Psystar attacca l’EULA di Leopard con OpenMac

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Ieri vi abbiamo parlato di OpenMac, il computer commercializzato da Psystar che monta i componenti di un Mac di fascia medio-alta e costa meno di un Mac Mini. A distanza di sole 24 ore la Psystar ha già provveduto a cambiare nome al clone, che adesso si chiama più prosaicamente Open Computer. Ma non si pensi che per questo la società voglia darsi per vinta: la Psystar ha dichiarato guerra alla EULA di Mac OS X e continuerà a vendere il Mac-surrogato.

L’attacco delle cartelle cannibali: è solo pubblicità

La società norvegese Teknograd, che offre supporto e assistenza agli utenti Mac professionali, ha lanciato una accattivante campagna pubblicitaria, creativa, originale e soprattutto economica. Una serie di immagini in cui cartelle e file che ingombrano il desktop e ne rallentano le funzioni diventano figure minacciose che vogliono distruggere l’hard disk e tutto il contenuto del computer. Vista la solidità del sistema UNIX su cui si basano i nostri Mac è normale che una società di assistenza come la Teknograd debba escogitare queste originali trovate pubblicitarie.

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Apple assume il super avvocato di HP

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Apple ha assunto questa settimana un nuovo vice responsabile dell’ufficio legale, una posizione lavorativa rimasta scoperta negli ultimi 8 anni. Il nuovo Deputy General Counsel è Charles Charnas ed è stato assunto direttamente da Daniel Cooperman, il General Counsel di Apple al comando da settembre 2007. Prima di approdare ad Apple, Charnas è stato per molti anni il capo dell’ufficio legale di Hewlett Packard.

Conan O’Brien e la sessione di iChat in diretta

A che serve spendere centinaia di migliaia di dollari in inutili strategie di product placement se la gran parte dello star system ti fa pubblicità semplicemente perché ama i tuoi prodotti? Deve essere quello che si chiedono, con un sorriso sulle labbra, i dirigenti della divisione marketing di Cupertino dopo l’ultima uscita di Conan O’Brien. Durante la puntata di martedì scorso del suo seguitissimo Late Show, l’host della NBC ha utilizzato il suo MacBook Pro per imbastire una sessione di iChat in contemporanea con due ospiti fissi del programma.

Get A Mac: Pc e l’antistress

Dopo i due nuovi ad della settimana scorsa, Apple ha pubblicato ieri Office Stress, un nuovo divertente spot della serie Get A Mac. Questa volta PC offre inaspettatamente un regalino a Mac: è una paperella antistress. E’ appena uscito Office 2008 per Mac e PC suppone che Mac toccherà lavorare di più in ufficio, con tutto lo stress che ne consegue. Ma il nostro beniamino, serafico com’è, non ha la minima idea di come si usi un antistress. Nessun problema: è PC che glielo mostra involontariamente.

iPhone 3G in Australia a giugno: solo ipotesi all’italiana?

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A quanto pare gli italiani non sono gli unici disposti ad inventarsi di tutto (e a bersi di tutto) quando si tratta di notizie sull’arrivo di iPhone nel proprio paese. Anche dall’altra parte del mondo, nella terra dei canguri, esiste una nutrita cerchia di Apple addicts che attende impazientemente lo sbarco del melafonino ed è disposta a credere a qualsiasi ipotesi ammantata di un velo di plausibilità, anche quando il 1° di aprile è bell’e passato. Nei giorni scorsi, uno degli amministratori del forum di MacTalk ha pubblicato un post/articolo in cui spiega, con dovizia di particolari, perché è sicuro che l’iPhone arriverà in Australia a fine giugno. A fornirgli le scottanti informazioni sarebbe stata una fonte interna al ristretto circuito di resellers Apple australiani, secondo la quale i rivenditori avrebbero già ricevuto da Cupertino istruzioni particolareggiate sul da farsi. Ciò che colpisce maggiormente è la somiglianza fra questo post e la miriade di rumors che quotidianamente vagano incontrollati per il Mac web italiano. Effetti secondari della globalizzazione?

Quake 3 in Multyplayer su iPod Touch. Verità o finzione?

Il video che vedete sopra, in cui un anonimo sviluppatore mostra il risultato del porting di Quake 3 Arena su iPod Touch ha fatto molto parlare di se in questo ultimo fine settimana. Lo scetticismo è tanto e c’è il fondato sospetto che si possa trattare di una bufala montata ad arte.

Beckham e il suo iPod Touch a 24 carati

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Per festeggiare le 100 partite con la nazionale inglese, i compagni di squadra di David Beckham hanno pensato bene di fare una colletta per regalargli un “sempliceiPod Touch 32 GB in oro. Un pensiero gentile per il capitano, ora di stanza a Los Angeles, dove fa la bella vita e finge di giocare a calcio nei Galaxy.

Get A Mac, due nuovi spot: Yoga e Breakthrough

Apple ha presentato ieri due nuovi spot della serie Get A Mac. In Yoga, lo spot che vedete sopra, PC prova a prendere lezioni per cancellare lo stress accumulato utilizzando Vista. Naturalmente non ci riesce e addirittura anche l’insegnante ne viene sopraffatta e dopo un divertente crescendo, se ne va stizzita: “Dimentica che Vista ancora non funziona come dovrebbe; dimentica che Vista ti ha causato così tanti problemi; dimentica che sresti potuto passare a Mac invece hai voluto scegliere di nuovo un PC e adesso la fattura del tuo centro Yoga è cresciuta in maniera spropositata!“. PC, imperterrito: “Forse dovrei provare col Pilates.

Vodafone pesca il pesce iPhone. E ora una piccola sfida…

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Come ormai avrete capito tutti, c’era una stretta correlazione fra la nostra notizia di ieri sull’arrivo di iPhone con Vodafone e la data sul calendario. TheAppleLounge ringrazia tutti i commentatori, tutti i lettori che non si sono fatti gabbare e tutti quelli che sono caduti nella nassa: purtroppo Vodafone non è in procinto di commercializzare iPhone e il commesso spione e sgrammaticato altri non era che il sottoscritto. Anche se intuire che la notizia potesse essere un pesce d’aprile non era difficile, nessuno, né fra i commenti ne in altri blog è riuscito a segnalare il particolare che avrebbe potuto confermare la falsità della notizia.

Dopo il MacBook Air bucato anche il Fujitsu con Vista

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Sabato scorso vi abbiamo raccontato dell’exploit portato a compimento da Charlie Miller su di un MacBook Air nell’ambito del contest PWN2OWN organizzato dal CanSecWest di Vancouver. Oltre al MacBook Air gli hacker dovevano riuscire a violare un Fujitsu U810 con Windows Vista installato, che è stato bucato venerdì, un giorno dopo il notebook di Apple, e un Sony Vaio dotato dell’ultima release di Ubuntu, l’unico che ha resistito per tutti e tre i giorni della competizione.

MacBook Air: una divertente parodia.

La pubblicità di MacBook Air, che punta molto sul fatto di poter racchiudere il portatile in una busta, oltre ad essere stata scopiazzata per prodotti concorrenti ovviamente è diventata oggetto di parodie, dalle più semplici alle più complesse, anche sotto il punto di vista della realizzazione tecnica.

Di quest’ultima categoria fa parte il video su YouTube che vi proponiamo, in cui ad uscire dalla famosa Manila Envelop non è un portatile, ma addirittura un computer desktop, compreso di accessori e… alcuni “contorni” spesso usati durante le lunghe sessioni d’uso del computer.

Un Mac Genius al servizio della Regina

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Avete mai sentito parlare di un Mac Genius con licenza di uccidere? Finora nemmeno noi, ma da oggi le cose potrebbero cambiare… o quasi. L’MI6, noto in via ufficiale come SIS, sta cercando un esperto dei programmi Adobe CS e Quark Xpress che abbia dimestichezza con tali applicazioni in ambito Mac. La graphic-spy dovrà realizzare stampe e lavori grafici e sarà impiegato/a presso la sede londinese (no, non l’Apple Store di Regent Street) del servizio segreto di Sua Maestà.

Get A Mac: PC resetta i banner

Nuovo spot versione web per la premiata ditta Long & Hodgman. Nell’ad, comparso sulla prima pagina della versione on-line del New York Times e del Wall Street Journal di venerdì, il povero PC cerca invano di cambiare le citazioni delle recensioni di Vista, immancabilmente negative, che continuano a comparire nel banner in alto nella pagina.

Le Easter Egg nascoste in Mac OS X Leopard

Gli Easter Eggs sono delle piccole sorprese che i programmatori si divertono da sempre ad inserire nelle applicazioni che sviluppano. Oggi, in occasione della Pasqua, vi presentiamo alcune di queste “sorpresine” che potrete trovare in Mac OS X Leopard. Sono piccole trovate grafiche, spigolature e semplici opzioni nascoste che forse i puristi non definirebbero nemmeno “uova di pasqua”, ma purtroppo i tempi in cui nei word processor si nascondeva Space Invaders sono passati da un pezzo.

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Beccati questa, Bill. Questo è forse l’Easter Egg più noto per Leopard. Nell’ultima versione di Mac OS X, se visualizzate in modalità CoverFlow i computer Windows in rete l’icona che li rappresenta raffigura una vecchio schermo CRT in cui fa bella mostra di se uno schermo blu della morte. L’icona appare anche se selezionate il computer e aprite QuickLook.

Manila folder: quando copiare è più facile che inventare.

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Grazie al Poc, Powerbook Owner Club, scopriamo come a scopiazzare Apple non c’è solo Microsoft con Windows nè ci sono solo le aziende cinesi che ieri clonavano l’iPod nano di prima generazione ed oggi copiano l’iPhone.

Ci si mettono anche i reparti marketing delle grandi distribuzioni, che per reclamizzare il Lenovo Thinkpad X300 pensano bene di sfruttare la stessa idea di Apple per il MacBook Air: usare una busta per i documenti!

Salva il MacBook Air ma ci rimette la faccia

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Da oggi è assodato che giornalisti americani e MacBook Air sono gli ingredienti principali della pozione dell’imbranataggine. Dopo Steven Levy, il reporter di Newsweek la cui moglie si è sbarazzata di un MacBook Air nuovo fiammante insieme ai giornali della domenica, è il turno di Charlie Rose, presentatore, intervistatore e host dell’omonimo programma sul canale pubblico PBS, noto per i ponderosi colloqui che intavola con ospiti del mondo della cultura. Che cosa ha fatto il povero Charlie, erudito giornalista, per conciarsi come un boxeur suonato alla decima ripresa?

L’iPod si fa un giro nello spazio

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iPod è ormai sinonimo di lettore Mp3, un po’ come per noi italiani scotch è sinonimo di nastro adesivo (all’estero se chiedete dello scotch in cartoleria vi indicheranno il bar all’angolo). E dunque scorgere un iPod in una foto ufficiale è ormai all’ordine del giorno: uomini politici con le tipiche cuffiette bianche alle orecchie o VIPs che sfoggiano il loro lettore Apple in ogni occasione non sorprendono più nessuno. Per trovare un iPod in un posto davvero impensato bisogna letteralmente abbandonare il pianeta Terra e avventurarsi nello spazio!

Il MacBook Air finisce nella spazzatura con i giornali

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Il reporter di Newsweek Steven Levy è uno dei fortunati giornalisti a cui Apple, pochi giorni dopo il keynote dello scorso gennaio, ha inviato un MacBook Air perché ne scrivesse una recensione. Ma da un computer capace di nascondersi addirittura in una anonima busta giallognola ci si deve aspettare di tutto, e Levy avrebbe dovuto saperlo. La scorsa settimana, invece, il distratto reporter si è accorto che del suo portatile super sottile non v’era più traccia. Dopo aver scandagliato a fondo tutto l’appartamento, a Levy è balenata in mente un ipotesi inquietante: la pila di giornali che solitamente si accumula sul tavolinetto accanto al divano, lo stesso in cui la sera il reporter è solito lasciare il MacBook Air, è sparita. Sua moglie, infastidita da tutto quel disordine, ha fatto pulizia e ha buttato tutto nella spazzatura.

Chris Pirillo e il suo primo Kernel Panic

Mai sostenere con troppa veemenza l’infallibilità dei computer Apple, perché come tutte le creazioni umane, alla fine, in fondo in fondo, (molto in fondo), dopo tutto… anche i Mac sono macchine fallibili. Naturalmente ottenere un Kernel Panic, con tanto di schermata in cui il vostro computer vi avverte con gentilezza in tutte le lingue che vuole essere spento e riacceso perché è andato in tilt, è molto, molto più difficile che incappare nel Blue Screen Of Death, la mortale schermata blu che che turba i sogni di ogni utente Windows. Chris Pirillo, IT expert, è recentemente passato ad un Mac, perché proprio non sopporta Windows Vista. E’ talmente entusiasta del suo nuovo MacBook Pro che ha addirittura stilato una lista delle 50 ragioni per passare a Mac.
Questa volta, però, proprio mentre incensa le qualità di Mac OS X, il fidato sistema operativo del suo MacBook Pro decide di venire meno, e restituisce la tremenda schermata multilingua. Ma prima che tutti gli utenti Windows si prodighino in una risatina stridula in stile Nelson Muntz, devo avvertirvi: il video è soltanto un altro sketch di Pirillo!

Password dalla RAM: un problema anche per Windows

Vi ricordate la falla di cui vi parlavamo qualche giorno fa, grazie alla quale sarebbe possibile recuperare la password di un utente di Mac OS X direttamente dalla RAM del computer tramite firewire? Bene, sembra che il problema non interessi soltanto gli utenti Mac. Anche Windows XP soffre del medesimo problema da ben due anni: in questo periodo Microsoft non ha mai provveduto a rilasciare una patch, forse perché comunque per sfruttare questo bug un malintenzionato deve aver accesso al computer del quale vuole conoscere la password.

Newton Virus: il malware artistico che attacca i MacBook

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Newton Virus è un’applicazione che può essere installata su un MacBook o un MacBook Pro e provoca la caduta verso il basso delle icone presenti sul desktop e della barra dei menu come se fossero affetti dalla forza di gravità. Una vera opera d’arte informatica, direte voi. E infatti Newton Virus, opera del collettivo artistico londinese Troika, fino al 12 maggio sarà esposto al MOMA di New York nell’ambito della mostra Design and the Elastic Mind.

La password di sistema di Mac OS X si può recuperare dalla RAM?

Secondo quanto riportato da Ars Technica in un recente post, la password di un account di Mac OS X può essere recuperata dalla RAM, poiché alcune applicazioni di Mac OS X lasciano la password in memoria dopo che viene effettuato il log-in. Non allarmatevi: l’exploit non è assolutamente attuabile a livello software, perché OS X impedisce a qualsiasi applicazione di leggere la memoria allocata da un altro programma. Un malintenzionato che volesse impossessarsi della password deve accedere fisicamente alla memoria del computer per estrarla e trovare il modo di leggerne il contenuto prima che i dati vengano cancellati. Qui viene il bello: per riuscire a congelare i dati presenti in memoria e impedire che essi vengano rimossi entro breve uno dei metodi possibili consiste nel raffreddare letteralmente la RAM poco dopo lo spegnimento del computer. In questo modo lo scassinatore digitale avrebbe il tempo di inserirla in un altro computer al fine di leggerne il contenuto senza restrizioni e recuperare la vostra password.