Disponibile iBooks 1.2: arrivano le Raccolte e i libri illustrati

Apple ha aggiornato iBooks, l’app per la lettura degli eBooks su iOS. La versione 1.2 del programma introduce diverse migliorie sotto vari punti di vista e qualche ritocchino all’estetica dell’applicazione. La novità più importante è senza dubbio l’implementazione delle Raccolte, che permettono di organizzare in maniera personalizzata i libri e i PDF all’interno dell’applicazione. Arrivano anche il supporto ai libri illustrati (che dalle nostre parti ancora non si vedono, visto che il deserto chiamato iBookstore tale rimane) e la possibilità di stampare i PDF.

Ecco Google eBooks, i libri volano sulla nuvola

Google ha inaugurato ufficialmente il suo nuovo servizio eBooks e l’annesso eBookstore, un marketplace virtuale da cui è possibile scoprire, leggere, scaricare gratuitamente e acquistare più di tre milioni di libri in formato elettronico.

La vera novità, di cui già si vociferava da tempo, è il modello che Big G ha scelto per questa nuova impresa. Tutti i volumi rimarranno “on the cloud” e il sistema integrato di Google Books, cui si potrà accedere con il proprio account Google, permetterà di leggere i propri libri “praticamente su qualsiasi dispositivo dotato di una connessione ad internet”. Per iPhone, iPod touch e iPad nonché per i dispositivi Android è disponibile un’applicazione dedicata.

Il servizio è al momento accessibile solamente negli Stati Uniti ma nel corso del 2011 è prevista l’estensione anche a paesi esteri.

Ebook: Google sfida Apple e Amazon, IBS si fa il reader

Arriverà entro la fine dell’anno Google Editions, la risposta di Big G all’iBookstore di Apple e al Kindle Store di Amazon. La libreria virtuale del gigante di Mountain View seguirà un modello nuovo rispetto a quello dei due concorrenti. Non avendo, per ora, eBook readers da vendere Google punta tutto sulla creazione di una libreria virtuale integrata on the cloud collegata al Google Account dell’utente.

Una scelta, quella di non legare la propria impresa ad un particolare dispositivo, che a prima vista sembrerebbe vincente. In questo modo Google non sceglie se stare dalla parte di Kindle o di iPad, che, volenti o nolenti, con tutti i distinguo del caso, dominano il mercato degli eBook readers spartendosi il 79% dell’utenza. Non sono numeri in libertà: li mette nero su bianco una recente ricerca di ChangeWave. Per gli stessi motivi lascia dubbiosi la scelta di IBS che proprio ieri ha lanciato il suo nuovo eBook reader Leggo IBS, sfidando, non senza un pesante ritardo, i due titani Apple e Amazon.

Arriva Project, la rivista per iPad di Richard Branson

E’ prevista per oggi l’uscita nell’App Store US di Project Magazine, la rivista per iPad di Sir Richard Branson. Il magnate dai mille interessi batte così sul tempo Rupert Murdoch nella corsa all’iPad. Il “The Daily” per iPad di News Corp. arriverà probabilmente a dicembre e a meno di ritardi vociferati nelle ultime ore, anche se in compenso avrà l’endorsement ufficiale di Apple e servirà per lanciare un nuovo servizio di abbonamenti editoriali gestito tramite App Store.

La rivista di Branson, che si occuperà di molti argomenti diversi, arriverà domattina (ora americana) sull’App Store, precisamente a questo indirizzo. E’ disponibile anche un trailer video, che per noi italiani lascia il tempo che trova visto che l’app è già sullo Store italiano.

Giornali a pagamento su iPad, ancora problemi di sicurezza

Problemi di sicurezza riviste iPad

Problemi di sicurezza riviste iPad

Qualche tempo fa iRev e DarkApples avevano scovato una grossa falla di sicurezza nelle applicazioni per iPad di quotidiani e riviste, in pratica, tramite un exploit, era possibile leggere gratuitamente quei contenuti normalmente disponibili solo a pagamento.

Molti editori si sono quindi messi a lavoro per risolvere questo piccolo “problema”, ma a quanto pare con scarsi risultati, dato che Andrea Draghetti di Over Security ha scoperto e svelato (in parte, per non creare problemi agli editori) un metodo per leggere “a scrocco” i contenuti a pagamento.

Washington Post per iPad, Bob Woodward non sa come si usa

Ben Bradlee legge il Washington Post sul suo iPad

Anche il Washington Post si aggiunge alla schiera delle pubblicazioni statunitensi che approdano sull’iPad. Il giornale dello scandalo Watergate per pubblicizzare pubblicizzare la nuova versione digitale ha scomodato proprio Bob Woodward, che nel 1972 condusse assieme al collega Carl Bernstein l’inchiesta che porterà alle dimissioni del Presidente Nixon.

Uno spot di ottima qualità produttiva che, come fa giustamente notare John Gruber, si inserisce nel trend dei mini-film per pubblicizzare le applicazioni, soprattutto editoriali, che sta prendendo piede negli ultimi tempi (video a seguire).

iPad, edicola digitale in arrivo da Apple?

Apple Newsstand

Apple Newsstand

Secondo quanto riporta Bloomberg Apple vuole entrare di prepotenza nel mercato dei quotidiani scaricabili in formato digitale. Per questo, l’azienda sarebbe al lavoro su un nuovo servizio (denominato in maniera ufficiosa Digital NewsStand), del tutto simile ad iBookstore, dedicato però a riviste e quotidiani.

Una vera e propria edicola digitale, dove poter acquistare comodamente quotidiani e riviste. Il servizio è progettato con un occhio di riguardo per iPad, ma dovrebbe essere accessibile a tutti i dispositivi iOS come iPhone ed iPod Touch.

Giornale iPad-only: News Corp assume

Continuano a susseguirsi le indiscrezioni sul lancio di un giornale per iPad e smartphone da parte della News Corp di Rupert Murdoch. Non ci sono ancora date precise né è dato sapere come si chiamerà la nuova testata, ma di sicuro la direzione sta assumendo. Secondo quanto riporta Peter Kafka di All Things Digital la più recente delle new entry nel team di lavoro del progetto di Murdoch sarebbe Greg Clayman, finora responsabile della distribuzione digitale per la Viacom.

Clayman è un esperto di pubblicazione di contenuti multimediali digitali e per la News Corp si occuperà degli aspetti operativi legati all’ambito business, ricoprendo quello che si potrebbe definire il ruolo dell’Editore. Sempre che siano ancora valide le strutture dell’editoria cartacea standard anche per la nuova misteriosa “creatura” di News Corp.

Le mille facce di Papermaster secondo Repubblica

La notizia dell’abbandono del SVP Apple Mark Papermaster è approdata anche nelle sezioni tecnologiche dei grandi giornali nazionali italiani, probabilmente perché considerata uno strascico della questione dell’antennagate, vicenda sulla quale i media mainstream nostrani hanno dato del loro peggio.

Ieri Repubblica ha raccolto lo spunto dell’ANSA, che ha riportato con le consuete imprecisioni la notizia dell’addio del dirigente all’azienda di Cupertino. Non vogliamo segnalare tutti gli errori e le drastiche approssimazioni di cui è infarcito il pezzo, ve lo lasciamo come esercizio. Piuttosto è interessante notare quante volte sia cambiato l’aspetto di Mark Papermaster nella foto pubblicata da Repubblica e come di tre immagini usate in tempi diversi per accompagnare l’articolo, non una sia quella del dirigente al centro della questione.

Anche l’Espresso arriva sull’iPad

Anche l’Espresso approda sull’iPad (link iTunes) e lo fa con un’applicazione gratuita che a fini promozionali permette di scaricare subito gratuitamente i due più recenti numeri della rivista. Siamo ormai abituati a vedere arrivare sull’iPad applicazioni editoriali tutte molto simili fra loro, eccezion fatta per alcune app come quella della Stampa (che però ha ancora un bel po’ di strada fare).

L’Espresso per iPad non va in una direzione nuova e si inserisce nel solco già noto della trasposizione del PDF della rivista sul Tablet. Al momento non ci sono contenuti multimediali che differenziano l’edizione per iPad da quella che si può acquistare in edicola, ma va pure detto che forse il target della rivista giustifica in parte questa scelta. Nel complesso il giudizio tende alla sufficienza, ma la carenza di una vera volontà di innovazione da parte degli editori viene riconfermata anche in questo caso.

Apple e Amazon, carenza di concorrenza?

Il Procuratore Generale dello Stato del Connecticut, Richard Blumenthal, vuole fare chiarezza sui rapporti che si sono venuti a creare fra i maggiori editori statunitensi e due dei più grandi distributori di eBook del paese, vale a dire Amazon e Apple. L’ipotesi è che si siano originati equilibri anti-concorrenziali fra le due aziende dell’IT a causa dei contratti che gli editori hanno sottoscritto con entrambe e che impediscono, di fatto, un livellamento verso il miglior prezzo possibile per i libri digitali.

Il nocciolo della questione è egregiamente riassunto da un passaggio del comunicato ufficiale con cui l’ufficio del Procuratore ha dato notifica dell’avvio dell’indagine:

“Sia Amazon che Apple hanno raggiunto accordi con i maggiori editori di ebook che assicurano ad entrambi il miglior prezzo per gli ebook sulla concorrenza con clausole del tipo ‘most favored nation‘. […] Questi accordi sembrano impedire ad alcuni editori l’offerta di prezzi scontati ad alcuni concorrenti di Apple e Amazon, perché altrimenti essi sarebbero costretti ad offrire lo stesso trattamento ad Apple e Amazon.”

Apple, Time Inc. e l’iPad: è “scontro” sugli abbonamenti

Time Inc. è uno dei grandi editori che ha deciso di scommettere molto sull’iPad e lo ha dimostrato con la pubblicazione su App Store di due delle proprie riviste più importanti (Sports Illustrated e Time Magazine). Ma secondo quanto riportato da Peter Kafka su All Things Digital, il rapporto fra Time Inc. ed Apple è ben lontano dall’essere idilliaco a causa della bocciatura dell’applicazione di Sports Illustrated che avrebbe dovuto introdurre la possibilità di scaricare la rivista in abbonamento.

In buona sostanza il problema è questo: Time Inc. ha inviato in approvazione una versione di Sports Illustrated per iPad gratuita con la quale gli utenti che hanno versato una quota direttamente all’editore per l’abbonamento avrebbero potuto scaricare liberamente i nuovi numeri della rivista. Apple all’ultimo minuto non l’ha accettata, costringendo l’editore a continuare la vendita dei singoli numeri come applicazioni standalone su App Store.

AUTOSPRINT per iPad, disponibile una nuova versione

E’ disponibile su App Store la nuova versione del magazine Autosprint per iPad. La rivista di automobilismo, ben nota agli appassionati di motori, era già approdata tempo fa con un’applicazione dedicata sull’App Store, ma la partenza non era stata delle migliori. Gli sviluppatori hanno saputo ascoltare critiche e suggerimenti dei lettori e con la nuova versione 1.3.1.1 hanno notevolmente migliorato l’applicazione.

Il fatto che vi segnali qui su TAL questa rivista consideratelo pure un caso anomalo, nel senso che il sottoscritto e le corse automobilistiche vivono su due pianeti distinti. Non ci posso fare nulla, non mi appassionano. Ma sapete cosa mi appassiona? Vedere che un importante rotocalco di settore ha preso sul serio la sfida dell’iPad e ha saputo creare un prodotto completo e ottimizzato, che per una volta non è soltanto un mero riadattamento del PDF della rivista cartacea.

La Stampa su iPad, si può dare di più

Anche La Stampa arriva finalmente sull’iPad. Il quotidiano di Torino debutta con un’applicazione che si discosta fortemente dai software cloni dei concorrenti diretti (Repubblica e Corriere) ma che purtroppo non riesce ancora ad offrire un’esperienza d’uso all’altezza delle aspettative maturate nell’attesa di un paio di mesi che ha preceduto il lancio di ieri. Ottima la scelta di non limitarsi alla mera ripubblicazione del PDF dell’edizione cartacea ma ci sono ancora tanti spigoli da smussare.

L’esempio che La Stampa ha deciso di seguire è quello dell’applicazione per iPad del Wall Street Journal, ma l’allievo, in questo caso, dovrà fare ancora un bel po’ di pratica per superare il maestro. Il giudizio finale è positivo (ma non sono d’accordo gli utenti che hanno scritto le prime recensioni su App Store), non fosse altro per premiare l’impegno nel voler creare qualcosa di diverso.

Repubblica sull’iPad e l’Assante ingiustificato

Come sempre accade in occasione del lancio di prodotti Apple di una certa rilevanza, anche la stampa generalista e i telegiornali si sono accorti dell’esistenza della Mela e di un prodotto chiamato iPad. Pardon, IPAD, o meglio: I-Pad. Anzi no: Ipad. I giornalisti di TG1 e TG5 ci hanno dilettato con servizi fotocopia incentrati sulla buffa questione della pronuncia (si dirà iPad o iPed?). Ma lo scettro della castroneria dell’anno va di diritto ad Ernesto Assante di Repubblica. Il giornale diretto da Ezio Mauro sta dedicando ampie pagine all’iPad senza mai dimenticare l’autocelebrazione del proprio lettore di PDF, pardon, la propria edizione per iPad.

Digitalizzare la versione cartacea del giornale non è sufficiente per considerarsi dei pionieri della stampa del futuro. E soprattutto sarebbe ora che i grandi giornali si rendessero conto che sono i contenuti a fare la differenza, non i video inseriti alla bene e meglio all’interno di un PDF potenziato (e il cui playback soffre ancora di fastidiosissimi bug). Soprattutto perché il pubblico digitale è in grado di accorgersi molto più facilmente delle panzane tecnologiche che i giornali di carta rifilano ai lettori su base quasi quotidiana.

Il Corriere su iPad: De Bortoli lo mostra in un video

Per promuovere la nuova applicazione per iPad del Corriere Della Sera (link iTunes) è sceso in campo direttamente il direttore della testata di Via Solferino, che ne mostra il funzionamento su iPad in un video pubblicato su Corriere.tv.

Apprezzabile lo sforzo di modernizzazione da parte del direttore, nome storico dell’informazione italiana. Ma il video, a chi abbia già una minima idea di come funzioni un iPad, o anche solo un iPhone, mostra più che altro i limiti dell’applicazione del Corriere.

Il software, gratuito almeno per un po’, permette praticamente di leggere un PDF del giornale o poco più (qualche riproduzione di video, qualche immagine in più). Non fa meglio il software di Repubblica, per il quale al momento non è ancora disponibile un video ufficiale. A questo punto spero vivamente in un keynote di Eugenio Scalfari.

La Stampa per iPad, qualche precisazione

Sabato scorso vi abbiamo segnalato lo spot con cui il quotidiano La Stampa ha preannunciato il suo arrivo sull’iPad. Il video (dopo il salto) presenta una versione digitalizzata del giornale sfogliata con stile impeccabile da modelli che lasciano trapelare ben poche emozioni.

Dalla clip non si intuisce molto sulla versione digitalizzata del giornale e di primo acchito l’impressione era che anche a Torino avessero scelto di seguire la via del “PDF potenziato”: un semplice documento di testo con immagini ottimizzato per il dispositivo di Apple. Un po’ quello che hanno fatto Repubblica e il Corriere, presi dalla foga di “esserci” fin da subito.

Ci è stato però assicurato (da chi ha sicuramente una conoscenza diretta dei progetti per iPad de La Stampa) che il quotidiano torinese non si appiattirà al livello della concorrenza e il giornale non sarà un mero PDF iPad-izzato.

iSBN, l’ebookstore per iPhone e iPad di ISBN edizioni

Manca solamente una settimana all’arrivo dell’iPad in Italia e ancora c’è ben poca chiarezza sui progetti degli editori e più in generale sul mercato degli eBook in Italia (se ne esiste uno). All’ultimo Salone del Libro di Torino è stata annunciata ufficialmente la nascita di edigita, una joint venture fra tre grandi gruppi editoriali (Feltrinelli, Messaggerie Italiane con GeMS, RCS Libri) il cui scopo è la conversione in digitale di almeno 2000 titoli entro l’autunno.

Quella che viene definita “una rivoluzione italiana nella distribuzione degli ebook” è in realtà un tentativo goffo e tardivo con cui i grandi editori cercano di farsi portatori di un cambiamento che non comprendono nemmeno fino in fondo. Basta dare un’occhiata al modo in cui si presentano al Web (Untitled Document) e all’uso improprio che viene fatto di termini basilari della materia “ebook” nel comunicato di presentazione dell’iniziativa.

Nella Terra Desolata dell’editoria digitale italiana c’è ancora un po’ di spazio per chi ha deciso di seguire una strada indipendente. ISBN edizioni è una casa editrice, fondata a Milano nel 2004 come marchio de Il Saggiatore, indipendente dal 2009 e attualmente diretta da Massimo Coppola (avete presente il programma di MTV, “Avere Vent’anni”? Qui il podcast su iTunes).

iPad Ready, il Corriere della Sera rilancia

Appena ieri vi davamo notizia del primo quotidiano italiano pronto per iPad. Ecco che oggi arriva il primo rilancio dal mondo dell’editoria. Ed arriva da quella testata che tutti ci aspettavamo fosse la prima a dare la notizia di essere pronta al fenomeno iPad.

Come lascia intuire l’immagine di apertura, parliamo del “Corriere della Sera” la cui immagine campeggia da tempo sulla homepage italiana della Mela. Il quotidiano, edito dal gruppo RCS Mediagroup, dichiara oggi che si sta preparando al lancio di iPad. Presumibilmente, possiamo pensare che già adesso potrebbe essere tutto pronto ma, magari, preferiscono mettere a punto alcuni dettagli.

“la Repubblica+”, iPad Ready

Notizia fresca di giornata. L’editoria italiana inizia a muoversi per non farsi trovare impreparata al lancio di iPad nel nostro paese che si avvicina ogni giorno che passa.

A dare l’annuncio è il “Gruppo Editoriale l’Espresso” che da poche ore ha lanciato la versione del giornale “la Repubblica” che si chiama “la Repubblica+” pronta per essere letta, memorizzata e con la quale si potrà interagire direttamente sul nuovo nato di Cupertino.

L’applicazione lanciata, come dichiarato da “la Repubblica.it” non è ancora quella definitiva che sarà ulteriormente arricchita per il lancio ufficiale dell’iPad in Italia. Si può interagire con la “Repubblica+” sia in modalità landscape (orizzontale) che portrait (verticale) e l’applicazione, almeno per alcuni mesi, sarà totalmente gratuita. Quella dei prossimi mesi è, infatti, una sperimentazione. In seguito si saprà se e quali contenuti saranno gratuiti e quali a pagamento.