuato la natura burlesca con una perspicacia che invece è totalmente mancata a un buon numero di nostri “colleghi”. “Colleghi” che non solo hanno preso per buona la panzana, ma l’hanno pure riproposta senza uno straccio di link né la ben che minima attribuzione al nostro sito. E se pensate che stia parlando solo di qualche piccolo pesce-blogger, ricredetevi: nella nostra sciabica c’è finito anche uno squalo balena che risponde al nome di Sole 24 Ore.

Retina Display, le migliori app per il nuovo iPad

Quando vi abbiamo recensito il nuovo iPad (in questo post per semplicità lo chiamerò anche iPad 3, sperando che non si offenda), abbiamo accennato al fatto che un deterrente per l’acquisto possa essere il fatto che a tutt’oggi non ci sono molte app ottimizzate per Retina Display.

Beh, le app sono poche (non pochissime) ma buone. Dopo il salto ne elencherò qualcuna, il post non ha ovviamente lo scopo di essere un elenco esaustivo, anzi, l’invito è di farvi sentire nei commenti per segnalarcene altre o per dirci qual è la vostra preferita.

Date di lancio per Intel Ivy Bridge, quale futuro per i MacBook Pro?

Finalmente abbiamo delle date precise di lancio per i processori Ivy Bridge di Intel. La commercializzazione delle nuove CPU, attese dalla comunità Mac in quanto chiave di volta per un imminente aggiornamento del line-up dei MacBook Pro, era già slittata due volte, prima all’inizio del secondo trimestre solare del 2012, poi di un altro paio di settimane.
Grazie a CPU World, che ha confermato le roadmap previste per le prossime settimane, sappiamo che la prima tornata di CPU Ivy Bridge, sia desktop che mobile, arriverà tra il 22 e il 28 aprile.

Ma c’è un ma, per quelle di fine aprile, come già vociferato, saranno solo le CPU Quad Core i5 e i7 Desktop e Mobile ad “alto” consumo (dai 45 Watt in su) e potranno dunque finire al massimo su nuovi iMac e MacBook Pro con l’attuale formato. Le CPU a basso consumo adatte all’implementazione sui MacBook Air e sul presunto MacBook Air/Pro da 15” fanno parte di una seconda tornata il cui lancio è previsto per il 3 di giugno.

Attivare l’Hotspot Personale sul nuovo iPad con Tre Italia senza jailbreak

Sul nuovo iPad Apple ha implementato la funzione Hotspot Personale. Come probabilmente già saprete o avrete appreso leggendo il nostro articolo di ieri, in Italia TIM, Tre e Vodafone hanno bloccato questa funzione e solamente Wind, che non è un partner Apple ufficiale, consente il tethering tramite nuovo iPad. Molti utenti si sono subito espressi contro questa limitazione inspiegabile di una funzionalità che pure era già disponibile sotto gli stessi operatori per vari modelli di iPhone.
A nemmeno una settimana dal lancio del nuovo iPad in Italia, però, abbiamo già una soluzione. E’ un piccolo hack che non richiede il jailbreak ma si basa sull’installazione di un carrier bundle (un file .ipcc) modificato, ed è relativamente sicuro. L’abbiamo testato con un nuovo iPad con scheda 3 e funziona perfettamente.

Prima di spiegarvi come attivare la funzione Hotspot Personale sul nuovo iPad con Tre Italia, concedetemi le dovute esenzioni di responsabilità: quella che vi proponiano, a semplice fine di discussione, è una procedura non standard ma che non invaliderà in alcun modo l’integrità del software e del dispositivo.
Tuttavia non siamo responsabili di eventuali problemi che potessero sorgere (molto difficile, perché nel caso basta un ripristino) e soprattutto delle eventuali contromisure da parte degli operatori.
E ora, se siete pronti, allacciate le cinture e vediamo di attivare questo benedetto Hotspot sull’iPad di terza generazione.

HoverBar per iPad – la recensione di TAL

Poco più di un mese fa Twelve South ha lanciato un accessorio per iPad chiamato HoverBar che nonostante non sia esattamente un campione d’innovazione ha fatto parlare di sé in tutto il MacWeb.
I motivi sono due: in primis l’ottima nomea di Twelve South, un marchio che negli ultimi anni ha saputo affermarsi con successo nella nicchia degli Apple utenti attenti al design; e poi la campagna di marketing, che ha trasformato un semplice braccio flessibile reggi-iPad in un must per chiunque voglia utilizzare il tablet Apple come postazione informatica flottante in molte e variegate occasioni, in particolar modo assieme ad un iMac.
La scorsa settimana ho potuto provare in prima persona l’HoverBar e ho scoperto un prodotto di ottima fattura ma molto meno versatile di quanto mi aspettassi.

Il nuovo iPad – la recensione di The Apple Lounge

Venerdì scorso abbiamo messo le mani sul nuovo iPad: Lucio dopo una nottata in attesa dell’apertura mattutina dello Store di Roma Est, il sottoscritto, più banalmente, in un APR locale ben rifornito fin dalla prima mattinata del 23 marzo.
Ci siamo dati il fine settimana per provare a fondo il tablet Apple di terza generazione (per quanto lo si possa provare “a fondo” in 48 ore) e siamo pronti a mettere nero su bianco le nostre impressioni.

Avrete comprensibilmente già letto molto sul nuovo iPad, quindi anziché concentrarci su specifiche o descrizioni tecniche del dispositivo – per le quali la pagina dedicata sul sito Apple è il miglior riferimento possibile – cercheremo di offrirvi un quadro generale che, per nostra scelta, si sofferma ora un po’ di più ora un po’ di meno, su alcuni elementi fondamentali. In alcuni casi troverete l’indicazione dell’autore, in altri abbiamo fuso le nostre considerazioni.
E ora veniamo al nuovo iPad. Avete mica mai sentito parlare del Retina Display?

Apple TV 1080p e quella UI che non piaceva a Steve Jobs

La storia era di quelle succose: c’è un nuovo prodotto/servizio lanciato dopo la morte di Steve Jobs (la Apple TV 1080p) e c’è un ex-ingegnere Apple che sostiene pubblicamente su Twitter che l’update del software lanciato su quel prodotto ricevette il noto bollino “shit” da parte di Steve Jobs nel 2006.


Non è un caso quindi che mezzo Mac Web, nel corso del fine settimana, ci si sia gettato a capofitto, con dichiarazioni parossistiche sulla prossima sventura di un’azienda che ha già dimenticato l’eredità del suo fondatore a pochi mesi dalla sua morte.
Tutte fregnacce, ovviamente, e bastava fare un respirone, guardare le cose da un prospettiva un po’ diversa e magari non lanciarsi in conclusioni affrettate per scoprire che di carne al fuoco ce n’era veramente poca. Anche perché l’ingegnere in questione, tale Michael Margolis, per sua stessa ammissione successiva, voleva dire un’altra cosa.

Instagram e Hipstamatic annunciano una partnership

Con una mossa che ha preso alla sprovvista un po’ tutti, Instagram e Hipstamatic hanno annunciato una speciale partnership che permetterà agli utenti della nota applicazione fotografica di condividere direttamente propri scatti all’interno del social network iPhone-only di Instagram.
A suggellare l’accordo è la nuova versione di Hipstamatic da poco aggiornata e disponibile sull’App Store (salvo ritardi di propagazione globale) che integra le API di condivisione di Instagram. Le due start-up hanno messo da parte le rivalità e preso atto che un accordo avrebbe garantito vantaggi per tutti. Compresi gli utenti, che già allo stato attuale caricano su Instagram un numero molto alto di immagini scattate proprio con Hipstamatic.

Apple annuncia un piano di dividendi e di stock buyback

A pochi minuti dall’inizio della conference call finanziaria straordinaria Apple ha formalizzato con un comunicato i contenuti dell’annuncio odierno. L’azienda ha intenzione di avviare un piano di dividendi e di di “stock repurchase”, ovvero di riacquisto delle azioni sul mercato da parte dell’azienda.
Il piano per il dividendo trimestrale di 2,65$ per azione partirà in un non meglio precisato momento del quarto trimestre fiscale 2012, che inizierà il 1 luglio 2012. L’avvio del riacquisto delle azioni, che si svilupperà su tre anni ed è stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione per 10 miliardi di dollari, è invece previsto per il primo trimestre dell’anno fiscale 2013, il cui inizio è fissato per il 30 settembre 2012. Lo scopo principale del programma di riacquisto delle azioni è quello di neutralizzare l’impatto della diluizione del titolo derivante da futuri equity grants e programmi di acquisto di azioni da parte dei dipendenti.

Le mezze verità di Mike Daisey fra teatro e giornalismo

Quando nel 2010 Mike Daisey portò in teatro per la prima volta The Agony And the Ecstasy of Steve Jobs, il suo monologo sulle condizioni di lavoro nelle aziende cinesi che producono i prodotti Apple molti altri gadget tecnologici, l’ampia copertura mediatica sulla “questione Foxconn” era di là da venire.
Certo, c’erano già stati i suicidi e il tema era già ampiamente dibatutto nei circoli relativamente ristretti del Web tecnologico. E’ soltanto dopo le recenti inchieste del New York Times che l’interesse per Foxconn e le condizioni dei lavoratori cinesi è entrato di peso in un’agenda informativa di assai più ampia diffusione.

This American Life è un famosissimo programma radiofonico statunitense che va in onda ogni settimana su numerose emittenti associate alla Public Radio International, condotto dallo speaker Ira Glass. Due mesi fa, in una puntata intitolata “Mr. Daisey and the Apple Factory”, Glass mandò in onda una versione adattata per la trasmissione radiofonica di “The Agony and the Ecstasy of Steve Jobs“.

Un interessante incrocio fra giornalismo e teatro che purtroppo ha prodotto pessimi frutti: Daisey ha “mentito”. Molte delle cose che l’attore dice nel suo monologo non sono totalmente vere, come evidenziato da un successivo lavoro di investigazione sulle fonti. This American Life ha dedicato l’intera puntata della scorsa settimana alla ritrattazione del precedente episodio e Mike Daisey è finito nell’occhio del ciclone per quelle che moltissimi giornalisti non hanno esitato a bollare come “bugie”.

iPhoto per iOS: la recensione di TAL

Con iPhoto per iOS abbiamo finalmente la suite iLife al completo sui nostri dispositivi. Al contrario di Garage Band e iMovie per iOS, che sono due programmi piuttosto limitati rispetto alle loro corrispondenti versioni per Mac, iPhoto per iOS è un programma completo che non ha praticamente nulla di invidiare ad iPhoto per Mac, anzi ha qualcosa in più.

Per chi non lo sapesse, si tratta di un ottimo programma per la gestione e il ritocco delle immagini sviluppato direttamente da Apple, e va quindi a fare concorrenza al nuovo Photoshop Touch: in questo senso, una nuova battaglia Adobe vs Apple.

Installare iPhoto e iMovie su iPad di prima generazione

La versione aggiornata di iMovie e il nuovo iPhoto, lanciato la scorsa settimana durante l’evento per la presentazione del nuovo iPad, non possono essere installati direttamente sul Tablet Apple di prima generazione.
Non è possibile acquistarli dall’iPad 1 tramite App Store e non è possibile importarli sul dispositivo nemmeno tramite iTunes.
In realtà esiste un metodo semplicissimo per fare entrare di straforo il povero iPad di prima generazione al party esclusivo da cui Apple vorrebbe escluderlo.
Non serve una soluzione drastica come il jailbreak, perché lo strumento giusto per il lavoro ce lo fornisce proprio Apple. E’ la buona vecchia iPhone Configuration Utility (Utility Configurazione iPhone, nella dicitura italiana), reperibile in questa pagina – è disponibile sia per Mac OS X che per Windows.

iPhoto sbarca su iPad

Dopo Garage Band e iMovie, anche l’ultimo tassello mancante della suite iLife (per quanto abbia ancora senso chiamarla così) sbarca su iPad.

Introdotto poco fa alla presentazione del nuovo iPad, iPhoto porterà sul tablet tutte le funzioni del suo fratello maggiore per OS X anche sul tablet: fotoritocco, ritaglio, condivisione e tanto altro, il tutto in un’interfaccia utente studiata per il multitouch e per il nuovo Retina Display.

Nuovo iPad: in Italia dal 23 marzo (e non dal 16)

Il nuovo iPad è appena stato presentato, e come già è successo con iPhone 4S pochi mesi fa, l’Italia non è tra i paesi del lancio. Il nuovo tablet di Apple sarà disponibile a partire dal 16 marzo negli Stati Uniti, in Canada, Australia, Inghilterra, Francia, Germania, Svizzera e Giappone. I prezzi, allineati con quelli di iPad e iPad 2, non sono una novità. Così come non è una novità l’attesa dell’Italia, che dovrà aspettare qualche giorno in più per vedere il nuovo iPad comparire sugli scaffali nazionali.

Il nuovo iPad, Retina Display, Camera iSight da 5MP, CPU A5X Quad-Core e tanto altro

 

Pre-ordinabile da oggi, nelle mani dei primi fortunati già dal 16 Marzo prossimo: è il nuovo iPad di terza generazione!

Sulla scia del successo dei precedenti modelli (15.4 Milioni di iPad venduti solo nel Q4 del 2011) Apple ha oggi svelato le caratteristiche del nuovo gioiellino di casa Cupertino al pubblico dello Yerba Buena Center For The Arts di San Francisco.

Preparate un fazzolettino per la bava alla bocca e leggete ciò che segue.

Apple TV, nuovo modello con supporto 1080p

Apple TV

Apple TV

All’evento Apple del 7 marzo Tim Cook ha presentato ufficialmente la nuova versione della Apple TV, come si rumoreggiava da tempo la scatoletta subisce un restyling, principalmente per quanto riguarda il software. Apple TV può contare su una nuova interfaccia grafica, totalmente rinnovata rispetto al passato, con pulsanti grandi e ben in evidenza, una UI assolutamente intuitiva e immediatamente comprensibile da tutti.

L’altra grande novità è il supporto per i contenuti a 1080p, che Tim Cook definisce “meravigliosi”, sullo schermo vengono mostrate le locandine di film recenti come Le avventure di TinTin, Hugo Cabret, Tower Heist, Moneyball e The Next Three Days.

Reflection: Airplay Mirroring su Mac

Reflection è una nuova utility sviluppata da David Stanfill che permette di trasformare il Mac in un ricevitore AirPlay. A differenza di altre applicazioni simili, come AirServer, Reflection non è limitata alla trasmissione dei contenuti audio e video ma permette di effettuare anche il mirroring con iPhone 4S o iPad 2 (con iOS 5 installato).
L’applicazione costa 15$ e si può scaricare dal sito dello sviluppatore. Se siete curiosi di provarla c’è anche una versione trial che vi permetterà di testare l’app per dieci minuti.

iPad 3: roundup dei rumors

Manca poco all’evento speciale per l’introduzione dell’iPad 3 di mercoledì prossimo. L’attesa è palpabile e il Mac Web è invaso dai rumors e dalle supposizioni sul nuovo dispositivo. Apple ci ha messo del suo con un “teaser” ad hoc come il vedo-non vedo dell’immagine allegata all’invito stampa.
Nessuno sa davvero come sarà questo iPad 3 (sempre che si chiami così) ma come sempre in questi casi è possibile stilare un identikit preventivo del prodotto sulla base delle indiscrezioni che sono trapelate finora, con la consapevolezza (è utile ricordarlo) che sempre di rumor si tratta fino a che Apple non svelerà ufficialmente tutte le novità.

Nome e design

Per prima cosa è utile ricordare che quello che tutti ormai chiamiamo iPad 3 potrebbe avere un altro nome. Non è da escludere che Apple, seguendo un pattern già noto, decida di chiamare il nuovo iPad “2S”, a suggerire una maggior potenza rispetto al vecchio modello che pure potrebbe continuare a rimanere in commercio ad un prezzo inferiore.

Apple: abbiamo creato 514.000 posti di lavoro negli U.S.A.

In queste settimane Apple è impegnata a rispondere al fuoco di fila mediatico che ha fatto seguito alla pubblicazione delle inchieste del New York Times sulla produzione degli iPhone e degli iPad. Nel primo articolo della serie il New York Times collegava direttamente l’outsourcing del lavoro produttivo in Cina al declino della classe media statunitense.
Come se non bastasse negli States è tempo di primarie Repubblicane e diversi candidati hanno pensato bene di cavalcare l’onda emozionale del “riporteremo i posti di lavoro cinesi in patria”.

La risposta di Apple a queste ed altre velate accuse è arrivata a qualche settimana di distanza. E’ una pagina promozionale pubblicata sul sito Apple che illustra, numeri alla mano, come l’economia dell’innovazione portata avanti da Apple negli ultimi anni, assieme con la nuova App Economy, abbia contribuito a creare 514.000 posti di lavoro (diretti o nell’indotto) in 50 Stati americani.

Photoshop Touch lanciato accidentalmente, arriva ufficialmente domani

Un altro strano errore nell’approvazione delle app su App Store, anche se stavolta non sappiamo se la “colpa” sia di Adobe o Apple. Fatto sta che oggi è apparso nello store Photoshop Touch, ma non fiondatevi a scaricarla: è stata già prontamente rimossa.

La versione per iOS del più blasonato software di fotoritocco era stata presentata a novembre, insieme ad altre 5 app per tablet. Uscirà ufficialmente domani, lunedì 27 febbraio, sarà compatibile solo con iPad 2 e costerà 7,99€. Dopo il salto la lista completa delle funzionalità e una gallery di screenshot.

OS X Mountain Lion visto da vicino

Sulle novità introdotte in OS X 10.8 Mountain Lion abbiamo già scritto molto ed è arrivato il momento di vedere come funzionano queste novità “sul campo”, per quanto sia possibile farsi un’idea dalla prima beta.

La prima cosa che bisogna dire è che OS X Mountain Lion sembra molto poco una beta. L’installazione procede senza nessun intoppo e il sistema, una volta installato, è reattivo e molto performante. Molto di più delle equivalenti versioni dei suoi predecessori.

È ovvio che stringendo i tempi sulle “roadmap”, le versioni siano già più stabili fin dal principio ma come ben sappiamo, tra il dire e il fare… Ci son di mezzo sviluppatori e beta-tester prontissimi a fare le pulci ad ogni più piccolo difetto. E ci mancherebbe altro.

In ogni caso, come potete vedere dallo screenshot qui a sinistra, il Mac su cui lo stiamo testando, sebbene non di ultimissima generazione, è un Mac Pro “attrezzato per la felicità” (cit.) sul quale è stato dedicato un disco all’uopo proprio per la prova.