Spot natalizio iPhone 4S, anche Babbo Natale usa Siri

Babbo Natale iPhone 4S

Babbo Natale iPhone 4S

I tempi cambiano e per Natale 2011 anche Babbo Natale usa Siri, per informarsi sulle condizioni meteo previste per il 24 dicembre in varie città degli Stati Uniti. E’ questo il soggetto del nuovo spot di Natale Apple dedicato all’iPhone 4S, il commercial è incentrato su Siri, come si può facilmente intuire.

Babbo Natale chiede a Siri una lista aggiornata delle città con bello e cattivo tempo, l’iPhone però risponde con un messaggio da parte di Ms Claus che invita il marito ad andarci piano con i biscotti. Inoltre, Ms Claus consiglia a Babbo Natale di sbrigarsi, se vuole rispettare i 3,7 miliardi di appuntamenti programmati in agenda per il 24 dicembre.

Apple è 10^ in classifica tra le migliori aziende dove lavorare

Apple è il decimo miglior posto dove lavorare - The Apple Lounge

Apple è il decimo miglior posto dove lavorare - The Apple LoungeProbabilmente molti di voi conosceranno Glassdoor.com, il sito in cui è possibile trovare informazioni sulle aziende. In particolare, commenti sulle aziende lasciati direttamente dai dipendenti. Votazioni sulle aziende stesse ed i loro CEO.

Il sito ogni anno stila una classifica delle Top 50 aziende migliori in cui lavorare (stando a chi ci lavora all’interno). La notizia non è solo che sul gradino più alto del podio quest’anno non c’è Facebook che ha guadagnato la medaglia di bronzo sorpassata da Bain & Company (votazione 4.7/5) e da McKinsey & Company (votazione 4.3/5), ma anche che Apple ha scalato la classifica di diverse posizioni rispetto al passato.

Microsoft gioca d’anticipo su Apple per il monopolio TV?

Microsoft Xbox e Mediaset Premium Play contro Apple per il monopolio TV - The Apple Lounge

Microsoft Xbox e Mediaset Premium Play contro Apple per il monopolio TV - The Apple Lounge
Da quando la biografia ufficiale di Steve Jobs è uscita, non si parla d’altro del prossimo “rivoluzionario” prodotto di Apple: una televisione designed in Cupertino. Sembra che il prototipo finito (o quasi) sia gelosamente custodito in quel dei laboratori del civico 1 di Infinte Loop e c’è chi afferma che la TV delle meraviglie vedrà la luce nel 2012.

Che il mondo della TV offra un business senza eguali è un dato di fatto per il quale non servono analisti o chicchessia che si esprimano in merito. Un business, forse, potenzialmente superiore a quello del mondo della telefonia a cui negli ultimi anni proprio Apple ha dato nuovo splendore. E sembra che non solo a Cupertino stessero lavorando ad una nuova idea di TV. Ne abbiamo avuto la dimostrazione alcuni giorni fa quando a Milano Micrsoft e Mediaset hanno presentato il loro nuovo concetto di TV.

Le vecchie icone Mac dello sketchbook di Susan Kare

Il Team Macintosh - Susan Kare è nascosta dietro la ragazza col completo rosa

Il reporter di Wired Steve Silberman ha pubblicato sul suo blog NeuroTribes un post interessantissimo che ripercorre la nascita delle icone bitmap del primo Macintosh a partire dagli schizzi dello sketchbook di Susan Kare.
Kare, per chi non la conoscesse, è una dei membri originari del Team Macintosh, il gruppo di “pirati” che nella prima metà degli anni ’80 Steve Jobs aveva raccolto attorno a se per creare il computer che, nella sua visione, avrebbe dovuto rivoluzionare totalmente l’industria informatica.
Nello sketchbook originale dell’artista, che approdò Apple tramite l’amico Andy Hertzfeld, si riconoscono le prime prove di quelle che diverranno icone conosciutissime e veri e propri standard visivi della comunicazione mediata dal computer. [Galleria fotografica a fine articolo]

Meet the “black screen” Guru

John Lasseter a Meet the Media Guru - The Apple Lounge

John Lasseter a Meet the Media Guru - The Apple Lounge
Ieri vi abbiamo dato notizia dell’evento organizzato da Meet the Media Guru in cui è stato ospite d’onore John Lasseter. L’evento era visibile in streaming, ma, trovandoci a Milano, abbiamo pensato di recarci al Teatro dal Verme per riportarvi le nostre sensazioni dal vivo.

Nonostante un nostro inconveniente riguardante l’accredito, l’organizzazione ci ha gentilmente permesso di accedere in platea all’evento sebbene ci fosse fuori dal teatro (tutto esaurito) ancora un gran numero di persone (diverse centinaia) che speravano di poter entrare. Purtroppo l’accesso alla platea è stato garantito solo a The Apple Lounge e non a chi ci accompagnava (una sola persona). Ovviamente ci è sembrato quantomai scortese “abbandonare al proprio destino” chi ci accompagnava ed abbiamo optato per seguire l’evento non più in platea ma in una saletta seminterrata che poteva ospitare almeno un altro centinaio, o poco più, di persone in cui veniva trasmessa la “diretta” di ciò che avveniva in platea.

Poly, triangolazioni artistiche su iPad

La triangolazione di Delaunay, stando a quanto si legge su Wikipedia, è la triangolazione di un insieme arbitrario di punti tale da non includere nessun punto del dato insieme all’interno delle circonferenze circoscritte ai triangoli che è possibile formare unendo i punti.
Tranquilli, non siete finiti per sbaglio su TheGeometriaComputazionaleLounge. La breve e contorta introduzione era necessaria per descrivere il principio alla base di una nuova applicazione per iPad chiamata Poly che permette di realizzare immagini poligonali a partire da foto scattate con l’iPad 2 (oppure da immagini presenti nella libreria del dispositivo). Quello che vedete in apertura, ad esempio, è una versione del ritratto di Steve Jobs che ho realizzato rapidamente con Poly.

VaVeliero, cover commemorativa in favore della Fondazione Umberto Veronesi

Cover VaVeliero Cut Collection 2011 - The Apple Lounge

Stay hungry, stay foolish (siate affamati, siate folli) VaVeliero e Fondazione Umberto Veronesi - The Apple Lounge
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di un evento milanese degno di plauso. Oggi torniamo a parlare di eventi benefici, ma questa volta a mettersi in luce con un’iniziativa di tutto rispetto è VaVeliero, azienda Made in Italy produttrice di accessori per iDevice.

Lo staff di VaVeliero, in memoria di Steve Jobs, ha deciso di ricordare l’iCEO con una cover commemorativa per iPhone 4/iPhone 4S che riporta il motto che con cui chiuse il discorso della consegna dei diplomi del 2005 alla Staford University: “stay ungry, stay foolish” (siate affamati, siate folli). E per sensibilizzare gli utenti sugli sforzi che la ricerca compie ogni giorno contro la malattia che ha causato la morte di iSteve, il cancro ed anche altre malattie che ancora non hanno delle cure, il ricavato delle vendite delle cover sarà devoluto a favore della Fondazione Umberto Veronesi.

Apple e Microsoft, due modi diversi di far beneficenza

Premiazione mezzibusti serata Microsft XBOX 360 e Kinect per Agire ONLUS - The Apple Lounge

Evento Microsoft XBOX 360 e Kinect per ONLUS Agire - The Apple Lounge
Da quando il comando dell’ammiraglia Apple è passato nelle mani di Tim Cook ci sono stati diversi cambiamenti. Nuovi uomini chiave nel gruppo dei SVP, qualche giorno di riposo in più per i dipendenti della Mela per ricompensarli del loro impegno ed una nuova policy per quanto riguarda le donazioni. Senza più steve Jobs al comando, infatti, dalle casse della Mela usciranno un bel po’ di quattrini: 1 US$ donato da Apple per 1US$ donato dai suoi dipendenti (fino ad un massimo di 10000 US$ per dipendente). Ed il sistema di donazioni si estenderà, pian piano, anche ai reparti al di fuori degli U.S.A..

Storia diversa è invece quella di Microsoft che da quando ancora aveva come comandante in capo l’amico-nemico dell’iCEO, Bill Gates, ha fatto della beneficenza un cavallo di battaglia. Tanto che Gates e signora hanno istituito la Bill and Melinda Gates Foundation. Ma questo non basta. Rispetto ad Apple, Microsoft ha il merito di lasciare più libere le varie delegazioni sparse sul globo per quanto riguarda la beneficenza. Un esempio è l’evento voluto da Microsoft Italia che si è tenuto a Milano qualche giorno fa.

Siri: il fondatore milionario, la voce britannica

Apple ci sta riuscendo ancora una volta, ammettiamolo: prima del 4 ottobre non ci interessavamo più di tanto del riconoscimento vocale. Si, certo, se ne parlava. C’erano prodotti interessanti e Nuance era già un nome noto del settore, i suoi software un successo in tutto il mondo. Ma è con Siri e l’iPhone 4S che abbiamo cominciato a guardare in maniera diversa alle tecnologie di riconoscimento vocale. E’ l’innovazione, aiutata dalla rassicurante ed efficace macchina del marketing di Cupertino.
Sta di fatto che ormai siamo sommersi da notizie e spunti interessanti su Siri e sui fondatori della startup acquisita da Apple, nonché su altri particolari dell’assistente virtuale di iPhone 4S, come il fatto che la voce britannica maschile sia di un attore che l’ha prestata alla macchina… cinque anni fa.

Beeri, ovvero come Siri ti apre una birra

http://vimeo.com/30892539

Per quanto si tratti di una funzione innovativa, Siri non può ancora fare cose “reali” direttamente dall’iPhone, Non può ad esempio aprire il portello esterno. Basta però un po’ di inventiva per estendere i limiti dell’assistente virtuale ed utilizzare il comando vocale del nuovo melafonino per agire direttamente su oggetti reali. Grazie al progetto Beeri, ad esempio, Siri è in grado di “aprire” una birra e “versarla” in un bicchiere. Il meccanismo di fondo è abbastanza lineare: l’utente chiede a Siri di inviare un messaggio su Twitter tramite SMS. Nel messaggio è contenuta la parola chiave “pour”. Un Arduino connesso all’account Twitter del progetto di Beeri “ascolta” il feed Twitter del progetto e quando trova la parola magica aziona… un’auto radiocomandata su cui è stata montata una lattina di birra.

Parallels Desktop: TAL intervista John Uppendahl

Abbiamo avuto l’occasione di intervistare John Uppendahl, Senior Director of Global Communications di Parallels e di fare così quattro chiacchiere (devo dire con molta libertà) sulla nuova versione 7 di Parallels Desktop, uscita da poco.

L’intervista è stata piuttosto lunga e molto spesso ci siamo soffermati sulle particolarità della nuova versione di Parallels, che però tratteremo in un articolo apposito. Condensiamo qui alcune delle domande che ci sono parse più interessanti, partendo magari da quelle più “improbabili”.

Ford SYNC, non solo Apple crede nei sistemi comandati con linguaggio naturale

SYNC su Ford Focus allo SMAU 2011

SYNC by Ford come Apple Siri
Già in passato avevamo trovato qualche analogia tra i due colossi americani, Apple e Ford, e tra i loro “padri”. Oggi parliamo di un’altra similitudine tra queste due aziende che, seppur in contesti diversi, stanno portando avanti dei progetti rivoluzionari che riguardano l’uso del linguaggio naturale per comandare dei dispositivi elettronici.

Se Siri sul nuovo iPhone 4S vi ha lasciati a bocca aperta allora immaginate come potrebbe essere parlare con la propria auto chiedendole di fare delle cose per voi. Una sorta di K.I.T.T.. Tutto ciò oggi è possibile grazie al gruppo Ford e nel 2012 (presumibilmente la seconda metà) sarà disponibile anche in Italia.

iOS 5 Tech Talk World Tour a Roma il 9 novembre

iOS 5 Tech Talk Tour

iOS 5 Tech Talk Tour

Apple farà tappa anche a Roma con l’iOS 5 Tech Talk World Tour, una opportunità irripetibile per gli sviluppatori nostrani di app per iOS, che potranno imparare ad integrare le funzionalità del nuovo sistema operativo nei propri programmi per iPhone e iPad.

Il Tech Talk World Tour farà tappa in nove città del mondo: New York, Seattle, Austin, Berlino, Londra, Pechino, Seul, San Paolo e Roma. Per i developer italiani l’appuntamento è fissato per il 9 novembre al Mariott Hotel.

TAL intervista i Babylonia

Tra le realtà italiane della scena SynthPopElettronica spiccano i Babylonia, duo milanese di grande talento che si sta affacciando in questi anni al grande pubblico europeo riscuotendo un ottimo successo. Li abbiamo conosciuti al Moonlight Festival di Rimini dove hanno suonato di spalla allo storico gruppo tedesco And One, ed abbiamo notato l’uso dal vivo di strumenti Apple tra i quali un iPad 2. Per unire l’utile al dilettevole abbiamo pensato di intervistarli, non solo per l’ovvia curiosità nel conoscere l’uso che si può fare in ambito professionale di un iPad (e con quali app), ma anche per proporvi un po’ di buona musica, facendovi ascoltare i lavori di questi ragazzi che siamo certi gradirete.

Iniziamo con il primo video “By My Side“, tratto dal loro ultimo album, nel quale noterete un Commodore 64 come special guest. Vi lasciamo alla loro musica (dopo il salto altri due video) e ovviamente al pezzo forte, la nostra intervista esclusiva. Ringraziamo ancora i Babylonia per avercela concessa e vi consigliamo di leggerla tutta perché molto interessante.

Le tante cose di cui Apple supera il valore

Nonostante una congiuntura economica mondiale e un andamento dei mercati fra i peggiori di sempre, nel corso delle ultime sedute del Nasdaq Apple ha conquistato il primo posto nella classifica delle principali aziende del mondo per capitalizzazione di mercato, distanziando di non pochi miliardi il colosso petrolifero Exxon Mobil. Come mi è già capitato di scrivere qualche tempo fa, il risvolto più divertente di questa (effimera) conquista consiste certamente nella possibilità di formulare astrusi confronti alla focus che mettono a paragone il valore dell’azienda di Cupertino (375 miliardi di dollari circa a fine settimana) con realtà totalmente fuori contesto. Josh Brown, giornalista finanziario freelance e blogger, ne ha addirittura ricavato un blog Tumblr, ad hoc: “Cose rispetto alle quali Apple vale di più”.

Democratizing Technology, quando la tecnologia è al servizio di tutti

Democratizing Technology - Gaetano Thorel, Carlo Infante, Marco Zamperini, Carlo Cavicchi - The Apple Lounge

democratizing technology - the apple lounge
Se c’è una cosa per cui Apple è famosa ed ammirata nel mondo è il modo in cui ha “piegato” le macchine al volere dell’uomo; dell’uomo comune. Il primo passo avvenne nel 1984 col primo Macintosh di cui tutti ricorderanno lo spot di ambientazione orwelliana diretto da Ridley Scott. Tutto è continuato, poi, nella seconda era Jobs quando la musica portatile, i micro acquisti elettronici di beni digitali e la telefonia sono stati reinventati rendendo disponibili per tutti delle tecnologie che fino a qualche anno fa avremmo immaginato per scopi tutt’altro che quotidiani.

Apple, potremmo dire, ha democratizzato certe tecnologie ed il loro uso. Un’idea, quella delle tecnologie democratiche ed al servizio di tutti, che nasce proprio negli U.S.A. e che ha ispirato un’interessante mostra visibile fino al 20 novembre 2011 al Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano.