Nella puntata precedente abbiamo visto come, secondo MacLife, il ritorno di immagine dell’avere un computer Apple in ufficio, l’usabilità di iLife e la compatibilità a costi molto bassi con il software Windows possono fare la differenza.
Ma non è finita qui: oggi vediamo altri aspetti dei computer Mac che possono aiutare lo sviluppo di una piccola o media impresa, come il ROI (Return On Investment), la sicurezza e la soluzione integrata di backup, Time Machine.
Le aziende si preoccupano di calcolare con svariati indici economici il valore delle proprietà e il loro ritorno economico. Con il TCO, total cost of ownership, costo totale di possesso in italiano, l’azienda valuta se sia vantaggioso o meno acquistare una tecnologia o un bene. Aziende di ogni dimensione hanno valutato che l’acquisto di un Mac, sebbene sia più oneroso inizialmente, sul lungo periodo porta ad un risparmio.
Un numero minore di crash e di problemi, tipici dei sistemi Windows, si traducono in un costo inferiore di manutenzione e di IT. I Mac tendono a durare di più nel tempo e soprattutto a subire una minore svalutazione.
All’inizio si dovrà tenere anche conto di piccoli problemi che i dipendenti incontreranno, come un approccio al sistema operativo o la tastiera leggermente differente. Inoltre si dovranno acquistare le versioni per Mac dei software che già si possiedono per Windows.
Uno dei pregi della piattaforma Mac che aiuta ad avere il computer sempre funzionante è l’assenza di virus. Questi malware vengono generalmente sviluppati per Windows e poiché su Mac OS X non hanno modo di essere eseguiti, non si possono diffondere.
L’unico modo per un virus di installarsi su un sistema UNIX come OS X 10.5 è quello di ingannare l’utente, ma sia Safari, sia Mail, sia iChat avvisano quando un download contiene un eseguibile e Leopard mostra un messaggio di attenzione quando viene eseguito per la prima volta un programma, nella speranza di allertare l’utilizzatore.
Le operazioni di backup sono un aspetto critico per tutte le aziende. Le piccole imprese, che non hanno un dipartimento IT che se ne occupi, devono avere a che fare con questi procedimenti, spesso lunghi e noiosi e difficili da impostare.
Time Machine invece rende il tutto automatico. Se un file dovesse essere perduto, sarebbe sufficiente navigare indietro nel tempo e recuperarlo.
Poiché è tutto automatico, non è necessario che ci siano dei dipendenti incaricati di seguirne l’esecuzione. certo, non è una soluzione perfetta: occorre avere un hard disk esterno collegato al Mac, oppure una Time Capsule o un server Leopard. Inoltre i backup non vengono conservati per sempre, ma solo finché c’è spazio nell’unità di destinazione. Tuttavia è meglio che non avere nulla.
Appuntamento alla terza e ultima puntata di questa mini-rubrica.
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Meglio della prima parte...
Ah ah ah .
Toh una fabbrica di FUD ancora aperta.
Peccato che l'assunto iniziale, da cui deriva ilr esto delle conclusioni, sia palesemente falso (a meno che tu non ti stia riferendo agli anni 90....).
Altrimenti qualche pollo poteva anche cascarci.
Mi dispiace, caro Tiziano, ma il TCO è uno dei motivi migliori per stare alla larga dai Mac, che costano di più, parecchio di più, prima, durante e dopo, senza offrire niente di più di un PC Windows o Linux based.
Soprattutto per le aziende!
E' evidente che non sei abituato a questi calcoli altrimenti non potresti MAI scrivere cose simili.
Perchè sarebbe fud?
In ufficio abbiamo vista, xp, mac e un server ubuntu. Per i win/mac vengono usati sia a livello professionale (montaggio, programmazione, grafica) sia da uffico (mail, scrittura). Inutile dire che i mac non danno MAI problemi, non posso dire lo stesso dei prodotti win.
@ Enrico:
guarda una cosa che ha Windows e che non ha mai avuto l'Apple è proprio il numero eccessivo di crash e di problemi che è tipico nei sistemi Windows :D
....come direbbe un sistemista: win non è un sistema operativo.
pensando solo ai tempi che i sistemisti devono dedicare ai pc con win...
"ma capisco che uno qualsiasi signor sotutto non abbia mai fatto manutenzione sui pc aziendali con win!" (mi autocito)
@ Enrico:
ti faccio notare una cosa anche io:
il costo di un pc è sempre maggiiore se non il doppio di un mac. un mac può supportare sistemi operativi anche recenti pur non avendo l'hardware di ultima generazione, funzionando perfettamente e senza tempi d'attesa colossali.
licenze antivirus, sono minimo minimo 60 euro ogni 3 pc, se quello che ti ha venduto il pacchetto è stato onesto.
assistenza tecnica... non ne voglio neanche parlare.
crash di windos=> tendono ad infinito
crash di mac=> tendono a zero, e in quei pochi casi, il problema rimane isolato.
hardware di un pc e hardware di un mac.... citando trony, non ci sono paragoni, in quanto il mac ha sempre un hardware di alto livello rispetto a dei computer da 300/400 euro che compri di solito per le aziende.
nell'articolo pèrecedente ho sostenuto la mia posizione contro windows in ambiente windows e la sostengo ancora in quanto trovo che sia un furto vero e proprio. per due settimane ho potuto notare come un venditore di pc possa guadagnare dalla vendita, dall'antivirus, al contratto di assistenza e agli aggiornamenti hardware e dei computer con componenti che si rompono con estrema facilità. vi assicuro che ho avuto l'occasione di notare la differenza fra 100 pc e 2 mac, e si vede, ma veramente tanto! per tutti coloro che hanno esigenze al di fuori della media, per esempio elaborazione grafica, programmi particolari o utilizzo di distribuzioni linux, ogni caso sarebbe da verificare singolarmente, e ci sarebbe sempre un ottimo compromesso, ma questo mio commento è rivolto a chi sostiene che un mac per un'azienda sia costoso. no, è un investimento, e frutta anche molto bene. strano che poi in america siano quintuplicate le richieste di sviluppatori in ambiente mac. spero che le aziende se ne possano accorgere al più presto, senza arrivare con quel ritardo abissale tipico italiano.
@laddantel
Vedo che le informazioni corrette qui abbondano.
Puoi spiegarmi quale sarebbe l'hardware di alto livello che sarebbe installato sui Mac e che invece non è disponibile per qualunque PC a volte ad 1/10 del prezzo (vedi RAM)?
Possibilmente componente per componente.
Scommettiamo che alla fine della ricerca scoprirai che tra un Mac ed un comunissimo PC non c'è praticamente alcuna differenza sostanziale se non nell'estetica?
@stefano
La generalizzazione Windows è instabile, MacOSX invece no, non è più corretta.
Un po' perchè, ahimè, è un po' calata la qualità degli ultimi prodotti Apple, un po' perchè Windows negli anni è migliorato.
Vista, sopratutto dal SP1 in poi è stabilissimo. Uso Vista 64bit con SP2 in versione RC (prima in versione Beta2) ed il mio PC è stabilissimo.
E prima era uguale, sia con Vista x64 SP1 che con Vista b32bit.
Da quando uso Vista (gennaio 2007) ho visto un solo crash, causato dai drivers ATI Catalyst 8.12 che non funcionavano su tutti i PC che avevano più di 4GB di RAM.
Ci installo di tutto, ci collego di tutto.
Quando potrete dire altrettanto, fatemelo sapere.
Nello stesso periodo ho avuto un iMac che mi si è piantato più volte a causa di Time Machine e di problemi ai drivers grafici (credo); ben due volte in 3 mesi un BSOD (Black Screen of Death).
Perciò la presunta maggiore stabilità di un Mac è solo...presunta appunto.
Se poi si considera che Leopard gira in un ambiente ad hoc, con componentistica ad hoc, senza possibilità di connetterci o di installarci "quel che ti pare", come avviene per i PC con Windows, la prospettiva cambia di parecchio.
Io
Mi piacerebbe chiedere poi al genio della lampada che sta scrivendo questi meravigliosi articolo (magari sotto dettatura dell'ufficio stampa Apple? chissà...dal tenore...), quali modello di Mac consiglierebbe per le aziende.
Nel frattempo, pregustando la risposta, vado a far scorta di pannoloni per l'incontinenza.
Time Machine come sistema di backup....LOL
Le piccole aziende potrebbero adottare sicuramente iMac per applicazioni grafiche impaginazioni offset riviste etc etc, ma potrebbero benissimo adottare dei semplici Mac Mini per l'uso di applicazioni di base, riducendo i costi notevolmente, così da utilizzare tastiere e monitor già in uso... questa potrebbe essere una soluzione... questo lo dico perchè uno schermo da 20 pollici minimo non se ne fa niente nessuno se deve fare contabilità e poco più...
Joe dice:
Ormai l'offerta dei monitor non giustifica piu' le dimensioni da 15"/17" ed infatti e' normale in un ufficio avere monitor da 19" (poco piu' piccolo di un 20") per applicazioni anche di contabilità, word processing o altro.
E' quasi uno stereotipo quello di associare l'uso di un monitor da 20" alle sole applicazioni di grafica, editing e via dicendo senza considerare la possibilita'
di avere piu' finestre affiacate di diversi documenti aperti.
@ Enrico...
Scusa ma non sono d'accordo, la solo presenza di ram o di un processore identico non rende identici un pc o un mac ... ma e' un discorso trito e ritrito che non porta a nulla.
sono d'accordo sul discorso della sicurezza, ed in parte con quello di time machine. Però i costi restano alti, e pure se ammortizzati nel tempo vanno cmq a gravare sui bilanci (sopratutto per le medie imprese che dovrebbero acquistare più mac).
Il discorso sul ROI c'entra poco o nulla, perchè nelle voci che considera entrano altri valori.
In conclusione, considerando anche la prima parte, resto dell'idea che dotarsi di Computer Apple nell'impresa è un "suicidio" economico. E lo dico da possessore di macbook (sul quale ho anche win xp, ottimo prodotto).
Ps: nelle imprese la sicurezza non è sui singoli virus, spyware ed altro che viene scaricato da internet, ma su problemi ben peggiori, quali spionaggio industriale, perdita di dati fraudolenta, ecc...tutte cose che la semplice, seppur efficiente, sicurezza di Leopard non può arginare, ma che invece fanno i programmi ad hoc forniti agli utenti win.
Dai diciamo che i mac servono più per altri usi, più "ricreativi"...