Durante la conference call per l’annuncio dei risultati fiscali che si è tenuta ieri, il CFO Peter Oppenheimer si è “lasciato scappare” un dettaglio importante: la maggior parte delle novità potrebbero arrivare ad ottobre. Ma sempre ieri lo stesso dirigente ha fornito una previsione ufficiale per il fatturato del quarto trimestre fiscale che secondo almeno un’analista sarebbe difficile da rispettare in assenza di almeno un nuovo prodotto entro fine settembre.
AAPL
Ottobre 2013, mese di novità per Apple (e altri spunti dalla Conference Call)
Ieri sera si è tenuta la Conference Call con gli analisti durante la quale il CEO Apple Tim Cook e il CFO Peter Oppenheimer hanno discusso i risultati fiscali del Q3 2013 Apple.
Si è discusso principalmente di questioni fiscali, con qualche spunto che tuttavia può interessare di più anche un pubblico più ampio. Oppenheimer, ad esempio, ha parlato di ottobre come “mese caldo” per le novità autunnali Apple.
I risultati fiscali del Q3 2013 Apple
Apple ha pubblicato da pochi minuti i risultati finanziari relativi al Q3 fiscale 2013, corrispondente al secondo trimestre solare dell’anno.
E’ un Q3 che non esalta particolarmente, come previsto dagli analisti, e risente dell’assenza di novità primaverili in quel di Cupertino.
I dati, in ogni caso, sono in linea con la previsione ufficiale fornita da Peter Oppenheimer tre mesi fa, anche se questo a Wall Street non interesserà più di tanto. Passiamo subito ai dati.
Questa sera i risultati del Q3 2013 Apple
Alle 23 di questa sera, ora italiana, si terrà la conference call per l’annuncio dei risultati fiscali del Q3 2013 di Apple.
Tim Cook e Peter Oppenheimer (il CFO) presenteranno in numeri del trimestre appena trascorso, il secondo dell’anno solare, il terzo dell’anno fiscale di Cupertino. C’è molta attesa, come sempre in questi casi, per un quarter in cui sono mancate sensibili novità e che quindi, suppongono gli analisti, potrebbe non brillare se confrontato con gli anni precedenti.
Q3 2013 Apple: le previsioni di vendita per iPhone, iPad e Mac
Il prossimo 23 luglio Apple svelerà ufficialmente i numeri relativi al terzo trimestre fiscale dell’anno in corso (corrispondete al secondo trimestre solare).
Gli analisti, come sempre in questi casi, si sono già prodotti in previsioni che P. E. DeWitt di Fortune ha raccolto con la consueta precisione.
C’è un consenso generale riguardo una buona performance dell’iPhone, un rallentamento dell’iPad (motivato dall’anticipazione del lancio dei nuovi modelli all’autunno) e una generale tenuta dei Mac.
I risultati fiscali del Q3 2013 Apple arrivano il 23 luglio
Apple ha annunciato oggi che la Conference Call per la presentazione dei risultati del terzo trimestre fiscale 2013 (il secondo trimestre solare) si terrà il prossimo 23 luglio.
La Conference Call inizierà come sempre ad un ora dalla chiusura del Nasdaq, ovvero le 14:00 di Cupertino (le 23:00 in Italia), con i risultati già disponibili circa una mezz’ora prima. Potrà essere seguita pubblicamente in streaming audio.
Il bonus di Tim Cook sarà legato alla performance del titolo Apple
Più di una volta in passato il CEO Tim Cook ha espresso la propria preoccupazione per l’andamento insoddisfacente delle azioni AAPL nel corso degli ultimi mesi. “Il calo del prezzo delle azioni Apple negli ultimi due trimestri è stato frustrante per noi”, aveva dichiarato, dicendosi sicuro che Apple avrebbe dato modo a Wall Street di ricredersi molto presto.
Poteva essere solo un facile statement strappa applausi e invece Cook ha voluto, ancora una volta, far seguire i fatti alle parole. Il CEO Apple ha chiesto infatti di modificare i termini del suo bonus personale (quello ricevuto nel 2011 quando divenne CEO) per legarlo in maniera più diretta alla performance di AAPL. Il Consiglio di Amministrazione ha provveduto ad accontentarlo.
La “grande siccità” di prodotti Apple del 2013
Il prossimo 10 giugno, giorno del keynote inaugurale della WWDC 2013, saranno passati 230 giorni dal 23 ottobre, data dell’ultimo Apple Event che ha introdotto il nuovo iPad mini e gli iMac di nuova generazione.
Ad aprile, occupandomi del problema, parlavo della possibilità che Apple stesse lavorando a qualcosa di grosso. Non ho cambiato parere, ma avuto tutti modo di constatare che un’assenza così lunga di novità ha provocato effetti “collaterali” da non sottovalutare.
Il Senato accusa Apple di una maxi-elusione fiscale, Cupertino si difende
Oggi pomeriggio alle 15:30, ora italiana, il CEO di Apple Tim Cook, il CFO Peter Oppenheimer e il capo delle operazioni fiscali Phillip Bullock saranno ascoltati dalla commissione d’indagine del Senato statunitense in merito alla fiscalità dell’azienda.
L’indagine vuole fare luce sugli schemi di elusione delle “corporate taxes” attraverso la giacenza estera dei capitali e non è rivolta unicamente ad Apple ma a diverse grandi SPA americane, come HP e Microsoft. L’azienda di Cupertino, tuttavia, è nel mirino: il Senato l’accusa di una maxi-elusione fiscale operata grazie alle sue società controllate internazionali con sede in Irlanda.
La “difesa pubblica” di Apple è cominciata già la scorsa settimana con una serie di interviste in cui Tim Cook ha chiarito la posizione fiscale dell’azienda e continua ora con la pubblicazione di un dettagliato documento in materia.
Apple e le tasse sui capitali esteri, Tim Cook vuole fare chiarezza
Tim Cook è tornato a parlare dei capitali esteri Apple e della tassazione cui è sottoposta l’azienda negli U.S.A. in vista dell’udienza in Senato cui parteciperà martedì prossimo.
Il CEO di Apple ha voluto ribadire che l’azienda non ha alcun conto in sospeso con il fisco degli Stati Uniti e che ha sempre pagato fino all’ultimo centesimo delle tasse dovute. I capitali all’estero, dice Cook, sono generati all’estero e non rientrano perché la tassazione sul rimpatrio dei capitali è eccessivamente alta.
Tim Cook convocato al Senato per un’udienza sui capitali esteri di Apple
Non è un mistero: dei circa 150 miliardi di dollari che Apple ha in cassa in questo momento più di 100 sono “stoccati” all’estero e non vengono rimpatriati per evitare di pagare tasse salate sul loro rientro.
Il Senato degli Stati Uniti vuole vederci chiaro su questa pratica (diffusa e legale) che costa ogni anno miliardi di dollari di mancati introiti federali ed ha avviato una nuova indagine nell’ambito della quale martedì prossimo sarà chiamato a testimoniare anche il CEO di Apple, Tim Cook.
Apple domina la classifica Barron’s 500
Nel corso degli ultimi mesi un numero sempre crescente di testate giornalistiche americane ha calcato non poco la mano sulla presunta “spirale” negativa di Apple.
Nessun indicatore positivo è bastato a convincere Wall Street Journal, New York Times, Forbes e molti altri nomi importanti dell’editoria americana che forse lo “spin” che hanno dato di recente alle notizie su Apple e sulla gestione Tim Cook, forse non rispecchiava esattamente la realtà finanziaria dell’azienda.
In totale controtendenza arriva ora il riconoscimento di Barron’s, nota rivista finanziaria statunitense, che ha piazzato Apple in cima alla propria classifica annuale delle migliori 500 aziende americane per l’anno appena trascorso.
I risultati fiscali Apple per il Q2 2013
L’attesa per i chiacchieratissimi risultati fiscali del Q2 2013 Apple (gennaio-marzo 2013) è finalmente terminata: i numeri ufficiali sono arrivati pochi minuti fa. La situazione, lo diciamo subito è in linea con le aspettative, con profitti in calo (anche se vedremo cosa dirà Wall Street domani).
Il fatturato è cresciuto, ma non si è portato dietro i profitti (eccezionalmente alti nel Q2 2012), che sono rimasti al palo dei 9,5 miliardi. Apple ha inoltre annunciato una nuova grande immissione di capitali sul mercato, con un nuovo dividendo e un nuovo piano di ri-acquisto delle azioni.
Di seguito tutti i dettagli sulla situazione finanziaria di questo Q2 2013.
Questa sera arrivano i risultati Apple del Q2 2013
Se seguite con una discreta costanza le news dal mondo Apple avrete notato certamente una discreta assenza di serie “novità” nel corso degli ultimi mesi, che non è detto significhino necessariamente cambiamenti in negativo.
In compenso (o di conseguenza?) non sono mancate le infinite analisi sulla via del declino che Apple avrebbe ormai inesorabilmente imboccato, culminate nella non notizia (perché di questo, fattivamente si tratta) sull’imminente licenziamento di Tim Cook da parte del Consiglio di Amministrazione Apple.
Sono i motivi per i quali l’attenzione sui numeri che Apple riporterà ufficialmente questa sera è massima. Se le previsioni sul calo dei profitti anno su anno sono giuste, la risposta di Wall Street potrebbe essere assai poco clemente.
AAPL crolla e intanto Verizon fa il record di attivazioni dell’iPhone
Dopo il tracollo di mercoledì legato alle cattive notizie che arrivavano da Cirrus Logic, il titolo Apple ieri ha preso una nuova batosta, – 2,67% in chiusura, che le ha fatto perdere lo scettro di azienda con la più alta capitalizzazione di mercato, che è tornato a Exxon Mobil.
Non si è ben capito il motivo di questo nuovo calo, visto che non vi sono state nuovi indicatori di possibili debacle nella vendita di iPhone e iPad. Anzi, neppure l’annuncio dell’aumento delle attivazioni iPhone da parte di Verizon ha potuto nulla per fermare la corsa al ribasso.
Le previsioni nefaste di Cirrus Logic fanno crollare AAPL
Ieri il titolo Apple è sceso brevemente sotto la soglia dei 400 dollari per la prima volta dal 2011.
Il tracollo si è assestato in chiusura su un -5,50%, con il titolo fermo a 402,80$.
La batosta sarebbe motivata da una reazione nervosa di Wall Street al “warning” emesso da Cirrus Logic, uno dei principali fornitori di chip audio per Apple, che ha rivisto al ribasso le proprie stime sul fatturato del secondo trimestre solare 2013.
Quanti iPhone e quanti iPad ha venduto Apple nel Q2 2013?
Il prossimo 23 aprile Apple pubblicherà i numeri relativi al secondo trimestre del proprio anno fiscale, che coincide con il primo trimestre solare del 2013.
L’attesa, in questa occasione, è alimentata dalla possibilità che per la prima volta in più di dieci anni Apple possa aver generato meno profitti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, vale a dire il Q2 2012. A influire pesantemente su questi risultati saranno principalmente due prodotti: iPhone e iPad. Gli analisti hanno già espresso le proprie previsioni sulle vendite di entrambi.
Q2 2013 Apple: fatturato Foxconn in calo e vendite Mac sotto le aspettative?
Il 23 aprile prossimo Apple renderà pubblici i risultati finanziari relativi al secondo trimestre fiscale 2013 dell’azienda, vale a dire il primo trimestre solare dell’anno.
Ci sono un paio di indicatori, emersi nei giorni scorsi, che non rassicurano sui risultati che arriveranno da Cupertino: in primis un netto calo del fatturato Foxconn, che ha registrato un -19% nel periodo gennaio-marzo e che un’analista ha collegato alla diminuzione della domanda per l’iPhone. In secundis i numeri di IDC sul mercato PC, che mostrano un drastico calo generalizzato che coinvolgerebbe anche Apple. Non sono certo buoni presagi, ma sarebbe buona norma, anche in questo caso, evitare di fasciarsi la testa prima del dovuto.
I risultati del Q2 2013 Apple arrivano il 23 aprile
Apple ha annunciato ieri che la conference call relativa ai risultati finanziari del secondo trimestre del 2013 fiscale dell’azienda si terrà martedì 23 aprile prossimo, alle 14:00, ora della Costa Pacifica (le 23:00 in Italia). I dati ufficiali saranno come sempre disponibili un po’ in anticipo e già verso le 22:30 con ogni probabilità sapremo come è andato questo trimestre che, secondo gli analisti sarà il primo con profitti in calo anno su anno (o a crescita nulla) da dieci anni a questa parte.
Q2 2013 Apple, profitti in calo per la prima volta in dieci anni?
Con il mese di marzo si chiuderà questa settimana anche il secondo trimestre fiscale (che corrisponde all’incirca al primo trimestre solare) di Apple.
Gli analisti non portano buone notizie. Tutti, non soltanto quelli più pessimisti, sono concordi nelle proprie stime negative: per la prima volta in dieci anni nel Q2 2013 i profitti Apple non sono cresciuti rispetto al trimestre precedente. Non perché il fatturato non sia ancora una volta “da record” anno su anno, ma perché il margine lordo si è sensibilmente abbassato.
Apple pagherà altri dividendi, o comprerà ancora azioni
Apple ha un serio problema di liquidità. Non perché ha troppi pochi soldi in cassa, anzi, al contrario: ne ha troppi e deve trovare un modo per spenderli, possibilmente creando valore per gli azionisti.
Secondo la rivista online Quartz, che piazza un interessante scoop che batte sul tempo Wall Street Journal, Fortune, BusinessWeek o altre pubblicazioni che di solito hanno l’egemonia su questo tipo di notizie, il piano è quello di insistere sul programma di Stock Buyback e sul pagamento di un dividendo più alto agli azionisti.
Apple e Wall Street: anche un comico si accorge che qualcosa non torna
Giusto la settimana scorsa notavamo come il sentimento generale nei confronti di Apple, soprattutto da parte di Wall Street, continui a rimanere incredibilmente e costantemente negativo. Non c’è buona notizia che non possa immediatamente diventare una cattiva notizia. Se n’è accorto anche Bill Maher, comico e host di Real Time sulla rete HBO, che si chiede che cosa dovrebbe fare Apple per accontentare i media e gli investitori.
Dagli ad AAPL: secondo Yeung (Citi) nel Q2 Apple non supera la guidance
Ieri il titolo AAPL si è rapidamente rimangiato quanto di buono aveva fatto nella sessione di martedì scorso.
Il “merito” della giornata storta va tutto ad una serie di report pubblicati da vari analisti che hanno continuato a cavalcare l’onda del sentimento negativo nei confronti di Cupertino. Fra tutti spicca Glen Yeung di Citi, secondo cui Apple non riuscirà a superare le proprie previsioni per il trimestre, che l’azienda aveva fornito in una nuova “versione” proprio per evitare il toto-fatturato da parte degli analisti. Nel frattempo un analisi pubblicata da ComScore e largamente ignorata da Wall Street mostra come l’iPhone abbia sensibilmente guadagnato terreno su Android nel corso degli ultimi mesi.