Rieccoci con il nostro ormai consueto appuntamento, lo smackdown tra iOS e Android, o meglio la storia di un fanboy utente Apple che improvvisamente si ritrovò con un Galaxy S III in mano senza nemmeno capire perché. E soprattutto senza saperlo usare. Oggi finalmente accendiamo il dispositivo e parliamo del software.
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WWDC 2013, uno spasso
Quello di ieri è stato un gran bel keynote. Abbiamo assistito alla presentazione di tante novità, come ad esempio un inedito Craig Federighi nelle vesti di cabarettista ed intrattenitore. Abbiamo sentito parlare del fondoschiena di Phil Schiller, e non è mancato nemmeno il bicipite di Ive, ormai sempre più simile ad una figura divina che ad un essere umano, circondato dal candore dei suoi video promozionali.
Cosa aspettarsi dal keynote della WWDC 2013
Mancano poche ore al Keynote inaugurale della WWDC 2013 ed è il momento giusto per raccogliere le idee e le informazioni disponibili sulle possibili novità Apple.
Questo articolo ha un intento terapeutico preventivo: sapere prima che cosa ci si può attendere dall’evento di questa sera può essere utile per evitare attacchi d’ira fomentati dalla delusione (che siamo sicuri non mancheranno e avranno grande eco sulla stampa internazionale).
Se poi ci saranno sorprese, tanto meglio, tutto di guadagnato. Se invece in qualche modo siete riusciti a non sapere nulla fino ad oggi sulle novità che Apple introdurrà alla WWDC 2013 e ancora non volete sapere, beh a voi la scelta di non leggere oltre e di attendere il nostro live blog di questa sera.
XBox One: l’inizio dell’era post-PC per Microsoft?
XBox One è la nuova console casalinga di Microsoft. Ma potrebbe anche essere qualcosa di più. Come iPad e iPhone hanno rappresentato la nuova generazione informatica di Apple, così XBox One potrebbe diventare il nuovo core-business della compagnia di Redmond. Possibile che l’E3 di quest’anno segni la fine dell’era delle console come le conosciamo?
Ex-CEO RIM ci crede ancora: BlackBerry Messenger sarà un successo su iPhone
C’era una volta RIM, azienda leader nel settore smartphone grazie ai suoi telefoni BlackBerry. C’è oggi RIM, un’azienda in crisi che ha di recente perso il terzo posto di un mercato che una volta dominava e che è rimasta a guardare la concorrenza mentre la superava a velocità supersonica.
L’ex-Co-CEO Mike Lazaridis, uno dei responsabili del declino dell’azienda canadese che ha fondato ma di cui ha lasciato la guida lo scorso anno, ci crede ancora. In cosa, direte voi? Forse in un nuovo, spettacolare e innovativo modello di telefono? No: alla diffusione e al successo di BlackBerry Messenger su iPhone e Android quando il servizio arriverà sui telefoni della concorrenza fra qualche settimana.
iPhone è il migliore smartphone Android sul mercato. Ecco perché
Chrome, Traduttore, Maps, Earth, Drive, Currents, Hangouts, Local, GMail, Plus, Latitude, Authenticator, YouTube… fermatemi quando ne avete a sufficienza. Google sta occupando iOS con le sue applicazioni, e con l’arrivo di Google Now, iPhone è diventato a tutti gli effetti uno dei migliori telefoni Android sul mercato. Forse il migliore. Provate a smentirmi.
I magneti dell’iPad possono fermare un pacemaker, come tutti i magneti
Siete pronti per il magnet-gate, il nuovo “scandalo” che farà perdere tempo inutile alla divisione marketing di Cupertino in comunicati e smentite?
Se il “report” di Bloomberg Businessweek continuerà a girare e il conseguente interessamento dei media mainstream andrà a buon fine, ci sono buone possibilità di tempesta mediatica.
Gli ingredienti non mancano: un prodotto Apple (l’iPad), una studentessa 14-enne cervellona, la “scoperta” di un effetto nocivo dell’iPad sulla salute (di alcuni), vale a dire la capacità di fermare un pace-maker con i magneti presenti nel dispositivo e nelle Smart Cover.
iOS VS Android, chi sta vincendo davvero?
Il mercato smartphone si è ormai definitivamente assestato su una sfida a due: Google Vs Apple, ovvero Android VS iOS.
Con buona pace dei sostenitori di Redmond, Windows Phone non sta riuscendo a rimettere il troppo tempo perduto, mentre gli sforzi di Blackberry per non finire nel dimenticatoio appaiono sempre più vani.
E dunque, sgombrando il campo dai piccoli nomi che non influiscono sul risultato generale, chi è fra due giganti che sta davvero vincendo la sfida?
Harry McCracken, giornalista di Time, ha provato a dare una (non facile) risposta all’annoso quesito, raccogliendo quanti più dati possibili.
La Apple è in declino? 10 ipotesi per confermarlo o negarlo
Tempi bui per la Apple: a Cupertino proprio non riescono più ad innovare. Senza Steve non è più come prima. La concorrenza di Samsung e l’incapacità di “Pensare Diversamente” sono i principali motivi di un fallimento praticamente certo ed inesorabile. Questo, almeno, è ciò che sembrano voler comunicare alcuni siti di informazione tecnologica. Ma sarà davvero così?
La Apple del 2013 viaggia in ritardo o prepara grosse novità?
Di questi tempi, lo scorso anno, Apple aveva già introdotto almeno quattro novità di rilievo: iBooks Author, l’iPad di terza generazione, la nuova Apple TV (take 3) e l’anteprima di Mountain Lion.
Ad oggi, invece, i primi tre mesi del 2013 li possiamo archiviare senza particolari riserve, fatto salvo uno speed bump dei MacBook Pro Retina / MacBook Air e l’aggiornamento 6.1.3 di iOS.
Qual è il motivo di questo “anomalo” silenzio stampa di Cupertino? E’ forse dovuto al fatto che la maggior parte degli annunci importanti per il semestre è avvenuta verso la fine del 2012, oppure Apple sta lavorando a pieno regime a novità così importanti da sottrarre ogni risorsa ai “progetti minori”?
SmartTime: perché Apple può cambiare il mercato degli smartwatch
La tecnologia da indossare. Questo sembra essere il tema che dominerà l’elettronica di consumo nel 2014. Mentre le indiscrezioni riguardanti un televisore di Apple passano in secondo piano, Google assicura che i suoi Glass saranno disponibili sul mercato entro la fine dell’anno. E Apple cosa sta facendo per arrivare nel settore dei super-personal computer? Un team di 100 ingegneri sarebbe segregato nei laboratori di Cupertino, lavorando alacremente alla creazione del primo smartwatch made in Apple. Sarà questo a risollevare il fiacco titolo in borsa della compagnia? Di certo nessuno, meglio di Apple, può creare uno lo smartwatch ideale per iOS.
Ecco perché (forse) passerò ad Android
Qualcuno di voi pensa che su questa pagina scrivano solo fanboy. Che non abbiamo la capacità di criticare Apple. Ma in realtà non c’è cosa che mi fa imbestialire più del fatto di non poter usare Apple TV come mi pare. Mi disturba pensare a chi ha comprato un iPad 3 a marzo dello scorso anno, e se lo vede rimpiazzato sei mesi dopo da un nuovo modello. Ma soprattutto mi chiedo se varrà ancora la pena comprare un iPhone quando, il prossimo autunno, Apple presenterà il suo nuovo smartphone.
L’importanza di lanciare per primi un prodotto sul mercato
Qual è davvero l’importanza di lanciare un prodotto elettronico sul mercato prima della concorrenza? I potenziali acquirenti guardano a chi arriva per primo oppure chiedono e cercano il prodotto migliore? Non è facile trovare una risposta univoca a tali quesiti, ma come fa notare Federico Viticci in una sua analisi pubblicata su MacStories è facile capire quale sia il punto di vista preferito dai media, mai stanchi della formula “X batterà Apple sul tempo con il prodotto Y”.
iPhone Plus, due parole sull’iPhone gigante
Qualche giorno fa Marco Arment, creatore di Instapaper e noto blogger, ha avanzato una serie di ipotesi sull’iPhone Plus, fantomatico iPhone da quasi 5” su cui Apple starebbe lavorando in questo momento stando ad alcuni rumor dall’Estremo Oriente.
Il nuovo iPhonone, dice Arment, potrebbe piazzarsi esattamente fra iPhone e iPad mini e coprire quella fascia di mercato che ora è territorio dei super-smartphone Android, come il Galaxy SIII o il Galaxy Note. In altre parole quelle che fino a poco tempo fa erano buone motivazioni per giustificare l’assenza di un’offerta Apple nell’ambito dei dispositivi con schermi giganti improvvisamente diventano buone ragioni a supporto di un iPhone con schermo più grande.
Ruzzle, cronaca di un’ossessione
La sarissa, mi spiega Wikipedia, era la picca utilizzata dai pezeteri, i temutissimi guerrieri pedestri dell’esercito macedone. Nonostante la mia formazione classica non l’avrei mai saputo se Ruzzle non m’avesse convalidato la parola, al plurale, in una concitata partita contro Condor79.
Io nemmeno lo volevo scaricare, Ruzzle. Mi ero imposto di non cascarci. Era una sorta di auto-tutela preventiva contro una dipendenza. “E’ un gioco che ha a che fare con le parole”, mi ripetevo. “Lo sai che effetto ti fanno Trivial Pursuit e tutti i giochi che hanno a che fare con le parole”. Non mi sono dato retta, e ho fatto male: è andata peggio di quanto pensassi.
Aggiornamenti semestrali per iPad e iPhone?
Nel corso delle ultime settimane si sono intensificati i rumor sul possibile lancio di un nuovo iPhone in primavera e di un (ulteriore) nuovo iPad poco più avanti.
Sono solo speculazioni, spesso provenienti da fonti discutibili, ma potrebbero essere anche il segnale di un cambiamento in atto e di un aumento della frequenza dei cicli di aggiornamento dei due prodotti di punta di Cupertino.
Graham Spencer su MacStories ha delineato alcuni interessanti aspetti della questione che Horace Dediu, sul suo Asymco, aveva già affrontato con la sua autorevolezza da analista Apple prossimo all’infallibilità.
Young-Sohn, il dirigente Samsung col pallino del Mac e dell’iPad
Once you go Mac you can never go back. La conferma a questo vecchio adagio nel corso degli anni è arrivata da molti insospettabili aficionados Windows (forse vi ricorderete la “conversione” di Chris Pirillo). Tuttavia tutto ci si poteva aspettare tranne che di ottenere un’ennesima riconferma da uno dei massimi dirigenti Samsung: il Chief Strategy Officer dell’azienda coreana, Young Sohn. Ma quello che può sembrare il più tipico dei PR fail è in realtà la dimostrazione di come Samsung abbia iniziato seriamente ad alzare la posta in gioco.
iPad mini Retina e iPhone 5S: la fiera del FUD
FUD: Fear, Uncertainty and Doubt. Dicesi di strategia atta ad indurre incertezza sul prodotto di un concorrente attraverso la diffusione di notizie false, vaghe o senza fondamento.
Se volete un esempio di come funzioni concretamente questa pratica, scorrete le headlines del Mac Web in questi giorni: fra report di un iPad mini Retina e le notizie, stamani, di un iPhone 5S già pronto per una release “prematura” nel 2013, avrete a disposizione un campione di prima qualità.
Pandora e il futuro della musica, lontano dall’Italia
C’è un’applicazione per iPhone e iPad, nell’App Store, che sta ridefinendo (assieme ad altre simili) il futuro della musica e della sua fruizione. Si chiama Pandora e poiché per garantire l’accesso ai brani in streaming ha bisogno di stringere accordi specifici con i detentori dei diritti dei pezzi in catalogo, in Italia probabilmente non la vedremo ancora per un bel po’. O magari non la vedremo mai. Ci perdiamo, insomma, il meglio di una rivoluzione inevitabile. Non lo dico solo per entusiasmo, ma perché ho letto i numeri che il fondatore di Pandora ha diffuso in un articolo pubblicato ieri, a dimostrazione che il servizio sta realizzando una piccola grande utopia: permettere ad un numero sempre maggiore di musicisti, anche se sconosciuti al grande pubblico, di vivere direttamente della propria musica.
I media e il cliché del “quando c’era Steve”
Le nuove Mappe non sono all’altezza delle aspettative? Steve non le avrebbe mai approvate. L’iPhone 5 si graffia se inciso vigorosamente con un punteruolo da ghiaccio? Steve non lo avrebbe mai permesso.
Da qualche giorno rimugino e ripenso su come scrivere di questo cliché protagonista ormai della chiacchiera da bar come dell’editoriale “colto” del New York Times.
Lucio Bragagnolo mi ha tolto le castagne dal fuoco e mi ha anticipato scrivendone probabilmente meglio di come avrei potuto fare io.
Il tributo a Steve Jobs e quel Preludio di Bach mezzo tono sotto
Da questa mattina l’home page del sito Apple ospita un toccante tributo a Steve Jobs, nell’anniversario della sua morte.
Un messaggio di Tim Cook segue un bellissimo filmato, accompagnato dal Preludio della Suite N°1 in Sol Maggiore (BWV 1007) per violoncello di Bach.
Da lacrime, possiamo dire correndo il rischio di sembrare fin troppo enfatici. E tuttavia c’è una piccola stranezza, un particolare che non quadra: perché il Preludio, nel filmato, è suonato in Fa# maggiore?
Cybercrime, i malintenzionati puntano ai dispositivi mobili ed ai social network
Uno dei punti di forza dei Mac è da sempre la maggiore resistenza a virus o malaware di varia natura. Questa caratteristica è stata una delle colonne portanti di Apple nella fase che ha riportato i computer con la mela ed il suo sistema operativo sulla cresta dell’onda. Anche iOS ha ereditato questo punto di forza grazie alla chiusura del suo ecosistema.
In realtà i malintenzionati possono colpire anche i Mac con OS X o gli iCosi con iOS sfruttando l’ingenuità e la poca cura di alcuni utenti. Anzi, più di alcuni stando al cybercrime report 2012 di Symantec. Con la diffusione dei dispositivi mobili e dei social network, infatti, i criminali stanno iniziando a puntare al nuovo modo di vivere la rete degli utenti.
iPhone 5, ovvero la pietra dello scandalo capitalista
Nel caso non ve ne foste ancora accorti, non ne aveste letto sul giornale, non vi fosse capitato di sbirciare l’informazione en passant su qualche social network, ve lo dico io: l’iPhone 5 costerà un occhio della testa.
Non che l’iPhone 4S costasse poco, l’anno scorso, né l’iPhone 4 nel 2010, ma vuoi la crisi, vuoi la congiuntura economica internazionale post-tracollo della Grecia, pare che il prezzo di questo bene “superfluo” e non ancora prescrivibile dal medico faccia “arrabbiare” quest’anno più di quanto sia mai successo in passato.