Molto forte, incredibilmente stupido.
Ventinove contatti su Linkedin non sono poi granché per chi fino all’anno scorso è stato Vicepresidente senior di Simon & Schuster, una delle quattro più grandi case editrici in lingua inglese, attualmente di proprietà della CBS. Eppure di questi tempi Elisa M. Rivlin non può lamentarsi per la scarsa popolarità. Il suo nome rimbalza in Rete da un paio di mesi, e cioè da quando una mail con la sua firma è diventata centrale nel processo intentato contro Apple per il cartello sugli ebook: poche righe al capo, l’attuale CEO Carolin Reidy, dove la Rivlin si toglie uno sfizio abbastanza controcorrente nel 2010, l’anno dell’iPad. E cioè definire Steve Jobs, o perlomeno una sua azione, «incredibilmente stupido».
Giordano Rodda
Apple giudicata colpevole nel processo ebook
Apple ha perso il primo round nel processo sul prezzo degli ebook. Il giudice Denise Cote ha infatti emesso una sentenza dove, in centosessanta pagine, si dichiara che Cupertino ha violato lo Sherman Act – la disposizione antitrust statunitense – cospirando con cinque grandi editori per alzare artificialmente il prezzo dei libri elettronici.
L’App Store compie cinque anni
There’s an app for that. Dopo novecentomila applicazioni, innumerevoli meme e premi bizzarri, è strano pensare che cinque anni fa questa frase non ci avrebbe detto proprio nulla. Una situazione cambiata per sempre all’alba del 10 luglio del 2008, quando con un’update di iTunes si aprì la storia dell’App Store e Apple pose le basi per una buona parte del successo dell’iPhone 3G, lanciato il giorno dopo.
Tim Cook parteciperà (di nuovo) alla conferenza della Allen & Co.
[liveblog]Due indizi non fanno ancora una prova, ma per dovere di cronaca vanno registrati. Secondo Reuters, Tim Cook si prepara a partecipare all’annuale conferenza della Allen & Co. per il secondo anno consecutivo. Una mossa in controtendenza rispetto al public profile tenuto da Jobs, la cui ultima apparizione al meeting di Sun Valley, Idaho risale al 2005.
Cook parla di nuove strategie per il marketing dell’iPhone
Fort Mason è una gloriosa ex-postazione militare di San Francisco nonché il più importante porto per la campagna nel Pacifico durante la seconda guerra mondiale, recentemente rimodernato e trasformato in un polo museale e congressuale. Il 27 giugno scorso Tim Cook l’ha scelto per arringare gli Apple Store Leader (i “Visionari”) in vista della prossima campagna di marketing.
Con iWork per iCloud iWork diventerà gratuito?
Tra le novità più succose della scorsa WWDC rientra di sicuro iWork for iCloud, la risposta di Apple al crescente successo di Google Docs e Office 365. Quest’autunno partirà la beta pubblica del nuovo servizio, che permetterà agli utenti di accedere tramite interfaccia web alle applicazioni della suite (e cioè Pages, Numbers e Keynote) per creare e modificare. Ma quale sarà il futuro della versione offline, finora a pagamento sull’App Store?
Apple costruirà un nuovo data center a energia solare
Si sa già da qualche tempo che Apple sta per costruire un nuovo data center da un miliardo di dollari a pochi chilometri da Reno, in Nevada. La notizia è che, com’è accaduto per lo stabilimento nel North Carolina, anche questo verrà alimentato dall’energia solare di un’apposita centrale, chiamata «Ft. Churchill Solar Array».
iOS 7 beta, stretta di Apple per i dipendenti
Giro di vite per le beta di iOS 7. Le Risorse Umane di Apple stanno contattando molti impiegati Apple Retail che hanno il nuovo sistema operativo installato per assicurarsi che siano autorizzati; e cioè, in pratica, che siano membri effettivi dell’iOS Developer Program, invece di aver scaricato la beta da siti di terze parti o averla ricevuta da un altro dipendente.
Google al lavoro su una nuova console
Negli stessi giorni del lancio di Ouya – la console low-cost basata su Android e finanziata grazie a Kickstarter – arriva la conferma che Google sta a sua volta lavorando a una nuova console (e a uno smart watch, che ultimamente, si sa, fa moda). Ma la cosa forse più interessante è che si tratterebbe di una risposta preventiva ad Apple e alle sue strategie future.
Nuove funzionalità per il business su iOS 7
Nella sezione dedicata a iOS 7 del sito americano di Apple è da poco comparsa una nuova pagina, «iOS 7 and business», con l’intento di illustrare le caratteristiche del nuovo sistema operativo pensate per le imprese. Cupertino prosegue quindi la sua strategia volta a scalzare i residui di blackberrysmo dal mondo del business, e forse risponde implicitamente ad alcune critiche preventive sull’aspetto troppo “cartoonesco” dell’OS.
Cara Siri, abbiamo finito di parlare due lingue diverse?
Se qualche volta vi è capitato di vedere un pazzoide su uno scooter inveire contro qualche nemico invisibile, è assai probabile che quel pazzoide fossi io. Da quando ho un casco dotato di Bluetooth, il mio rapporto con Siri – già abbastanza teso, diciamolo – è ulteriormente peggiorato: ma sarà forse iOS 7 a fare da consulente alla nostra tormentata relazione, grazie all’apprendimento delle pronunce corrette.
Apple rilascia la beta 2 di Mavericks
Apple ha da poco rilasciato la seconda Developer Preview di Mavericks, disponibile al download su Mac App Store sotto forma di aggiornamento («pesa» circa un gigabyte e mezzo). Il numero di identificazione per la nuova build di OS X 10.9 è 13A497d. Ecco qui di seguito la prima lista parziale delle novità.
Cartello sugli e-book, si chiude il dibattimento
Dopo quasi tre settimane, si è chiuso ieri senza particolari sorprese il dibattimento nel processo contro Apple sul caso del cartello per gli e-book. L’accusa ha ribadito le accuse dei giorni scorsi, e cioè l’ipotesi che Cupertino, a fine 2009, si sia accordata con cinque grandi editori per imporre un modello di prezzo più remunerativo, a scapito dei consumatori e imponendolo nei fatti anche ad Amazon. Chiamato a testimoniare, Eddy Cue aveva ammesso l’aumento dei prezzi nel mercato ma negato ogni volontà di cartello sua o di Steve Jobs.
Baldur’s Gate rimosso dall’App Store
Cattive notizie per gli amanti del gioco di ruolo vintage: Baldur’s Gate Enhanced Edition, remake del classico Bioware, è stato rimosso dall’App Store – sia per iOS che OS X – a causa di non meglio precisate beghe legali e non è più disponibile per l’acquisto. Nessun problema invece per chi se l’era già procurato. Una notizia che arriva proprio mentre i fan aspettavano qualche aggiornamento sullo sviluppo del sequel, Baldur’s Gate II (giusto qualche settimana fa si era parlato di 350.000 parole in più rispetto alla versione originale): secondo Beamdog, la software house che distribuisce l’intera serie, questo stop significa rallentamenti per il seguito e per la versione Android.
C’è Steve Jobs dietro alle pagine di iBooks
Fermi tutti: forse dobbiamo delle scuse a Scott Forstall. Nei giorni post-WWDC il minimalismo è tornato di prepotenza a imperare in Apple, tanto che persino Jony Ive si è appena snellito il titolo; l’ex SVP of iOS software è invece il simbolico relitto di quel passato skeuomorfico che ora tutti si affrettano a rinnegare. Almeno fino a qualche giorno fa. Ecco infatti Eddy Cue ammettere candidamente, durante l’udienza per il cartello degli ebook, un’inaspettata genesi per le «pagine animate» in iBooks: nientemeno che lo stesso Steve Jobs.
Facebook prepara la risposta a Vine?
Nuove frontiere per i fotografi di sushi in filtro sepia. A quanto pare Instagram, da poco più di un annetto gioiello della corona di sua maestà Zuckerberg, si prepara a seguire Twitter (e Vine) sulla promettente via dei micro-filmati. O almeno questa è una delle ipotesi per il misterioso evento che Facebook ha programmato per il prossimo 20 giugno, secondo una fonte di TechCrunch.
Wozniak contro PRISM
«Questa non è la mia America», tuona Woz all’aeroporto. La pietra dello scandalo è PRISM, il programma di sorveglianza clandestino (con il logo più brutto del mondo) che secondo le rivelazioni del contractor Edward Snowden, collaboratore della National Security Agency, dal 2007 controlla le comunicazioni elettroniche che passano attraverso gli Stati Uniti.
Apple, il cartello e gli ebook
Se siete avidi lettori e possedete un iPad o un qualsiasi e-reader, vi sarete probabilmente chiesti come mai i prezzi di un ebook siano così alti. A volte si tratta di solo pochi spiccioli in meno rispetto ai libri stampati, malgrado non ci siano la carta, la stampa, la distribuzione, i problemi di logistica. Se l’è chiesto anche il Dipartimento di Giustizia USA, nella persona del procuratore Lawrence Buterman, che nell’aprile del 2012 ha citato con un’azione antitrust Apple, HarperCollins, Macmillan Publishers, Penguin Books, Simon & Schuster e Hachette.
L’accusa è, in parole povere, quella di aver violato lo Sherman Act, la più antica legislazione antitrust degli Stati Uniti, facendo cartello e manipolando artificialmente il prezzo degli ebook a tutto svantaggio dei consumatori. Giovedì scorso Eddy Cue, il Vice President of Internet Software and Service di Apple (a.k.a. «l’uomo delle camicie») ha dato la sua versione dei fatti.
iBooks su OS X, meglio tardi che mai
In un ecosistema integrato, poche cose danno più fastidio delle discrepanze: perché una funzione che fa il suo dovere su iOS poi non si trova su OS X e viceversa? Grazie alla lenzuolata di novità portata dalla WWDC, almeno due di queste esclusioni sono destinate a diventare un ricordo. Con iOS 7 arriva AirDrop – che d’ora in poi ci permetterà di scambiare una foto tra due iPhone senza fare a sportellate – e iBooks è pronto a sbarcare su OS X.
Alla WWDC Apple premia il design del (suo?) futuro
Ancora non si sono sopiti i brusii su iOS 7 e l’aspetto del nuovo MacPro – «il cestino», «il monolite», «il bazooka», per citare solo i più castigati paragoni su Twitter – che Apple si è già messa a disseminare nuovi indizi sul probabile design che seguiranno i suoi prodotti. E l’ha fatto sempre alla WWDC, premiando con gli annuali Apple Design Awards le migliori app disponibili su iPad, iPhone e OS X in termini di design, tecnologia e innovazione. Come dire: se il nuovo iOS 7 non bastasse per capire in che direzione soffia il vento, ecco quello che adesso ci piace e la direzione che (presumibilmente) terremo anche noi.