Apple risolve la causa sugli e-book (pagando)

840 milioni di dollari sono tanti anche per Apple: è proprio per evitare di pagare una cifra del genere che Cupertino ha raggiunto un accordo stragiudiziale per il caso e-book, senza però rinunciare a procedere con l’appello. Il risarcimento milionario, somma delle richieste relative alla class action dei consumatori e alle azioni intentate da 33 diverse autorità locali statunitensi, avrebbe potuto concretizzarsi già dal prossimo mese, e se non altro Apple ha evitato un salasso immediato.

Caso-Ebook

Apple aggiorna iBookstore, ma (per ora) solo per gli autori

Tra le poche cose che non hanno ancora cambiato faccia con iOS7 c’è iBooks. L’applicazione per iPad e iPhone dedicata ai libri mostra ancora agli utenti – memento di un’era passata – tutto lo skeumorfismo degli scaffali fintolegno e dei pulsantoni con le ombreggiature. Questo non significa che Apple non pensi a un aggiornamento dell’interfaccia nel prossimo futuro, magari in concomitanza con l’evento iPad di questo ottobre; del resto, anche le suite iLife e iWork attendono un bel restyling (e facciano pure con comodo, se la troppa fretta rischia di creare altri abomini come la grafica a Crystal Ball del Game Center).

Ibookstore

Oyster: una biblioteca per iPhone

The world’s mine oyster, «Il mondo è la mia ostrica»: William Shakespeare, Le allegre comari di Windsor, atto secondo, scena seconda. Questa espressione è divenuta proverbiale per indicare la miriade di tesori pronti a essere scoperti da chi sarà in grado di apprezzarli; sedotta dal concetto, l’anno scorso una startup newyorkese – fondata da ex dipendenti di Google e Microsoft – ha scelto proprio l’ostrica come nome della società e del suo prodotto di punta. Oyster, appena lanciata per iOS (per ora solo in USA e su iPhone), è a tutti gli effetti un vero potenziale scrigno di tesori per tutti gli appassionati di lettura: o, come hanno sinteticamente definito altri, Netflix (o Spotify) per i libri.

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Kindle Matchbook, il killer di iBookstore?

Se siete come me, l’acquisto di un libro è un’attività molto frequente. E se siete come me, altrettanto frequente è l’angoscia della tragica domanda esistenziale che accompagna quel fatale momento. Come comprarlo, cartaceo o e-book? Non è un dilemma da poco. I vantaggi dell’e-book sono evidenti: disponibilità immediata (compro e posso subito cominciare a leggere), sincronizzazione istantanea su qualsiasi device, nessun ingombro e possibilità di portarsi dietro migliaia di titoli sul proprio iPad. E, normalmente, un prezzo minore, anche se non di molto.

Matchbook

Caso ebook: multa salata in arrivo per Apple?

D’accordo che Wall Street ha accolto con moderato entusiasmo i risultati del Q3 di Apple, va bene che la politica di riacquisto delle azioni di Cupertino significa ottimismo per il futuro dell’azienda, ma cinquecento milioni di dollari di multa non sono uno scherzo, neanche per un gigante. Ebbene, questa è la cifra che Apple potrebbe essere costretta a pagare per il caso ebook.

Danni

Cartello sugli e-book, si chiude il dibattimento

Dopo quasi tre settimane, si è chiuso ieri senza particolari sorprese il dibattimento nel processo contro Apple sul caso del cartello per gli e-book. L’accusa ha ribadito le accuse dei giorni scorsi, e cioè l’ipotesi che Cupertino, a fine 2009, si sia accordata con cinque grandi editori per imporre un modello di prezzo più remunerativo, a scapito dei consumatori e imponendolo nei fatti anche ad Amazon. Chiamato a testimoniare, Eddy Cue aveva ammesso l’aumento dei prezzi nel mercato ma negato ogni volontà di cartello sua o di Steve Jobs.

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5 libri Apple da regalare a Natale

i segreti di apple libro

libri apple natale 2012

Continua la rubrica di TheAppleLounge dedicata ai consigli per le feste che si avvicinano sempre di più: questa volta vediamo cinque interessanti titoli da poter regalare a Natale agli appassionati della mela, poiché tutti dedicati al mondo Apple.

Condé Nast lancia le Interactive Replica di GQ e Wired per iPad

Condé Nast ha presentato ieri a Milano le nuove versioni per iPad di GQ e Wired.
Sono applicazioni completamente riprogettate che l’editore chiama Interactive Replica. Non i soliti sfogliatori di PDF ma vere e proprie versioni “digitally enhanced” dell’edizione cartacea. Riviste virtuali che sfruttano le possibilità offerte dal’iPad per arricchire l’esperienza di lettura con elementi multimediali con un obiettivo fondamentale: l’interattività.

Chiude The Daily, il quotidiano iPad-only di Rupert Murdoch

Alla fine non ce l’ha fatta. The Daily, il quotidiano iPad-only di News Corp. non ha soddisfatto le aspettative e verrà definitivamente chiuso il 15 dicembre.
E’ una piccola sconfitta per Rupert Murdoch, che ci aveva creduto assieme ad Apple.
Non è certo un fulmine a ciel sereno, quello ufficializzato ieri dal gigante dell’editoria: la scorsa estate era già stato licenziato un terzo dello staff del giornale.
Dopo il 15 dicembre i “superstiti” confluiranno nella redazione del New York Post e Jesse Angelo, Direttore del The Daily, sarà il nuovo editore del giornale.

iPad Mini, pubblicità su TIME e sul New Yorker

The New Yorker

TIME

Apple ha deciso di pubblicizzare l’iPad Mini su due importanti riviste americane, ovvero TIME e The New Yorker, magazine che non hanno bisogno di presentazioni, spero. Il metodo scelto per pubblicizzare il piccolo tablet però è molto particolare, la quarta di copertina è occupata dall’immagine dell’iPad Mini a grandezza naturale, sullo schermo la copertina della rivista stessa.

Le riviste di Time Inc. si aggiornano per l’Edicola

Fra i pochi editori di riviste che non avevano accettato i termini imposti da Apple per la gestione degli abbonamenti tramite Edicola, Time Inc. era sicuramente il più importante.

“Era”, però, perché l’editore ha finalmente raggiunto un accordo con Apple e ha già provveduto ad aggiornare le proprie applicazioni per renderle compatibili con il sistema Apple.

Insanely Simple: Steve Jobs e Apple raccontati da Ken Segall

Nelle settimane successive alla dipartita di Steve Jobs, molte delle persone del settore informatico che per un motivo o per l’altro avevano incrociato il percorso professionale (o personale) del cofondatore Apple hanno pubblicato online, sui propri blog o sui social network, resoconti e racconti delle proprie esperienze.
Ken Segall, creative director che per Steve Jobs ha seguito un buon numero di progetti pubblicitari ed è responsabile di alcune delle più memorabili campagne Apple, pubblicò allora un semplice obituary e e maturò l’idea di raccogliere in maniera più organica, in un libro, le tante storie che avrebbe potuto raccontare.
Quel libro si chiama Insanely Simple – The Obsession That Drives Apple Success ed è disponibile da ieri su Amazon e sull’iBookstore.

Il libro di Segall non è soltanto una semplice raccolta di un grande numero di aneddoti sul periodo professionale che l’autore ha condiviso con Steve Jobs. Ogni capitolo, infatti, è dedicato ad un tema preciso e mostra, attraverso resoconti e testimonianze, anche divertenti, come la ricerca assoluta della semplicità sia sempre stata la chiave del lavoro di Steve Jobs e, per estensione, uno dei valori fondanti della sua Apple.

Caso antitrust sul prezzo degli ebook: perché Apple può vincere contro il DOJ

Poco meno di un paio di settimane fa il Dipartimento di Giustizia statunitense (DOJ) ha intentato una causa antitrust contro Apple e altri 5 editori, rei di aver fatto cartello per alzare artificialmente il prezzo degli ebook. In un mercato dominato totalmente dal modello Amazon, che compra ebook in grandi quantità e poi li rivende a prezzi bassi accettando margini molto risicati (e spesso andando in perdita), l’agency model di Apple (l’editore fa il prezzo, il distributore si prende il 30%) avrebbe favorito secondo il DOJ un meccanismo anticoncorrenziale di accordi fra gli editori finalizzati ad alzare artificialmente il prezzo dei libri digitali.

Tre degli editori coinvolti hanno già patteggiato, mentre Apple e altri due publisher sono intenzionati ad affrontare il dibattimento. Secondo un editoriale di L.G Crovitz pubblicata ieri dal Wall Street Journal questa è la scelta giusta, perché l’impostazione del caso scelta dal DOJ sarebbe palesemente sbagliata perché imperniata sulla presunta illiceità, per se, dell’agency model.

The Apple Lounge è su Google Currents

La scorsa settimana Google ha lanciato in Italia la sua Currents, un app per la creazione e la gestione di meta-riviste digitali personalizzate aggiornate in tempo reale.
Disponibile per iPad, iPhone, iPod touch e dispositivi Android, Currents fa parte di quella schiera di applicazioni che tentano di “aggregare” i contenuti online incanalandoli in una struttura che ricorda più da vicino quella delle riviste cartacee. L’approccio non è nuovo e Google si trova a dover fare i conti con concorrenti del calibro di Flipboard, Zite e Pulse, vere apripista di questo nuovo mercato delle “edizioni personalizzate”.

Currents offre inoltre agli editori un “backend” grazie al quale è possibile creare edizioni ad hoc delle proprie pubblicazioni online. Ci abbiamo provato anche noi, un po’ per curiosità un po’ per capire realmente quale possa essere l’impatto di un’applicazione di questo tipo sulla base di lettori “tech savvy” di un sito come The Apple Lounge. Se avete già scaricato Currents sul vostro dispositivo iOS per iscrivervi gratuitamente all’edizione di TAL cliccate (o fate tap) su questo link speciale.

Caso antitrust su iBookstore e prezzi degli ebook, Apple risponde

Due giorni fa il Dipartimento di Giustizia Americano ha depositato una causa contro Apple e altri 5 editori accusandoli di aver stretto accordi anti-concorrenziali finalizzati all’innalzamento dei prezzi degli ebook sul mercato.

Nella serata di ieri Apple ha risposto ufficialmente con una dichiarazione rilasciata dal portavoce Tom Neumayr a Peter Kafka di All Things Digital:

L’accusa di collusione mossa dal DOJ contro Apple è semplicemente non vera. Il lancio dell’iBookstore nel 2010 ha favorito l’innovazione e la concorrenza, interrompendo la stretta monopolistica di Amazon sull’editoria. Da allora i consumatori hanno beneficiato di ebooks che sono più interattivi e coinvolgenti. Così come abbiamo permesso agli sviluppatori di decidere i prezzi sull’App Store, allo stesso modo gli editori possono sceglierli sull’iBookstore.

Stesso tenore e stessa impostazione della difesa da parte dei due editori che hanno scelto di non patteggiare subito, ovvero Penguin Group e MacMillan. Gli altri tre editori coinvolti, HarperCollins, Hachette e Simon&Schuster hanno invece scelto di accettare un accordo proposto dal DOJ.

Il Museo Immaginato di Philippe Daverio arriva su iPad

Philippe Daverio è uno storico e critico d’arte di valore, uno dei pochi a saper davvero veicolare la cultura artistica tramite l’ormai vetusto medium televisivo. Per il sottoscritto il suo “Il Capitale”, erede del suo precedente “Passepartout” in onda nel primo dopopranzo domenicale, sono l’unico appuntamento televisivo rispettato con una qualche continuità.

A fine 2011 Daverio ha pubblicato per Rizzoli “Il museo immaginato”, un libro d’arte illustrato in cui il critico si diverte a condurre il lettore in un museo ideale e impossibile completamente inventato (e in parte progettato anche su carta) da lui.
Ora l’editore ha pubblicato su iBookstore un’interessante versione per iPad che sfrutta le possibilità del tablet per offrire un esperienza di lettura interattiva.

Requiem libera dal DRM gli ebook di iBookstore

Requiem è un’applicazione che rimuove il DRM dai contenuti video e musicali acquistati da iTunes Store. L’ultima versione del software, rilasciata verso la fine della scorsa settimana, va ancora oltre e riesce, per la prima volta, a scardinare il DRM degli ebook in formato ePub acquistati su iBookstore.
Anche se iBookstore non obbliga gli editori ad utilizzare una serratura digitale sui propri contenuti, Apple ha dovuto fornire comunque un metodo di protezione anti-copia per far contenti i grandi nomi dell’editoria, che altrimenti non avrebbero mai accettato di portare i loro prodotti su iBookstore.

Il problema del DRM sui contenuti, che Requiem ha risolto fino ad eventuale fix di Apple, è sempre lo stesso: impedisce formalmente la pirateria (ma i torrenti degli ePub sono in piena) mentre non consente all’utente onesto di leggere, un domani, il suo libro digitale dove vuole e come vuole.

Insanely Simple, il libro di Ken Segall su Apple e Steve Jobs

La biografia di Steve Jobs di Walter Isaacson è uno dei libri più venduti del 2011. E’ stato un grande successo, com’era inevitabile vista l’uscita a poca distanza dalla prematura scomparsa del fondatore dell’azienda, lo scorso ottobre.
E’ difficile trovare qualcuno cui la biografia non sia piaciuta e il nostro sondaggio sull’argomento, che ha raccolto più di 1200 voti, mostra che la maggior parte di coloro che già l’hanno letta o la stanno leggendo mostrano di apprezzarla.
Per quanto la biografia sia un’esaustiva visione d’insieme della vita dell’uomo Steve, è forse leggermente superficiale sugli aspetti più tecnici dell’operato di Jobs imprenditore. Un’ottima critica in tal senso l’ha formulata John Gruber su Daring Fireball, secondo cui Isaacson, nel complesso, non è stato un buon biografo.
Personalmente credo che Gruber non abbia del tutto torto (leggete il suo articolo, ve lo consiglio) ed è per questo che attendo con ansia il libro di Ken Segallcreative che ha lavorato per anni a stretto contatto con Steve Jobs, ha avuto l’idea del nome iMac e ha collaborato alla realizzazione della famosissima campagna Think Different. Già dal titolo del volume, Insanely Simple, è facile intuire l’impostazione che Segall ha voluto offrire.

Inside Apple disponibile su iBookstore

Su iBookstore è disponibile da oggi “Inside Apple”, il libro del reporte di Fortune Adam Lashinsky che promette di offrire uno sguardo indiscreto ai meccanismi e ai segreti dell’azienda di Cupertino. Se la biografia di Steve Jobs scritta da Walter Isaacson è il libro ufficiale sulla vita dell’uomo, questo Inside Apple è la controparte “clandestina” che fa luce sui segreti e sul funzionamento della compagnia che Jobs ha contribuito a creare e che, con tutti i suoi collaboratori, ha portato all’attuale inarrestabile successo.

Dalla descrizione del libro:

“Se Apple è la risposta della Silicon Valley alla fabbrica di cioccolato di Willy Wonka, allora l’autore Adam Lashinsky fornisce ai lettori il biglietto dorato per entrare. In questo libro fondamentale sulla leadership e sull’innovazione, l’autore presenterà ai lettori concetti come la “DRI” (la pratica Apple di assegnare ad ogni compito un Individuo Direttamente Responsabile) e la Top 100 (un rito annuale in cui vengono scelti 100 dirigenti Apple come in una società segreta à la Skull & Bones per un ritiro segreto in compagnia di Steve Jobs).”

iBooks Author e pubblicazione dei libri su iBookstore: altri dettagli, prime polemiche

La presentazione di iBooks Author durante l’evento Apple di ieri a New York era incentrata principalmente sulla demo che il Vice Presidente Roger Rosner ha condotto per il pubblico riunito nell’auditorium del Guggenheim. Il SVP Phil Schiller non si è sbottonato più di tanto sulla distribuzione a costo zero o a pagamento dei libri realizzati grazie al nuovo software.
Ma come si pubblica un libro? Con che tipo di accordo? Può essere distribuito al di fuori di iBookstore? Un autore qualsiasi può impostare un prezzo per la propria creazione?
Per rispondere a questi ed altri quesiti che in tanti, compresi noi qui su TAL, si sono posti a caldo, poco dopo l’evento, Apple ha pubblicato nella Knowledge Base un documento con le Frequently Asked Questions relative proprio al processo di pubblicazione dei libri realizzati con iBooks Author.
Per alcuni dubbi che svaniscono ve ne sono altri che rimangono, soprattutto dopo aver letto la controversa licenza utente del nuovo software Apple che non ha mancato di suscitare le prime polemiche.

Evento Apple sull’istruzione: iBooks 2, iBooks Author e iTunes U App

Oggi a New York, presso il Museo Guggenheim, si è tenuto un evento speciale durante il quale Apple ha introdotto un nuovo formato di libri di testo digitali per iPad, un software per Mac finalizzato alla creazione di tali libri interattivi chiamato iBooks Authors e una nuova app per iOS, iTunes U App, pensata per permettere agli insegnanti delle superiori e ai professori universitari di creare interi corsi attingendo all’ampio database del servizio gratuito iTunes U. L’applicazione integra anche un sistema di messaggistica e condivisione di file, immagini e note fra studenti e insegnanti.
In questo post cerchiamo di proporvi in un’unica soluzione un riassunto delle principali novità, che abbiamo affrontato più nello specifico in tre articoli dedicati che potete leggere qui su The Apple Lounge (link a seguire).