A questo 2013 mancano solo poche ore da scontare, ed è giunto il momento di fare il punto della situazione. Mentre ci aspettavamo di arrivare a questo 31 dicembre parlando di iWatch, i migliori prodotti di Apple dell’anno appartengono ad altre categorie. In contemporanea all’elenco dei flop, ecco qui la nostra lista del meglio di Apple del 2013.
Commento
I flop di Apple nel 2013
Fine dell’anno: tempo di fare due conti e riflessioni su quello che è avvenuto nel corso di questo 2013 in quel di Cupertino.
E, se fare una classifica del top del 2013 di Apple risulta difficile a causa dell’ampia scelta, fare una classifica speculare del flop è altrettanto difficile. Un po’ perché il concetto del fail è profondamente influenzato dalla propria concezione del prodotto tecnologico e da molti altri fattori, un po’ perché in questo anno Apple non ha sbagliato poi così tanto.
Ci abbiamo provato lo stesso, a stilare una lista, ed ecco quali sono, secondo noi, le scelte poco azzeccate e i passi falsi del 2013 della Mela.
Perché “Misunderstood” è uno dei peggiori spot Apple di sempre
(Disclaimer: quanto segue è un’opinione assolutamente personale, e so per certo che molti altri, in
Il playboy e l’hipster: a tale of two iPhones
Cento euro di differenza tra iPhone 5C e 5S (pare: bisognerà poi vedere i prezzi
Custodie iPhone 5C, “non” sembrano nate insieme al telefono
Quest’anno non ho potuto seguire il keynote di Apple per la presentazione del nuovo, anzi, dei nuovi iPhone 2013 perché in volo. Appena atterrato, però, ho subito chiesto notizie e iniziato a leggere cosa Cook & Co. avessero presentato. Inutile dire che non sono stato stupito affatto di vedere un iPhone 5S dorato, il riconoscimento delle impronte digitali per la famiglia “S” e gli iPhone 5C colorati. Se ne parlava da tempo, ma ciò che mi ha lasciato veramente di stucco sono state le cover. Una vera one more thing (nel senso che sono davvero un di più). Lo shock, però, sono state le cover per iPhone 5C con motivo traforato.
I nuovi iPhone, i leak e la sopravvalutazione dell’effetto sopresa
Ci siamo: è di nuovo quel periodo dell’anno. Apple sta per lanciare un nuovo modello di iPhone (o più di un modello, a quanto pare) e la fabbrica dei rumors sforna indiscrezioni a tutto spiano. E immancabile, come ogni anno, arriva anche l’analisi sulla totale assenza di segretezza e sull’incapacità, da parte di Apple, di tenere davvero nascoste fino all’ultimo, “come una volta”, le sue novità hardware.
A giocarsi questa carta scontata e inflazionata a questo giro è Gizmodo, con un articolo che ne dimostra l’incapacità di capire il vero stato delle cose, ovvero che le indiscrezioni e i rumors interessano a pochi, una minoranza tanto rumorosa quanto ininfluente, la cui delusione per un mancato effetto sorpresa ha un valore pressoché nullo nell’economia generale del lancio di un iPhone su scala globale.
Da Android a iOS – scelgo Apple
Ve l’avevo detto che sono uno switcher temporaneo. Per quanto abbia apprezzato il mondo Android, e probabilmente alcune cose mi mancheranno, non ho mai avuto dubbi: tornerò ad iPhone (quando potrò) perché tutto sommato, in questo periodo, ho sentito più la mancanza di iOS che i benefici delle famose “cose in più” di Android. Vi spiego perché.
Reuters dedica un profilo a Tim Cook
A due anni dalla nomina di amministratore delegato di Apple, Tim Cook è stato scelto come nuovo personaggio per un profilo redatto da Reuters, una delle agenzia di stampa più celebri al mondo.
Da iOS a Android: scelgo Android
Dopo più di un mese di cotte e crude, posso dire concluso questo mio viaggio. Fino a poco tempo fa Android era per me un luogo selvaggio e pericoloso dal quale dover stare lontani quasi soltanto per fede, un po’ come la città nel film The Village. In questo periodo mi si è aperto uno spiraglio nello sterminato universo in cui centinaia di smartphone condividono lo stesso sistema operativo, o almeno la stessa base. Descrivervelo nella sua interezza è impossibile, ma ho potuto trarre le mie conclusioni. Oggi vi spiego perché preferire Android rispetto ad iOS.
Non lasciate giudizi su App Store se utilizzate la beta di iOS 7
Alla fine della scorsa settimana Team 17 ha lanciato su App Store una versione esclusiva per iOS di Worms 3. E’ un’ottimo adattamento del concetto di base del gioco su dispositivi iOS, migliore delle precedenti versioni semplicemente “tradotte”. Il gioco funziona molto bene su iPad e iPhone ed è decisamente divertente. Non è un caso che lo staff editoriale lo abbia messo in evidenza su App Store.
Eppure, se guardiamo le recensioni, Worms 3 ha una media di 3 stelle. Ma come è possibile?
Semplice: ci sono troppi non-sviluppatori che evidentemente non hanno capito cosa diamine significhi “beta per sviluppatori”.
Che fine faranno gli iPod?
Nel corso del terzo trimestre fiscale del 2013, Apple ha venduto 4.569.000 iPod. Meno di quanti ne vendette nel corso del 3° trimestre del 2005.
I lettori musicali che hanno dominato il precedente decennio sono così poco importanti per l’azienda che li produce che ormai il numero di unità vendute non viene neppure riportato nel comunicato ufficiale della trimestrale Apple. Una breve analisi di una morte lenta, ancora in corso.
Da iOS a Android: Nexus 4
Dopo un’abbondante settimana in cui ho avuto il tempo di collaudare il Nexus 4 sulle migliori spiagge della costiera amalfitana (era una prova necessaria ed indispensabile per una buona recensione), posso finalmente parlarvi dello smartphone nato dalla collaborazione di Google ed LG. Inevitabile sarà il confronto, oltre che con l’iPhone, con il Samsung Galaxy S III che ho felicemente venduto per prendere il suddetto googlefonino.
Nella crescente irrilevanza di Microsoft, l’affermazione dell’era Post-PC
Quando nel 2010 Steve Jobs iniziò a delineare pubblicamente la sua visione dell’era post-PC, con la famosa similitudine fra Personal Computer e camion, in tanti avevano scrollato le spalle. Impossibile, dicevano, che ci si liberi così rapidamente dei PC, soprattutto perché certe cose fondamentali ancora non si possono fare con dei dispositivi “atti al consumo di contenuti e non alla loro creazione”.
A circa tre anni quella visione Jobsiana assomiglia sempre di più alla realtà. Non c’è nulla di definitivamente compiuto, ancora, ma il passo falso di Microsoft, con i pessimi risultati di questo trimestre, è uno di quegli indicatori che ormai non possono ignorare neppure i più compiacenti analisti di Wall Street.
Da iOS a Android: addio S3
Le nostre preghiere sono state accolte: stamattina un acquirente mi ha chiamato e senza propormi
Ebook: cambiare tutto per non cambiare nulla
Molto forte, incredibilmente stupido.
Ventinove contatti su Linkedin non sono poi granché per chi fino all’anno scorso è stato Vicepresidente senior di Simon & Schuster, una delle quattro più grandi case editrici in lingua inglese, attualmente di proprietà della CBS. Eppure di questi tempi Elisa M. Rivlin non può lamentarsi per la scarsa popolarità. Il suo nome rimbalza in Rete da un paio di mesi, e cioè da quando una mail con la sua firma è diventata centrale nel processo intentato contro Apple per il cartello sugli ebook: poche righe al capo, l’attuale CEO Carolin Reidy, dove la Rivlin si toglie uno sfizio abbastanza controcorrente nel 2010, l’anno dell’iPad. E cioè definire Steve Jobs, o perlomeno una sua azione, «incredibilmente stupido».
Da iOS a Android, day 7: App Store contro Play Store
Siamo quindi giunti all’ottava puntata della serie (7 + intro). Per l’argomento di oggi ho preso spunto dai commenti della puntata di ieri, dove avete discusso animatamente sulla questione delle app. Quindi, giusto per alimentare sadicamente le possibilità di flame, metteremo a confronto i due relativi negozi di applicazioni. Qual è il migliore?
Da iOS a Android, day 6: AirDroid
Dopo una piccola pausa, rieccoci al nostro appuntamento nel quale confrontiamo i sistemi mobile iOS
Apple e l’obsolescenza programmata
Ieri, tramite il profilo Facebook del nostro Lorenzo Paletti, mi è capitato di rivedere il video una puntata di Metropoli dell’aprile scorso in cui Valerio Massimo Manfredi presenta un servizio sull’obsolescenza programmata. InformareXresistere, che lo ha ripubblicato qualche giorno fa, parla di “Rai3 VS Apple”. In realtà il servizio cita solo una famosa causa contro le batterie dell’iPod, del 2003, per poi passare ad altri casi ben documentati di vera obsolescenza programmata. Ma davvero Apple (e altri produttori) programmano in anticipo la vita media dei prodotti elettronici che ci vendono?
Da iOS a Android, day 5: i launcher
Dopo aver approfondito molti aspetti tipici del Samsung Galaxy S III con il suo software “di serie”, ora iniziamo a parlare delle possibilità di personalizzazione avanzate, iniziando dai launcher (sul Clementoni non si poteva cambiare launcher!). Cos’è un launcher? Ve lo spiego subito dopo il salto.
da iOS a Android, day 4: funzioni intelligenti e batteria
Bentornati alla maratona androidiana, che da ieri ha addirittura una pagina di riassunto tutta sua. Oggi prenderemo in esame alcune particolarità del Samsung S III, le cosiddette “funzioni intelligenti” che rilevano il movimento o lo sguardo dell’utente. Ci domanderemo: funzionano? Sono fighe? Sono indispensabili? Uccidono la batteria? E tanto altro.
Il 2000, l’anno del futuro
Se avete vissuto almeno una decade dello scorso secolo dovreste ricordare come il cambio di millennio veniva percepito: senza tirare in ballo Kubrik e l’Odissea nello spazio (negli anni ’60 erano convinti che nel 2000 avremmo come minimo colonizzato il sistema solare), il 2000 era l’anno del futuro, l’anno in cui le nostre vite sarebbero cambiate radicalmente. Ma fu davvero così? Proviamo a trascorrere un giorno nel futuro (che per noi è passato da 13 anni).
Nuovi iPhone, iPad e iPad mini: arriva tutto insieme a settembre?
Lo scorso anno, di questi tempi, ci stavamo interrogando sulla possibile data di lancio del nuovo iPhone 5. Quest’anno il quesito si moltiplica almeno per tre, visto che il melafonino non è l’unico dispositivo in attesa del refresh annuale.
L’iPad e l’iPad mini, in particolar modo, sono decisamente pronti per una nuova generazione. E nel mezzo ci sono due lanci software – iOS 7 e OS X Mavericks – da piazzare in maniera strategica con una pubblicazione contestuale al lancio di qualche major product. Quali intenzioni ha Apple per gestire al meglio questo autunno caldo? Qualche ipotesi.
Da iOS a Android, day 3: impostazioni e tastiere
Eccoci al terzo giorno di utilizzo di un Samsung Galaxy S III. Superata l’angoscia e la crisi di smarrimento dei primi due giorni, cerchiamo di capirci qualcosa e soprattutto iniziamo ad entrare nell’ottica giusta: stiamo usando un dispositivo diverso, meno elegante ma più ricco, con dei menù che saranno anche confusionari e disordinati, però pieni di funzioni interessanti. Diamo un’occhiata.