Msn Messenger per Mac supporterà finalmente l’A/V

Molti MacUser, puristi fino al midollo, storceranno il naso leggendo quest’articolo, però noi, per dovere di cronaca, vi riportiamo la news. La notizia non è una delle più eclatanti, però, a modo suo, serve a dimostrare (se ancora ce ne fosse bisogno) che il mercato guarda sempre più con interesse al mondo Mac.

E’ giunta notizia che Microsoft, nel 2009, rilascerà una nuova versione di Msn Messenger per Mac, o meglio, riprendendo la nomenclatura corretta, Windows Live Messenger per Mac.
E’ inutile negare che Msn, nonostante abbia concorrenti di qualità indubbiamente superiore, sia il più diffuso programma di instant messaging in Italia, e bene o male, anche noi utenti Mac lo utilizziamo (chi con Microsoft Messenger o un surrogato, chi, la larga maggioranza, con Adium).

Microsoft all’attacco davanti all’Apple Store

E’ ormai noto che la campagna I’m a PC di Microsoft punta ad attaccare direttamente il messaggio dei noti spot Apple della serie Get A Mac. Già da prima che l’operazione di Redmond entrasse nel vivo ci si aspettava che avremmo assistito anche a tattiche di marketing aggressivo, ma nessuno sicuramente poteva ipotizzare quanto sta accadendo a Birmingham. Microsoft ha deciso di installare un proprio stand video proprio di fronte all’ingresso dell’Apple Store della città del Regno Unito in cui i passanti possono registrare il proprio messaggio “I’m a PC” personalizzato, che l’azienda probabilmente pubblicherà su internet o utilizzerà in futuri spot.

Apple VS Microsoft, il sasso è già nella fionda

In un post di qualche giorno fa scrivevamo che Apple ha una liquidità nettamente superiore a Microsoft e che se volesse, almeno in via teorica, potrebbe comprarsi la DELL mantenendosi in attivo di circa 9 miliardi di dollari. Oggi a riconferma della salubre condizione economica dell’azienda della mela portiamo un’utile prova visiva. Nel grafico ad inizio post è schematizzato il raffronto fra gli incassi di Microsoft e quelli di Apple in base agli ultimi dati rilasciati da entrambe le aziende. Apple nell’ultimo trimestre ha guadagnato circa 3/4 della cifra guadagnata dal gigante Microsoft e la crescita del profitto anno su anno è del 75% per Apple e solo del 9% per Microsoft. Niente male considerato che, approssimando leggermente,  l’azienda di Redmond detiene il 90% del marketshare nel settore PC  e Cupertino solo il 10%.

Apple ha più soldi di Microsoft, potrebbe “permettersi” la DELL

Microsoft ha recentemente presentato i dati fiscali di chiusura del trimestre. Sepolto sotto una montagna di numeri e conti si nasconde un fatto storico: per la prima volta nella storia della seconda era Jobs, Apple ha più soldi in banca di Microsoft. Nel caveau di Redmond se ne stanno al sicuro (fra contanti, equivalenti di liquidità e investimenti a breve termine) 20,7 miliardi di dollari. A Cupertino la cifra ammonta invece a 24,5 miliardi, circa 4 miliardi di dollari in più. E non è finita, c’è n’è anche per Michael Dell. Si, esatto, quel Dell, il fondatore dell’omonima azienda che nel 1996 affermò sprezzante: “l’unica cosa da fare con Apple sarebbe chiuderla e dare indietro i soldi agli investitori”.

Microsoft, avvolgi le tue finestre intorno a me

Tranquilli non siamo impazziti. Il titolo richiama la traduzione di un verso della nuova canzone ideata da Microsoft per il video che pubblicizza la Professional Developer Conference 2008. Si tratta ovviamente di un video interno ad uso e consumo dei dipendenti e dell’indotto di Redmond che è successivamente stato caricato su YouTube. Se vi ricordate la Vista Street Band di Bruce ServicePack allora saprete che Microsoft ha una lunga tradizione di ridicoli video interni che poi immancabilmente diventano pubblici. Video dopo il salto.

Ballmer è un PC, o un invasato?


La Monkey Dance è difficile da dimenticare, la cantilenante incitazione a corredo di un indegno bagno di sudore – developers developers developers developers – è allo stesso modo impressa ad eterna memoria in decine di video e remix che continuano a collezionare visualizzazioni su YouTube e Google Video. Steve Ballmer è tornato a svelarsi per ciò che realmente è, e ha riproposto una delle sue solite ridicole sortite in una clip registrata per la nuova fase della campagna pubblicitaria di Microsoft.

“I’m a PC” ma uso un Mac. C’è una prova?

Giusto sabato ci appellavamo, in senso lato, al legittimo sospetto: ma se la Crispin Porter + Bogusky è addirittura finita sul sito di Apple come agenzia pubblicitaria emerita per l’uso dei Mac “on the field” non è forse lecito dubitare che anche la recente mega-campagna di Microsoft, di cui gli spot “I’m a PC” sono l’ultima emanazione, possa essere stata realizzata su un Mac? I dati EXIF di una delle immagini tratta dai nuovi spot e diffusa da Microsoft sul proprio sito ad uso e consumo della stampa sembra confermare proprio queste ipotesi.

“I’m a PC”, arriva la risposta di Microsoft a Get a Mac

La campagna pubblicitaria da 300 milioni di dollari che Microsoft ha messo in piedi per riabilitare il proprio brand è entrata nella fase due. In tre nuovi spot il gigante che fu di Bill Gates cerca disperatamente di far sembrare cool chi usa un PC, ma è solo l’ennesima riprova che tentare di riaffermare il valore di un prodotto a colpi di marketing e di dollari non necessariamente produce buoni frutti. Ai consumatori decidere se Microsoft è riuscita nell’intento. I nuovi spot (video dopo il salto), che insistono in maniera pressante sul mantra “I’m a PC” e che dovrebbero mostrare come l’utenza di PC sia la più eterogenea possibile, vengono introdotti da un ingegnere di Microsoft ([email protected]) vestito come John PC Hodgman. Si sente già la nostalgia di Seinfeld.

Microsoft: addio Seinfeld, arriva la copia di PC-Hodgman

Secondo quanto riportato dal New York Times l’idillio fra Microsoft e Jerry Seinfeld sarebbe già arrivato al capolinea. Il comico americano, che verrà sicuramente inserito da E! nella Top 100 di chi è riuscito a guadagnare 10 milioni di dollari “lavorando” il meno possibile, potrebbe non comparire più nei nuovi spot lanciati da Microsoft e volti a riabilitare il brand dell’azienda di Redmond. Le due puntate lanciate finora, Shoe Circus e New Family, rimarrebbero in tal caso le uniche della serie Bill & Jerry. Microsoft punterà invece con decisione a smontare lo stereotipo del PC grigio e noioso che John Hodgman ha saputo plasmare con abilità notevole nel corso degli anni con la serie Get A Mac.

Bill Gates e Jerry Seinfeld: secondo atto

Da ieri sulle TV americane va in onda il secondo spot della nuova campagna multimilionaria di Microsoft. I protagonisti sono sempre Bill Gates e Jerry Seinfeld, che questa volta invece di acquistare scarpe in un discount si trovano a dover convivere con una normale famiglia media americana (marito, moglie, tre figli, nonna che gira per casa svolgendo qualsiasi mansione) allo scopo di connettersi, con risultati prevedibili. Anche in questo caso l’argomento “Windows Vista” non viene mai toccato direttamente, solamente sul finale i due protagonisti ripetono la scenetta, senza churro in mano, sul futuro del PC. Dopo il salto il video e una breve analisi.

Windows Guru, la quasi-nemesi del Mac Genius?

In occasione del lancio del nuovo spot di Microsoft con Jerry Seinfeld e Bill Gates abbiamo accennato al fatto che la campagna da 300 milioni di dollari che Microsoft ha messo in piedi per riabilitare Windows Vista agli occhi dell’uomo della strada non si sarebbe limitata ad una serie di commercials conditi di comparsate illustri. Una parte del budget verrà infatti destinata ad iniziative come quella dei Windows Gurus, che sempre nell’articolo citato avevamo definito “esperti del mondo Windows che da pulpiti emitori strategicamente piazzati all’interno dei negozi di grandi catene come Best Buy e Circuit City decanteranno le virtù di Vista agli ignari acquirenti”. Nuovi dettagli diffusi da Microsoft ci fanno capire che non ci eravamo allontanati molto dalla realtà.

Microsoft lancia lo spot con Gates e Seinfeld

Microsoft ha ufficialmente lanciato la campagna multimilionaria per la riabilitazione di Windows Vista. Ieri è andato in onda per la prima volta il nuovo (e rumoreggiato) commercial, interpretato da Bill Gates e Jerry Seinfeld nella parte di sé stessi. Jerry aiuta Bill a scegliere la calzatura giusta mentre il loro dialogo si trasforma in una ironica metafora sul futuro dell’IT e di Windows, che sfocia in una simpatica scenetta sul finale. Video e dettagli dopo il salto. Non è finita qui, perché la nuova campagna si svilupperà su più fronti: da Redmond sono pronti a sfornare gli “anti Mac Genius“, addetti specializzati che avranno il compito di decantare windows in alcuni corner promozionali all’interno di grandi store come Best Buy.

Jerry Seinfeld sarà il nuovo testimonial Microsoft?

Microsoft ha compiuto un nuovo passo nella realizzazione della nuova campagna pubblicitaria multimilionaria volta alla “riabilitazione” di Windows Vista. Secondo quanto riportato ieri dal Wall Street Journal, il gigante di Redmond avrebbe ingaggiato per 10 milioni di dollari Jerry Seinfeld come testimonial di punta per una nuova serie di spot. Sempre secondo quanto riportato dal Journal, il comico 54enne comparirà in uno o più ads incentrati sullo slogan “Windows not walls” (Finestre, non mura – è un detto americano) a fianco del fondatore di Microsoft Bill Gates. Seinfeld, molto famoso negli States, un po’ meno in Europa, è protagonista e autore dell’omonima sit-com di grande successo, serie cult degli anni ’90. La notizia ha fatto il giro di tutto il Mac Web generando i commenti più disparati, principalmente negativi. Sebbene Seinfeld sia un personaggio simpatico e divertente ci sono diversi motivi per cui la scelta di Microsoft non sembra delle più azzeccate.

The Mojave Experiment: inizia la riabilitazione di Vista

Microsoft fa sul serio. Vuole mostrare al mondo che Vista non è un mostro bicefalo né quell’orrendo sistema operativo preso a bersaglio dalle campagne denigratorie di Apple (altresì dette “spot televisivi azzeccatissimi“) della serie Get A Mac. Il gigante di Redmond ha un unico intento: dimostrare che l’opinione comune sul proprio ultimo sistema operativo è “comunementesbagliata. Il primo passo, come ricorderete, è stato il banner che se la prendeva coi sostenitori della terra piatta. Adesso è il turno del Mojave Experiment. Perché scegliere il nome di un deserto per una campagna di questo tipo? Un riferimento implicito alla aridità delle idee a cui Microsoft cerca ancora di aggrapparsi per salvare un sistema operativo fallimentare?

Ballmer: Microsoft deve adottare la strategia di Apple?

Mercoledì il Wall Street Journal ha pubblicato il memo interno che Steve Ballmer, CEO di Microsoft, ha scritto ai dipendenti in occasione della chiusura dell’anno fiscale 2008. Gli argomenti trattati da Ballmer sono molti ma salta subito all’occhio quanto affermato in relazione ad Apple.

Nella competizione fra PC e Mac, noi battiamo Apple 30-1. Ma non c’è dubbio che Apple stia crescendo vigorosamente. Perché? Perché sono bravi nel fornire un’esperienza che è contenuta ma completa, mentre la nostra inclinazione alla scelta spesso si accompagna a compromessi nell’esperienza end-to-end. Oggi stiamo cambiando il modo in cui lavoriamo con i produttori di hardware per essere sicuri di poter fornire esperienze complete senza compromesso alcuno. Faremo la stessa cosa con i telefoni – fornendo libertà di scelta ma lavorando allo stesso tempo per creare valide esperienze end-to-end.

Bill Gates: il nemico numero uno va in pensione

Dalla prossima settimana William Gates III lascerà definitivamente Microsoft e il mondo intero ne beneficerà. No, non perché Microsoft sarà automaticamente meno influente e potente, (il che può essere vero, visto chi c’è al timone adesso), ma perché Bill si dedicherà a tempo pieno alla fondazione filantropica che ha creato con l’aiuto della moglie Melinda. Volenti o nolenti, Bill Gates è stato uno dei protagonisti della rivoluzione informatica ed in parte è anche grazie alla sua capacità nel copiare e commercializzare efficacemente le innovazioni altrui e nell’instaurare monopoli che l’industria dell’IT è potuta diventare ciò che è adesso. Sembra un controsenso sarcastico, ma in realtà è andata davvero così. E allora forse, anche se ci costa fatica, anche se ci sembra di andare contro ogni logica, anche se non ci piacerebbe, anche se lo consideriamo fautore di tutto ciò che c’è di male nell’informatica odierna, possiamo dirgli sottovoce, facendo attenzione che ci sentano in pochi… grazie Bill. Buona Vita.
E ora nell’attesa che grazie al sapiente operato di Monkey Boy si avveri la profezia di John Titor (il crononauta che, fra molte altre cose, ha predetto la scomparsa di Microsoft entro il 2020)  godiamoci il video di addio che Wired ha creato per l’occasione (dopo il salto).

Microsoft aggiorna Office:Mac 2008 e 2004

Microsoft ha rilasciato l’update 12.11.1 per la versione Mac della suite Office 2008 al fine di migliorare la stabilità generale e l’integrazione fra i componenti. L’azienda di Redmond ha reso disponibile anche l’aggiornamento 11.5.0 per Office 2004 che estende il supporto della vecchia versione ai files salvati con i programmi più recenti della suite. Ulteriori informazioni e link per il download dopo il salto.

All Things Digital: Windows 7 in anteprima

Durante la All Things Digital D6 Conference che si è tenuta ieri all’hotel Four Season Aviara di Carlsbad, San Diego, Steve Ballmer e Bill Gates hanno risposto alle domande di Walt Mossberg e Kara Swisher e hanno svelato le prime immagini e i primi video ufficiali di Windows 7, il sistema operativo che sostituirà Vista. Multi-touch a go-go e features che a molti hanno ricordato da vicino un altro noto sistema operativo, dal nome d’ispirazione felina.

Steve Ballmer e le uova all’ungherese

Fonte del video Index.hu

Il tour europeo di Steve Ballmer è arrivato in Ungheria, ma alla Università Corvinus di Budapest il CEO di Microsoft non ha trovato soltanto una folla pronta ad ascoltare le sue divagazioni. Un contestatore d’eccezione ha accusato Microsoft di corruzione, e ha tentato, senza riuscirvi, di colpire Ballmer con un paio di uova. Si è poi allontanato dall’aula senza fare una piega mentre tutti potevano leggere sul retro della sua camicia l’eloquente scritta “Microsoft=Corruption“.

Macbook Air e ThinkPad X300: la guerra degli ultraportatili

Apple è entrata nel settore di mercato dei notebook ultra-portatili in maniera molto prepotente con l’introduzione del Macbook Air. Questo nuovissimo modello, introdotto nel gennaio 2008, ha rivoluzionato il settore degli ultra-portatili: Apple di colpo e senza alcun preavviso ha presentato il notebook più piccolo e leggero con schermo 13.3 pollici. Le aziende concorrenti, rimaste basite in un primo momento, stanno correndo velocemente ai ripari. È il caso di Lenovo che pochi giorni fa ha lanciato una aggressiva campagna pubblicitaria contro il gioiellino di Apple.

Steve Ballmer e il suo MacBook Pro

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Non è cosa da tutti i giorni imbattersi in foto come queste. Steve Ballmer, il saltellante CEO di Microsoft, è impegnato in un tour di conferenze mondiali che lo ha recentemente portato anche in Italia. In Belgio, durante uno degli eventi, a fare compagnia a Ballmer sul palco c’era nientemeno che un MacBook Pro, utilizzato per proiettare le slides della conferenza. Non è dato sapere se il computer appartenesse efftivamente a Ballmer. Alcuni utenti di Flickr, presenti anch’essi alla conferenza, sostengono che il Mac appartenesse agli organizzatori dell’evento. Altre foto in questo set. In ogni caso, ve lo immaginate El Jobso che tiene il suo Keynote utilizzando un Dell? Io proprio non ci riesco.

Motivare i dipendenti: il metodo Microsoft

Piove sul bagnato. A rendere il povero Vista ancora più ridicolo di quanto già non sia, è saltata fuori questa parodia del Boss e della E-Street Band, trasformati in Bruce ServicePack e la Vista Street Band. Il video, che sembra realizzato da un amatore scarsamente dotato con strumenti tecnologici di fortuna ed effetti in dissolvenza degni del peggior videoclip anni ’80, è stato prodotto da Microsoft e diffuso in azienda al fine di motivare il team di vendita in maniera divertente e gioviale. E non crediate che si tratti di un fake messo in giro per parodiare l’azienda di Bill Gates: Microsoft ha ammesso la paternità del video. Ma non è finita. Sprofondando ulteriormente nel ridicolo, da Redmond hanno fatto sapere che il video è stato creato con l’intento di realizzare il clip motivazionale più idiota di sempre.