Eric Schmidt (Google): ci fanno causa perché non sanno innovare

Steve Jobs ed Eric Schmidt, quando ancora erano "amici" (MacWorld 2007)

 

Eric Schmidt faceva parte del board Apple quando ancora l’iPhone non era altro che un progetto visionario fortemente voluto da Steve Jobs. Si dice che l’astio con cui lui e The Steve si siano detti addio dipenda dal fatto che quell’esperienza ha fornito a Schmidt le basi per avviare in gran segreto un progetto antagonista (Android) in quel di Mountain View. Ora l’ex-CEO e attuale Chairman di Google sembra essersi dimenticato il piccolo particolare e durante un discorso alla Mobile Revolution Conference di Tokyo ha sganciato una vera e propria bomba mediatica, accusando Apple di “gelosia” e “carenza di innovazione”.

“La grande notizia nel corso dell’ultimo anno è stata l’esplosiva crescita dei dispositivi Android” ha detto Schmidt al pubblico giapponese, “e questo significa che i nostri concorrenti stanno rispondendo. Ma poiché non stanno rispondendo con l’innovazione, rispondono con le cause. Non abbiamo fatto nulla di sbagliato e queste cause legali sono ispirate solamente dal nostro successo”.

La frase, per quanto Apple non sia nominata direttamente, è chiaramente indirizzata al competitor numero uno, Cupertino. Le cause attualmente in corso cui Schmidt fa riferimento sono quella contro HTC e quella contro Samsung. La strategia di Apple, infatti, non è mai stata quella di scontrarsi direttamente con Big G, ma piuttosto di fare causa ai produttori che hanno scelto di appoggiare Android. A dirla tutta nelle cause per violazione della proprietà intellettuale (come quella appunto contro HTC, o contro Motorola) molti dei brevetti contestati riguardano direttamente l’hardware.

Il livello dello scontro si è alzato ulteriormente qualche giorno fa quando la International Trade Commission ha decretato in prima istanza che HTC avrebbe effettivamente attinto ad almeno un paio dei dieci brevetti di cui Apple contestava la violazione. Uno dei due era esplicitamente riferito all’utilizzo di Android e se la violazione venisse confermata si creerebbe un precedente sulla base del quale Apple avrà la possibilità di basare analoghe contestazione verso altri produttori che appoggiano il sistema operativo di Big G.

3 commenti su “Eric Schmidt (Google): ci fanno causa perché non sanno innovare”

  1. “Non abbiamo fatto nulla di sbagliato e queste cause legali sono ispirate solamente dal nostro successo”.

    Questo è tutto da dimostrare…

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  2. Android era inizialmente il nome dell’azienda fondata da Andy Rubin e altri ex dipendenti della Danger (quella del Sidekick di T-Mobile, per chi ce l’ha presente) nel 2003 per creare un nuovo OS.
    Due anni dopo Google se l’è comprata, per cui non è corretto dire che Schmidt abbia avviato il progetto. Anzi, nella sua posizione si è ritrovato con un conflitto di interessi grosso come una casa e potendo seguire lo sviluppo di iPhone ha sicuramente carpito informazioni di grandissimo valore che hanno permesso a Google di accelerare il processo di sviluppo di Android, i cui primi prototipi nulla avevano a che vedere con un device di tipo touch.

    Jobs si è sentito tradito da tutto questo e l’aver nascosto a Schmidt lo sviluppo di iPad ha portato alla rivalità odierna.

    Tra l’altro Android lato brevetti era già nei guai con Oracle…

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