iPhone 3G: certificazioni Apple per consulenti Enterprise?

Apple ha un programma di certificazione che copre alcuni aspetti del suo business: Mac OS X e Mac OS X Server, Hardware, Pro Applications ed Apple Certified Trainer.
I primi due sono utili per certificare la propria preparazione su consulenze hardware, software, amministrazione del sistema ed eventualmente riparazioni presso centri d’assistenza autorizzati.
La certificazione Pro Applications si divide tra i programmi dedicati ai professionisti della produzione multimediale audio/video: Final Cut, Logic, Shake. Avere una delle certificazioni Pro Applications apre le porte al mondo del montaggio video, della produzione musicale e del cinema.
L’ultima, l’Apple Certified Trainer, consente a chi la consegue di insegnare l’uso delle applicazioni, del sistema, dei Mac, ecc, potendo anche eseguire i test di certificazione ad altre persone.

Nelle imprese i Mac costano meno di Windows

Un nuovo studio di Nucleus Research sembra sfatare il diffuso mito secondo il quale dotare la propria azienda di macchine targate Apple costa di più che dotarla di Pc Windows. La ricerca non prende in considerazione solamente l’investimento iniziale per l’acquisto dei Mac ma analizza con maggior cura il ROI, il Return On Investment, confrontando quello garantito dai computer di Cupertino con quello che comportano invece i più comuni PC.

Apple domina il mercato dei computer over 1000$

Qualche tempo fa vi parlavamo dell’impressionante crescita di Apple nel settore PC. Secondo i dati, allora ancora preliminari all’analisi complessiva, diffusi dall’NPD Group, il market share di Apple ha raggiunto quota 14% alla fine del primo trimestre 2008. Oggi eweek fa notare un particolare ancora più sorprendente: secondo i dati complessivi relativi a tale trimestre Apple detiene nientemeno che il 66% del mercato statunitense dei computer cosiddetti “premium”, ovvero i “PC” il cui costo supera i 1000$.

iPhone con Vodafone in 10 paesi del mondo [UPDATE]

L’Italia non sarà l’unico paese in cui Vodafone lancerà iPhone entro l’anno. Nel comunicato ufficiale rilasciato nelle scorse ore, Vodafone cita anche Australia, Repubblica Ceca, Egitto, Grecia, India, Portogallo, Nuova Zelanda, Sud Africa e Turchia. Le dichiarazioni del carrier colgono tutti di sorpresa, anche perché rivelano molto sui futuri piani di Apple. I media internazionali indicano inoltre il caso italiano come la prova di un cambio di direzione da parte di Apple, che sarebbe dunque pronta a rinunciare al revenue sharing e all’esclusività dei contratti finora stipulati con i carrier nazionali.

UPDATE: Apple Europe ha confermato l’accordo e ci ha inviato una risposta ufficiale:

“Si, è vero. Siamo entusiasti di lavorare con Telecom Italia Mobile per portare iPhone in Italia più avanti quest’anno e con Vodafone per portare l’iPhone in Australia, Repubblica Ceca, Egitto, Grecia,Italia, India, Portogallo, Nuova Zelanda, Sud Africa e Turchia più avanti quest’anno. Non vediamo l’ora che questo rivoluzionario telefono possa giungere nelle mani di un numero ancora maggiore di persone nel mondo”
“Yes, its true. We’re excited to be working with Telecom Italia Mobile to bring the iPhone to Italy later this year and with Vodafone to bring the iPhone to Australia, the Czech Republic, Egypt, Greece, Italy, India, Portugal, New Zealand, South Africa and Turkey later this year. We can’t wait to get this revolutionary phone in the hands of even more people around the world.”

Apple vale il quadruplo di Dell

Il nemico numero uno di Apple viene molto spesso identificato con Microsoft. Anche se le due aziende non vantano certo un passato di amore cristallino, al di là di caustiche dichiarazioni e frecciatine dei rispettivi dirigenti, oggi possono sfoggiare, almeno pubblicamente, un normale rapporto d’affari come ce ne sono tanti nell’IT americano. Certamente non si può dire lo stesso del rapporto fra Apple e Dell, una delle più conosciute aziende produttrici di PC del mondo e vera nemesi della società di Cupertino. Un tempo leader del settore Computing sia in ambito home che in ambito business, Dell, nel corso di dieci anni, è stata ampiamente scavalcata da Apple in termini di valore societario. Ieri sera alla chiusura dei mercati, Apple valeva quattro volte di più della società di Round Rock.

Sblocco iPhone: in vendita?

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È risaputo che il boom di internet, entrato oramai nelle case di milioni di persone, abbia creato nuove forme di business fino a poco tempo fa impensabili: possiamo benissimo partire in questo elenco da noi blogger che vi teniamo aggiornati sulle nostre e vostre passioni, fino ad arrivare a quelli che tramite il noto sito di aste svuotano le soffitte. Ci ha però colpito che esistano siti che vendono lo sblocco per iPhone quando invece è disponibile gratuitamente: abbiamo voluto capire che cosa acquista un utente sprovveduto. Dopo il salto scoprirete l’arcano.

Steve Jobs: di P.A. Semi vogliamo il know-how

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L’acquisizione del produttore di Circuiti Integrati P.A. Semi da parte di Apple ha lasciato perplessi gli addetti ai lavori. Fino ad ora, se interrogati sulla questione, i dirigenti di Apple si trinceravano dietro una risposta standard, “Acquisiamo società più piccole di tanto in tanto e non commentiamo mai circa i nostri piani futuri“. Steve Jobs ha però rilasciato un intervista al Business Technology Blog del Wall Street Journal in cui spiega che i rapporti fra Apple e Intel sono più sereni che mai: “La partnership con Intel va alla grande e riteniamo che possa durare per sempre“.

Stock Options retrodatate: arriva un’altra causa

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Una nuova denuncia riapre l’amara questione delle stock-options retrodatate e il conseguente scandalo finanziario che investì Apple ad inizio decennio. Secondo quanto riportato da FindLaw il Boston Retirement Board, un fondo pensionistico che ha investito da anni in azioni Apple, ha sporto querela contro Jobs & Co. in base a nuovi particolari emersi da un inchiesta condotta dalla Superior Court della Contea di Santa Clara sui registri contabili dell’azienda di Cupertino.

PayPal non bloccherà Safari

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All’inizio dello scorso fine settimana si era diffusa la voce che PayPal potesse decidere di bloccare l’accesso ai propri servizi a chiunque utilizzasse il browser di Apple, Safari, o qualsiasi altro browser che non fosse dotato di alcuni basilari standard di sicurezza volti alla prevenzione del phishing. L’ipotesi era stata avanzata dopo che Michael Barrett, il direttore del Dipartimento Sicurezza Informatica della compagnia legata ad eBay, aveva diramato un comunicato in cui spiegava in dettaglio motivi e metodi dell’adozione di una nuova e più restrittiva policy di sicurezza.

IBM vuole passare a Mac?

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Il mondo trema e il cielo sta per cadere. Big Blue, il gigante cattivo che ventiquattro anni fa veniva preso a martellate da una atletica signorina in un noto spot Apple, vuole passare a Mac? Non proprio. Secondo quanto riportato da un documento interno di IBM, l’azienda ha iniziato a testare la possibilità di fornire computer Apple ai propri dipendenti. Per adesso si tratta di un semplice esperimento, limitato nel numero di dipendenti coinvolti, che mira ad ottenere un feedback sulla reale interoperabilità di più sistemi operativi all’interno delle strutture aziendali. In parole povere anche alla IBM si sono accorti dell’errore chiamato Vista.

L’attacco delle cartelle cannibali: è solo pubblicità

La società norvegese Teknograd, che offre supporto e assistenza agli utenti Mac professionali, ha lanciato una accattivante campagna pubblicitaria, creativa, originale e soprattutto economica. Una serie di immagini in cui cartelle e file che ingombrano il desktop e ne rallentano le funzioni diventano figure minacciose che vogliono distruggere l’hard disk e tutto il contenuto del computer. Vista la solidità del sistema UNIX su cui si basano i nostri Mac è normale che una società di assistenza come la Teknograd debba escogitare queste originali trovate pubblicitarie.

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Apple assume il super avvocato di HP

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Apple ha assunto questa settimana un nuovo vice responsabile dell’ufficio legale, una posizione lavorativa rimasta scoperta negli ultimi 8 anni. Il nuovo Deputy General Counsel è Charles Charnas ed è stato assunto direttamente da Daniel Cooperman, il General Counsel di Apple al comando da settembre 2007. Prima di approdare ad Apple, Charnas è stato per molti anni il capo dell’ufficio legale di Hewlett Packard.

AAPL: risultati finanziari del Q2 il 23 Aprile

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Il prossimo 23 aprile Apple presenterà ufficialmente i risultati finanziari del secondo trimestre 2008. I dati sono molto attesi, in particolar modo desta molto interesse il report sulle vendite di computer Mac, che potrebbero attestarsi sui 2 milioni e più di unità vendute nel periodo in esame, un terzo in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

A.T. Research: Apple è a prova di recessione

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Dollaro a picco, ripetuti tagli dei tassi, e l’esplosione della bolla dei mutui subprime incombono sul mercato americano e influiscono in maniera fortemente negativa su tutta l’economia mondiale . Ma secondo Shaw Wu, noto analista di American Technology Research, Apple ha tutte le carte in regola per superare indenne l’ondata di recessione che minaccia di investire i mercati.

Mac: le vendite salgono del 60% in febbraio

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Secondo alcuni dati preliminari rilasciati ieri da NPD Group, il 14% dei Computer venduti negli U.S.A. a febbraio 2008 erano Mac mentre solo a febbraio di un anno fa la quota di mercato di Apple si attestava sul 9%. In termini di unità vendute si tratta di un aumento del 60% mentre in termini di entrate l’aumento è addirittura del 67%.

NPD Group: iTunes è il secondo music store americano

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Fra l’aggiornamento di MacBook e MacBook Pro e il rilascio del firmware 1.1.4 per iPhone e iPod Touch, ieri Apple ha trovato lo spazio per un comunicato stampa in cui annuncia che iTunes Store è il secondo più importante negozio musicale degli USA. Nella classifica stilata da NPD Group troviamo al terzo posto Amazon MP3, mentre rimane in testa Wal Mart, che a differenza degli altri due concorrenti può vantare anche una rete capillare di punti vendità “reali”.

Le politiche di segretezza di Apple: una scelta vincente?

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Un articolo di un importante quotidiano inglese, “The Guardian“, pone l’attenzione sulla politica commerciale di Apple, e sull’uso strategico dei “segreti” grazie ai quali l’azienda di Cupertino riesce a mantenere affezionati i suoi clienti.

Apple & Starbucks: con QuickOrder potremo ordinare via wi-fi

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Courtesy of Genoco

La partnership che sembra accomunare Apple e Starbucks, iPhone e Frappuccino, sembra stia già diventando realtà.
Nel tentativo di bruciare i tempi per rendere realtà uno degli annunciati brevetti di casa Apple, un designer indipendente statunitense, Phil Lu, amante della Mela (e a quanto pare anche dei caffè) ha dato sfogo alla propria fantasia e ha già creato un concept di quello che potrà essere il software di interazione per ordinare il proprio caffè via wi-fi.

Grazie alla sua inventiva, ecco così nascere Quickorder. In realtà, si tratta solo ed esclusivamente di un’idea su quella che potrebbe essere l’interfaccia grafica del futuro sistema di ordinazione “on-line” preannunciato dai brevetti Apple, ma la cosa più incredibile è che Phil Lu ha realizzato questo concept prima ancora che si scoprisse dell’esistenza dell’analogo brevetto Apple.

Digidesign: sempre un passo indietro.

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Qualche giorno fa, parlando della struttura tecnica sottostante ai Grammy Awards americani, vi abbiamo citato Digidesign, produttore di hardware per la musica, il cui prodotto di punta, ProTools, è il software di produzione musicale più usato negli studi di registrazione di tutto il mondo.

Qui in redazione volevamo scrivervi una recensione d’uso di ProTools 7.3 LE con hardware DigiRack 003 sui nuovi Mac Pro 8 core, ma non è stato possibile.
Infatti la versione 7.3 non ha driver compatibili con Leopard per l’hardware dedicato (che è necessario in quanto la scheda audio è anche il sistema d’autenticazione del programma).

Lo strapotere di Digidesign nel campo audio deve aver dato alla testa ai manager di Avid, la compagnia che possiede Digidesign.

Morgan Stanley: non puntate contro Apple

ap_morgan_stanley_070919_ms.jpgNonostante gli ottimi risultati finanziari relativi al primo quarto del 2008, le quotazioni di Apple in borsa sono calate drasticamente, forse anche a causa del pericolo di un periodo di recessione in arrivo. In una relazione rilasciata venerdì, gli analisti di Morgan Stanley, invitano però gli investitori a non sottovalutare la posizione di Apple e anche se ammettono che un eventuale calo nelle vendite dei dispositivi di punta dell’azienda, come iPod ed iPhone e Macintosh, potrebbero indebolire la posizione degli stocks AAPL, gli attuali investimenti nella ricerca da parte di Apple giustificano l’ipotesi di una serie di novità in arrivo che potrebbero rinsaldare la posizione del titolo sul mercato.

Sony BMG: musica senza DRM nel 2008. Un commento

Sony

Secondo quanto riportato da Business Week, Sony BMG si prepara ad offrire il proprio catalogo musicale senza protezioni DRM. Ultima delle grandi major ad operare questa scelta dopo Warner,Emi e Universal, Sony potrebbe essere spinta ad operare questa decisione da un grosso accordo pubblicitario con Pepsi che coinvolgerebbe uno dei nomi più grandi del suo parco artisti: Justin Timberlake.