Android pensava fosse Jailbreak, invece era un calesse

Quella che vi raccontiamo oggi è la storia di ciò che si credeva essere il Jailbreak per Android che come sapete è il rivoluzionario (o almeno così si dice) sistema operativo di Google. Una storia avvincente se non fosse che ciò che gli hacker hanno scoperto non era proprio un bug da sfruttare per il Jailbreak, ma un qualcosa di tremendamente mostruoso per gli utilizzatori. Quella che vi raccontiamo oggi è anche la storia di un intervento rapidissimo della cavalleria di Google alla difesa del castello Android: intervento che ha distrutto le intenzioni maligne degli hacker. Ma a cosa servirà poi il Jailbreak di un sistema aperto come Android…

Il futuro di iPhone secondo AT&T

L’occasione è stato il “Web 2.0 Summit 2008” svoltosi a S.Francisco e conclusosi ieri: Ralp De La Vega, responsabile della sezione iPhone di AT&T, ha dato la sua personalissima visione del futuro di iPhone. Ralph De La Vega, incalzato dalle domande dei cronisti, si è lasciato andare a “dichiarazioni personali” che ci hanno incuriosito: sarà ancora l’influenza dei temi trattati a Ginevra alla iPhone Conference 2008, ma iPhone è davvero un grandissimo catalizzatore di sogni. Vi suggeriamo di leggere, dopo il salto, questa proiezione delle funzionalità di iPhone nel futuro e vi invitiamo a fornirci la vostra personalissima visione. La mia? Vorrei che iPhone facesse il caffè con le cialde della Nepresso…

iPhone Conference 2008. iPhone Revolution: what makes it so special?

Eccoci giunti alla sintesi del secondo intervento della iPhone Conference 2008, svoltasi a Ginevra lo scorso 31 Ottobre. Ieri vi abbiamo presentato una sintesi del primo intervento ad opera del giornalista Fabrice Delaye che, introducendo tutta la conferenza e preparandosi al ruolo del moderatore, ha posto dei quesiti che saranno poi esemplificati in questo articolo e nei seguenti. Speaker di questo secondo intervento è stato Bruno Von Rotz di Optaros (società multinazionale che crea soluzioni web per le aziende) che ha provato a spiegare, dati alla mano, perché la rivoluzione introdotta da iPhone sia così speciale.

L’unico Mac di Lucca Games

Ieri si è conclusa l’edizione 2008 di Lucca Comics & Games, la quattro giorni dedicata all’universo dei fumetti, dei cartoni animati e alla videoludica. Su IoVideogioco trovate un primo reportage della manifestazione e una gallery con più di cinquanta foto di personaggi e cosplayers che affolavano la città toscana. Nel gigantesco padiglione dell’area Games gli appassionati di videogiochi potevano perdersi fra mille stand e provare titoli di ogni genere. Chi fosse andato in cerca di giochi per il proprio Mac si sarebbe però accorto subito di essere capitato nel posto sbagliato. Le console la facevano ovviamente da padrone in tutto il padiglione, i rivenditori vendevano solo giochi per PC (oltre ai titoli per tutte le consoles, ovviamente) mentre le postazioni per i lan party e i tornei erano affollate di PC, principalmente ASUS. E’ per questo che il sottoscritto non ha potuto che tirare un piccolo sospiro di sollievo quando ha scoperto che almeno un Mac ce l’aveva fatta ad intrufolarsi alla manifestazione.

iPhone Conference 2008: A Quantum leap in mobile industry

Iniziamo con oggi il percorso che ci porterà, con i prossimi giorni, a trattare tutti gli argomenti della iPhone Conference 2008 di Ginevra. Questo di oggi, essendo il nostro primo articolo a riguardo, vuole essere, come è stato l’intervento stesso, una sorta di introduzione alle tematiche che a partire da domani già affronteremo. Primo speaker è stato Fabrice Delaye, famoso giornalista nella Svizzera Francese per quanto riguarda l’ambito tecnologico. Fabrice si è da subito dichiarato un estimatore del mondo iPhone, anche se, all’inizio era fortemente scettico a riguardo. Una sera doveva recarsi a un’importante cena, ma, avendo lasciato a casa il navigatore non riusciva proprio a trovare la strada giusta, quando…

Snow Leopard: passaggio ad un kernel a 64 bit, senza traumi

Come la maggior parte dei lettori sapranno, Mac OS X supporta perfettamente applicazioni a 64-bit, architettura molto più performante della precedente a 32-bit. Questa capacità era stata introdotta da Apple fino dalla versione Tiger, strizzando un occhio al passaggio a Core 2 Duo di Intel, e ha subito dei miglioramenti con la successiva major release (Leopard), passando dai semplici processi/server a 64-bit, al completo supporto per le applicazioni e il framework Object-Oriented di casa Cupertino: Cocoa. Con il futuro Snow Leopard, potremo assistere ad una successiva evoluzione.

Secondo quanto riportato dai rumors più accreditati, la prossima versione di OS X sarà la prima ad avere un kernel interamente a 64-bit. Alcuni di voi potrebbero dire “E allora?”. Beh.. allora Apple ha molto da insegnare.

iPhone Conference 2008: chiave di lettura

Siamo tornati da Ginevra dove, come sapete, abbiamo assistito alla iPhone Conference 2008: abbiamo messo nelle nostre valige, oltre ai nostri Mac, anche tante suggestioni e conoscenze che prima non possedevamo. iPhone, e il mondo che ruota attorno a questo device, è qualcosa di davvero unico in quanto riesce ad attrarre “l’Apple Geek più sfegatato” come un “tranquillissimo produttore di materiali per l’edilizia“. Si, esattamente, nella platea del Conference Center di Ginevra abbiamo incontrato anche un produttore di materiali per l’edilizia che voleva avere maggiori informazioni su come poter implementare iPhone nella sua azienda. Capite benissimo che i temi da trattare sono i più disparati possibili: da oggi, continuando nei prossimi giorni, tratteremo i vari aspetti della iPhone Conference 2008. Prima però occorre avere una chiave di lettura.

Top 5: cosa dovrebbe fare Apple col suo gruzzolo?

La scorsa settimana Apple ha presentato i risultati fiscali del trimestre conclusivo dell’anno fiscale 2008. Fra gli altri dati spicca l’ingente liquidità (25 miliardi di dollari) disponibile nelle casse di Cupertino. Per metterla giù con un metro di paragone comprensibile ai più abbiamo ipotizzato che Apple potrebbe comprarsi la Dell, ma in quel caso era solo una comparazione quantitativa rispetto alla concorrenza più che una vera ipotesi operativa.  Che cosa dovrebbe fare davvero Apple con tutti quei soldi? Questa è la domanda che ci siamo posti per compilare la top 5  di oggi ed è il quesito che poniamo anche a voi. Fatevi sentire nei commenti.

iPhone Conference 2008 di Ginevra: cosa aspettarsi

In questo momento, mentre il presente articolo è pubblicato, parte della redazione di TAL si trova a Ginevra ad assistere, come preannunciato nei giorni scorsi, alla iPhone Conference 2008. La frase simbolo dell’evento è “How to get your company in people’s pocket“, che è possibile tradurre “Come mettere la tua azienda nelle tasche delle persone“. Partendo dal fenomeno mediatico di nome iPhone, i vari “speaker” invitati alla conferenza dimostreranno durante l’arco della giornata come iPhone stia avendo un fortissimo impatto sulle aziende come sui consumatori e spiegheranno come uno sviluppatore (anche indipendente) possa farsi strada in App Store.

Apple VS Microsoft, il sasso è già nella fionda

In un post di qualche giorno fa scrivevamo che Apple ha una liquidità nettamente superiore a Microsoft e che se volesse, almeno in via teorica, potrebbe comprarsi la DELL mantenendosi in attivo di circa 9 miliardi di dollari. Oggi a riconferma della salubre condizione economica dell’azienda della mela portiamo un’utile prova visiva. Nel grafico ad inizio post è schematizzato il raffronto fra gli incassi di Microsoft e quelli di Apple in base agli ultimi dati rilasciati da entrambe le aziende. Apple nell’ultimo trimestre ha guadagnato circa 3/4 della cifra guadagnata dal gigante Microsoft e la crescita del profitto anno su anno è del 75% per Apple e solo del 9% per Microsoft. Niente male considerato che, approssimando leggermente,  l’azienda di Redmond detiene il 90% del marketshare nel settore PC  e Cupertino solo il 10%.

iPhone e Intel: gioie e dolori?

Chi quotidianamente si confronta con iPhone è a conoscenza di un problema che a volte genera degli improvvisi rallentamenti: rallentamenti che avvengono non sempre in complessi giochi 3D, ma, anche in applicazioni “leggere” come quella degli SMS. Se la colpa si è sempre imputata a una “cattiva programmazione di Apple”, ora sappiamo che non è solo questo il reale problema. Intel ha infatti dichiarato che Apple ha sbagliato ad affidarsi a ARM per il cuore di iPhone. I processori di ARM, secondo Intel, non garantiscono sufficiente potenza di calcolo al melafonino come in altri telefoni cellulari di fascia alta: più Intel per tutti, allora?

NetBook di Apple: Steve Jobs ci pensa

Il sogno di molti, tra cui qualche membro della redazione di TAL, è un computer portatile di Apple venduto a un prezzo realmente accessibile: in questo modo molta gente potrebbe davvero testare un “computer con la meletta” senza essere fermato dal pregiudizio che “i Mac costano troppo”. Dopo che abbiamo visto sfumare l’idea di un MacBook sotto i 900 Dollari, il sogno (e perché no, una futura possibilità) potrebbe prendere la forma del “NetBook”: una tipologia computer portatile ultra-leggero ed economico che sta diventando la “moda di questi primi anni del secolo”. Ma Apple, cosa ne pensa?

App Store, Android Market e BlackBerry App Center: rivoluzione nei servizi

È finita l’epoca in cui un produttore di telefoni cellulari si sforzava al fine di creare un ottimo telefono inteso solamente come oggetto hardware. Dopo essersi dati battaglia su tutte le possibili funzioni multimediali (fotocamera e riproduttore files musicali) ed addirittura sul design degli accessori stessi (non solo auricolari ma anche i carica-batterie da muro), quest’anno è approdata una nuova rivoluzione: una “rivoluzione talmente nuova” che, francamente, era difficile da immaginare. Anche questa volta c’è lo zampino di Apple e, come avrete ormai intuito (anche grazie al titolo), ci riferiamo più precisamente ad App Store. Dopo il negozio virtuale di Apple sono approdati quello di Google (Android Market) e presto arriverà quello di BlackBerry (BlackBerry App Center).

iPhone Application Graveyard: Apple è così cattiva?

Abbiamo parlato tutti delle problematiche dovute al controllo di Apple su quali applicazioni possono o non possono essere inserite nell’App Store per iPhone ed iPod Touch.

La possibilità di Apple di poter scegliere a suo piacimento quali applicazioni devono essere messe in vendita è stata vista da molti come una limitazione delle libertà personali dell’utente, in quanto nessuno sa quale sia la discrezionalità di Cupertino nella scelta.

Limitare le applicazioni “concorrenti”, “scomode”, ecc.. sono tutte le accuse poste ad Apple per questa scelta.
C’è però un sito interessante a questo riguardo: iPhone Application Graveyard, che elenca tutte le applicazioni per iPhone a cui è stato negato l’accesso all’App Store.

Kill Switch su Android come iPhone

Vi ricordate quanto successo poco tempo fa, quando Steve Jobs ammise di avere introdotto nel firmware 2.0 di iPhone un sistema chiamato “Kill Switch” (e da noi soprannominato “la leva dell’apocalisse”) in grado di disabilitare da remoto le applicazioni giudicate “maligne”? È stata fatta la medesima scoperta per quanto riguarda il nuovo sistema operativo di Google per i telefoni cellulari: Android. Sebbene il primo telefono con Android sarà ufficialmente in vendita negli Stati Uniti a partire dal 22 Ottobre, questa scoperta sta facendo il giro del web: anche questa volta ne parleranno tutti mass media italiani in toni “apocalittici”?

Niente Firewire sui MacBook? Un grave errore

La presentazione di ieri sera dei nuovi MacBook e MacBook Pro ha confermato buona parte dei rumors di questi ultimi giorni e le immagini rubate dei possibili case in alluminio.
Evidenziamo un particolare: la mancanza della porta Firewire 400 sia sui portatili consumer che sui Pro.

Niente porta Firewire? Questo fatto ha dell’incredibile. La tecnologia di connessione ad alta velocità è stata introdotta nel mondo informatico sostanzialmente da Apple, con gli iMac DV che portavano al pubblico la facilità del montaggio video grazie al primo iMovie, quando ancora sulla maggioranza dei Pc nemmeno era considerata l’Usb.

iPhone: E-mail in “landscape Mode” da 0,79 Euro

Vi abbiamo proposto ieri un articolo con argomento App Store e applicazioni crackate e nei primi commenti l’attenzione è stata posta nei confronti delle troppe limitazioni che Apple impone tramite il tool di sviluppo SDK. Un’interessante notizia si lega a quest’altra problematica portando un nuovo punto di vista per approcciarsi alla “cattiveria censoria” di Apple: un gruppo di applicazioni che erano rimaste in forse fino a poco tempo fa, ora sono sbarcate su App Store. Come avrete capito dal titolo, stiamo parlando delle applicazioni che permettono di scrivere le E-Mail sfruttando la tastiera estesa che si ottiene, tanto per capirci, quando in Safari si digita l’indirizzo di un sito con iPhone in orizzontale.

TIM Maxxi per iPhone: TIM temporeggia?

Siamo stati talmente presi a seguire le vicende dell’arrivo di iPhone 3G con Tre (la triste fine della vicenda Tre e iPhone ve la abbiamo proposta poco tempo fa) e a seguire tutte le indiscrezioni che provenivano da Vodafone per proporvi le tariffe Vodafone Più Facile per iPhone in anteprima che sembra quasi che abbiamo trascurato le indiscrezioni provenienti da TIM che insieme a Vodafone è il carrier ufficiale per l’Italia di iPhone. Rumors attendibili di un rinnovo delle tariffe di TIM per iPhone non ce ne sono, ma, è presente un interessante indizio. TIM avrebbe dovuto rimodulare l’offerta “TIM Maxxi per iPhone” ai primi di Ottobre e invece è stata prorogata all’11 Novembre: cosa mai frullerà nella testa di “Napoletone Luciani“?

iPhone firmware 2.2: autocorrezione, Google Street View e emoji

Ecco che trapelano altre indiscrezioni su “iPhone firmware 2.2” che porterà a breve la possibilità di disattivare l’autocorrezione, Google Street View e gli emoji giapponesi oltre alle innovative funzionalità di cui vi avevamo parlato poco tempo fa. Prima di addentrarci nella descrizione di queste nuove “features” che mamma Apple introdurrà per la gioia di noi tutti grazie “all’iPhone firmware 2.2“, vogliamo farvi notare due interessanti concetti: il primo è che Apple lavora alacremente per migliorare sempre di più iPhone 3G (senza abbandonare i possessori della precedente versione); il secondo è come, per nostra fortuna, svanisca sempre più il principio di “assoluta segretezza” che l’azienda di Cupertino da sempre applica sui futuri prodotti.

Techspansion chiude: addio Visualhub.

Questo è un triste, triste weekend per me. Il software più bello per la conversione di video tra formati ci lascia orfani in maniera improvvisa ed assolutamente non prevista.

Techspansion, il produttore di iSquint (software gratuito per la conversione di filmati verso iPod), AudialHub (compressione tra formati audio) e soprattutto VisualHub ha chiuso l’attività e discontinuato la produzione (e l’aggiornamento) dei suoi software.

Il falso infarto di Steve fa crollare AAPL sotto i 100$

Il titolo di Apple è sceso ieri sotto i 100$ (-3,03 alla chiusura dei mercati) per la prima volta da 52 settimane. Già sapevamo che in quel di Wall Street tirava una brutta aria per AAPL e più in generale per il listino tecnologico. A far scendere ancora una volta il titolo di Cupertino, però, non sono stati gli analisti con i loro downgrade o ulteriori statistiche che mostrano un calo netto dei consumi del settore elettronico, bensì una notizia deliberatamente falsa. Sul sito iReport di CNN, una sorta di social network dell’informazione dove ognuno può postare le proprie notizie dal basso senza filtro giornalistico, un utente anonimo e privo di feedback ha postato un report secondo cui Steve Jobs si sarebbe trovato in ospedale in seguito ad un infarto. Il messaggio è rimasto sul sito per mezzora ed è stato ripreso da diversi forum online, fino a che Apple non ha seccamente smentito e CNN ha rimosso il post da iReport. Nel frattempo il titolo, che poi si sarebbe leggermente ripreso per crollare di nuovo, era sceso del 7,5% circa.

I virus su Mac non arriveranno con l’aumento del market share


Ciclicamente, quando si parla di Apple e dei virus, se ne esce qualcuno con frasi del tipo: “i virus per Mac non ci sono perché ce ne sono pochi“, oppure “quando ci saranno più Mac in giro, arriveranno i virus anche per voi“, ecc.

Nulla di più falso e sbagliato

Fino al System 9, l’ultima incarnazione del cosidetto Classic, i virus esistevano anche per i Macintosh ed erano necessari antivirus anche per questi sistemi, oggi considerati l’isola felice della protezione dai virus.

E’ stato il passaggio a Mac OS X, le cui basi poggiano su solide fondamenta Unix, a eliminare il problema dei virus per il System 9 e a creare le basi per un sistema la cui sicurezza sia interna e non legata ad un programma di terze parti.
Con Leopard, il primo sistema Apple completamente Unix compliant, la società di Cupertino espande la compatibilità di OS X verso il mondo Unix, garantendo oltre ai vantaggi dell’esecuzione nativa di codice Unix anche una maggior sicurezza.

ZiPhone e iPhone 3G: l’etica dell’hacker secondo Zibri

Ci hanno davvero molto colpito le parole di Zibri contenute all’interno del suo ultimo post perché vanno ben oltre il normale messaggio che si è soliti aspettarsi da lui o da qualsiasi hacker “professionista”: è come se l’inventore della ghigliottina (tale Guillotin) dopo averla resa tristemente famosa avesse detto qualcosa come “Fermi tutti! Non è poi così necessario e bello decapitare le persone“. Con i giusti modi e con le giuste differenze, Zibri vuol proprio fare passare questo messaggio. Non è che Apple lo ha pagato per non produrre più ZiPhone e per sostenere la sua causa?