Uno Steve Jobs fatto di font Apple

Dylan Roscover ha realizzato questo incredibile ritratto di Steve Jobs utilizzando unicamente font Apple (Myriad, Motter Tektura, Apple Garamond e altri). Sembra un ritratto divisionista, ma in realtà anche la barba e altri particolari sono realizzati utilizzando caratteri alfanumerici.
Il vero tocco di classe, però, sta nelle parole utilizzate per creare la forma del viso di Jobs: si tratta di parti del testo del famoso spot “The Crazy Ones”, parte della ormai universalmente nota campagna “Think Different” (video dopo il salto).

Il ritratto, realizzato a partire da questa nota foto, merita di essere visualizzato alla massima dimensione (dall’account DeviantArt dell’artista) per scoprire l’attenzione ai dettagli posta da Roscover nella realizzazione.

Mac storici: il Macintosh SE trasparente

Molti di voi avranno già sentito parlare del Macintosh SE, uno dei modelli che Apple lanciò a fine anni ’80 utilizzando il case del primo Macintosh. Scommetto però che non sono molti quelli che ne conoscono la versione trasparente che vedete in queste foto di Charlie Springer. Esatto l’iMac G3 non fu il primo Mac ad avere in dotazione un case trasparente.

In realtà questo Mac SE è un vero oggetto di culto per i collezionisti e non fu mai commercializzato. Furono realizzati solamente una ventina di case come questo e solo dieci furono utilizzati per realizzare computer funzionanti che vennero regalati ad ingegneri e progettisti del Mac SE team. La leggenda dice che colui che riuscirà a raccogliere i 10 Macintosh SE trasparenti verrà investito di immensi poteri. O forse mi confondo con i teschi di cristallo Maya.
Dopo il salto una galleria del Mac SE/20 versione trasparente.

FliPhone: modellini iPhone-comandati

Joshua Ziering è particolarmente soddisfatto del suo iPhone. Lo aiuta in moltissime delle sue attività quotidiane da geek, ma gli mancava solo la possibilità di utilizzarlo per una delle sue grandi passioni: l’elimodellismo.
Josh non si è scoraggiato e ha pensato bene di realizzare un’applicazione per iPhone che funziona da interfaccia per il comando a distanza tramite Wi-Fi dei suoi modellini di elicottero.

Il processo di realizzazione è descritto da Josh nel suo blog e dopo il salto trovate un video di alcuni test. Come direbbero gli americani: impressive!

Microsoft Laptop Hunters: spot creati su Mac

Alla Crispin Porter + Bogusky il capo e i dipendenti usano computer della Apple, come in moltissime altre agenzie pubblicitarie. Peccato che questa sia l’agenzia che Microsoft ha assoldato per creare le ultime serie di ads, da quelle con Seinfield protagonista, all’ultima infornata di sciocchezze che va sotto il nome di Laptop Hunters.
Sarebbe interessante dare 2000 dollari ad un pubblicitario e lanciarlo alla ricerca di un portatile per vedere che cosa sceglierebbe, altro che Sheila la film-maker.

Anteprima: riciclare la vernice

L’ottima idea pubblicitaria della Rona, un’azienda canadese che si occupa di riciclo. Dopo il salto trovate anche un video.
[via TheDoc]

Un iMac G4 di LEGO ispirato a Luxo Jr


C’è un’azienda che ha sviluppato negli anni un vero e proprio seguito di utenti e appassionati paragonabile alla comunità Apple: la LEGO. Quando un appassionato che appartiene ad entrambi i fronti unisce le due cose si ottengono risultati fantastici, come questo Mini iMac G4 (con LCD funzionante) realizzato da Bjarne Tveskov con i mattoncini olandesi e una cornice digitale.

L’ispirazione, dice Tveskov sul suo sito, arriva non solo dal vero iMac G4 ma anche da un corto realizzato da Pixar in cui Luxo, la lampada simbolo dell’azienda di animazione, è affiancata da una sua versione ridotta, Luxo Jr (video e galleria fotografica dopo il salto).

Microsoft Laptop Hunters: Sheila la film-maker

Se pensavate che Microsoft avesse finito di fare figure barbine sfornando gli insulsi spot della serie Laptop Hunters, vi dovete ricredere. Stavolta è il turno di Sheila, una giovane film-maker che ha a disposizione 2000$ per acquistare un laptop che le permetta di fare montaggio video.
E’ fatta, direte voi, ci sono tutti gli estremi perché finalmente un personaggio della serie rinsavisca e compri un Mac. Niente da fare, Sheila preferisce non prendere un MacBook Pro Unibody. “Ha solo due GB di RAM”. In compenso acquista un HP HDX 16t (toh, strano, un altro HP) con 4 GB di RAM DDR2. Sarei davvero curioso di sapere l’autonomia della batteria di questo HP in fase di montaggio. Lascio la parola a voi, non voglio dedicare altro spazio a questa scenetta surrealista (video dopo il salto).

Trova un mattone al posto del MacBook Pro

A Napoli, se la mia conoscenza delle gergalità partenopee e della cinematografia anni ’90 non mi inganna, lo chiamerebbero un contropaccotto. Vi ricordate il tormentone di fine estate che precedette il lancio dei nuovi portatili Unibody? Si parlava insistentemente di un misterioso brick, un mattone, che poi si è scoperto essere il blocco d’alluminio da cui vengono ricavate le scocche dei nuovi portatili.
Un lettore di Consumerist, noto blog dedicato alla tutela dei consumatori, ha acquistato un MacBook Pro in un Best Buy texano e una volta aperta la confezione ha scoperto che il termine “brick”, nel suo caso, ha assunto una connotazione tutt’altro che metaforica.

Steve Jobs: settimo CEO di tutti i tempi

Quali sono i migliori e i peggiori CEO americani di tutti i tempi? Portfolio, rivista economica (ahimé di prossima chiusura) di Condé Nast ha provato a girare la domanda a professori di economia di riconosciuta fama e ha stilato due classifiche: una top 20 e una worst 20. In entrambe c’è un pezzetto di Apple: Steve Jobs fa parte della lista dei buoni mentre John Sculley, CEO di Apple fino al 1993, si è meritato un posto nella lista dei cattivi.

Operazione Apple Fanboy Sticker Revival

Curiosando fra i memorabilia Apple di questa svendita di cui vi abbiamo parlato un po’ di tempo fa, mi sono imbattuto in un vecchio sticker della prima metà degli anni novanta, il periodo in cui la battaglia ideologica fra Mac User e utenti Windows toccava punte mai più eguagliate.

Oggi sul retro della vostra macchina potete appiccicare al massimo una delle meline adesive che trovate nella confezione di un prodotto Apple. Back in the days, come direbbero gli anglosassoni, a Cupertino si usava sfornare sticker ben più divertenti, come questo con la scritta “Windows 95 = Macintosh ’89” che, oltre ad affermare un dato di fatto, racchiudeva in sé tutta l’acredine che al tempo correva fra le due aziende.

I Photoshop Disaster dei grafici Apple

In un commento al post dedicato all’iPod touch in versione “regalo per la mamma”, il lettore LostCrew ci ha segnalato che l’immagine ad inizio post mostra l’ostinazione di Apple nel commettere un errore grafico non da poco nelle illustrazioni di iPod touch.
Per la precisione il problema sta nel riflesso dello schermo dell’iPod di sinistra sul retro dell’iPod di destra. Come fanno notare su PhotoshopDisaster, in relazione ad una vecchia immagine che riporta lo stesso “strafalcione” (si tratta di un template utilizzato più volte a vari scopi) alla Apple probabilmente sono in grado di modificare artificialmente il raggio di curvatura dei raggi luminosi. Chissà che non sia un effetto collaterale del campo di distorsione della realtà che circonda El Jobso.

Chrysler Peapod: totale integrazione con iPhone

Quella rappresentata nell’immagine qui sopra è la Peapod, la nuova city car elettrica di Chrysler, e si tratta ovviamente di un prototipo. Perché ne parliamo qui su The Apple Lounge, allora? Semplice, perché, in un certo senso, ha qualcosa a che vedere con il mondo della Mela.

No, il motore non è prodotto in quel di Cupertino, almeno per quello che ne sappiamo, ma più probabilmente in quel di Auburn Hills, nel Michigan. Tuttavia, per avviarla è sufficiente inserire il proprio iPhone nell’apposito dock all’interno della vettura.

Clienti Mac più soddisfatti dei clienti Windows

Per quanto Lauren, Giampaolo, Lisa e Jackson si stiano prodigando in elogi per i prodotti PC, dicendo che con Apple si paga solo il marchio e che i computer della Mela sono solamente “cool”, i consumatori non sono dello stesso parere.

Secondo un rapporto denominato Customer Experience Index (potete scaricare il documento in formato PDF alla modica cifra di 749 dollari) della Forrester Research condotto su un campione di circa 4600 utenti ai quali è stato chiesto di dare un punteggio sulla facilità d’uso dei loro computer, su quanto fosse godibile il loro utilizzo e se il loro computer rispondesse o meno alle loro esigenze, è Apple l’azienda in testa alla classifica. E non di poco.

Dalla Cina con furore: HiPhone Nano

Non ci siamo inventati nulla, la ditta cinese che lo produce (quelli del clone più famoso di iPhone insieme al Meizu) l’ha proprio chiamato così: HiPhone Nano.
Si tratta di una versione tarocca di un modello di mini-iPhone che Apple non ha ancora nemmeno immaginato (e che probabilmente non produrrà mai). Nella fattispecie sembra il risultato di un esperimento di ingegneria genetica finalizzato all’incrocio fra uno Star-TAC e un iPod nano di prima generazione ad opera di uno scienziato pazzo daltonico su commissione di una setta di luddisti nord-coreani.

Apple aveva già fallito nell’incrocio fra iPod e cellulare Motorola con il dimenticabilissimo Rockr. Quell’esperimento, però, ebbe perlomeno un esito indirettamente positivo: Steve Jobs capì che per ottenere un telefono-iPod che potesse davvero piacere alla gente Apple doveva fare tutto in casa propria, in quel di Cupertino.
In ogni caso io impazzisco per l’orologio finto-analogico. Ce lo aveva anche il mio Philips Savvy all’inizio di questo decennio, anche se meno bello. Foto di HiPhone nano aperto (si, perché è un flip-phone) dopo il salto.

I MacBook Pro scalano l’Everest

Per promuovere la First Ascent, una linea di indumenti tecnici da alpinismo, alla Eddie Bauer hanno pensato bene di organizzare una passeggiatina fin verso la vetta dell’Everest e di documentare con riprese in HD tutta l’impresa.
La crew di film-makers che si sta inerpicando su per l’Himalaya rilascia alcuni “dispacci” video pubblicati su YouTube e sul blog dedicato all’evento promozionale, se così lo si può chiamare.

Indovinate quali computer si sono portati dietro i produttori per fare editing video on-the-go e per pubblicare i dispacci online? Esatto tre MacBook Pro, insieme ad altre attrezzature tecniche come le videocamere Sony e diversi Hard Disk Lacie Rugged per i backup.

Microsoft aggiorna Office:Mac 2004 e 2008

Microsoft ha rilasciato ieri due nuovi aggiornamenti per le versioni Mac delle due suite Office attualmente supportate, vale a dire le edizioni 2004 e 2008.

Microsoft Office 2004 for Mac 11.5.4 Update risolve alcuni bug e soprattutto tappa alcune falle di sicurezza, anche se le note di release non aiutano a capire quali siano stati i cambiamenti, nello specifico.

Lo stesso vale per Microsoft Office 2008 for Mac 12.1.7 Update: le note di versione sono esattamente identiche a quelle per la versione 2004, il che lascia supporre che i bug di sicurezza risolti siano più o meno gli stessi.

Microsoft Laptop Hunters: Frank il senzatetto

Dopo Lauren, Giampaolo, Jackson e Lisa ecco il quarto spot della serie Laptop Hunters. Il protagonista di questo episodio è Frank, un senzatetto a cui la produzione regala 1000$ per comprare un laptop a sua scelta. Ma c’è un problema: a differenza dei suoi predecessori, e nonostante la propria infausta condizione, Frank non ne vuol sapere di comprare un PC, preferirebbe comunque un Mac. O magari i 1000$ cash. Alla fine si convince a malincuore e trova un uso consono per il proprio PC nuovo.

Allo staff che cerca in ogni modo di orientarlo all’acquisto di un PC:“Sono povero, mica ritardato! Questo computer fa schifo!”

Peccato che non sia un vero episodio della serie di spot, era il migliore fra quelli visti finora.

Tips Lounge: Easter Eggs nel Terminale

Anche quest’anno, per onorare l’atmosfera pasquale, vi presentiamo qualche curiosa Easter Egg che potrete scovare nel vostro Mac. L’anno scorso vi abbiamo parlato delle sorpresine nascoste in Leopard (Le Easter Egg nascoste in Mac OS X Leopard), quest’anno ci concentriamo più espressamente su piccoli trucchetti divertenti che passano per il terminale. A onor del vero l’anno scorso citavamo il “blob”, ovvero la sferetta di comando che si può attivare proprio con un comando da Terminale, quindi in questo post non la chiameremo nuovamente in causa. Se siete curiosi vi rimando al vecchio articolo.

Ricordo agli amici Linuxiani, se non lo sanno già, che alcune delle seguenti Easter Egg (la prima e l’ultima) sono riproducibili anche nel Terminale del pinguino, dato che sono “sorprese” incluse in software condivisi dai sistemi UNIX e BSD.

Caricare l’iPod con il vapore

Vi ricordate il video di quel tizio che pretendeva di riuscire a caricare un iPod utilizzando semplicemente una cipolla e del Gatorade? Era una bufala bella e buona che noi di TAL avevamo contribuito a smontare. Il video che vi mostriamo stamani, invece è tutt’altro che una bufala.

Thomas, l’autore del video, ha collegato un motorino a vapore Jensen ad un motore Lego Technic e ha filtrato l’output elettrico attraverso un circuito di regolazione e stabilizzazione. Dopo aver unito il circuito ad una presa USB femmina è riuscito a caricare il suo iPod. Sicuramente una soluzione un po’ troppo rumorosa e poco versatile, ma hey, la creazione di soluzioni tecnologiche ottimizzate e moderne non è certo lo scopo del movimento Steampunk.

Se vi piacciono queste cose, non perdetevi il blog di Jake Von Slatt, vate indiscusso dell’estetica e della cultura Steampunk. Abbiamo scovato lì anche questo progetto. Video dopo il salto.