[liveblog]Due indizi non fanno ancora una prova, ma per dovere di cronaca vanno registrati. Secondo Reuters, Tim Cook si prepara a partecipare all’annuale conferenza della Allen & Co. per il secondo anno consecutivo. Una mossa in controtendenza rispetto al public profile tenuto da Jobs, la cui ultima apparizione al meeting di Sun Valley, Idaho risale al 2005.
La sensazione è che il CEO di Apple non sia semplicemente molto più socievole del burbero Steve, ma che Cupertino abbia intenzione di proseguire la sua politica di rafforzamento nel mondo dei media con nuovi accordi. La conferenza è dal 1983 un appuntamento strategico per uomini d’affari, politici e soprattutto i major player dell’intrattenimento e dell’informazione: a dispetto delle dimensioni ridotte, la Allen & Co., banca d’investimenti newyorkese nota per la sua riservatezza (non ha un sito, a differenza di una sua omonima con base in Florida, e non rilascia comunicati stampa) ha svolto un ruolo cruciale in molte operazioni finanziarie di rilievo per i media.
Pare che a Hollywood non si firmi un contratto senza che la Allen & Co. ci metta lo zampino, e a Sun Valley è tutt’altro che raro vedere parlottare tra loro personaggi del calibro di Bill Gates, Warren Buffet, Rupert Murdoch, la regina dei talk-show Oprah Winfrey, Mark Zuckerberg, i Google boys Page e Brin o Bob Iger, il CEO di Disney.
L’apparizione di Cook alla conferenza dell’anno scorso venne salutata come una sorpresa, ma alla luce delle mosse del 2012-2013 – iTunes Radio e nuovi canali come WatchESPN e HBO GO sulla Apple TV – il nuovo corso di Apple sembra sempre più chiaro.