iPhone 4 può praticare paracadutismo

Il titolo è di quelli ironico-divertenti, proprio come la storia che vi raccontiamo in questo post. Chissà cosa penseranno, una volta giunti in fondo a questo post, i lettori circa la robustezza (o fragilità, dipende dai punti di vista) di iPhone 4. Che sia predisposto a subire danni alle parti in vetro è fuori discussione ma, forse, basterebbe un semplice case per rimediare (proprio come per l’antenna).

Un lettore di iLounge, nonché possessore di iPhone 4, ha raccontato al blog la sua avventura. Si tratta di Ron Walker, membro della U.S. Air Force Combat nel ruolo di Jump Master, ovvero colui che controlla che l’aereo sia nella posizione corretta da permettere ai paracadutisti di lanciarsi nel vuoto. Mentre l’aereo viaggiava ad una velocità di circa 130 nodi (circa 240 Km/h) ad un’altitudine di 1000 piedi (circa 300 metri), Ron si è sporto dalla cabina di lancio per controllare i segnali a terra.

L’itagliàno di Apple, atto XXXI

L'itagliàno di Apple, Atto XXXI

L'itagliàno di Apple, Atto XXXI
Era un po’ che non arricchivamo la nostra rubrica “l’itagliàno di Apple” con qualche errore made in Cupertino. Anche perché non sempre ci facciamo caso. Ma, per fortuna, oltre ai nostri occhi ci sono quelli vostri, cari e assidui lettori, che, con una vista da falco ed un’attenzione senza eguali, sono pronti scoprire gli strafalcioni che commettono i traduttori di Cupertino.

Come Marco da Taranto, che ci ha allegato l’immagine di apertura e che ringraziamo per la segnalazione.

Steve Jobs è lo zio biologico di Homer Simpson

Ve lo sareste mai immaginati? Una fra le menti più brillanti della storia degli Stati Uniti è lo zio di un personaggio dei cartoni animati famoso per la sua spensierata inettitudine. Ebbene sì, Steve Jobs è lo zio biologico di Homer Simpson. Lo sappiamo, non ha nessun senso parlare di parentela fra un uomo reale e il personaggio inventato di un cartone animato, nonostante certi film come “Chi ha incastrato Roger Rabbit” o gli esperimenti genetici dei laboratori di Walt Disney – mai documentati – cerchino deliberatamente di dimostrare il contrario. Ma lasciatemi spiegare e capirete che cosa ci ha spinto a scegliere un titolo come quello che avete appena letto a quasi un mese di distanza dal primo aprile.

Su eBay un mazzo di carte da gioco Apple

Se siete amanti dei memorabilia Apple e avete più di 400€ da spendere in un oggetto da collezione purché arrivi direttamente da Cupertino, allora potreste essere interessati a queste carte da gioco marchiate Apple attualmente all’asta su eBay UK.
Il mazzo è stato acquistato nel 1997 da un dipendente Apple presso lo spaccio aziendale centrale ed è una vera rarità. Al posto dei semi tradizionali (cuori, quadri, fiori e picche) sulle carte sono impressi alcuni loghi e icone di Mac OS 7, come la Apple Face (quella ispirata al Bauhaus), la Bomba, l’orologio e il cestino. 

Pixelfari, il Web a 8 bit

Vi siete mai chiesti come sarebbe apparso il World Wide Web se lo aveste potuto navigare direttamente da un Nintendo 8bit alla fine degli anni ’80? Beh, immagino che la risposta sia no, visto che alla fine degli anni ’80 il Web manco esisteva ancora. Ciò nonostante ora avete la possibilità di scoprirlo in prima persona grazie ad una trovata di Neven Mrgan, vale dire il papà del noto gioco per iOS “The Incident”.

Pixelfari altro non è che una versione standalone di Safari riprogrammata per mostrare il Web a 8-bit: font che nemmeno i titoli d’inizio della peggior cartuccia dell’epoca, set di colori talmente limitato che la maggior parte delle immagini sono macchie indefinite e la sensazione generale di essere finiti in una versione glitch di un livello di Mario Bros.

iPhone nano, il festival dei mockup

Mockup: in inglese, l’arte di riprodurre oggetti con modelli in scala per fini pubblicitari o espositivi. Quale migliore occasione dunque per applicare la tecnica della recente grandinata di rumors sull’iPhone nano e sull’iPhone 5 con display da 4 pollici che ha investito il Mac Web? Designer bravi e meno bravi si sono subito gettati a capofitto sulla possibilità di immaginare nuovi iPhone con schermi che vanno “da un bordo all’altro” per la gioia di chi come noi non sapeva proprio che immagine pubblicare per illustrare tutte quelle storielle sul rimpicciolimento del melafonino. 

L’itagliàno di Apple, atto XXX (con giveaway)

La rubrica più amata/odiata di TheAppleLounge è giunta alla 30a puntata. Chi lo avesse mai potuto aver pensato che avressimo trovate così tante castronerie linguistiche nei meandri di Mac OS X?
Fra commentatori divertiti dagli strafalcioni Apple, segnalazioni di stramberie linguistiche sempre nuove e lettori indignati per la nostra pretesa di voler fare i professorini d’itagliàno, c’è anche chi ci segnala a più riprese che una buona parte degli errori che abbiamo scoperto in passato sono stati corretti. Forse ai piani alti qualcuno ci legge? Lasciateci illudere che sia così.

Oggi c’è di più: per celebrare il 30° appuntamento con l’itagliàno abbiamo deciso regalare a 3 di voi due applicazioni per iPhone in tema con il topic di questa rubrica: Dizionario d’Italiano e Coniugazione verbi italiani, gentilmente offerte dalla Sviluppo4Mobile. Continuate a leggere per scoprire come vincerle.

Che Itagliàno di Apple sarebbe senza strafalcioni? Ce li abbiamo, non temete. Il primo lo vedete qui sopra. Ce lo segnala RikyTres, che lo ha scovato in quel crogiuolo di traduzioni impossibili che è la sezione di noleggio e vendita film su iTunes Italia.

L’Itagliàno di Apple, atto XXIX

Ve lo dico sinceramente: con l’arrivo del Mac App Store pensavo che avremmo trovato miriadi di piccoli errorini tipici del lancio di un nuovo prodotto software Apple. E invece a questo giro è più o meno andato tutto liscio.
Per fortuna che ci siete voi lettori che ci segnalate altri strafalcioni, altrimenti non avessimo a sapere come faremmo.

Per questa ventinovesima iterazione della nostra inutilmente puntigliosa, un po’ antipatica ma nel senso buono, supponente e divertente rubrica accogliamo le segnalazioni dei nostri lettori Guglielmo e Lucio (a.k.a. Caustic 86).

La prima, che potete vedere in apertura, riguarda il System Profiler, dove il disco Hitachi è considerato un tipo di supporto “Rotationale”, chiaro segno che a Cupertino hanno smesso di subappaltare le traduzioni nei paesi dell’Est e si sono decisi ad andare alle origini della lingua italiana assumendo un letterato latino.

Angry Birds di Lego e al Luna Park cinese

Gli sviluppatori di Rovio hanno saputo sfruttare alla grande la franchise di Angry Birds, un tesoro che si sono trovati fra le mani grazie all’incredibile e impareggiabile successo dell’ormai famosissimo gioco per iPhone e iPad. A dimostrazione che la passione dei fan per quello che potremmo definire il Super Mario Bros della piattaforma iOS non accenna a scemare, arrivano altre spontanee dimostrazioni di affetto e tentativi di sfruttare la notorietà del gioco.

Il parallelo con la coppia di improbabili idraulici di origine italiana che ha spopolato e continua a spopolare sulle console della Nintendo mi è stato velatamente suggerito dalla pixelosa e squadrata creazione dell’utente Flickr O_NunoPereira che ha postato alcune foto di una squadra Angry Birds realizzata interamente in LEGO.

Mac Portable, un prototipo su eBay

Dopo il Lisa venduto su eBay per 15.000 dollari e il Mac SE trasparente la cui asta con base a 25.000$ è finita deserta, ecco in vendita un altro oggetto Apple adatto a finire nella collezione di qualche appassionato di tecnoarecheologia cupertiniana.

Il computer vintage in questione è un Macintosh Portable risalente alla fine degli anni ’80. E’ una versione portabile di un Macintosh “da scrivania” che poteva essere trasportato con una “facilità” che in quegli anni era forse ritenuta sufficiente per poter definire portabile un computer.

Un presepe Apple tutto di carta

Ormai siamo alla Vigilia di Natale e tutti avranno già fatto il presepe da almeno una settimana. Vale comunque la pena segnalare il fantastico kit per la realizzazione di un presepe Apple realizzato dal blog olandese OneMoreThing. La “scena” finale che è possibile riprodurre è quella che vedete nell’immagine qui sopra: Woz sul suo Segway nella parte di Giuseppe e Steve Jobs nel ruolo di Maria che contemplano il nuovo nato (un iPad, per la precisione). Al posto di una capanna, un Apple Store, Tim Cook, Jony Ive e Phil Schiller a fare i pastori e infine, nel ruolo dei Magi, tre nomi importanti del giornalismo tecnologico: Walt Mossberg, David Pogue e John Gruber.

C’è di che essere accusati di blasfemia, non lo mettiamo in dubbio. Ma se quello per Apple culto deve essere, è giusto che il fanboy medio possa onorare la natività in maniera consona alla santità dei personaggi che quel culto hanno contribuito a crearlo.
il kit stampabile creato da OneMoreThing per realizzare in casa propria il presepe Cupertiniano lo potete scaricare da questo link. A seguire un video che illustra il procedimento di realizzazione delle figurine.

Su eBay le statuine di Steve Jobs e un Apple Lisa

Spese pazze natalizie per gli Apple fan -pazzi- su eBay USA. Già da diversi giorni hanno cominciato a comparire su eBay le statuine di Steve Jobs, fedeli riproduzioni del CEO Apple che Mic Gadget aveva lanciato qualche tempo fa e di cui aveva venduto un centinaio di esemplari prima dello stop imposto dall’ufficio legale di Cupertino. C’era da scommetterci che quei pochi esemplari potessero diventare pezzi da collezione. E’ terminata da poche ore invece l’asta per un Apple Lisa originale dell’epoca, venduto per 15.000 dollari.

Un albero di Natale Apple con Steve Jobs e i vecchi Mac

Stufi delle solite palle? Volete dare libero sfogo alla vostra sconfinata passione per Apple e alla vostra religiosa devozione verso i feticci di Cupertino e il sommo sacerdote del Culto del Mac, sua melosità Steve Jobs? Lo potete fare, a bassissimo costo. Tutto ciò che vi serve è una stampante, carta, un paio di forbici (o un taglierino), dei nastrini o del filo da pesca. Ovvero tutto il necessario per realizzare i “cubee”o cutout di cui qui di seguito vi linkerò i progettini. Li potrete poi appendere (con il filo o il nastrino) o “incastrare” sull’albero, per ricordarvi anche durante le feste quanto sia pervasiva la vostra fissazione per tutto quel che è Apple.

Quanto al procedimento di realizzazione di questi particolari addobbi, non c’è molto da spiegare. Vi scaricate il PDF o l’immagine, lo/la stampate e ci date dentro con l’arnese tagliente che preferite (facendo attenzione alle dita). Piegate il tutto secondo le indicazioni e se volete per completezza date un colpetto di Coccoina che tenga insieme il tutto. La vera filosofia del cutout aborrisce totalmente l’uso della colla, ma procedete tranquillamente, nessuno vi osserva. Tranne Steve Jobs che tutto vede dalla sua fortezza volante a forma di Mela, ovviamente.

AppWall Screensaver: un muro di app sullo schermo del Mac

Alla Worldwide Developer Conference di due anni fa, Apple ha inaugurato la tradizione dell’App Wall: un muro di monitor affiancati in cui precipitano e si accumulano tutte le applicazioni dell’App Store. Anche quest’anno il muro elettronico ha stupito i visitatori della Conference con una versione evoluta e migliorata.

Lo screensaver AppWall è nato con l’intento di replicare quell’esperienza direttamente sul vostro Mac. E’ gratuito e si può installare con due clic.

Steve Wozniak: Apple I rifiutato cinque volte da HP

AppleInsider riporta una storia curiosa che riguarda il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak, e il progetto di quello che sarebbe stato il primo personal computer prodotto dall’azienda di Cupertino, conosciuto come Apple I.

Secondo quanto raccontato dallo stesso Wozniak durante un tour guidato presso il Computer History Museum, egli offrì il suo progetto originale dell’Apple I per ben cinque volte al suo datore di lavoro dell’epoca (HP) ma venne sempre rifiutato. Cosa sarebbe successo se il progetto fosse stato acquistato da HP? Apple esisterebbe comunque e sarebbe l’azienda di oggi?

L’itagliàno di Apple, atto XXVII


* AGGIORNAMENTI a fine articolo

La novità di Apple sta per arrivare e, da un’indiscrezione uscita direttamente dalle stanze dei bottoni di Cupertino, abbiamo avuto notizia di cosa sicuramente non ci sarà presentato.

Un nostro inviato speciale a Cupertino che è lì per seguire da vicino il clamore che sta generando l’annuncio del memorabile evento, ha visto uscire dal civico 1 di Infinite Loop un dipendente che, da solo, si lamentava ad alta voce del lavoro e dello stress al quale è sottoposto per il misero stipendio di un dollaro all’anno. Vestito con un lupetto nero presumibilmente di cachemire, dei jeans Levi’s e con delle New Balance ai piedi, il dipendente, i cui occhiali facevano pensare ad un Harry Potter un po’ invecchiato, era diretto verso un bar per prendere un caffè.

Il nostro inviato ha così pensato di avvicinare il dipendente e provare a far leva sul suo malcontento per ottenere qualche informazione.