Tempi duri per Samsung. Il profit warning emesso ad inizio ottobre per segnalare ad analisti ed investitori che i conti del terzo trimestre avrebbero riportato un calo dei profitti superiore al 50% trova conferma nelle statistiche di IDC per il periodo.
L’azienda coreana perde quote di mercato per 8,2 punti percentuali e deve fare i conti, spiegano dalla società di analisi, con la “pressione competitiva” delle aziende cinesi e con l’insuccesso dei suoi modelli di punta, con conseguente abbassamento dei prezzi medi di vendita dei suoi dispositivi.
Apple, per contro, ha chiuso un trimestre da record grazie all’enorme domanda per iPhone 6 e iPhone 6 Plus. I modelli di iPhone meno recenti, 5s e 5c, contribuiscono ancora in maniera rilevante ai volumi complessivi.
La parte bassa della classifica mostra chiaramente che buona parte dei giochi globali si fanno in Cina. L’incredibile crescita di Xiaomi (211,3%) ha proiettato il produttore al terzo posto. La wannabe Apple cinese raccoglie i frutti del successo del suo Mi4, ma dovrà confermare questi volumi e queste performance anche nei prossimi mesi. Difficile pensare che il successo “in casa” e nei paesi dell’estremo Oriente possa essere replicato anche all’estero.
L’esperienza di Huawei, in questo caso, è premonitrice. A fine luglio l’azienda aveva guadagnato il terzo posto della classifica globale per il secondo trimestre 2014. Oggi è sparita, inghiottita nelle nebbie del gruppo dei produttori “senza nome” che detengono complessivamente il 48,6% del mercato.
Non è ben chiaro cosa possa essere successo. Nel secondo trimestre avevano contribuito al successo le buone vendite di Ascend P7 in Cina, grazie soprattutto alle partnership con gli operatori interessati a spingere modelli compatibili con le nuove reti 4G ultra veloci.
I 3,5 milioni di preordini registrati in Cina per il nuovo Huawei Honor 6 – super smartphone dalle prestazioni estreme, ma con prezzo da fascia media – non sono stati sufficienti per garantire ancora il terzo posto alla mega-conglomerata.
Alla luce di questi numeri appare molto più comprensibile la scelta inusuale di un rebranding per il mercato europeo. A soli sei mesi dal lancio dell’Ascend P7, l’Honor 6 è arrivato in Europa il 29 ottobre sotto l’egida del nuovo marchio Honor, che dovrebbe puntare al mercato dei giovani e dei nativi digitali. L’offerta è interessante e i costi estremamente contenuti potranno scombussolare la fascia media. Vedremo fra tre mesi se la strategia avrà funzionato.
Lenovo e LG, ancora Cina e Corea, continuano a mantenere saldamente il quarto e quinto posto in classifica, registrando una buona crescita (+38% e +39,8%) nel corso dell’ultimo trimestre.
Link: Report IDC sul mercato smartphone globale – Ottobre 2014
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