Cercare di indovinare come se la caverà Apple durante la crisi è praticamente diventato lo sport prediletto di molti analisti finanziari americani. L’aruspicino Apple per antonomasia, alias Gene Munster di Piper Jaffray, ha offerto ai clienti della sua firm il canonico round-up sulla possibile condizione di Apple al termine del primo quarto dell’anno fiscale 2009. I numeri sono buoni, se si considera che al leggero calo percentuale nelle vendite di iPhone e iPod sopperiranno le vendite di Mac, che secondo l’analista non subiranno flessioni.
Quello che aspetta Apple (e tutte le aziende che basano il loro modello di business sulla vendita di prodotti elettronici di consumo) è comunque uno dei peggiori periodi festivi della storia recente. In quest’ottica dei risultati che seppur piuttosto piatti non mostrano forti decrescite sono quanto di meglio si possa sperare.
Per raccogliere i dati necessari a stilare le proprie previsioni, Gene Nostradamus Munster e la sua squadra si sono rimboccati le maniche e sono scesi in strada, o meglio, sono entrati negli Apple Store. L’obbiettivo era calcolare la media di vendita dei singoli prodotti in un buon numero di stores per incrociare i dati medi e fornire di conseguenza un ipotesi suffragata da numeri “concreti”.
I risultati del tour di force di monitoraggio, durato la bellezza di 25 ore, sono i seguenti:
- Apple venderà 6,40 milioni di iPhone (contribuirà attivamente il fatto che iPhone è disponibile anche presso i punti vendita BestBuy)
- I Mac venduti ammonteranno a circa 2,63 milioni, poco più di quanto prospettato dalla prudente guidance fornita da Apple durante l’ultima Conference Call sui risultati fiscali
In conclusione, secondo Munster, ci sarà da aspettarsi un quarter meno disastroso di quanto pontificato da numerose cassandre dell’analisi finanziaria. Qualsiasi cosa che non sia una drastica perdita è comunque manna dal cielo in questo periodo di crisi e ci sono aziende che farebbero volentieri a cambio con i numeri previsti per Apple. L’azienda di Cupertino, con le vendite stagnanti che tuttavia tengono botta, e soprattutto con i suoi 24,5 miliardi di liquidità, è decisamente corazzata a puntino per affrontare il periodo di crisi nera che ha investito l’economia di tutto il mondo.
[via seeking alpha]
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