La febbre per il lancio di iPhone 3G assume forme variegate e attraversa stadi differenti. C’è chi cerca semplicemente qualche news per rimanere aggiornato, chi non vuole perdere nemmeno un sospiro esalato dal Mac Web sulla questione o chi magari ha installato un vecchio orologio digitale recuperato da una base missilistica sovietica per gestire da vero professionista il countdown dell’evento. Nulla a confronto dell’ondata di pazzia che ha colpito Nuova York nel giorno dell’indipendenza degli Stati Uniti. Mentre l’americano medio festeggiava con Tricchettracche e Castagnòle l’abolizione dei balzelli inglesi sbertucciando il Canada e gli altri paesi del Commonwealth che ancora riconoscono l’Elisabetta come loro Regina, una decina di impavidi early adopters si sono piazzati in fila di fronte al cubo di vetro della Quinta Avenue esattamente una settimana prima del lancio di iPhone.
Cultura & Società
iHam 5Js, il jamòn che distorce la realtà
Siete giù per le cattive notizie sulle tariffe di iPhone 3G? Consolatevi con il nuovissimo iHam 5Js, il prodotto più ricercato degli ultimi tempi e soprattuto il più atteso per il Natale 2008. iHam nasce dalla fusione di due concetti: “i” come “Io” e “ham” come… “prosciutto”. iHam è il Pata Negra definitivo, dotato di tecnologia 5Js, ha una capacità di 7Kg e un’autonomia da 1 a 35 giorni sotto le festività natalizie. Sul sito di iHam troverete anche altri rivoluzionari prodotti come iLoin, iHam Nano, iChis e iFua.
Flash e iPhone 3G: il mistero LonelyPlanet. Una piccola sfida per i lettori
A pochi giorni dalla presentazione di iPhone 3G al WWDC, il sito iPhone Atlas aveva notato che una delle immagini promozionali (sopra) di Apple mostrava un iPhone 3G con la home page di LonelyPlanet. Nulla di strano, se non fosse per il fatto che in quella pagina è presente una mappa del mondo realizzata in Flash e dunque quell’immagine sarebbe potuta essere la prova dell’implementazione del player di Adobe nella versione definitiva dell’iPhone Software 2.0. La questione è tornata in auge nei giorni scorsi quando Apple ha presentato l’iPhone 3G Guided Tour: nel video il buon vecchio Bob visita il sito di LonelyPlanet con il suo melafonino di nuova generazione. L’immagine che viene mostrata nel video prova però che di Flash, almeno sull’iPhone di Bob, non v’è traccia. Scopriamo insieme perché.
I-Doser o iPhone 3G Rumors: quale Cyber-Droga preferite?
Una nuova minaccia rischia di spazzare via le menti dei nostri giovani. Si chiama iPhone 3G. No, scusate, quella è la minaccia che rischia di spazzare via i portafogli dei nostri giovani, se le tariffe di TIM verranno confermate. L’altra minaccia, quella che secondo il GAT, ovvero il Nucleo Speciale Frodi Telematiche della guardia di Finanza, è senza ombra di dubbio la droga del nuovo millennio, si chiama I-Doser ed è un software che consente di creare MP3 droganti. Prendiamoci una piccola pausa dalla febbre da lancio di iPhone 3G per capire come ottenere il massimo dall’integrazione fra i brani-dose e il nostro melafonino, per poterci sballare tranquillamente in autobus senza che la signora accanto a noi si lamenti per il fumo acre sprigionato dalla nostra sigaretta stranamente odorosa.
OhMiBod: vibratore iPod/iPhone powered!
Con riproduttore di musica si intende tutto, in effetti, dal vecchissimo mangiacassette, al vecchio lettore cd fino alla chiavetta usb che legge gli Mp3 fino ovviamente ad iPod ed iPhone. Insomma, tutto quanto sia dotato di un’uscita audio.
Bill Gates: il nemico numero uno va in pensione
Dalla prossima settimana William Gates III lascerà definitivamente Microsoft e il mondo intero ne beneficerà. No, non perché Microsoft sarà automaticamente meno influente e potente, (il che può essere vero, visto chi c’è al timone adesso), ma perché Bill si dedicherà a tempo pieno alla fondazione filantropica che ha creato con l’aiuto della moglie Melinda. Volenti o nolenti, Bill Gates è stato uno dei protagonisti della rivoluzione informatica ed in parte è anche grazie alla sua capacità nel copiare e commercializzare efficacemente le innovazioni altrui e nell’instaurare monopoli che l’industria dell’IT è potuta diventare ciò che è adesso. Sembra un controsenso sarcastico, ma in realtà è andata davvero così. E allora forse, anche se ci costa fatica, anche se ci sembra di andare contro ogni logica, anche se non ci piacerebbe, anche se lo consideriamo fautore di tutto ciò che c’è di male nell’informatica odierna, possiamo dirgli sottovoce, facendo attenzione che ci sentano in pochi… grazie Bill. Buona Vita.
E ora nell’attesa che grazie al sapiente operato di Monkey Boy si avveri la profezia di John Titor (il crononauta che, fra molte altre cose, ha predetto la scomparsa di Microsoft entro il 2020) godiamoci il video di addio che Wired ha creato per l’occasione (dopo il salto).
Microsoft aggiorna Office:Mac 2008 e 2004
Microsoft ha rilasciato l’update 12.11.1 per la versione Mac della suite Office 2008 al fine di migliorare la stabilità generale e l’integrazione fra i componenti. L’azienda di Redmond ha reso disponibile anche l’aggiornamento 11.5.0 per Office 2004 che estende il supporto della vecchia versione ai files salvati con i programmi più recenti della suite. Ulteriori informazioni e link per il download dopo il salto.
iPhone 3G: nuova frontiera del porno?
Quale potrebbe essere il modo migliore per guadagnare bei soldoni con il nuovo iPhone 3G? Vendita di applicazioni tramite App Store? Sbagliato. Contrabbando dall’America? Troppo pericoloso. Aprire un centro Vodafone One? Ma per carità. iPhone 3G potrebbe invece rivelarsi una gallina dalle uova d’oro per una delle industrie più fiorenti nel settore dell’entertainment: il porno. Ne parla il Time in questo interessante articolo. I produttori di materiale hard sognano di distribuire i propri contenuti su iPhone ormai da tempo, ma la connettività EDGE della prima versione del melafonino è stata finora un’ostacolo alla diffusione di video e immagini, il pane quotidiano del fruitore di porno online. Le nuove possibilità offerte dalla connessione 3G sono invece infinite: brevi clip, immmagini, servizi interattivi a sfondo erotico sbarcheranno sicuramente sull’iPhone di nuova generazione.
Psystar ci riprova con i cloni di Xserve
Vi ricordate Psystar, l’azienda con base in Florida che si è messa a spacciare Mac Cloni nel completo disinteresse di Apple? Le simpatiche canaglie sono tornate alla carica e hanno deciso di puntare in alto: no, non hanno creato un clone di iPhone 3G, a quello ci pensano già la Samsung e la LG. I faceti bricconi di Psystar, non contenti di aver creato un prodotto assolutamente insufficiente sotto molteplici punti di vista, hanno deciso di trasferire il loro (not) know-how, in ambito business. OpenServ 1100 e OpenServ 2400 sono i due nuovi cloni commercializzati da Psystar che fanno il verso ad Xserve e come i propri predecessori desktop, gli OpenComputer, sono disponibili con Mac OS X (Server ovviamente) preinstallato.
iPhone 3G, ai giapponesi non piace?
I sondaggi sono un’arma efficacissima da brandire per difendere questa o quella causa. Oggi i detrattori di iPhone possono sguainare una nuova spada, grazie allo studio condotto da iShare in Giappone, secondo il quale il 91% dei nipponici non è affatto intenzionato a comprare iPhone 3G. La causa del malcontento, secondo quanto mostrato dal sondaggio, sarebbe quasi totalmente imputabile all’impossibilità di sostituire la batteria. E’ vero, è un duro colpo (lanciare uno smartphone 3G che non piace alla gran parte dei giapponesi è come lanciare un nuovo tipo di pasta che non piace alla maggior parte degli italiani) ma è vero anche che le modalità secondo le quali iShare ha condotto la propria ricerca lasciano parecchio a desiderare. Vediamo perché.
iPhone EDGE: una guida semiseria alla vendita
Anche se mancano ancora molti dettagli circa le modalità di lancio di iPhone 3G, di una cosa possiamo stare certi: da qui all’11 luglio assisteremo ad un ultimo colpo di coda del mercato sotterraneo di iPhone EDGE usati e sbloccati, prima che l’arrivo del nuovo device spazzi via definitivamente le possibilità di incassare qualche spicciolo rivendendo il vecchio melafonino. Anche se in Italia l’iPhone di prima generazione non è mai arrivato ufficialmente e sarà dunque impossibile raggiungere i livelli del mercato dell’usato americano, già adesso su eBay si trovano dozzine e dozzine di iPhone EDGE sbloccati in vendita a prezzi che oscillano fra i 350 e i 600 Euro.
Nuovo spot Get A Mac: Newswire
Un nuovo banner-spot della serie Get A Mac, sulla falsariga di quelli già visti su New York Times e Wall Street Journal ha fatto la propria comparsa ieri sulle pagine di The Onion, nota testata giornalistica online americana. Nell’ad che è possibile vedere nel video dopo il salto, PC tenta un ennesimo stratagemma per cambiare la cattiva nomea di Windows Vista: stavolta ci prova con un newswire, un display luminoso sul quale dovrebbero scorrere i titoli delle principali notizie positive sul mondo PC. Inutile dire che ancora una volta nulla va come previsto.
WWDC 08: al bagno con la scorta
L’attenzione di Apple alla riservatezza e l’ossessione per la segretezza a volte sembrano assumere i contorni della paranoia. O almeno è quanto emerge dal divertente e divertito reportage di Matt Hamblen, giornalista di ComputerWorld, che lunedì, dopo aver seguito il keynote, si trovava nella zona riservata alla stampa all’interno del Moscone West per lavorare al proprio articolo. Quando ha avuto bisogno del bagno Hamblen ha scoperto che non sarebbe potuto andarci se non accompagnato da un operatore dell’organizzazione.
iPhone 3G, Vodafone e Tim: perché tanta attesa?
Dopo mesi di rumors, supposizioni, affermazioni smentite e indiscrezioni trapelate, iPhone 3G è finalmente divenuto realtà. Vodafone e Tim, invece, tacciono ancora sulle tariffe e sul costo di iPhone per i clienti che saranno disposti a sottoscrivere un contratto in abbonamento mensile. Solamente Vodafone ha rivelato i prezzi “secchi” della versione ricaricabile (8GB 499€, 16GB 569€) e aperto una pagina dedicata allo smartphone di Cupertino. Tim invece si è limitata ad una breve nota in cui fa semplicemente sapere che dall’11 luglio venderà iPhone, senza fornire particolari di sorta sul prezzo del dispositivo. Come mai tanta attesa? Che cosa aspettano TIM e Vodafone?
Qualche dubbio sulla salute di Steve Jobs
Chi ha visto lo streaming video del keynote reso disponibile da Apple si sarà certamente accorto di un particolare: l’eccessiva magrezza di Steve Jobs. Un particolare sul quale si è interrogato anche il Wall Street Journal e che ha destato qualche preoccupazione. In molti non hanno potuto fare a meno di pensare ai passati problemi di salute di Steve, che nel 2004 fu operato per una rara forma curabile di tumore al pancreas, ma una portavoce di Apple ha dichiarato al WSJ che lo Steve sta bene, sta solo facendo una cura antibiotica per un’influenza che lo ha colpito nelle scorse settimane. Visto che non ci sono altre dichiarazioni e che la salute di Jobs è comunque un fatto privato, parleremo brevemente della questione e salvo notizie ufficiali eviteremo di tornare sull’argomento.
“Apple Store is Down” – Il generatore di Keynote e la canzone di BBGadgets
I ragazzi di BoingBoing Gadgets hanno deciso che due keynote all’anno non bastano. Ma poiché non è possibile convincere Steve a tenerne qualcuno in più hanno deciso di creare il loro generatore automatico di diapositive, in tutto simili a quelle che accompagnano El Jobso sul palco del keynote. Joel, John e Rob rivisitano in chiave ironica lo stile dei copy e delle immagini creati dalla divisione Marketing di Cupertino e li rimescolano con risultati più che surreali. Fra le novità più interessanti presenti nel campionario casuale si nota un iPhone oblungo nel quale campeggia la foto di un bulldog cavalcato da un Goblin nonché una nuova specie di iPod a forma di croce. Ma non è finita, perché oltre ad animare le slide con frasi irriverenti e completamente scollegate da ogni significato (e per questo divertentissime) o con grafici di comparazione dal significato quanto meno oscuro, i ragazzi di BB Gadgets hanno pure scritto “The Apple Store is Down” una canzone che fa da colonna sonora alle diapositive.
iPhone 2: ecco come lo vorrebbero gli utenti
Domani alle 10:00 ora di San Francisco, Steve Jobs svelerà al mondo la forma e le caratteristiche della nuova versione di iPhone. Naturalmente nulla di ufficiale è trapelato e nonostante le numerose indiscrezioni nessuno può dire con certezza che cosa svelerà El Jobso. Per questo motivo qualche tempo fa iLounge ha chiesto ai propri lettori di sbizzarirsi e di progettare l’iPhone del futuro così come loro lo vorrebbero. I lettori hanno tirato fuori idee di ogni tipo, talora ispirandosi ad altri prodotti made in Cupertino, altre volte riproponendo in chiave ironica i classici stereotipi Apple. Dopo il salto riportiamo i cinque mock-up che ci sono piaciuti e ci hanno divertito di più.
Apple non parteciperà all’Expo di Parigi. Un’analisi.
Apple ha confermato ufficialmente che non sarà presente all’Apple Expo che si terrà a Parigi dal 17 al 20 settembre prossimi. Cupertino si allontana volutamente dall’Europa, o questa scelta dipende solamente da una nuova politica aziendale che tende a limitare la presenza dell’azienda a fiere ed esposizioni? Alla luce del comunicato rilasciato da Jobs & Co. la seconda ipotesi appare più plausibile.
Nelle imprese i Mac costano meno di Windows
Un nuovo studio di Nucleus Research sembra sfatare il diffuso mito secondo il quale dotare la propria azienda di macchine targate Apple costa di più che dotarla di Pc Windows. La ricerca non prende in considerazione solamente l’investimento iniziale per l’acquisto dei Mac ma analizza con maggior cura il ROI, il Return On Investment, confrontando quello garantito dai computer di Cupertino con quello che comportano invece i più comuni PC.
Movistar porta l’iPhone in Spagna… o no?
Nel paese delle nacchere e della corrida (perdonate gli stereotipi) ha sede Telefonica, una delle più grandi holding di telefonia mobile del mondo. Ciò nonostante l’annuncio dell’arrivo di iPhone in Spagna si è fatto attendere fino a ieri mattina, quando nella pagina www.iPhone.Movistar.es, apparentemente gestita da Movistar, è comparsa l’animazione che vedete nello screenshot ad inizio post. Il Mac Web spagnolo si è scatenato e in poche ore gli “impacientes” che “quiereban saber cuando” arrivasse nel proprio paese lo smartphone di Cupertino sono diventati circa 25.000. Poche ore di gioia, per poi scoprire che la pagina è scomparsa, dapprima ridirezionando al sito di Movistar, per poi restituire da ieri sera una Index page vuota, ancora presente nel momento in cui scriviamo.
iPhone UMTS: GPS, 3G, batteria migliorata, cura dimagrante e prezzi bassi
Ancora indiscrezioni sull’iPhone UMTS? Davvero c’è ancora qualcosa da dire? Ormai anche i muri sanno che Steve Jobs introdurrà un nuovo iPhone al prossimo WWDC. All’evento manca ormai meno di una settimana ed è dunque il caso di prepararsi ad una tempesta tropicale di rumors, supposizioni e scene di isteria collettiva. Le notizie che vi riportiamo oggi, tuttavia, meritano la pubblicazione per un semplice motivo: la fonte di tali indiscrezioni è Leander Kahney, Editor di Wired (e del blog Cult of Mac) che si interessa di faccende Cupertiniane sin dai primi anni ’90 nonché autore di “Inside Steve’s Brain“, il libro “da leggere” sul fenomeno Jobs-Apple. Una fonte che esiterebbe sicuramente a giocarsi la reputazione per qualche ipotesi succulenta buttata là senza conferme né sicurezze giusto per sfruttare l’hype del momento. O almeno così si spera. Vediamo dunque quali saranno le caratteristiche del nuovo device secondo il giornalista.
Gli errori dei Keynote del passato
Oggi in Italia è festa (buon Due Giugno a tutti i lettori) e nel resto del Mac Web, a parte qualche ipotesi sul nome futuro di .Mac, regna la tipica calma piatta del lunedì. Approfittiamo dunque dell’occasione per prepararci con ironia all’evento di lunedì prossimo 9 giugno e ripassiamo insieme alcuni dei più divertenti errori dei keynote del passato con questa video-compilation. Piccoli momenti in cui il campo di distorsione della realtà sembra farsi più flebile e Steve & Co. appaiono un po’ più umani e fallibili del solito. Spesso con esiti parecchio divertenti.
Breve guida al gergo della Mela
Molti Apple maniaci si saranno accorti che una delle caratteristiche non dichiarate dei prodotti di Apple è la capacità di generare soprannomi. Proprio così: per i più vari motivi, quasi tutto ciò che ruota attorno al mondo Apple, dai prodotti ai personaggi, ha uno o più nickname. Queste alternative linguistiche hanno spesso il pregio di mescolare sapientemente cultura tecnologica e cultura di massa e offrono un nutrito corpus di sinonimi a chi scrive about Apple, ma rischiano di rimanere leggermente oscure a chi non è già edotto sulle Cupertiniane questioni. Non sempre inoltre il contesto aiuta a capire termini e locuzioni convenzionali che fanno parte di questo gergo e che spesso vengono mutuati direttamente dalla blogosfera anglosassone. Questa breve guida, senza alcuna pretesa di esaustività, vuole provare a mettere un poco d’ordine nel lessico familiare di chi si occupa di Apple e dintorni.