iWatch, Apple assume uno specialista del sonno

Direbbero le malelingue: mancano solo cartomanti e trapezisti e poi la variegata compagine di esperti che dovrebbe lavorare all’iWatch sarà (forse) al completo. Apple continua infatti ad assumere nuove professionalità, prevalentemente in campo medico e fitness, per lavorare al suo nuovo, misteriosissimo device. Secondo 9to5Mac, l’ultimo in ordine di tempo è Roy J. E. M. Raymann, «esperto del sonno» – campo in cui immodestamente penso di eccellere anch’io.

Sleep

Dando un’occhiata al profilo LinkedIn di Raymann, che fino a poco tempo fa lavorava per Philips Research (per capirci, la divisione di Philips dietro allo sviluppo del compact disc e delle lampadine LED), si può ricavare qualche informazione in più. I suoi interessi di ricerca riguardano l’ottimizzazione del sonno, gli approcci non farmacologi per favorire il sonno e l’interpretazione dei dati fisiologici e biomeccanici sulla deambulazione.

Non ci vuole una grande fantasia per capire di che cosa si occuperà Raymann in Apple – anche senza scomodare i prezzemolini Jawbone Up e Fitbit Force, basta dare un’occhiata all’App Store sul proprio iPhone per rendersi conto di quanti siano i programmi dedicati all’induzione del sonno (Pzizz, ad esempio) o al controllo dell’attività notturna per capire il momento ideale per il risveglio.

L’iWatch, insomma, si configura sempre di più come un apparecchio dedicato al fitness e al monitoring della propria salute, piuttosto che un tentativo di infilare uno smartphone nel corpo di un orologio (*coff*Galaxy Gear*coff*). D’altro canto, un’assunzione di questo livello in questo periodo dovrebbe allontanare ulteriormente la data di release dell’iWatch, o di come diavolo si chiamerà.

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