In Cina c’è chi paga per fingere di avere l’iPhone

Quanto a cloni e knock-off dei prodotti Apple, la Cina ci ha abituato a tutto. HIPhone, HiPad, i-Pad e i-Fone fino all’iPhone fornello: tutti accomunati dal bassissimo livello di perizia nella realizzazione dall’uso improprio del marchio e del logo Apple.
La produzione di simili prodotti è per lo meno comprensibile nell’ottica di un tentativo d’imitazione dell’oggetto di successo. E’ fuori da ogni possibilità di comprensione, invece, l’esistenza di un servizio che permette di falsificare la propria firma digitale  sul popolare network di instant messaging QQ al fine di inserire automaticamente il messaggio “sent from my iPhone”.

Kathrin Hill, sul Financial Times, racconta della curiosa moda, una sorta di nuovo livello di falsificazione virtuale:

“Su TaoBao, il più grande marketplace consumer-to-consumer cinese, alcuni venditori offrono agli utenti di QQ, il servizio di messaging più grande del mondo¹, la possibilità di penetrare nei loro account e fare in modo che i loro post appaiano come se fossero inviati da un iPhone”.

Le suonerie per iPhone dei Beatles in esclusiva su iTunes Store

Ebbene sì, dopo il giorno che non dimenticherete mai più (quello in cui i Beatles sono arrivati su iTunes Store, nel caso ve lo foste scordato) eccone un altro che aspettavate da tanto. No, niente annuncio dell’evento iPad 3 di marzo né l’inattesa decisione di donare mille dollari a chiunque abbia comprato un Mac dal 1984 oggi. Molto di più, molto di più.
Da ieri (allacciate le cinture) sono disponibili in esclusiva su iTunes Store le suonerie per iPhone dei Beatles.
E aspettate a svenire o urlare come carampane impazzite alla vista di John, Paul, Ringo e George, ché il meglio deve ancora venire: potete comprare ciascuna suoneria al prezzo incredibile di 1,29€. Incredibile davvero, dato che è di più di quanto costino singolarmente, sempre su iTunes Store, alcune delle canzoni da cui le suonerie sono tratte.

Il miglior spot del Super Bowl? Quello per cui Apple non ha pagato nulla

La scorsa domenica ad Indianapolis si è giocato il Super Bowl 2012, la finale per l’assegnazione del titolo di campioni della National Football League statunitense.
Come noto si tratta tanto di un grande evento sportivo quanto di un seguitissimo show televisivo e il costo di uno spot di quelli che vanno in onda durante l’intervallo può toccare i 3,5 milioni di dollari. E’ più o meno la cifra che ha pagato Chrysler-FIAT per il suo commercial con Clint Eastwood. O quella che deve aver sborsato Samsung per poter sparare a zero sugli scemotti che se ne stanno in fila per comprare il solito, barbosissimo iPhone.
Apple non ha mandato in onda alcuno spot durante l’intervallo della partita. Ciò nonostante, come ha fatto notare Jim Cramer di Mad Money e TheStreet.com, l’azienda di Cupertino ha potuto beneficiare del miglior messaggio pubblicitario possibile: il product placement gratuito a cura dei vincitori della partita.

Action Pad, il tablet cinese sponsorizzato da un falso Steve Jobs

Action Pad

Action PadUn nuovo spot cinese sta facendo discutere molto in rete, la società Action Electronics ha infatti diffuso recentemente uno spot TV per pubblicizzare l’Action Pad, ennesimo tablet basato su Android da poco in commercio in Cina.

Per promuovere il prodotto i creativi cinesi hanno deciso di usare un attore locale palesemente ispirato a Steve Jobs, con tanto di jeans, sneakers e lupetto a collo alto, oltre all’aureola e ad un bel paio di ali.

Felpe ai dipendenti Apple per celebrare il 2011

Il 2011 è stato un anno “strano” per Apple, che ha raggiunto vette impensabili poco più di una dozzina di anni fa, quando l’azienda era sul punto di chiudere i battenti. Grandi successi nelle vendite e nei ricavi, nonché nella diffusione di prodotti di punta come l’iPhone e l’iPad proprio nell’anno in cui Steve Jobs ci ha lasciato.
Apple è riuscita comunque a celebrare, in maniera sobria, i successi dei 365 giorni appena trascorsi. In primis con un’estensione delle vacanze per tutti i dipendenti sotto Natale e per il ponte della Festa del ringraziamento. In secundis regalando a tutti i dipendenti una esclusivissima e bellissima e super-meritatissima… felpa.

Spot natalizio iPhone 4S, anche Babbo Natale usa Siri

Babbo Natale iPhone 4S

Babbo Natale iPhone 4S

I tempi cambiano e per Natale 2011 anche Babbo Natale usa Siri, per informarsi sulle condizioni meteo previste per il 24 dicembre in varie città degli Stati Uniti. E’ questo il soggetto del nuovo spot di Natale Apple dedicato all’iPhone 4S, il commercial è incentrato su Siri, come si può facilmente intuire.

Babbo Natale chiede a Siri una lista aggiornata delle città con bello e cattivo tempo, l’iPhone però risponde con un messaggio da parte di Ms Claus che invita il marito ad andarci piano con i biscotti. Inoltre, Ms Claus consiglia a Babbo Natale di sbrigarsi, se vuole rispettare i 3,7 miliardi di appuntamenti programmati in agenda per il 24 dicembre.

Siri: il fondatore milionario, la voce britannica

Apple ci sta riuscendo ancora una volta, ammettiamolo: prima del 4 ottobre non ci interessavamo più di tanto del riconoscimento vocale. Si, certo, se ne parlava. C’erano prodotti interessanti e Nuance era già un nome noto del settore, i suoi software un successo in tutto il mondo. Ma è con Siri e l’iPhone 4S che abbiamo cominciato a guardare in maniera diversa alle tecnologie di riconoscimento vocale. E’ l’innovazione, aiutata dalla rassicurante ed efficace macchina del marketing di Cupertino.
Sta di fatto che ormai siamo sommersi da notizie e spunti interessanti su Siri e sui fondatori della startup acquisita da Apple, nonché su altri particolari dell’assistente virtuale di iPhone 4S, come il fatto che la voce britannica maschile sia di un attore che l’ha prestata alla macchina… cinque anni fa.

Beeri, ovvero come Siri ti apre una birra

http://vimeo.com/30892539

Per quanto si tratti di una funzione innovativa, Siri non può ancora fare cose “reali” direttamente dall’iPhone, Non può ad esempio aprire il portello esterno. Basta però un po’ di inventiva per estendere i limiti dell’assistente virtuale ed utilizzare il comando vocale del nuovo melafonino per agire direttamente su oggetti reali. Grazie al progetto Beeri, ad esempio, Siri è in grado di “aprire” una birra e “versarla” in un bicchiere. Il meccanismo di fondo è abbastanza lineare: l’utente chiede a Siri di inviare un messaggio su Twitter tramite SMS. Nel messaggio è contenuta la parola chiave “pour”. Un Arduino connesso all’account Twitter del progetto di Beeri “ascolta” il feed Twitter del progetto e quando trova la parola magica aziona… un’auto radiocomandata su cui è stata montata una lattina di birra.

Le tante cose di cui Apple supera il valore

Nonostante una congiuntura economica mondiale e un andamento dei mercati fra i peggiori di sempre, nel corso delle ultime sedute del Nasdaq Apple ha conquistato il primo posto nella classifica delle principali aziende del mondo per capitalizzazione di mercato, distanziando di non pochi miliardi il colosso petrolifero Exxon Mobil. Come mi è già capitato di scrivere qualche tempo fa, il risvolto più divertente di questa (effimera) conquista consiste certamente nella possibilità di formulare astrusi confronti alla focus che mettono a paragone il valore dell’azienda di Cupertino (375 miliardi di dollari circa a fine settimana) con realtà totalmente fuori contesto. Josh Brown, giornalista finanziario freelance e blogger, ne ha addirittura ricavato un blog Tumblr, ad hoc: “Cose rispetto alle quali Apple vale di più”.

Logitech Wireless Touchpad, quel sottile deja vu

Abbiamo visto oggi i tentativi di innovazione di Microsoft con Windows 8, il nuovo sistema operativo ibrido per PC e Tablet. Se avrà successo o no ce lo dirà il tempo, ma di sicuro si tratta di qualcosa di nuovo, seppur nella semplicità dell’idea, di non visto prima.

Ma mentre qualcuno tenta di innovare e di proporre la sua visione delle cose, c’è chi invece si ostina a seguire gli altri, com’era quel detto? Chi segue gli altri non arriva mai primo. È la prima cosa che ho pensato quando ho visto questa “novità” di casa Logitech, il Wireless Trackpad. A voi ricorda qualcosa?

I 64 iPad della vetrina di Saks

Sulla Fifth Avenue di New York, a breve distanza dal cubo di vetro dell’Apple Store attualmente in corso di ristrutturazione, c’è un department store che le fashion victim e gli amanti dell’haute couture sicuramente conosceranno. Si chiama Saks ed è uno dei marchi storici della moda newyorchese, che ad oggi vanta punti vendita in tutti gli Stati Uniti. Perché ne stiamo parlando qui su TheAppleLounge? Perché nei giorni scorsi i “vetrinisti” del punto vendita sulla Quinta Avenue hanno sostituito a vestiti e manichini un paio di pannelli video giganti. Uno è stato realizzato con 64 iPad affiancati, l’altro con nove Apple Cinema Display.

80s Phone case, con l’iPhone negli anni 80

In una delle scene di Wall Street (1986) Gordon Gekko è sulla spiaggia, l’oceano davanti a lui mentre sorge il sole. In mano ha un oggetto che un diciottenne di oggi potrebbe con ogni probabilità scambiare per un mattone beige con un’asticella. Ma non è un mattone, è un modello di telefono cellulare che andava forte in quegli anni, uno status symbol che uno spietato uomo di successo come Gekko non poteva di certo farsi mancare.
Non è un caso che nel sequel non del tutto riuscito di Wall Street, del 2010, Oliver Stone abbia tributato quel pezzo di modernariato in una delle prime scena del film, dato che il telefono cellulare, con la sua evoluzione, è un ottimo testimone dei rapidi cambiamenti degli ultimi 30 anni, non solo nel settore delle telecomunicazioni.
Come tutti gli oggetti-simbolo di un epoca anche il telefono alla Gekko ha i suoi estimatori. L’80s iPhone case in vendita sul sito di Urban Outfitters permette ai nostalgici di rivivere i fasti della superficialità yuppie di quegli anni rinunciando solo ad alcune delle caratteristiche di un’iPhone: ergonomia, estrema portabilità, buon gusto.

Un tributo a Steve lungo 21 km

Joseph Tame è un Digital Media Producer inglese che vive e lavora a Tokyo. Il suo hobby, a metà fra corsa e tecnologia, è quello di disegnare con il GPS: con il suo iPhone appresso, Tame corre per le strade di Tokyo secondo percorsi prestabiliti che una volta renderizzati su un’applicazione ad hoc rivelano un disegno sulla mappa. Un’intera sezione del suo sito è dedicata a questa sua passione.
L’ultima creazione dell’eclettico corridore tecnologico, super appassionato Apple, è un grande logo della Mela realizzato con una corsa di 21 km come tributo a Steve Jobs.