Just Funny Games, l’intervista di TAL

Lo scorso venerdì abbiamo pubblicato la recensione di Trigonon: Episode One, un nuovo puzzle game per iPhone divertente e ben realizzato frutto dell’ingegno della Just Funny Games. Nonostante il nome, Just Funny Games è una promettente software house tutta italiana che si affaccia sull’App Store per la prima volta con questo gioco. Quando si dice un ottimo biglietto da visita. Per conoscere meglio questa ma interessante realtà, che punta al gaming in generale, non solo per iPhone, abbiamo fatto due chiacchiere virtuali con il co-fondatore e direttore, Fabio Poli.

TAL: Facciamo le presentazioni. Cos’è (e chi è) Just Funny Games?

Fabio Poli: Just Funny Games è un progetto tutto italiano, nato poco più di un anno fa, composto da professionisti del settore Gaming e in particolar modo Mobile formatisi attraverso precedenti esperienza lavorative, ma prima di tutto un gruppo di persone accomunate dalla passione per il gioco e intenzionate a riportare questa passione nel proprio lavoro.

iPad 2, il mockup di E-Lemon-Tary

Come ormai sanno anche i sassi, domani alle 10:00 (le 19:00 ora italiana) si terrà a San Francisco l’evento speciale Apple per l’introduzione di un nuovo modello di iPad. Del successore del Tablet di Cupertino si sa ancora relativamente poco. Con ogni probabilità avrà una fotocamera frontale che permetterà di utilizzare FaceTime e una scocca più sottile dell’attuale modello. Praticamente impossibile che possano essere implementate alcune delle caratteristiche che alcune indiscrezioni sembravano suggerire, come un lettore di schede SD o uno schermo ad altissima risoluzione. Secondo Engadget problemi di progettazione dell’ultima ora avrebbero fatto propendere per l’eliminazione di queste caratteristiche, ma John Gruber dice chiaro e tondo che semplicemente queste feature non erano mai state prese in considerazione per l’iPad 2.

Mentre i grandi giornali nazionali si sbizzarriscono con gallery di origine russa che ripropongono gli stessi dummy iPad che abbiamo visto al CES 2011, vi proponiamo un bel mockup realizzato dal nostro lettore Rosario Curia a.k.a e-lemon-tary. E’ forse una delle ricostruzioni più verosimili fra quelle viste finora: fotocamera centrata in alto sopra lo schermo e scocca leggermente più smussata, come si intravede dai bordi della cornice metallica (che vista frontalmente nell’invito all’evento di domani pare possa essere identica a quella del modello attuale). Cliccate sulle immagini per ingrandire.

L’innovazione Apple regna un po’ meno su Hollywood

Il magazine tecnologico Fast Company ha stilato anche per quest’anno la sua classifica delle 50 aziende più innovative del 2010. Vince a man bassa Apple che si piazza al primo posto davanti a Twitter e Facebook grazie ai “101 modi” in cui ha fatto innovazione.
Nel frattempo da BrandChannel arriva la conferma di ciò che gli Apple User cinefili non possono non aver notato: il marchio Apple è il più utilizzato all’interno dei film. Almeno un prodotto della Mela compare in 10 dei 33 film che hanno occupato il primo post nella classifica degli incassi al botteghino nel 2010. Ma attenzione, nonostante il primo posto, il dato segna un declino. A Hollywood nel 2008 c’erano molte più Mele.

Su eBay un mazzo di carte da gioco Apple

Se siete amanti dei memorabilia Apple e avete più di 400€ da spendere in un oggetto da collezione purché arrivi direttamente da Cupertino, allora potreste essere interessati a queste carte da gioco marchiate Apple attualmente all’asta su eBay UK.
Il mazzo è stato acquistato nel 1997 da un dipendente Apple presso lo spaccio aziendale centrale ed è una vera rarità. Al posto dei semi tradizionali (cuori, quadri, fiori e picche) sulle carte sono impressi alcuni loghi e icone di Mac OS 7, come la Apple Face (quella ispirata al Bauhaus), la Bomba, l’orologio e il cestino. 

Pixelfari, il Web a 8 bit

Vi siete mai chiesti come sarebbe apparso il World Wide Web se lo aveste potuto navigare direttamente da un Nintendo 8bit alla fine degli anni ’80? Beh, immagino che la risposta sia no, visto che alla fine degli anni ’80 il Web manco esisteva ancora. Ciò nonostante ora avete la possibilità di scoprirlo in prima persona grazie ad una trovata di Neven Mrgan, vale dire il papà del noto gioco per iOS “The Incident”.

Pixelfari altro non è che una versione standalone di Safari riprogrammata per mostrare il Web a 8-bit: font che nemmeno i titoli d’inizio della peggior cartuccia dell’epoca, set di colori talmente limitato che la maggior parte delle immagini sono macchie indefinite e la sensazione generale di essere finiti in una versione glitch di un livello di Mario Bros.

iPhone Photography, nuova mostra collettiva all’OCCCA

Dal 31 marzo al 30 aprile 2011 l’Orange County Center for Contemporary Art ospiterà “Pixels, the Art Of The iPhone”, una mostra collettiva dedicata all’iPhone photography. L’evento è curato da Pixels At An Exhibition, la community online per appassionati di iPhotography fondata da Knox Bronson e di cui avevamo già parlato qualche mese fa in occasione di un’altra interessante mostra itinerante ospitata da vari Apple Store statunitensi.

Alla mostra possono partecipare potenzialmente… tutti i possessori di iPhone. O almeno tutti quelli che vorranno iscriversi alla community e inviare cinque scatti per la selezione preliminare.

iPhone nano, il festival dei mockup

Mockup: in inglese, l’arte di riprodurre oggetti con modelli in scala per fini pubblicitari o espositivi. Quale migliore occasione dunque per applicare la tecnica della recente grandinata di rumors sull’iPhone nano e sull’iPhone 5 con display da 4 pollici che ha investito il Mac Web? Designer bravi e meno bravi si sono subito gettati a capofitto sulla possibilità di immaginare nuovi iPhone con schermi che vanno “da un bordo all’altro” per la gioia di chi come noi non sapeva proprio che immagine pubblicare per illustrare tutte quelle storielle sul rimpicciolimento del melafonino. 

MORE/REAL Stylus Cap, lo stilo social-funded

Per un progetto Kickstarter che non convince (vedi la custodia contundente per iPad) ce n’è sempre un altro promettente ad attendere dietro l’angolo. Come MORE/REAL Stylus cap che si candida, almeno a parere del sottoscritto, ad essere il prossimo Glif – il tripod adapter per iPhone che ha riscosso uno straordinario successo proprio grazie a KickStarter.

Don Lehman è un giovane industrial designer di Chicago che ha avuto un’ottima idea: se portarsi sempre appresso uno stilo per iPad e iPhone è un fastidio, un “in più”, perché non infilare lo stilo sul cappuccio di un oggetto che bene o male ci portiamo sempre dietro come una penna?

Glitch Art facile con Image Glitch

Avete mai sentito parlare di Glitch Art? E’ una pratica artistica digitale abbastanza diffusa che consiste nella rivalutazione estetica degli errori provocati dagli strumenti di imaging digitale, siano essi le foto e videocamere che usiamo ormai con frequenza quotidiana o i software che le immagini ci permettono di manipolarle.

La Jackling House verrà demolita presto

E’ ufficiale, la Jackling House verrà demolita presto. La villa in stile coloniale spagnolo in cui Steve Jobs ha vissuto per una decina d’anni nel corso degli anni ’80 era oggetto del contendere fra il CEO di Apple e “conservazionisti” di alcune associazioni della zona, che non vorrebbero eliminare questo pezzo di storia della California. Lo scorso anno, a marzo, un giudice ha dato però definitivamente via libera ai piani dell’iCEO.

La storia della villa è, a dire il vero, piuttosto recente: la casa fu costruita nel 1926 per il magnate del rame Daniel Jackling su progetto dell’architetto George Washington Smith.

Apple come il Grande Fratello, Motorola insiste

Poche ore fa, durante il Super Bowl, è andato in onda uno spot del nuovo Tablet di Motorola, lo Xoom (tanti auguri con quel nome in Italia). Il leit motif è lo stesso del teaser che l’azienda ha diffuso qualche giorno fa ed è riassumibile in maniera molto semplice: Apple = Grande Fratello orwelliano. Il 2011, suggeriscono i pubblicitari di Motorola, assomiglia molto al 1984. Quel 1984 che Apple, per prima, aveva preso a spunto per il famosissimo spot del Macintosh, vale a dire il commercial che contribuì a rivoluzionare il concetto stesso di “ad” durante il Super Bowl.

Una galleria di Londra celebra Hipstamatic e la sua storia

Hipstamatic è una delle applicazioni più scaricate dell’App Store e senza dubbio una delle più amate. Non a caso Apple l’ha scelta fra le migliori del 2010. L’app raccoglie l’eredità della originaria Hipstamatic 100, una toy camera che fu prodotta dai fratelli Bruce e Winston Dorbowski dal 1982 fino al 1984, anno della loro tragica scomparsa, e la unisce alla riproduzione digitale di altre famose fotocamere analogiche “lo-fi”.

Adesso la Orange Dot Gallery di Bloomsbury, a Londra, celebra il successo dell’applicazione con una mostra chiamata “An Exhibition for Hipstamatics”, aperta fino al prossimo 13 febbraio. 157 stampe di altrettante fotografie scelte fra le centinaia di scatti pubblicati dal sito Hipstamatics.com, gallery online che raccoglie il meglio della produzione fotografica degli utenti dell’applicazione.

iPhone movie di Park Chan-Wook: trailer e making of

http://www.youtube.com/watch?v=fdDXiYuolMA

La scorsa settimana vi segnalavamo la curiosa impresa del regista koreano Park Chan-Wook, noto per i suoi film della trilogia della vendetta, che ha girato un medio-metraggio utilizzando alcuni iPhone 4.

Adesso è finalmente disponibile il teaser trailer del film (lo vedete ad inizio articolo) che da un’idea del risultato ottenuto. A dirla tutta non si intuisce molto sulla trama di Paranmanjang (Night Fishing è il titolo inglese) ma c’è da dire che gli effetti che il regista ha ottenuto dal mezzo limitato e limitante che ha scelto di usare sono parecchio interessanti. Si ha l’impressione di guardare una vecchia pellicola e la postproduzione in questo senso deve aver utilizzato molto.

E’ come se le barriere tecniche di uno strumento tecnologicamente avanzato come l’iPhone, non progettato di certo per la produzione video professionale, coincidessero per analogia con quelle delle prime Portapak della Sony.

iPad spopola fra i parlamentari tedeschi

Lo scorso ottobre davamo notizia della “liberalizzazione” dell’uso dell’iPad da parte dei parlamentari tedeschi nell’esercizio delle proprie funzioni all’interno del Bundestag. L’esito di tale decisione, a qualche mese di distanza, lo documentano un articolo e una galleria fotografica dello Spiegel Online, che non a caso titola “Politiker im iPad-fieber”, ovvero: “I politici con la febbre da iPad”.

L’iPad come un’epidemia, insomma. Dopo che i vertici del parlamento hanno sdoganato il Tablet, quasi nessuno è rimasto immune. Il prezzo non è un problema ed è facile per i parlamentari giustificare il rimborso dell’acquisto per fini professionali, dato che poi quasi tutti utilizzano l’iPad come sostituto del portatile per rispondere rapidamente alle mail di lavoro e in generale per “comunicare meglio e più rapidamente”.

L’itagliàno di Apple, atto XXX (con giveaway)

La rubrica più amata/odiata di TheAppleLounge è giunta alla 30a puntata. Chi lo avesse mai potuto aver pensato che avressimo trovate così tante castronerie linguistiche nei meandri di Mac OS X?
Fra commentatori divertiti dagli strafalcioni Apple, segnalazioni di stramberie linguistiche sempre nuove e lettori indignati per la nostra pretesa di voler fare i professorini d’itagliàno, c’è anche chi ci segnala a più riprese che una buona parte degli errori che abbiamo scoperto in passato sono stati corretti. Forse ai piani alti qualcuno ci legge? Lasciateci illudere che sia così.

Oggi c’è di più: per celebrare il 30° appuntamento con l’itagliàno abbiamo deciso regalare a 3 di voi due applicazioni per iPhone in tema con il topic di questa rubrica: Dizionario d’Italiano e Coniugazione verbi italiani, gentilmente offerte dalla Sviluppo4Mobile. Continuate a leggere per scoprire come vincerle.

Che Itagliàno di Apple sarebbe senza strafalcioni? Ce li abbiamo, non temete. Il primo lo vedete qui sopra. Ce lo segnala RikyTres, che lo ha scovato in quel crogiuolo di traduzioni impossibili che è la sezione di noleggio e vendita film su iTunes Italia.

E-commerce: Guido Falck (hi-Fun) entra in LipsiaShop [Intervista]

Guido Falck

Movimenti strategici all’orizzonte, in questo inizio d’anno, nel settore dei produttori italiani di accessori per iDevice. Guido Falck, co-fondatore di hi-Fun, ha acquisito una parte delle quote societarie di LipsiaSHOP, startup del gruppo Lipsia che si occupa di e-commerce e marketing online. Il socio di maggioranza della società rimane Stefano Ramponi, fondatore di LipsiaSOFT, ma con questo accordo Guido Falck prende di fatto il controllo operativo del brand di punta del gruppo, ovvero Mela.Skin. E non è tutto, perché per il 2011 Falck è stato chiamato anche  alla guida di Aiino, storico marchio di accessori per la Mela del gruppo Results S.P.A..

L’accordo con il gruppo Lipsia, firmato a fine 2010, suggella ufficialmente una collaborazione professionale di lunga data. LipsiaSHOP gestisce già la sezione e-commerce del sito di hi-Fun mentre altra importante presenza online del gruppo è GadgetVivo, Web Store multi-brand che ha da sempre dedicato ampio spazio ai marchi che fanno riferimento a Guido Falck, ovvero hi-Fun e VaVeliero.

E proprio con Guido abbiamo fatto due chiacchiere per capire che cosa comporteranno queste partecipazioni societarie e quali sono i progetti per il futuro di questo piccolo “potentato italiano” della produzione di accessori per prodotti Apple.

TAL – Ciao Guido, partiamo subito dalle origini. Che cosa ti ha spinto a co-fondare hi-Fun prima e VaVeliero poi?
GF – A 26 anni ero arrivato ad un’età in cui si comincia ad avere un po’ di paura per il proprio futuro, Avevo però capito di me stesso che non avrei potuto per carattere adeguarmi ad uno stile normale di lavoro. Sarei stato un pessimo dipendente, sono sempre stato troppo testardo e indisciplinato e troppo convinto delle mie idee. Quindi avevo poca scelta dovevo per forza inventarmi qualcosa.

“App” è la parola dell’anno secondo i linguisti U.S.A.

I linguisti dell’American Dialect Society hanno scelto “app” come vocabolo più rappresentativo dell’anno che si è da poco concluso. Secondo i 69 esperti che si sono riuniti la scorsa settimana a Pittsburgh per la votazione finale, la parola ha ora un valore a se, indipendente dal termine più lungo, application, di cui è l’abbreviazione.

Nata dal quell’abitudine prettamente americana di lasciar cadere le lettere in eccesso se il vocabolo si capisce lo stesso (sales rep per sales representative, tanto per fare un esempio) “app” è effettivamente diventata una parola di senso compiuto che non indica tanto un programma informatico in generale, quanto un software che gira su dispositivi mobili ed è spesso “autosufficiente” rispetto al sistema che la ospita nell’espletare le funzioni per cui è pensato.

Park Chan-Wook e il film girato con iPhone 4

Park-Chan Wook è ufficialmente il primo regista di livello internazionale ad aver girato un “major movie” utilizzando un iPhone 4, o meglio, più di uno. Il film Night Fishing, l’ultima fatica del cineasta koreano, autore di grandi pellicole come Old Boy e Thirst (per chi ama il genere – annoveratemi fra i suoi fan) è stato interamente realizzato senza l’ausilio della tradizionale strumentazione di ripresa.

Due iPhone 4 hanno fatto le veci delle cineprese, ma molti spezzoni sono stati ricavati direttamente dal girato della crew che ha filmato le scene con angoli differenti e per conto proprio con altri melafonini. Il risultato è un montaggio “democratico” che attinge a spezzoni con inquadrature non necessariamente ricercate a priori dal regista.