Presentazione dei nuovi processori Intel Xeon E5

 

Stacchiamo solo per un momento dalle novità in casa Apple che riguardano il nuovo modello di iPad e tutte le caratteristiche e aggiornamenti che ne conseguono, per parlare brevemente della presentazione dei nuovi processori per server e workstation di Intel, gli Xeon E5. La presentazione si è tenuta al parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso, una location decisamente adeguata allo scopo.

Il nuovo iPad e la carica dei delusi

Appena finito l’evento Apple di mercoledì, assieme ad una buona dose di first-impression positive (che diciamocelo, vanno per la maggiore), ha cominciato a farsi sentire la solita schiera dei delusi. Quelli che Apple questa volta ha sbagliato tutto, perché non ha “innovato veramente”, o perché non ha soddisfatto rumors che non avevano alcun fondamento. Ma non tutti i delusi sono uguali, si possono distinguere principalmente tre grandi gruppi: c’è chi è deluso dal marketing, vuoi perché fallace nello scegliere un nome ritenuto “sbagliato”, vuoi perché infastiditi da una narrativa incentrata sull’ennesima “rivoluzione”; c’è chi è deluso dall’assenza di questa o quella caratteristica, magari promessa da un’indiscrezione dell’ultima ora molto accattivante ma assai poco probabile; c’è infine una piccola schiera di delusi del keynote, secondo cui Apple non è più quella di una volta perché i keynote non hanno più quel brio che Steve Jobs sapeva dare (anche quando presentava robe cotte solo a metà come MobileMe).

iPad 3, altri particolari dall’invito all’evento

Ieri Apple ha annunciato l’atteso evento per la presentazione dell’iPad di nuova generazione, comunemente indicato come iPad 3. L’incontro, già lo saprete, si terrà alle 10:00 del 7 marzo prossimo (le 19:00 in Italia) presso lo Yerba Buena Center for the Arts di San Francisco.
Non si sa ancora nulla di preciso ma Apple si è divertita a far impazzire la twittersfera tecnologica e la Apple Community tutta allegando all’invito per i giornalisti un’immagine che lascia intravedere parecchio e allo stesso tempo non conferma nulla. Ci sono vari aspetti interessanti in questo annuncio, a partire dalla tempistica.

Lo strano debutto di OS X 10.8 Mountain Lion

Un lancio con la copertura mediatica riservata ai grandi eventi, ma con effetto sorpresa e senza alcun incontro speciale per la stampa. E’ così che è avvenuta, ieri, la pubblicazione della prima beta per gli sviluppatori di OS X 10.8 Lion.
E’ la prima volta che Apple sceglie questa forma per presentare una novità e il metodo impiegato dalle divisioni Product Marketing e Public Relations per introdurre il nuovo sistema operativo è interessante tanto quanto il lancio della preview per gli sviluppatori.
Le cose, in alcuni casi almeno, sono andate più o meno così: un hotel di lusso a New York, giornalisti e blogger influenti convocati di persona e presentazioni vis a vis condotte direttamente da Phil Schiller. Keynote con un singolo spettatore, come li ha giustamente definiti John Gruber, uno di quelli che ha potuto assistere al suo Philnote personale. E’ una discontinuità forte rispetto al passato e il SVP Product Marketing lo conferma: “stiamo facendo le cose un po’ diversamente, adesso”. Ma cosa nasconde quell’adesso? Un chiaro riferimento al prima e al dopo Steve? Forse si, ma non solo.

Un Mac Mini G4 come media server

Antefatto

Il tutto nasce il giorno in cui un carissimo amico esprime il desiderio di acquistare un NAS. Ottimo, rispondo io e inizio a informarmi su prezzi e disponibilità varie.

Dopo qualche tempo perso a valutare vari modelli e soprattutto complici la scarsità e costosità attuali degli HDD in commercio, mi si è accesa la classica lampadina e gli ho proposto di utilizzare un vecchio Mac Mini G4 come “distributore di servizi multimediali”, o media server che dir si voglia. Anche perché questa era la destinazione d’uso precisa a cui lui aveva pensato.

iPhone 4S con WIND, arriverà davvero?

iPhone 4s con WIND dai primi mesi del 2012 - TheAppleLounge.com

iPhone 4s con WIND dai primi mesi del 2012 - TheAppleLounge.comSe l’immagine di apertura non vi è nuova vuol dire che siete assidui lettori di TheAppleLounge. Si tratta, infatti, della stessa immagine da noi realizzata con cui aprivamo un articolo lo scorso 21 ottobre 2011 e nel quale vi davamo notizia di alcune indiscrezioni che ci erano state fornite da personale WIND.

Riassumendo, del personale del gruppo con cui avevamo avuto modo di colloquiare in modo molto informale, a nostra chiara domanda rispondeva che il gruppo bluarancio era in fase di definizione di un’offerta che includesse iPhone 4S, che questa sarebbe divenuta ufficiale al momento del lancio (dobbiamo intendere, quindi, che non ci dovrebbe essere grande clamore prima del lancio) e, infine, che il Malafonino sarebbe arrivato nei negozi del gruppo WIND nei primi mesi del 2012.

Apple in Education, a Cupertino hanno pensato davvero a tutto?

Studenti con iPad - TheAppleLounge.com

Studenti con iPad - TheAppleLounge.comNella giornata di ieri sono state presentate nella Grande Mela presso il Guggenheim Museum novità in ambito education. Un evento diverso dai soliti. Prima di tutto, come detto, si svolgeva al di fuori dell’area metropolitana di San Francisco. Inoltre sul palco non si è visto il CEO di Apple.

Presentatore della giornata è stato il Senior Vice President Worldwide Marketing, Phil Schiller, che in divisa d’ordinanza (jeans e la camicia verde con cui compare anche nella pagina dedicata al suo profilo da dirigente). A fargli da spalla il Senior Vice President Internet Software and Service, Eddy Cue (anch’egli in divisa d’ordinanza) e, infine, il Vice President Productivity Application, Roger Rosner, balzato negli ultimi giorni agli onori della cronaca.

La prima presentazione del dopo Steve Jobs. La prima presentazione che ci lascia qualche dubbio.

Apple è ottava tra i marchi più valutati al mondo

Top 10 Brand Value 2011 - TheAppleLounge

Top 10 Brand Value 2011 - TheAppleLoungeImmagine tratta da AppleInsider.com

Quanto vale il marchio Apple? Più di quanto valesse lo scorso anno, questo è sicuro. Ma non ancora quanto altri brand. Per avere un po’ di numeri ci viene in aiuto Bloomberg che si è avvalso del lavoro di Interbrand che ha stilato la classifica dei brand economicamente più forti, quelli maggiormente valutati, del globo. Si tratta di una Top 100 che è riassunta nell’immagine di apertura nella più breve Top 10.

Ci interessa la Top 10 perché Apple, dopo l’ultimo anno appena trascorso, è entrata a far parte delle dieci aziende con il brand più forte e valutato. L’azienda co-fondata da Steve Jobs era entrata nella Top 20 nel 2009, per raggiungere il 17 posto nel 2010 e scalare altre 9 posizioni nell’ultimo anno piazzandosi all’ottavo posto per il 2011.

In futuro anche Ford tra i concorrenti di Apple?

William Clay "Bill" Ford, Jr.

William Clay "Bill" Ford, Jr.A molti di voi probabilmente la persona a lato non dirà nulla. Tutti, infatti, eravamo abituati a vedere un’altra persona in maglia nera. Una persona che non c’è più e che col suo look ha fatto storia e scuola.

La persona a fianco, lo diciamo subito, non è un nuovo Senior Vice President di Apple nominato da Tim Cook, né tantomeno un uomo ossessionato dal Jobstyle (lasciateci passare il neologismo). Si tratta William Clay Ford Jr., più noto semplicemente come Bill Ford. È Executive Chairman di Ford Motor Company oltre che nipote del fu Henry Ford, fondatore della nota casa automobilistica statunitense.

Negli ultimi periodi l’azienda di Dearborn, nei pressi di Detroit, ha fatto parlare di sé per certe similitudini tra il suo fondatore Henry Ford ed il fondatore di Apple, Steve Jobs, e per aver iniziato a pensare all’automobile non più come una scatola con quattro ruote, ma come un concentrato di nuove tecnologie in movimento. E proprio Bill ha intenzione di ricordare a tutti come l’azienda fondata da suo nonno abbia preso la via della tecnologia (democratica) in mobilità.

Cause sui brevetti: perché ad Apple conviene tenere duro

E’ opinione di molti che la guerra dei brevetti che contrappone Apple a Samsung e diversi altri produttori di terminali Android come Motorola e Samsung sia un grande spreco di energie, un grande gioco di potere per il controllo del mercato mobile che poco ha a che fare con ciò che è meglio per il consumatore.
In realtà, per quanto possa essere vero che all’utente finale interessa ben poco delle lotte che i giganti si trovano a combattere, altrettanto non si può dire degli investitori, soprattutto degli investitori Apple.

Philip Elmer-DeWitt nei giorni scorsi ha segnalato su Apple 2.0 un recente report di Chris Whitmore, analista di Deutsche Bank, che prende in considerazione i possibili esiti degli scontri legali attualmente in corso in mezzo mondo. Dall’analisi di Whitmore si capisce perchè i legali Apple non abbiano nessuna intenzione di accontentarsi di accordi “facili” che già avrebbero potuto mettere fine a più di una causa.

Post Secret rimuove l’app per iPhone, i troll hanno vinto


PostSecret è un esperimento artistico collettivo avviato nel 2005 da Frank Warren. Se frequentate i meandri del Web da qualche anno è molto probabile che ne abbiate sentito parlare.
Funziona così: chiunque può inviare una cartolina (personalizzata o standard) sulla quale scrive anonimamente un segreto inconfessabile e inconfessato, di qualsiasi genere. Warren ogni domenica ne sceglie una ventina e le pubblica sul blog di PostSecret.

Il 3 settembre 2011 ha debuttato su App Store l’applicazione per iPhone di Post Secret, grazie alla quale milioni di utenti hanno iniziato a scambiare online i propri segreti su cartoline virtuali. Ma nel passaggio dal Web all’app qualcosa si è rotto, sono aumentati i messaggi sconci, minacciosi e più in generale inadatti anche alla natura (già piuttosto libertina) di un servizio come Post Secret.  Fino all’inevitabile rimozione dell’app avvenuta lo scorso 28 dicembre.

Le nostre previsioni per il 2012 di Apple

Volenti o nolenti, quando si parla di Apple con qualcuno si finisce quasi sempre nelle solite due direzioni: il confronto con il mondo PC (prevalentemente Windows) e le previsioni su ciò che a Cupertino bolle nel pentolone per tenerci sempre sulle spine e farci spendere i nostri sudati e pochi Euro.

Questo deve essere molto probabilmente dovuto al fatto che noi Apple user siamo abituati veramente molto bene, nell’ultima decade abbiamo visto decine di oggetti andare al di là di ogni nostra immaginazione, ed è quindi quasi ovvio che la nostra fantasia venga solleticata continuamente, nel tentativo di visualizzare cosa ci potrà essere “dopo”.

Attenzione però, questo articolo non vuole essere sulla falsariga di quelli che il nostro Camillo ha criticato giustamente non più di qualche giorno fa, ma fare un riassunto con i piedi per terra di ciò che supponiamo sia lecito aspettarsi l’anno prossimo.

Nessuna fonte anonima e confidenziale, nessuno scoop! Solo una buona dose di cara e vecchia acqua calda.

Il 2011 di Apple visto attraverso gli articoli The Apple Lounge

Il 2011 è stato un anno importante per Apple, segnato dalla prematura dipartita del co-fondatore Steve Jobs, ma ricco di successi per l’azienda. Nel corso degli ultimi 365 giorni non sono mancati di certo i nuovi prodotti, come l’iPad 2 l’iPhone 4S o i nuovi MacBook Air con il lancio di una buon numero di prodotti software e servizi a corredo, da OS X Lion ad iOS 5, passando per iCloud.
Nel frattempo si sono consumati scandali come il Locationgate, Steve Jobs ha presentato al consiglio comunale di Cupertino la sua ultima grande visione per la creazione di un Campus futuribile mentre Walter Isaacson lavorava alacremente alla sua biografia, che sarebbe uscita in autunno, quando Steve ci aveva già lasciati.
Ripercorriamo insieme questo 2011 attraverso gli articoli pubblicati qui su The Apple Lounge durante il corso di tutto l’anno.

iPhone 5 nel 2012, una previsione fin troppo facile

Photo: Tech Crunch

Chi ritiene che nel 2012 Apple lancerà un nuovo iPhone, chiamandolo, probabilmente, iPhone 5, alzino la mano. Perfetto potete rimetterla giù tutti quanti. E’ chiaramente una previsione che tutti sarebbero stati in grado di fare, compresa Famoso Jole, cartomante sensitiva iscritta all’albo professionale codice 11.
Eppure ci sono pubblicazioni del Mac Web di livello internazionale come BGR (volutamente non linkata in questo articolo) che ritengono si possa davvero giustificare l’etichetta exclusive su una simile indiscrezione. A corredo dell’informazione cronologica – iPhone 5 uscirà nell’autunno del 2012 –  ci sono altri particolari piuttosto dettagliati, come sempre forniti da anonima fonte, che curiosamente non combaciano molto con quel che finora anche BGR ha scritto e riscritto sull’iPhone 5 (che secondo loro sarebbe dovuto uscire quest’anno).

Il China Labor Watch sull’esplosione alla Pegatron

Oltre alle autorità competenti, anche il China Labor Watch sta indagando sulle cause dell’esplosione occorsa il 17 dicembre scorso presso lo stabilimento della Pegatron che produce per conto di Apple le scocche in alluminio di iPad 2.

Il CLW è un’organizzazione indipendente e no-profit sorta nel 2000 e che si occupa delle condizioni lavorative nelle fabbriche cinesi.

DigiTimes, i rumors e il palestrato medio

Qualche giorno fa in palestra mi è capitato di ascoltare involontariamente il dialogo fra due assidui frequentatori di tale luogo e appassionati della cultura fisica. Non stavano scambiandosi le reciproche esperienze alimentari a base di amminoacidi ed etti di bresaola scondita bensì disquisivano amabilmente sulla possibilità di acquistare un iPhone 4S per Natale. 
Il più esperto fra i due (o almeno, quello che certamente si riteneva più esperto) ha chiosato in questo modo: “Io che ho l’iPhone 2 (? ndr) comunque mi conviene che mi compro il 4S, ma te che hai il 4 tanto è uguale. Ma in realtà anche io aspetto perché SICURAMENTE a marzo esce il 5. I rumors lo danno per certo”.
Ora, immagino che i più scafati avranno già intuito su che genere di siti l’aspirante cruscante possa aver letto siffatti “rumors” e vi assicuro che la sua fortuna è che io mi trovassi lì, al limite dell’area della sala pesi, per praticare la posata arte dello Yoga e non l’altrettanto antica e nobile, ma assai meno pacifica, arte del Kung Fu Shaolin.

Avrei archiviato questo simpatico siparietto come aneddoto sulle nefaste conseguenze dell’assunzione di un certo tipo di sostanze di sintesi da parte degli assidui utilizzatori di panche Scott e lat machine, se non fosse che un paio di giorni fa mi è capitato sott’occhio un interessante articolo di Fortune dal titolo assai esplicativo: “DigiTimes sta provando a sabotare le vendite natalizie dell’iPad”?

Meet the “black screen” Guru

John Lasseter a Meet the Media Guru - The Apple Lounge

John Lasseter a Meet the Media Guru - The Apple Lounge
Ieri vi abbiamo dato notizia dell’evento organizzato da Meet the Media Guru in cui è stato ospite d’onore John Lasseter. L’evento era visibile in streaming, ma, trovandoci a Milano, abbiamo pensato di recarci al Teatro dal Verme per riportarvi le nostre sensazioni dal vivo.

Nonostante un nostro inconveniente riguardante l’accredito, l’organizzazione ci ha gentilmente permesso di accedere in platea all’evento sebbene ci fosse fuori dal teatro (tutto esaurito) ancora un gran numero di persone (diverse centinaia) che speravano di poter entrare. Purtroppo l’accesso alla platea è stato garantito solo a The Apple Lounge e non a chi ci accompagnava (una sola persona). Ovviamente ci è sembrato quantomai scortese “abbandonare al proprio destino” chi ci accompagnava ed abbiamo optato per seguire l’evento non più in platea ma in una saletta seminterrata che poteva ospitare almeno un altro centinaio, o poco più, di persone in cui veniva trasmessa la “diretta” di ciò che avveniva in platea.

Apple e iTV, il prodotto dalle mille incognite

Uno dei tanti mockup della iTv

Come avrete probabilmente notato, nelle ultime settimane sono tornati in auge tutti i rumor che vorrebbero Apple al lavoro su una fantomatica iTV, ovvero una versione di Apple TV integrata direttamente in un televisore. E’ una di quelle Apple-chimere di cui si parla ciclicamente da anni. Tuttavia a scatenare la ridda di indiscrezioni a questo giro non è stata l’ennesima soffiata asiatica al DigiTimes, ma un passaggio della biografia autorizzata di Steve Jobs, quello in cui il CEO di Apple rivela a Walter Isaacson di aver finalmente trovato il metodo (“I finally cracked it” dice Jobs) per rendere possibile un prodotto come l’iTelevisore.
Intanto Google TV stenta a decollare e Logitech, che produce il set top box “Revue” in collaborazione con Big G,  si smarca dal progetto, ammettendo di aver commesso un errore nell’accettare la partnership. Sony invece è intenzionata ad arrivare sul mercato con nuovi prodotti prima che l’eredità di Steve Jobs produca qualcosa di concreto. O almeno così sostiene il CEO Howard Stringer.

“Nuovo” incarico per Phil Schiller

Nuova nomina per Philip W. Schiller, SVP Worldwide Marketing - The Apple Lounge

Nuova nomina per Philip W. Schiller, SVP Worldwide Marketing - The Apple Lounge
L’immagine di apertura non è un errore, ma mostra un cambiamento avvenuto in casa Apple. Non preoccupatevi, non vogliamo metter su una versione Mela del gioco “trova le differenze”, ma evidenziare la modifica del profilo dirigenziale di Phil Schiller.

Non è il primo cambiamento ai vertici di Apple in questa seconda metà del 2011. Dopo l’ingresso nell’olimpo della Mela di Jeff Williams ed Eddy Cue, la nomina ufficiale a CEO di Tim Cook, la prematura scomparsa di Steve Jobs e l’abbandono della corazzata (già previsto da tempo) di Ron Johnson, continuano le novità nel club dei SVP (Senior Vice President) del civico 1 di Infinite Loop di Cupertino.

Addio Flash Player Mobile: qualche considerazione

Mercoledì scorso Adobe ha annunciato ufficialmente lo stop allo sviluppo di Flash Player Mobile. La versione 11.1 per Android e Blackberry sarà l’ultima disponibile per dispositivi che non siano PC. E’ facile riassumere il tutto dicendo che “ancora una volta Steve Jobs aveva ragione“. E’ facile soprattutto perché è vero: i suoi Thoughts on Flash del 2010 (traduzione italiana) riassumono, con circa due anni di anticipo, le conclusioni cui Adobe è giunta, definitivamente, questa settimana. Ma ridursi a rinfacciare ad Adobe l’ostinazione degli ultimi anni è controproducente e rischia soprattutto di essere limitante. La portata della scelta della software house è molto più ampia e riveste un’importanza strategica fondamentale per il futuro del Web.

Siri su Mac: quando arriverà?

A poche ore dalla presentazione di iPhone 4S c’era già chi si chiedeva se e quando Siri, l’assistente virtuale basato sul riconoscimento vocale, potrà approdare anche su altri dispositivi Apple e in particolar modo su Mac. Al “se” si può rispondere anche senza l’aiuto di rumor o indiscrezioni: è quasi certo che Apple estenderà il supporto di Siri ad altri dispositivi, così come già avvenuto in passato con il Multi-Touch (a cui mi è già capitato di paragonare il modello di sviluppo futuro dell’assistente virtuale).
Sul “quando” invece è più difficile rispondere, perché ci sono molti fattori che contribuiscono ad un eventuale risposta. Una prima stima l’ha azzardata qualche tempo fa Kevin Rose, fondatore di DIGG e Milk, che su Twitter ha scritto: “Rumor: Siri arriverà su Mac OS X il prossimo anno”. Nulla di più vago, ovviamente, visto che il prossimo anno può essere gennaio 2012 come dicembre 2012.  Ci sono però altre considerazioni che si possono fare, alla luce di quanto sappiamo, sulla tempistica della futura diffusione di Siri sui dispositivi Apple.

I motivi per cui SetteB.IT chiude

A pochi giorni dalla morte di Steve Jobs Fabio di SetteB.IT è volato in California e ha portato al Campus un volumetto stampato in loco con i messaggi e gli omaggi all’iCEO inviati dai lettori italiani. Purtroppo nello stesso articolo in cui Fabio comunicava la spontanea e sentita iniziativa potevamo leggere anche un’altra frase: “Le pubblicazioni di setteB.IT terminano con questo articolo”.
Non ce lo aspettavamo proprio ed è stato un piccolo shock. Per il MacWeb italiano la chiusura di un sito come setteB.IT, sempre attento a scremare le vere notizie dalla tanta fuffa, spesso puntuto e critico, è una pessima notizia. Ora tace una voce importante troppo spesso sommersa dallo schiamazzo stile rikreazione e dalla scarsissima professionalità di chi “professionista” talvolta lo è solo per pure ragioni di appartenenza corporativa.