I Mac li può comprare solo chi ha tanti soldi da spendere. Servono se sei un professionista, ma per il resto un PC va benissimo e con le stesse prestazioni costa la metà.
Sono solo alcuni dei pregiudizi in cui era facile imbattersi quotidianamente fino a qualche anno fa e che, con fatica, Apple è riuscita a contraddire “sul campo”.
A riportarli di colpo in auge ci pensa Orbitz, un sito di prenotazioni alberghiere che, “sulla base di un’intuizione”, fornisce ai Mac User una lista di alberghi più costosi rispetto a quelli che offre agli utenti che visitano da un PC Windows.
Il curioso particolare emerge da un articolo del Wall Street Journal che cita dati dell’agenzia online secondo i quali i Mac User spenderebbero mediamente fino al 30% in più rispetto agli utenti PC nella prenotazione di una camera. Tale percentuale, preso il costo medio di 100$ a notte per una camera prenotata tramite il sito, si traduce in un una differenza che va dai 20$ ai 30$ fra le prenotazioni “made on a Mac” e quelle che avvengono da PC Windows.
Va chiarito subito un punto: Orbitz non offre la stessa camera a prezzi diversi sulla base del computer dal quale l’utente sta navigando. Più semplicemente sono i risultati della ricerca ad essere organizzati su tale base, con quelli più costosi (per alberghi più lussuosi) in apertura se l’utente sta usando un Mac. La possibilità di elencare gli hotel sulla base del prezzo con un clic è ovviamente disponibile indipendentemente dal sistema operativo di elezione del cliente.
“Abbiamo avuto l’intuizione” ha detto al WSJ il CTO di Orbitz Roger Liew, “e siamo stati in grado di confermarla dati alla mano”.
Il test di Orbitz, che pare abbia sortito i suoi frutti, non ha ovviamente alcuna valenza scientifica. Manca, tanto per dirne una, la controprova. Ovvero un test per verificare cosa succeda, almeno sul breve periodo, se anche agli utenti PC vengono forniti gli stessi risultati più costosi.
L’articolo del Journal, in ogni caso, è interessante e dettaglia gli sforzi compiuti dal settore delle prenotazioni online per sfruttare anche elementi di “profilazione diretta” (come il tipo di computer da cui si visita, appunto) per migliorare le performance di vendita.
Quanto tutto questo sia indicativo di una reale differenza di attitudine fra utenza PC e utenza Mac, è un aspetto che lascio al vostro giudizio. Anche se in effetti viene da chiedersi quali risultati offra Orbitz agli utenti che visitano da Linux, come ha fatto Matt Novak (via DF).
Quindi si capisce questo : gli utenti windows si accontentano della media gli utenti apple sono abituati a pagare di piu ma ad avere servizi migliori ( infatti non si parla di stesse camere a prezzi maggoorati, ma di alberghi e strutture migliori!!)
Ulteriore prova che gli utenti windows non solo si accontentano di prodotti scadenti ma secondo me non sanno proprio riconoscerli prodotti di qualità!
Ahaha! Bravo Cluedo! ;D
E poi questi dati non servono a nulla. Io per esempio voglio comprare il nuovo Retina e non sapete quanti me l’hanno sconsigliato solo per il costo! Calcolando che andrò ad una scuola di design mi tornerà utile e poi uno se lavora e si fa un culetto così per mettere da parte un po’ di soldi è anche giusto che li spenda come gli pare.
Invece c’è ancora chi crede che chi abbia un Mac sia un figlio di papà viziato. Quelli sono i pro gamer. E giocano su Windows. ;)
Già, viva la qualità INTEL si si..
@Virginia Woolf:
Esiste qualche altra architettura in ambito commerciale, ormai?
E intel che c’entra???!!!???
Beh se funzia cosi… con Linux mi viene fuori la lista degli hotel piu’ scarsi da 1 stella?
@mirkojax: con linux esce l’opzione “dormi in macchina”