Apple-recessione: 1-0. L’azienda di Cupertino ha annunciato ottimi risultati fiscali durante la conference call delle 23:00 (ora italiana) e il Q2 2009, nonostante le previsioni scettiche di numerosi analisti, si è rivelato il miglior secondo trimestre della storia Apple. Il risultato è particolarmente interessante dato che si colloca nel desolato panorama dell’economia mondiale e perché, grazie ad alcune ragioni congiunte, sono saliti significativamente i margini di profitto. Numeri e dati dopo il salto.
AAPL
Apple entra nella top 100 di Fortune
Apple si è piazzata al 71° posto nella top 500 di Fortune, che ogni anno
Stasera i risultati del Q2 2009
Questa sera Apple presenterà i risultati fiscali relativi al secondo trimestre 2009. La conference call avrà inizio alle ore 14:00 (le 23:00 in Italia) e potrà essere ascoltata in diretta da questa pagina.
Numerosi analisti ipotizzano un calo di revenues rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso (sebbene superiori alla previdente guidance fornita a gennaio) e in generale, a giudicare dai dati preliminari elaborati da gruppi indipendenti Apple si troverà a dover abbandonare i toni trionfalistici delle proprie rassegne stampa fiscali dopo mesi di risultati positivi.
Un po’ di calo, insomma, comprensibile e giustificato dalla disastrosa condizione dell’economia mondiale. Ma dal coro di cassandre si levano anche voci che vanno controcorrente e prevedono risultati positivi.
AAPL sale? Merito dei netbook
Il titolo di Apple sta salendo. Dopo un lungo periodo passato a navigare in acque tempestose sotto la soglia dei 100$, AAPL ha risalito la china e sembra si prepari ad una nuova ascesa. Gli analisti alzano i propri prezzi obbiettivo e quasi tutti guardano speranzosi ai numeri che verranno snocciolati mercoledì prossimo durante la conference call di presentazione dei risultati del secondo trimestre 2009.
Ma come mai in un periodo di dissesto economico senza precedenti, in cui anche il market share di Apple si è relativamente ristretto, il titolo dell’azienda continua a guadagnare terreno? Secondo Mikako Kitagawa di Gartner Research il merito (o la colpa, a seconda dei punti di vista) è dei netbook. E di un piccolo acronimo: ASP.
AAPL: il 2009 in positivo e l’assenza di Jobs
Il 2008 è stato un anno nero per il titolo di Apple, che ha visto dimezzare il proprio valore a seguito di molti fattori concomitanti: revisioni al ribasso del rating spesso discutibili da parte di analisti e broker nonostante gli ottimi risultati trimestrali registrati per tutto il corso dell’anno, notizie fasulle sulla salute di Steve Jobs e coccodrilli su cui ha finito per indagare pure la SEC.
E’ decisamente presto perché a Cupertino possano tirare un respiro di sollievo, borsisticamente parlando, ma il 2009 è sicuramente iniziato nel migliore di modi, con AAPL che nella sessione dello scorso 2 aprile ha chiuso a 112,71$, ovvero +31,24% rispetto agli 85,88$ dell’apertura di seduta del 2 gennaio.
Il 22 aprile arriva il bilancio del secondo trimestre
Apple ha annunciato ufficialmente la data della conference call per la presentazione dei dati finanziari
AAPL torna sopra i 100 dollari
La presentazione di iPhone OS 3.0 che si è tenuta a Cupertino martedì scorso non è piaciuta solamente agli utenti del melafonino. Anche gli investitori hanno mostrato di apprezzare le novità introdotte da Scott Forstall e Greg Jowsiak nel modo a loro più consono: comprando. AAPL nella giornata di ieri ha chiuso in crescita a 101,52$, tornando finalmente a superare la soglia cosiddetta “psicologica” dei 100$.
Saranno state le novità di iPhone OS 3.0, o il sentore che questo aggiornamento darà del gran filo da torcere al Palm Pre (smartphone ancora non disponibile ma già da molti considerato l’unico vero iPhone killer su piazza), fatto sta che gli investitori, almeno per una volta, sembrano aver deciso di rispondere in maniera sensata alle notizie giunte da Cupertino.
Meeting degli azionisti Apple: rieletto il consiglio, Steve Jobs ancora importante
Foto: setteB.IT
Ieri alle 19:00 ora italiana si è tenuto alla Town Hall di Cupertino il meeting annuale degli azionisti Apple. Per la prima volta dal suo ritorno in Apple nel 1996, Steve Jobs non era presente all’importante evento poiché in congedo medico fino a giugno. L’incontro si è svolto come di consueto nella tipica aura di privacy estrema (ai giornalisti non era permesso neppure di live-bloggare l’evento) nonostante l’assenza dell’iCeo; vediamo insieme un riassunto delle principali decisioni prese dagli “shareholders”.
Le 25 migliori HiTech, secondo Forbes
E’ tempo di classifiche per Forbes, la prestigiosa rivista economica americana. Dopo aver pubblicato la lista (di dubbia utilità) delle 25 celebrità del web del 2008, in un articolo curiosamente datato 16 febbraio (oggi è il 6, il 16 è la data di pubblicazione del prossimo numero della rivista) Paul M. Murdock e John J. Ray si occupano di individuare le 25 aziende tecnologiche quotate in borsa che sono cresciute di più nello scorso anno.
Nonostante il periodo di crisi, ci sono aziende che riescono non solo a stare a galla, ma anche a macinare utili, crescendo ad una velocità interessante (per chi ovviamente ha soldi da investire). Perché ne parliamo? Perchè per la prima volta ha fatto la sua comparsa in lista anche Apple.
Fortune, Apple è in ottima salute
Fortune, la rivista bisettimanale di CNN, ha pubblicato una serie di grafici e tabelle che dimostrano che Apple non solo goda di ottima salute, ma che sia uno dei marchi più forti sulla scena mondiale.
Vediamo insieme queste statistiche, suddivise in cinque diverse aree tematiche, dalla popolarità del sito web al valore monetario delle azioni.
AAPL: fatturato da record nel primo trimestre
Apple ha da poco reso pubblici i dati relativi al primo trimestre dell’anno fiscale 2009 (novembre-gennaio). Si tratta di numeri da record che battono tutti i pronostici, anche i più positivi, e dimostrano che Apple è un’azienda solida e in crescita a dispetto della crisi.
Steve Jobs ha commentato così: “Anche in questo periodo economicamente difficile, siamo incredibilmente lieti di poter riportare il miglior fatturato lordo e il miglior guadagno netto nella storia di Apple – superando i 10 miliardi di dollari di entrate per la prima volta in assoluto”
AAPL: il 21 gennaio i risultati del Q1 2009
Apple ha annunciato ufficialmente che la conference call per l’annuncio dei risultati fiscali del primo
Gene Munster: 12 risposte sul futuro di Apple
Gene Munster, per chi non lo conoscesse, è un’analista finanziario che si occupa di tenere d’occhio l’andamento economico di Apple per conto della nota firm Piper Jaffray. Munster ha da poco rilasciato ai propri clienti un report in cui dice la sua su 12 questioni (o come le chiama lui, 12 domande senza risposta) inerenti il presente il futuro di Apple, confermando la sua natura di Nostradamus di fiducia del Mac Web. In alcune occasioni passate Munster ha dimostrato di saper vedere abbastanza lontano. Dai Netbook ai MacTablet, l’analisi di “Apple Gene” sfiora molti degli argomenti più sensibili del momento. Diamo dunque un occhiata a quali sono le previsioni maggiormente interessanti per tutti gli Apple fans.
Un nuovo giovedì nero per AAPL
Il titolo di Apple ha perso ieri 6,72 punti percentuali chiudendo a 80,49$ per azione, praticamente la quotazione di AAPL di quasi due anni fa (Gennaio 2007). Il picco negativo arriva dopo un periodo di forti oscillazioni: dapprima il crollo del titolo a fine settembre dovuto al downgrade del rating da parte di due analisti buontemponi, poi una leggera ripresa stroncata dal falso infarto di Steve Jobs che ha fatto scendere il valore sotto la soglia psicologica dei 100$, di seguito ancora una risalita fino a 110$ registrata a metà ottobre ed ora di nuovo il baratro degli 80,49$. Tutto questo nonostante Apple sia una società sana, con una disponibilità di liquidità invidiata da tutto il settore, e previsioni rosee (nel limite che al termine “roseo” può imporre lo zeitgeist attuale).
Apple si apre alla SEC: compensi, spese, progetti e rischi
Apple ha consegnato ieri alla SEC (Security and Exchange Commission) il Form 10-K, un report sui bilanci e sui futuri progetti di business che le public company americane devono compilare ogni anno. I form 10-K sono pubblici e liberamente consultabili e anche se non contengono nulla di rilevante ai fini della concorrenza industriale rivelano alcuni aspetti interessanti di un’azienda come Apple che, come ben sappiamo, tiene alla propria segretezza fino all’eccesso. Dall’aumento della spesa nella ricerca e nello sviluppo, ai rischi per il futuro, scopriamo insieme i punti salienti del report (versione PDF).
Apple Q4: un altro trimestre record per Mac e iPhone
Apple ha registrato un altro trimestre record: 6,9 milioni di iPhone 3G e 2,6 milioni di Mac venduti. Il fatturato registrato nel trimestre finale dell’anno fiscale 2008 è stato di 7,9 miliardi di dollari, mentre il guadagno per il periodo si attesta sugli 1,4 miliardi di dollari. In termini percentuali i 2.611.000 di computer Mac venduti rappresentano una crescita del 17% rispetto al medesimo quarto dello scorso anno. Il mattatore della conference call (a cui era presente in via straordinaria anche Steve Jobs, solitamente assente in queste occasioni) è stato, come prevedibile, iPhone 3G le cui vendite hanno superato quelle dell’acerrimo rivale BlackBerry.
AAPL, oggi risultati fiscali del Q4
Alle 2 del pomeriggio, ora del Pacifico, Apple terrà la consueta conferenza stampa per l’annuncio pubblico dei risultati fiscali del trimestre di chiusura dell’anno fiscale 2008, che si è chiuso il 30 settembre. Le aspettative sono molte, viste soprattutto le ultime batoste subite dal titolo dell’azienda in borsa. Gli investitori vogliono capire come si preparerà Apple ad affrontare il periodo di recessione che graverà per i mesi a venire su tutta l’economia americana. Le stime degli analisti sono positive ma come sempre gli investitori porranno particolare attenzione alla guidance, la previsione dell’andamento futuro pronosticato dall’azienda.
Tim Cook dà i numeri per rassicurare gli investitori
Lo Special Event di ieri si è aperto, come da copione, con un veloce resoconto sui “numeri” di Apple. Subito dopo i convenevoli di rito di Steve Jobs, il COO (Chief Operating Officer) di Apple Tim Cook è salito sul palco della Town Hall per illustrare al pubblico la crescita sensazionale registrata da Apple nel corso dell’ultimo anno. Solamente nel terzo trimestre del 2008 Apple ha registrato vendite per un totale di 2,5 milioni di unità, mentre le vendite registrate da inizio anno fino alla conclusione del terzo “quarter” sono già sufficienti per superare quelle complessive del 2007.
AAPL torna a quota 110$
I potenti della terra hanno legiferato e sono riusciti a iniettare una buona dose di fiducia negli investitori. Le borse di tutto il mondo hanno risentito positivamente delle scelte degli ultimi giorni dopo la tremenda picchiata della settimana scorsa, i sette giorni più neri che si ricordino dal 1929. Nel proprio piccolo anche AAPL ha potuto cavalcare la prima inversione di tendenza dall’esplosione della bolla dei mutui subprime registrando un buon +13,9% e raggiungendo quota 110$ ad azione, lontano dalla pericolosa soglia psicologica dei 100$. Riuscirà l’evento di oggi ad aiutare ulteriormente la risalita del titolo di Apple?
iPhone: superati i dieci milioni di unità vendute?
Apple potrebbe aver già tagliato il traguardo dei dieci milioni di iPhone venduti nel 2008, se le previsioni di alcuni analisti si riveleranno corrette. In questo caso non si tratta di stime (quasi) campate in aria come quelle che i Nostradamus di Wall Street sono soliti sfornare. Andy Zaky e Turley Muller, i due analisti in questione, hanno utilizzato i numerosi codici IMEI raccolti da un buon numero di utenti iPhone membri del forum di MacObserver.
Il falso infarto di Steve fa crollare AAPL sotto i 100$
Il titolo di Apple è sceso ieri sotto i 100$ (-3,03 alla chiusura dei mercati) per la prima volta da 52 settimane. Già sapevamo che in quel di Wall Street tirava una brutta aria per AAPL e più in generale per il listino tecnologico. A far scendere ancora una volta il titolo di Cupertino, però, non sono stati gli analisti con i loro downgrade o ulteriori statistiche che mostrano un calo netto dei consumi del settore elettronico, bensì una notizia deliberatamente falsa. Sul sito iReport di CNN, una sorta di social network dell’informazione dove ognuno può postare le proprie notizie dal basso senza filtro giornalistico, un utente anonimo e privo di feedback ha postato un report secondo cui Steve Jobs si sarebbe trovato in ospedale in seguito ad un infarto. Il messaggio è rimasto sul sito per mezzora ed è stato ripreso da diversi forum online, fino a che Apple non ha seccamente smentito e CNN ha rimosso il post da iReport. Nel frattempo il titolo, che poi si sarebbe leggermente ripreso per crollare di nuovo, era sceso del 7,5% circa.
AAPL, un’altra giornata nera
Quella di ieri è stata un’altra giornata nera per il titolo di Apple dopo il crollo delle quotazioni avvenuto lunedì. Alla chiusura dei mercati AAPL ha perso l’8,27% e adesso solamente dieci centesimi lo separano dalla pericolosa soglia psicologica dei 100$. La schizofrenia che ha assalito Wall Street non ha fatto danni solo in quel di Cupertino: Sun (-7,74%), RIM (-7,37%), Google (-5,16%) ed HP (-3,82%) sono solo alcuni dei titoli tecnologici del Nasdaq che ieri hanno vissuto un’altra giornata da dimenticare. Per i produttori di computer e dispositivi elettronici la causa scatenante di questo sensibile calo (oltre al maelström finanziario che sta per inghiottire il Nasdaq, è ovvio) è una ricerca di ChangeWave che mostra un drastico calo nelle intenzioni di acquisto di prodotti elettronici da parte dei consumatori americani.
Il titolo di Apple precipita in borsa
Lunedì nero per il titolo AAPL. In seguito al downgrade nel rating da parte di due analisti finanziari le quotazioni dell’azienda di Cupertino sono drasticamente calate. AAPL ha chiuso a 105$ con una perdita di quasi 18 punti percentuali, raggiungendo il prezzo per azione più basso da maggio 2007. In meno di 60 minuti sono stati bruciati circa 18 miliardi di dollari di capitale finanziario. Ma perché sono bastate le parole di due “esperti” per far crollare il titolo?