Plex su Apple TV: la guida completa

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Plex è una delle più intriganti soluzioni per la riproduzione di contenuti multimediali su Apple TV. Plex, oltre ad essere completamente gratuito, processa i video da riprodurre sul set-top box di Apple tramite un computer presente sulla stessa rete. Dovrete sempre avere un computer in funzione a cui Apple TV può accedere, e se questa può sembrare una limitazione, è in realtà il punto di forza di Plex. Con questa guida scoprirete come impostare Plex, rinominare la vostra libreria, e installare Plex su Apple TV.

iPad 128GB, Apple annuncia a sorpresa la nuova capienza con disponibilità dal 5 febbraio 2013

iPad 128 GB, disponibile dal 5 febbraio 2013 - TheAppleLounge.com

Era nell’aria. In iOS 6.1 era stati trovati dei riferimenti a dispositivi da 128 GB. Subito, ovviamente, si era pensato che si potesse trattare di un iPad con questa capienza, ma mai si sarebbe pensato di vederlo così velocemente. Con un comunicato stampa a sorpresa, Apple ha infatti annunciato la prossima disponibilità della nuova capienza.

iPad 128 GB, disponibile dal 5 febbraio 2013 - TheAppleLounge.com
Il nuovo iPad 128GB sarà disponibile sia nella versione Wi-Fi che Wi-Fi + Cellular a partire dal prossimo 5 febbraio 2013 al prezzo rispettivamente di € 799 IVA inclusa e € 929 IVA inclusa. Non si tratterà di un ulteriore nuovo iPad, ma solo dell’ultimo nato (anzi, rivisto) con una capienza maggiore.

Apple Care: l’Antitrust multa di nuovo Apple

apple care agcm

apple care agcm

Nuova tegola per Apple, che di certo non è un bel regalo natalizio: l’Antitrust italiano, infatti, ha chiuso il procedimento di inottemperanza nei confronti dell’azienda di Cupertino con una sanzione di 200 mila euro.

AppleCare Protection Plan, via dai negozi ma sempre acquistabile e attivabile

AppleCare Protection Plan, confezione di APP per iPhone (contenuto della confezione, pagina italiano) - TheAppleLounge.com

AppleCare Protection Plan, confezione di APP per iPhone (fronte) - TheAppleLounge.comDallo scorso 9 novembre 2012 l’AppleCare Protection Plan non è più vendibile in alcun negozio fisico di Italia, sia esso un Apple Premium Reseller, un negozio di un operatore telefonico partner di Apple, un Apple Store o altro negozio autorizzato dall’azienda di Cupertino. La vendita era (ed è) possibile solo tramite l’Apple Store Online (o altri rivenditori non autorizzati sempre presenti on line). Probabilmente la scelta di Apple nasce dalla multa dell’Antitrust e dalle indagini dell’Unione Europea sulla garanzia biennale. Decisione che ha suscitato, anche nella redazione di TAL, non poche domande sul futuro dell’AppleCare Protection Plan. Così abbiamo voluto sperimentare l’acquisto di una AppleCare Protection Plan dal negozio on line della Mela dopo la data dello stop alle vendite nei negozi fisici per verificare se fosse ancora possibile attivarla. Abbiamo scelto di provare con una per il nuovo iPhone 5.

Steve Jobs, il miliardario hippy – Documentario oggi in onda su BBC Knowledge

Steve Jobs, il miliardario hippy su BBC Knowledge - TheAppleLounge.com

Steve Jobs, il miliardario hippy su BBC Knowledge - TheAppleLounge.comL’eredità più grande lasciataci da Steve Jobs forse non è Apple, ma proprio lo stesso Steve Jobs. Un hippy nell’animo che ha basato la sua vita sullo Zen, gli insegnamenti di Paramahansa Yogananda e la mania persecutiva del raggiungimento della perfezione. Idolo dei giorni nostri, il co-fondatore di Apple è preso ad esempio da molti, siano essi uomini d’affari o semplici studenti, come massimo esempio di self-made-man. Steve Jobs è ormai argomento di ogni giorno nel mondo. Biografie, film, libri che parlano di lui, statue di cera ed ora anche un documentario, dal titolo “Steve Jobs: il miliardario hippy” che, a poco più di due settimane dall’anniversario della sua scomparsa, arriva sula televisione italiana e sarà trasmesso questa sera alle ore 21.00.

Approvato dall’ETSI il nuovo standard Nano-SIM, la spunta Apple

Approvato lo standard Nano-SIM dall'ETSI - TheAppleLounge.com

L’ETSI (European Telecommunications Standards Institute), l’istituto europeo che si occupa di standard in ambito di telecomunicazioni, si è pronunciato. Il fourth form factor (4FF) di SIM meglio noto come Nano-SIM è stato approvato, diventando standard, e farà sì che le schede telefoniche per smartphone e tablet siano più piccole del 40% rispetto alle attuali Micro-SIM (3FF).

Approvato lo standard Nano-SIM dall'ETSI - TheAppleLounge.com
Le dimensioni della nuova Nano-SIM sono 12.3mm x 8.8mm x 0.67mm e, sebbene non specificato nel comunicato dell’ETSI, si evince che la Nano-SIM vincente sia quella proposta da Apple. Inutile dire che lo scontento di NOKIA, RIM e Motorola è nell’aria visto che si sono sempre opposte al progetto di Apple.

Adobe Creative Suite 6 e Adobe Creative Cloud saranno presentati il 23 aprile 2012

Adobe Creative Suite 6 CS6 e Adobe Creative Cloud presentazione, Milano 23 aprile 2012 Uscita Adobe CS6

Adobe Creative Suite 6 CS6 e Adobe Creative Cloud presentazione, Milano 23 aprile 2012 Uscita Adobe CS6
Novità da Adobe erano attese da tempo. Ormai si giocava solo al toto-data per scoprire quando la nuova Creative Suite 6, più nota forse con l’acronimo di CS6, sarebbe stata lanciata insieme ai nuovi servizi nella nuvola di Adobe col nome di Creative Cloude. Il periodo di lancio era indicato nel primo semestre 2012 e la promessa è stata mantenuta.

Dopo i primi indizi in rete, come gli sconti di primavera fino al 22 aprile sul sito di Adobe, è arrivata la notizia della presentazione ed il lancio per il 23 aprile 2012 delle novità di Adobe proprio da Adobe stessa. Ora abbiamo conferma di tale data anche in Italia visto che sono iniziati a partire gli inviti, come quello ricevuto dalla nostra redazione e che potete vedere nell’immagine di apertura.

A breve aprirà un nuovo Apple Store a Roma

È ufficiale, a breve Roma avrà il suo secondo Apple Store. Quanto a breve? Questione di 2-3 settimane, probabilmente, dal momento che il logo della Mela è già stato esposto.

Edoardo, un nostro lettore (anzi, la sua ragazza, ringraziamo entrambi) oggi si trovava al centro commerciale Galleria Porta di Roma ed ha scattato la foto che vedete in apertura.

Trojan Flashback.K, come scoprire se il tuo Mac è infetto

Ieri Doctor Web, una software house russa che sviluppa anti-virus, ha lanciato un allarme senza precedenti: sarebbero ben 600.000 i Mac infettati da Flashback.K, un trojan che nell’ultima versione nota sfrutta una falla di Java per installarsi senza il consenso dell’utente.
Oracle ha fornito un aggiornamento di sicurezza che risolve il bug Java già a febbraio ma Apple, che gestisce in autonomia gli aggiornamenti della Java SE di OS X, ha lasciato passare inspiegabilmente un paio di mesi prima di fornire un aggiornamento che è arrivato solo pochi giorni fa.

Il colpevole ritardo, dunque, sarebbe stato sufficiente a permettere la notevole diffusione del malware segnalata da Dr. Web.
F-Secure ha fornito nei giorni scorsi una breve procedura da seguire per verificare se un Mac è infetto. La procedura è relativamente semplice anche se bisogna passare per il Terminale.
Prima di procedere, nel caso non lo aveste ancora fatto, installate immediatamente gli ultimi aggiornamenti Java per Lion e Snow Leopard.

Apple che acquisisce Starbucks, abbocca anche il Sole 24 Ore

Domenica scorsa abbiamo pubblicato una notizia bomba, che aveva del sensazionale: Apple intenzionata ad acquisire Starbucks. Bastava un semplice controllo sul calendario e un rapido sguardo al link inserito sul [via] a fondo articolo per capire che si trattava del più classico dei pesci d’aprile: una notizia “troppo bella per essere vera”, strutturata secondo i canoni “stilistici” del più navigato rumor internazionale.

Era tutto inventato, ci aveva pensato il nostro Lucio Botteri a trovare l’argomento (una base “giornalisticamente” solida, vista la vecchia partnership che le due aziende strinsero anni addietro) a recuperare una foto del compianto Steve sul palco di un vecchio keynote in compagnia del CEO di Starbucks e a buttare giù una bufala di prim’ordine.

Un piccolo divertimento domenicale di cui molti lettori hanno immediatamente individuato la natura burlesca con una perspicacia che invece è totalmente mancata a un buon numero di nostri “colleghi”. “Colleghi” che non solo hanno preso per buona la panzana, ma l’hanno pure riproposta senza uno straccio di link né la ben che minima attribuzione al nostro sito. E se pensate che stia parlando solo di qualche piccolo pesce-blogger, ricredetevi: nella nostra sciabica c’è finito anche uno squalo balena che risponde al nome di Sole 24 Ore.

Retina Display, le migliori app per il nuovo iPad

Quando vi abbiamo recensito il nuovo iPad (in questo post per semplicità lo chiamerò anche iPad 3, sperando che non si offenda), abbiamo accennato al fatto che un deterrente per l’acquisto possa essere il fatto che a tutt’oggi non ci sono molte app ottimizzate per Retina Display.

Beh, le app sono poche (non pochissime) ma buone. Dopo il salto ne elencherò qualcuna, il post non ha ovviamente lo scopo di essere un elenco esaustivo, anzi, l’invito è di farvi sentire nei commenti per segnalarcene altre o per dirci qual è la vostra preferita.

Date di lancio per Intel Ivy Bridge, quale futuro per i MacBook Pro?

Finalmente abbiamo delle date precise di lancio per i processori Ivy Bridge di Intel. La commercializzazione delle nuove CPU, attese dalla comunità Mac in quanto chiave di volta per un imminente aggiornamento del line-up dei MacBook Pro, era già slittata due volte, prima all’inizio del secondo trimestre solare del 2012, poi di un altro paio di settimane.
Grazie a CPU World, che ha confermato le roadmap previste per le prossime settimane, sappiamo che la prima tornata di CPU Ivy Bridge, sia desktop che mobile, arriverà tra il 22 e il 28 aprile.

Ma c’è un ma, per quelle di fine aprile, come già vociferato, saranno solo le CPU Quad Core i5 e i7 Desktop e Mobile ad “alto” consumo (dai 45 Watt in su) e potranno dunque finire al massimo su nuovi iMac e MacBook Pro con l’attuale formato. Le CPU a basso consumo adatte all’implementazione sui MacBook Air e sul presunto MacBook Air/Pro da 15” fanno parte di una seconda tornata il cui lancio è previsto per il 3 di giugno.

Attivare l’Hotspot Personale sul nuovo iPad con Tre Italia senza jailbreak

Sul nuovo iPad Apple ha implementato la funzione Hotspot Personale. Come probabilmente già saprete o avrete appreso leggendo il nostro articolo di ieri, in Italia TIM, Tre e Vodafone hanno bloccato questa funzione e solamente Wind, che non è un partner Apple ufficiale, consente il tethering tramite nuovo iPad. Molti utenti si sono subito espressi contro questa limitazione inspiegabile di una funzionalità che pure era già disponibile sotto gli stessi operatori per vari modelli di iPhone.
A nemmeno una settimana dal lancio del nuovo iPad in Italia, però, abbiamo già una soluzione. E’ un piccolo hack che non richiede il jailbreak ma si basa sull’installazione di un carrier bundle (un file .ipcc) modificato, ed è relativamente sicuro. L’abbiamo testato con un nuovo iPad con scheda 3 e funziona perfettamente.

Prima di spiegarvi come attivare la funzione Hotspot Personale sul nuovo iPad con Tre Italia, concedetemi le dovute esenzioni di responsabilità: quella che vi proponiano, a semplice fine di discussione, è una procedura non standard ma che non invaliderà in alcun modo l’integrità del software e del dispositivo.
Tuttavia non siamo responsabili di eventuali problemi che potessero sorgere (molto difficile, perché nel caso basta un ripristino) e soprattutto delle eventuali contromisure da parte degli operatori.
E ora, se siete pronti, allacciate le cinture e vediamo di attivare questo benedetto Hotspot sull’iPad di terza generazione.

HoverBar per iPad – la recensione di TAL

Poco più di un mese fa Twelve South ha lanciato un accessorio per iPad chiamato HoverBar che nonostante non sia esattamente un campione d’innovazione ha fatto parlare di sé in tutto il MacWeb.
I motivi sono due: in primis l’ottima nomea di Twelve South, un marchio che negli ultimi anni ha saputo affermarsi con successo nella nicchia degli Apple utenti attenti al design; e poi la campagna di marketing, che ha trasformato un semplice braccio flessibile reggi-iPad in un must per chiunque voglia utilizzare il tablet Apple come postazione informatica flottante in molte e variegate occasioni, in particolar modo assieme ad un iMac.
La scorsa settimana ho potuto provare in prima persona l’HoverBar e ho scoperto un prodotto di ottima fattura ma molto meno versatile di quanto mi aspettassi.

Il nuovo iPad – la recensione di The Apple Lounge

Venerdì scorso abbiamo messo le mani sul nuovo iPad: Lucio dopo una nottata in attesa dell’apertura mattutina dello Store di Roma Est, il sottoscritto, più banalmente, in un APR locale ben rifornito fin dalla prima mattinata del 23 marzo.
Ci siamo dati il fine settimana per provare a fondo il tablet Apple di terza generazione (per quanto lo si possa provare “a fondo” in 48 ore) e siamo pronti a mettere nero su bianco le nostre impressioni.

Avrete comprensibilmente già letto molto sul nuovo iPad, quindi anziché concentrarci su specifiche o descrizioni tecniche del dispositivo – per le quali la pagina dedicata sul sito Apple è il miglior riferimento possibile – cercheremo di offrirvi un quadro generale che, per nostra scelta, si sofferma ora un po’ di più ora un po’ di meno, su alcuni elementi fondamentali. In alcuni casi troverete l’indicazione dell’autore, in altri abbiamo fuso le nostre considerazioni.
E ora veniamo al nuovo iPad. Avete mica mai sentito parlare del Retina Display?

Apple TV 1080p e quella UI che non piaceva a Steve Jobs

La storia era di quelle succose: c’è un nuovo prodotto/servizio lanciato dopo la morte di Steve Jobs (la Apple TV 1080p) e c’è un ex-ingegnere Apple che sostiene pubblicamente su Twitter che l’update del software lanciato su quel prodotto ricevette il noto bollino “shit” da parte di Steve Jobs nel 2006.


Non è un caso quindi che mezzo Mac Web, nel corso del fine settimana, ci si sia gettato a capofitto, con dichiarazioni parossistiche sulla prossima sventura di un’azienda che ha già dimenticato l’eredità del suo fondatore a pochi mesi dalla sua morte.
Tutte fregnacce, ovviamente, e bastava fare un respirone, guardare le cose da un prospettiva un po’ diversa e magari non lanciarsi in conclusioni affrettate per scoprire che di carne al fuoco ce n’era veramente poca. Anche perché l’ingegnere in questione, tale Michael Margolis, per sua stessa ammissione successiva, voleva dire un’altra cosa.

Instagram e Hipstamatic annunciano una partnership

Con una mossa che ha preso alla sprovvista un po’ tutti, Instagram e Hipstamatic hanno annunciato una speciale partnership che permetterà agli utenti della nota applicazione fotografica di condividere direttamente propri scatti all’interno del social network iPhone-only di Instagram.
A suggellare l’accordo è la nuova versione di Hipstamatic da poco aggiornata e disponibile sull’App Store (salvo ritardi di propagazione globale) che integra le API di condivisione di Instagram. Le due start-up hanno messo da parte le rivalità e preso atto che un accordo avrebbe garantito vantaggi per tutti. Compresi gli utenti, che già allo stato attuale caricano su Instagram un numero molto alto di immagini scattate proprio con Hipstamatic.

Apple annuncia un piano di dividendi e di stock buyback

A pochi minuti dall’inizio della conference call finanziaria straordinaria Apple ha formalizzato con un comunicato i contenuti dell’annuncio odierno. L’azienda ha intenzione di avviare un piano di dividendi e di di “stock repurchase”, ovvero di riacquisto delle azioni sul mercato da parte dell’azienda.
Il piano per il dividendo trimestrale di 2,65$ per azione partirà in un non meglio precisato momento del quarto trimestre fiscale 2012, che inizierà il 1 luglio 2012. L’avvio del riacquisto delle azioni, che si svilupperà su tre anni ed è stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione per 10 miliardi di dollari, è invece previsto per il primo trimestre dell’anno fiscale 2013, il cui inizio è fissato per il 30 settembre 2012. Lo scopo principale del programma di riacquisto delle azioni è quello di neutralizzare l’impatto della diluizione del titolo derivante da futuri equity grants e programmi di acquisto di azioni da parte dei dipendenti.

Le mezze verità di Mike Daisey fra teatro e giornalismo

Quando nel 2010 Mike Daisey portò in teatro per la prima volta The Agony And the Ecstasy of Steve Jobs, il suo monologo sulle condizioni di lavoro nelle aziende cinesi che producono i prodotti Apple molti altri gadget tecnologici, l’ampia copertura mediatica sulla “questione Foxconn” era di là da venire.
Certo, c’erano già stati i suicidi e il tema era già ampiamente dibatutto nei circoli relativamente ristretti del Web tecnologico. E’ soltanto dopo le recenti inchieste del New York Times che l’interesse per Foxconn e le condizioni dei lavoratori cinesi è entrato di peso in un’agenda informativa di assai più ampia diffusione.

This American Life è un famosissimo programma radiofonico statunitense che va in onda ogni settimana su numerose emittenti associate alla Public Radio International, condotto dallo speaker Ira Glass. Due mesi fa, in una puntata intitolata “Mr. Daisey and the Apple Factory”, Glass mandò in onda una versione adattata per la trasmissione radiofonica di “The Agony and the Ecstasy of Steve Jobs“.

Un interessante incrocio fra giornalismo e teatro che purtroppo ha prodotto pessimi frutti: Daisey ha “mentito”. Molte delle cose che l’attore dice nel suo monologo non sono totalmente vere, come evidenziato da un successivo lavoro di investigazione sulle fonti. This American Life ha dedicato l’intera puntata della scorsa settimana alla ritrattazione del precedente episodio e Mike Daisey è finito nell’occhio del ciclone per quelle che moltissimi giornalisti non hanno esitato a bollare come “bugie”.