iTunes Subscription anche per Wired e GQ per iPad

Continua la migrazione verso il modello delle iTunes Subscription per le riviste iPad di Condé Nast. Questa settimana è il turno di Wired e GQ, che con l’aggiornamento disponibile da ieri hanno introdotto la possibilità di abbonarsi direttamente dall’interno dell’applicazione.
Particolarmente interessanti i prezzi, uguali per Wired e GQ: 1,99$ è il costo di un singolo numero, così come dell’abbonamento mensile. Attenzione perché l’abbonamento si rinnova automaticamente ogni mese a meno che non sia l’utente a disdire la sottoscrizione. Con 19,99$ è possibile invece abbonarsi alle riviste per un anno.

Apple alla BEA per promuovere iBookstore

L’allergia di Apple ai grandi Trade Show è nota ed è il motivo per cui Apple si è progressivamente ritirata da tutti gli eventi di questo tipo, compresi quelli interamente incentrati sui prodotti della Mela, come il Macworld Expo. E’ per questo che sorprende scoprire che dal 24 al 26 maggio prossimi Apple sarà presente con uno stand al J.Javits Center di New York in occasione di BookExpo America, la più importante fiera del libro statunitense. A quanto si legge sul sito della BEA Apple sarà rappresentata da Scott Simpson, responsabile dell’iBookstore. Non è difficile intuire che lo scopo della presenza dell’azienda alla fiera sia quello di promuovere ad un pubblico di addetti la libreria virtuale per iOS.

Condé Nast e iTunes Subscription: nuove riviste disponibili

Condé Nast ha aggiornato ieri altre quattro delle proprie riviste per iPad attualmente presenti sull’App Store passando alla seconda tornata dell’implementazione delle iTunes Subscription. L’ultimo update delle app di Vanity Fair, Golf Digest, Glamour e Allure dà la possibilità di sottoscrivere un abbonamento annuale alla rivista “di bit” (e contemporaneamente anche a quella cartacea) a soli 19,99$ all’anno. Un singolo numero della rivista costa invece 1,99$, una bella differenza rispetto alla precedente prezzatura.

iTunes Subscription: il 50% degli utenti accetta la cessione dei dati

Non è un mistero che la raccolta di informazioni anagrafiche sulla propria clientela abbia un peso importante nelle economie di molti editori di riviste e periodici. Non a caso durante le prime fasi del lancio delle nuove iTunes Subscriptions una delle principali paure che trattenevano gli editori dall’accettare i termini e le condizioni di Apple era quella di dover rinunciare alla profilazione approfondita dei propri lettori.
Ora sembra che molti pezzi grossi del settore abbiano iniziato a ricredersi, a partire da Hearst e Condé Nast che nei giorni scorsi hanno iniziato il roll out di versioni delle proprie app/riviste aggiornate per supportare gli abbonamenti in-app di Apple. Il motivo di questo cambiamento di rotta lo svela Jeff Bercovici di Forbes: circa il 50% degli utenti accetta di condividere informazioni con gli editori volontariamente, cliccando sul pulsante “consenti” quando compare il pop-up di opt-in previsto dalle API delle in-app subscription.

Condé Nast si arrende alle in-app subscription su iPad

I grandi gruppi editoriali cominciano a “capitolare” e uno dopo l’altro si rassegnano a darla vinta ad Apple: dopo Hearst anche Condé Nast ha accettato di vendere le proprie riviste su iPad utilizzando il sistema delle in-app subscription lanciato da Apple contestualmente al debutto del The Daily, il quotidiano iPad-only di News Corporation.
La prima rivista di Condé Nast ad implementare il supporto al nuovo metodo di abbonamento digitale è il New Yorker, già disponibile su App Store nella nuova versione. I lettori possono abbonarsi alla rivista per un mese (4 numeri) a 5,99$ con un forte sconto rispetto ai 4,99$ richiesti per ogni numero prima dell’attivazione del nuovo sistema di subscription. Sono previsti anche un abbonamento annuale da 59,99$ che dà accesso illimitato sull’iPad e sul browser e un abbonamento annuale da 69,99$ che garantisce anche la spedizione a domicilio della versione cartacea della rivista. Da non sottovalutare il fatto che coloro che già hanno sottoscritto un abbonamento tradizionale possono leggere gratuitamente la rivista sul proprio Tablet Apple.

The Daily per iPad, in rosso di 10 milioni

The Daily, il giornale per iPad del gruppo News Corp., è in rosso. Lo ha rivelato il Chief Operative Officer di News Corporation Chase Carey durante la conference call per l’annuncio dei risultati finanziari del gruppo per il trimestre che si è concluso a marzo. E’ un work-in-progress, ha detto Carey riferendosi al The Daily, che durante l’ultimo trimestre ha registrato una perdita di 10 milioni di dollari.
Quello sui risultati economici tutt’altro che soddisfacenti è solo uno dei dati importanti rivelati durante la conference call. Il CFO Dave DeVoe si è lasciato sfuggire anche il numero di download effettuati dagli utenti: 800.000.

Push Pop Press, ecco come due ex-ingegneri Apple rivoluzioneranno la lettura sul tablet

Push pop

Dopo più di un anno, il mondo dell’editoria globale (italiana in primis) è ancora lì, con l’iPad in mano a domandarsi se può bastare un video interattivo in un PDF a rivoluzionare il concetto di libro e rivista digitale.
Tentativi poco eleganti, scomposti e sopratutto inutili: publishers ed editori che ancora non hanno trovato un accordo né con Apple né tra di loro e si lasciano scappare un affare da milioni di tablet venduti, continuando a ripeterci che il mondo editoriale è in crisi.

Più vado avanti più mi sorprendo nel vedere in che modo goffo qualche editor ci prova, visibilmente alla cieca, ad entrare nell’App Store, ma ancora di più mi sorprendo nel vedere che grandi nomi ancora nemmeno si pongono il problema, come se l’iPad e i suoi cloni avessero venduto sì e no 100 unità.

E poi, progetti come questo Push Pop Press mi risollevano l’animo, con due ingegneri (formatisi in Apple, tanto per dire), che azzeccano praticamente tutto e pubblicano un capolavoro editoriale per l’iPad e iPhone. E voi state ancora lì a leggere i PDF?

Condé Nast rallenta lo sviluppo su iPad

iPad come strumento per leggere giornali e riviste. Si tratta di una delle feature più sponsorizzate da Apple e una delle più utilizzate, è sufficiente vedere i giornali e le riviste pubblicati esclusivamente sul tablet di Cupertino (Project, The Daily, Atomix). Tra le case editoriali che per prime hanno creduto (e soprattutto investito) su iPad c’è Condé Naste, che ha però intenzione di rallentare il suo sviluppo per iOS.

The Daily, un buco nell’acqua?

Thedaily

In molti ci avevano sperato: The Daily avrebbe spianato la strada a nuove realtà editoriali, dimostrando che è finalmente possibile abbandonare la carta in favore di un’edizione completamente digitale, interattiva e pensata esclusivamente per il mondo dei tablet. iPad in primis.

Eppure, a distanza di qualche mese, le cose sembrerebbero andare nella direzione opposta: l’investimento da 30 milioni di dollari di Murdoch potrebbe essersi rivelato un buco nell’acqua, con pochi lettori a supportare gli sforzi editoriali di News Corp. e sempre meno interesse nel quotidiano da 99 centesimi di dollaro a settimana.

The Daily per iPad alla prova del fuoco

The Daily, il quotidiano iPad-only di News Corporation, la prossima settimana dovrà affrontare il “momento della verità”. Lo ha detto Jon Miller, chief digital officer dell’azienda di Rupert Murdoch, durante un intervento al Media Summit di Abu Dhabi. A partire dal prossimo lunedì la pubblicazione diverrà definitivamente a pagamento, dopo un lungo periodo di prova gratuito iniziato lo scorso febbraio e più volte rinnovato.

Il costo del giornale, oggettivamente, non è alto: 99 centesimi di dollaro alla settimana, nemmeno 4 dollari al mese (con la possibilità di sottoscrivere un abbonamento annuale per 39,99$. Ma quale sarà la risposta dell’utenza iPad?

Un nuovo libro in uscita sull’iCon Steve Jobs

Steve Jobs, Hoepli, L'uomo che ha visto il futuro

Steve Jobs, Hoepli, L'uomo che ha visto il futuro

“Steve Jobs, l’uomo che ha inventato il futuro”. Sarà questo il titolo della versione italiana del libro “The Steve Jobs Way, iLeadership for a New Generation”, in uscita con Hoepli il prossimo 29 marzo. Gli autori del nuovo tomo sul co-fondatore Apple, una delle personalità della Silicon Valley su cui si è scritto di più, sono Jay Elliot e Will Simon. Il primo è stato un dirigente Apple di lungo corso e per diversi anni ha ricoperto la carica di Vice Presidente a Cupertino, mentre il secondo forse qualcuno lo conoscerà già per il suo bestseller iCon,  biografia non autorizzata di Steve Jobs.

Il nuovo libro, già pre-ordinabile dal sito Hoepli (link a fine post), non affronta tanto le vicende personali dell’uomo Jobs, quanto il suo metodo professionale. Lo scopo degli autori è quello di delineare “the Jobs Way”. Capire cioè quali sono i tratti che definiscono la leadership di uno dei più stimati CEO di tutta l’industria informatica e dell’elettronica di consumo.

Wired Italia arriva su iPad

Anche Wired Italia arriva su iPad e lo fa con un’applicazione gratuita che mescola i contenuti del sito Web della rivista e quelli del Magazine in un unica soluzione. Un’app ibrida, insomma, che fa da lettore dei contenuti del sito e allo stesso tempo da reader per il numero del mese, che però va comprato a 2,99€ (uno in meno rispetto al prezzo della copertina). La vendita è gestita tramite gli acquisti in app.

Questa versione italiana dell’app di Wired ha i suoi pregi ma ancora parecchi difetti. L’interfaccia che riporta su iPad i contenuti del sito viene visualizzata immediatamente all’apertura dopo un delay di pochi secondi sul menu principale. La gestione degli articoli, suddivisi per categorie, è molto simile al sistema a strisce a scorrimento orizzontale inventato da Pulse (“molto simile” è un eufemismo), anche se poi la pagina vera e propria con l’articolo altro non è che la visualizzazione del sito nel browser interno.

Random House passa all’agency model; presto su iBookstore?

Random House, il più grande editore/distributore degli Stati Uniti e del mondo ha ceduto all’agency model ed ha annunciato che da ieri tutti gli ebooks in catalogo vengono venduti secondo questo modello. L’agency model, se ne è parlato parecchio dopo l’introduzione di iBookstore, consiste nel vendere direttamente al consumatore attraverso un agente che tiene per se una percentuale sul costo del libro. Si contrappone al modello “all’ingrosso”, che è quello librario tradizionale: il distributore vende alla libreria un tot di volumi e tocca poi alla libreria prezzarli e smerciarli per fare profitto.

Un esempio di agency model è per l’appunto quello di iTunes Store e dunque di iBookstore: il publisher decide il prezzo del libro secondo regole stabilite ma con una relativa elasticità. In caso di vendita il 30% tocca ad Apple, mentre il resto se lo tiene l’editore. Non a caso la scelta di Random House sembra spianare la strada ad un ingresso del gigante USA nella libreria virtuale di Apple.

Google One Pass, la risposta di Big G agli abbonamenti in-app

La novità degli abbonamenti in-app non avuto nemmeno il tempo di sedimentare che già Google ha presentato la sua controproposta. Si chiama One Pass ed è “un sistema di pagamento che consente agli editori online di addebitare ai clienti il costo di articoli e altri contenuti”.

One pass è legato al servizio Google Checkout ed è diverso nell’approccio rispetto alla proposta di Apple. Quello che potrà ingolosire di più gli editori, però, è che Google potrebbe accontentarsi di una fetta degli introiti decisamente inferiore rispetto al 30% preteso da Apple.

Abbonamenti in app, il punto della situazione

La schermata di abbonamento del The Daily

Come promesso da Eddy Cue durante l’evento di presentazione del The Daily, Apple ha ufficializzato il sistema di abbonamenti in app inaugurato dal quotidiano per iPad di Rupert Murdoch.

Le reazioni alla novità sono le più disparate. O anche le più disperate, visto che alcuni provider di contenuti sono già sul piede di guerra contro un sistema che proprio non riescono a digerire. C’è quel 30% di “tassa Apple” che i publisher non vorrebbero pagare. Qualcuno ha buttato giù la pillola e ha iniziato attivamente a proporre abbonamenti in app, altri hanno preferito aspettare o ritirarsi minacciando di adire le vie legali.

Apple, contenuti in abbonamento su App Store

Abbonamenti App Store

Abbonamenti App StoreSe ne parlava da tempo, adesso è ufficiale, Apple ha lanciato su App Store il nuovo sistema di acquisto dei contenuti tramite abbonamento, in modo simile a quanto fatto da Rupert Murdoch con il suo The Daily.

Da oggi sarà quindi possibile per gli editori offrire abbonamenti a contenuti o nuovi numeri di quotidiani e riviste scegliendo la formula che preferiscono, abbonamento settimanale, mensile, bimestrale, trimestrale, semestrale o annuale.

The Daily Indexed, il sito che farà infuriare Murdoch

The Daily, il nuovo quotidiano iPad only di News Corporation, permette ai lettori di condividere via email o sui social Network gli articoli del giornale visibili sul Tablet con un sistema “alla Instagram”. Non c’è un vero sito del giornale che raccoglie tutti i contenuti, ma le pagine singole degli articoli possono essere visualizzate da chiunque abbia a disposizione un browser (esempio).

La prima cosa che mi è venuta in mente durante la presentazione, quando la feature è stata annunciata, è che basta un po’ di buona volontà per raccogliere i link di condivisione di tutti gli articoli e creare ogni giorno una edizione online del The Daily liberamente navigabile. Come me ci hanno pensato probabilmente in tanti, ma Andy Baio è stato velocissimo e ha messo subito in pratica l’idea. Il risultato è un blog Tumblr chiamato banalmente “The Daily Indexed” che funge da indice quotidiano pubblico dell’iPad-giornale di News Corporation.

The Daily arriva su iPad

Si è da poco concluso l’evento di presentazione del The Daily, il nuovo quotidiano per iPad di News Corporation. Alla presentazione, che si è svolta presso il Museo Guggenheim di New York, erano presenti Rupert Murdoch, il VP Internet Services di Apple Eddy Cue e i tre executive responsabili del Daily, ovvero Jesse Angelo, John Miller e Greg Kleinman.

L’app, almeno a giudicare dalla presentazione, promette bene anche se non c’è nessuna grande sorpresa rispetto a quanto era già trapelato nei giorni scorsi: The Daily sarà pubblicato quotidianamente (ma ci saranno comunque breaking news e aggiornamenti in tempo reale) e proporrà contenuti testuali e multimediali di vario genere. Costerà 99 centesimi di dollaro alla settimana (o 39,99$ l’anno) e verrà inviato tutte le mattine sugli iPad degli abbonati tramite una nuova tecnologia di push subscription che Apple per adesso sta testando solo su questa applicazione.

The Daily per iPad, ecco come sarà

Oggi alle 11:00, ora di New York, Rupert Murdoch e il VP Internet Services di Apple Eddy Cue presenteranno ufficialmente The Daily, il nuovo quotidiano per iPad di News Corporation.
Questa sera alcuni giornalisti più accreditati degli altri sono invitati ad un cocktail party nientepopodimenoché nell’appartamento di Murdoch a Manhattan durante il quale verrà mostrata loro un’anteprima del nuovo giornale digitale.

Peter Kafka, nonostante scriva per un supplemento del Wall Street Journal di Murdoch, non ha ricevuto alcun invito per la festa privata di stasera. Forse un po’ per ripicca, o forse per contribuire all’hype, ha già svelato alcuni dei dettagli cruciali del nuovo prodotto editoriale del suo datore di lavoro.

Playboy arriva su iPad in versione non censurata

Playboy iPad

Playboy iPad

Fermi tutti, Playboy arriva su iPad. La notizia arriva direttamente da Hugh Hefner, fondatore della celebre rivista, che ha pubblicato su Twitter il messaggio che vedete qui sopra. Playboy sarà disponibile da marzo su iPad, in versione non censurata.

Come è possibile, visto che Apple non accetta app con contenuti erotici? Semplice, secondo quanto riportato da Forbes, Playboy non arriverà sotto forma di applicazione scaricabile, il servizio sarà completamente online, accessibile tramite abbonamento.

The Daily per iPad arriva il 19 gennaio?

The Daily, il nuovo quotidiano digitale per iPad di News Corporation, debutterà il 19 gennaio. La data non è ancora ufficiale, ma quasi. A rivelarla è Jeff Bercovici su Forbes, che ha avuto modo di confermarla grazie ad una fonte interna alla compagnia di Murdoch.

Peter Kafka, su All Things Digital, aveva già anticipato prima di Natale che con ogni probabilità The Daily sarebbe stato lanciato nella settimana del 17 gennaio.

Le indiscrezioni trovano conferma anche nella pagina di cortesia che ora compare all’indirizzo thedaily.com, dove la scritta “Coming Soon” indica l’imminenza dell’avvio delle pubblicazioni.

The Daily, il quotidiano per iPad arriverà il 17 gennaio?

The Daily

The Daily

The Daily, il quotidiano di News Corporation progettato appositamente per iPad, potrebbe vedere la luce il 17 gennaio. Inizialmente si parlava di un lancio previsto per fine novembre, ma così non è stato, dato che del quotidiano di Rupert Murdoch non c’è traccia su App Store.

Il quotidiano dovrebbe essere disponibile ad un prezzo piuttosto contenuto, da più parti si ipotizza un costo fissato a 99 centesimi (di dollaro) a settimana, mentre l’abbonamento mensile dovrebbe costare 4 dollari, ma si tratta di cifre non ancora ufficiali, al momento.