Caricare l’iPod con il vapore

Vi ricordate il video di quel tizio che pretendeva di riuscire a caricare un iPod utilizzando semplicemente una cipolla e del Gatorade? Era una bufala bella e buona che noi di TAL avevamo contribuito a smontare. Il video che vi mostriamo stamani, invece è tutt’altro che una bufala.

Thomas, l’autore del video, ha collegato un motorino a vapore Jensen ad un motore Lego Technic e ha filtrato l’output elettrico attraverso un circuito di regolazione e stabilizzazione. Dopo aver unito il circuito ad una presa USB femmina è riuscito a caricare il suo iPod. Sicuramente una soluzione un po’ troppo rumorosa e poco versatile, ma hey, la creazione di soluzioni tecnologiche ottimizzate e moderne non è certo lo scopo del movimento Steampunk.

Se vi piacciono queste cose, non perdetevi il blog di Jake Von Slatt, vate indiscusso dell’estetica e della cultura Steampunk. Abbiamo scovato lì anche questo progetto. Video dopo il salto.

Illusion Labs e il Multi-touch su un grande schermo

Abbiamo imparato a conoscere Illusion Labs con due incredibili App per iPhone e iPod touch: mi riferisco a Sway e a Touchgrind, due giochi che mettono in luce davvero egregiamente ciò che uno schermo dotato di Multi-touch è in grado di fare. Nella serata di ieri, Anders Martensson di Illusion Labs ci ha inviato un interessante comunicato stampa con allegato il video che vi mostriamo qui sotto: dateci un occhio.

Pesci d’aprile su TAL e nel Web

Come ormai si sono già accorti molti dei nostri lettori, su TAL abbiamo tentato di mettere paura a tutti i Mac User con la storia di OSX32.Peix.14.es, il presunto virus per Mac OS X e Linux che infetta le reti. Si trattava, ovviamente, di un pesce d’aprile. Non siamo andati fino in fondo e abbiamo subito svelato l’arcano in maniera implicita a fondo articolo, ma qualcuno c’è cascato comunque.

Molti dettagli della storia lasciavano intuire da subito la natura del post, a partire dal nome del virus che conteneva la parola peixes (pesce in portoghese) e la data, “14”. Altri particolari sono invece reali: Charlie Miller è davvero un esperto di sicurezza, anche se non ha mai rilasciato quella dichiarazione, e a Stanford il dipartimento di Computer Science ha sede per davvero nel William Gates building.

Come era logico aspettarsi, non siamo stati gli unici ad aver messo su il classico pesce. Ecco una rapida carrellata dei migliori April Fools scovati in giro per il Mac Web e oltre.

iPhone rubato: ladro arrestato prontamente

Fanno sempre sorridere le avventure che hanno per protagonisti iPhone e i ladri: in tante occasioni, infatti, sembra che il crimine abbia sempre la peggio nei confronti del melafonino. L’ennesimo caso, come al solito divertente dal nostro punto di vista, arriva ovviamente dagli Stati Uniti ed è riportato da un autorevole quotidiano online: quella che vedete qui sopra non è altro che la foto di un ladro di iPhone 3G. Il malcapitato ladro, infatti, dopo aver rubato un prezioso telefono con la meletta, ha pensato bene di scattarsi alcune foto e successivamente di inviarle ai propri amici. Il risultato finale lo avete già intuito: andiamo con ordine però.

Woz si rompe un piede ma continua a ballare

Piccolo infortunio al piede per Steve Wozniak. Il co-fondatore di Apple sta partecipando in veste di concorrente a Dancing with the Stars, programma televisivo statunitense omologo del nostro Ballando con le stelle.
Durante le prove dei giorni scorsi The Woz ha avvertito delle fitte al piede. Successivi accertamenti con raggi X e risonanza magnetica hanno evidenziato una micro-frattura.

Woz ha comunicato che in ogni caso non si ritirerà dal programma. La piccola frattura non gli impedisce di ballare ma i dottori gli hanno applicato una ingessatura rimovibile da portare tassativamente ogni volta che non danza.

Un prototipo di iPhone in vendita su eBay

Qualche tempo fa era toccato al MacBook Air. Un utente aveva acquistato da eBay il computer supersottile per scoprire successivamente di essersi portato a casa un prototipo del 2007. Poi è stata la volta del prototipo di iPod, messo in vendita da un ex dipendente di Cupertino. In quel caso l’asta era stata rimossa su pressione di Apple. Ora tocca all’iPhone. I collezionisti di oggettistica Apple si stanno dando battaglia su eBay per acquistare una versione preliminare del melafonino prodotta poco più di sei mesi prima dell’immissione sul mercato dello smartphone di Apple. C’è anche un video.

iPhone, iPod e iBook ai raggi X

La TAC di iPhone che vedete qui sopra è stata realizzata da un radiologo newyorkese che ha pensato di impiegare in maniera creativa i soldi dell’ospedale per cui lavora al fine di riempire i tempi morti fra un paziente e il successivo. Il radiologo in questione, guarda caso, sembra essere anche un patito del Mac. Sul suo sito, radiologyart.com, si legge ovunque che le immagini sono state processate con Osirix su un “Macintosh Computer”, un iMac per la precisione.  Fra i “soggetti” Apple sottoposti a TAC ci sono anche un iBook Clamshell, un iBook bianco,  e un iPod (foto dopo il salto). Non mancano neppure i filmati in QuickTimeVirtualReality (QTVR).

Microsoft Songsmith, lo spot da brividi (col Mac)

Probabilmente conoscerete già Microsoft Songsmith, il karaoke “intelligente” di Redmond che arrangia in automatico le vostre tracce vocali. Se non ne avete ancora sentito parlare, eccovi lo spot che alla Microsoft hanno creato per questa meraviglia della tecnica che non sfigurerebbe in un romanzo cyber punk anni ’80 di William Gibson.

L’unica parola che trovo per definire questo video è “shockante”. Davvero non riesco a capire quanto alla Microsoft abbiano voluto scherzare e auto-ironizzare e quanto in realtà questo spot sia davvero realizzato con i piedi. Mi viene il dubbio che a Redmond dopo la tirata pubblicitaria da 300 milioni di dollari per risollevare le sorti di Vista siano rimasti con un soldo bucato da investire in pubblicità.

Macworld 2009 Gossip, una rassegna dei soliti noti

Molti di voi saranno convinti del fatto che ciò che di più è mancato al keynote del Macworld 2009 siano i contenuti. In realtà è mancata anche la classica fauna di Tecno-VIP endemica dell’evento. Probabilmente l’assenza di Steve Jobs ha convinto molti esponenti del gotha della Silicon Valley del fatto che il Macworld non valesse il viaggio fino a San Francisco. Come vi abbiamo raccontato anche durate il live, molti dei posti riservati ai VIP sono stati occupati dai ragazzi dell’organizzazione (che si non spogliati delle magliette rosse con la scritta keynote a tempo di record) poco prima dell’inizio dell’evento. I volti noti, salvo Al Gore, appartenevano principalmente ai dirigenti Apple. Eccovi una carrellata dei presenti.

MobileMe, ovvero come ritrovo il mio iPhone rubato

MobileMe è il servizio che ha rappresentato per Apple una sorta di “Caporetto“: nato dalle ceneri del glorioso .Mac non è riuscito ad essere la vera svolta della comunicazione mobile che si aspettavano a Cupertino. Sarà anche stata colpa dei problemi iniziali che hanno flagellato sia i nuovi utenti che quelli che migravano da .Mac ma, tanto per fare un esempio, il “Push” manca ancora. Se siete ancora indecisi riguardo all’acquisto della “nuvoletta magica di Apple“, oggi vi raccontiamo una storia che potrebbe aiutarvi a propendere per l’acquisto di MobileMe anche se è ancora lontano dall’essere perfetto. Immaginate di avere un iPhone che, per uno strano scherzo del destino, vi viene rubato: MobileMe vi aiuterà a ritrovarlo. Ecco l’incredibile avventura di Rob.

Sono un idiota perché il mio iPhone 3G ha il Jailbreak

Sono un idiota. Sono costretto ad ammetterlo: sono un idiota. Secondo l’autorevole InfoWorld, chi applica il Jailbreak al proprio iPhone è un idiota. Dunque io sono un idiota all’ennesima potenza perché ormai, da più di un anno, avrò fatto la procedura del Jailbreak almeno 500 volte (che bei ricordi quando per applicare il Jailbreak si impazziva a cliccare qua e là per circa una mezzoretta). Quindi, sempre secondo l’autorevole fonte, sono almeno 500 volte un idiota e ho pure “idotizzato” tantissimi amici, conoscenti e lettori spiegando come applicare il Jailbreak. Se poi aggiungo che ho pure sbloccato tanti devices quanti ne ho “jailbreakkati“, potrei definirmi il “re degli idioti”. Non mi sento solo però: il mondo ormai è pieno di idioti che hanno applicato il jailbreak al loro iPhone. Sapete qual è la cosa davvero divertente? Anche colui che ha scritto il pezzo, per trarre le sue conclusioni, avrà applicato anche solo una volta il Jailbreak al suo iPhone.

Zunegate: il primo scandalo dell’era Obama

Con la vittoria di Obama alle presidenziali, Apple ha azzeccato indirettamente il miglior product placement della storia dell’azienda. Tempo fa vi segnalavamo come il presidente eletto fosse un convinto Mac User, così come molti di coloro che hanno gestito la sua campagna elettorale. L’aura di presidente Mac la scorsa settimana ha rischiato di incrinarsi pericolosamente quando Neil Santos, un reporter del Philadelphia City Paper, ha scovato il president-elect mentre utilizzava uno Zune, in palestra. Lo scandalo si è diffuso rapidissimo fra la comunità Mac prima che un portavoce di Obama intervenisse per smentire almeno in parte l’affermazione del giornalista.

Obamizzatevi con un plugin per PhotoBoot

Avete presente il noto poster di Obama in tre colori realizzato da Shepard Fairey? Quell’illustrazione in stile vector è divenuta uno dei simboli della campagna del nuovo Presidenct Elect e se ne sono visti rifacimenti di ogni sorta, anche in chiave umoristica. Ora anche chi non è esperto di grafica vettoriale e non ha voglia né tempo di seguire l’ottimo tutorial di VectorTuts per realizzarne una variante personalizzata con Illustrator potrà Obamizzare una propria foto semplicemente utilizzando PhotoBoot e il plugin Obamafy realizzato da Duby Kaufmann.

Mac Pro Mini: capito il suggerimento, Apple?

Quando Stagueve Hemmerstoffer ha creato questo Mac Pro Mini il suo unico intento era quello di riciclare nel modo più creativo e funzionale possibile un vecchio MacBook che aveva quasi raggiunto la fine della propria esistenza. Ciò che ha generato è esattamente ciò che moltissimi Apple user vorrebbero veder uscire dal cilindro di Steve Jobs durante il Keynote del MacWorld 2009: un Mac mini rinnovato tutto in alluminio che possa vantare una leggera somiglianza con il cuginone di fascia professionale.

Un prototipo del MacBook Air venduto su eBay

Come fate ad accorgervi che il MacBook Air che avete appena acquistato su eBay ha ha qualcosa di strano? Beh, è molto semplice: vi basta girarlo e scoprire che la plancia sul retro è fatta di  alluminio nero. Per avere la certezza che il vostro nuovo portatile supersottile non è la versione che si trova normalmente nei negozi vi basterà verificare che la data di realizzazione a cui si può risalire dal numero di serie del Mac sia di circa sei mesi antecedente a quella di rilascio ufficiale al pubblico del prodotto. E ovviamente che la scritta MacBook Air sia totalmente assente nell’area sottostante lo schermo.

Tutto questo è successo ad uno degli utenti dei forum di MacRumors, che per  730$ si è portato a casa nientemeno che il prototipo di un MacBook Air datato “mid 2007”. Niente male se si considera che fino a gennaio 2008 l’esistenza del MacBook Air era un segreto confinato all’interno delle mura della fortezza Apple a Cupertino (anche se ci fu un avvistamento simil-ufologico nei pressi del Campus).

Sorry Tony, Steve ti aveva avvertito

Tony Fadell, il papà del sistema iPod/iTunes non fa più parte della grande famiglia Apple. Al suo posto, quando si saranno chetate le acque giudiziarie, dovrebbe arrivare Mark Papermaster. L’allontanamento di Fadell ad un osservatore casuale può sembrare un fulmine a ciel sereno, ma in realtà Apple sta cercando un rimpiazzo almeno da gennaio 2007. O almeno questo è quanto sostenuto dalla conspiracy theory diffusa da Edible Apple. Vi ricordate il keynote di gennaio di circa due anni fa? Esatto, quello in cui Steve presentò l’iPhone al mondo. Beh, guardate un po’ che cosa combina El Jobso con il contatto di Fadell durante la dimostrazione delle funzionalità del dispositivo (video dopo il salto).

Apple Newton, come sarebbe oggi lo spot?

Non è un mistero che molti di coloro che possiedono un Newton amino ancora alla follia il proprio palmare Apple. Sebbene iPhone e iPod touch siano sotto diversi aspetti un’evoluzione di molti concetti visti per la prima volta su questo straordinario device risalente alla prima metà degli anni novanta, una nutrita schiera di utenti aspetta ancora il vero Newton del nuovo millennio. Il vecchio palmare poteva vantare caratteristiche avveniristiche per i tempi (poteva pure mandare i fax!) alcune delle quali non sono ancora state implementate da Apple sui nuovi iDevice. Due su tutte: riconoscimento della scrittura e copia-incolla. Dei fax però possiamo pure fare a meno. Video dopo il salto.

Il vero MacBook Nano, sogno proibito di ogni Mac User

Si, quello che vedete in foto è proprio un MSI MacBook Nano. Da quando Steve Jobs si è lasciato scappare che in fondo Apple potrebbe essere interessata al mercato dei netbook, anche se al momento non se ne fa nulla, orde di Mac addicts insoddisfatti hanno cercato surrogati sintetici alla loro sete di One More Thing. Non si capacitano del fatto che Apple non voglia decidersi a spezzare le reni ad Asus con un competitor di eeePC che riesca a spazzare via ogni concorrenza. Le ragioni per cui Apple non si azzarda a fare un passo in questa direzione sono semplici:

  1. Mercato con margini risibili e  guadagno insoddisfacente a meno di creare un computer legato a canoni tradizionali che si venda a milioni come un iPhone
  2. Apple ha già il suo subnotebook e si chiama MacBook Air. Costa un pelino (eufemismo) di più di un eeePC ma può davvero chiamarsi computer

Apple Halloween: le Mac Zucche e il virus dell’orrore

Oggi è il trentuno di ottobre e che vi piaccia o meno in molti, anche in Italia, questa sera festeggeranno Halloween. In onore della notte delle streghe vi proponiamo due interpretazioni di questa festa pagana in chiave Mac. Dopo il salto troverete una galleria di Jack ‘o Lantern un po’ particolari che mescolano zucche e mele in un tripudio di ortaggi e frutta. Come bonus un simpatico filmato girato dai ragazzi dell’Apple Shop BeamEcho di Toronto. Dovendo pensare a qualcosa di orrorifico e soprannaturale i buontemponi canadesi se ne sono saltati fuori con un incubo che spaventerebbe a morte qualsiasi utente Apple: un virus che riesce ad infettare i Mac, trasformandoli in belve assassine assetate di sangue come nella migliore tradizione splatter.