Sì, Tim Cook è gay. Ed ecco perché è importante saperlo

New York, uffici Bloomberg Media, qualche tempo fa. Josh Tyrangiel, direttore di Businessweek, riceve una telefonata; è Tim Cook, il CEO di Apple, che gli chiede di volare in California per fare quattro chiacchiere. Qualche ora dopo, a Cupertino, Cook racconta a Tyrangiel di aver scritto da un po’ di tempo un breve editoriale che vorrebbe venisse pubblicato su Businessweek.

In uscita «La maledizione di Naxxramas»: come sarà la prima espansione di Hearthstone

Addio, spiaggia. Vade retro, ombrellone. Gite in rifugio, è stato bello, ma vi chiamo io. Sapete com’è: il prossimo 22 luglio esce in contemporanea per Mac, PC e iPad «La maledizione di Naxxramas». E cioè la prima espansione di Hearthstone, il popolare gioco di carte firmato Blizzard che chiunque ormai conosce a menadito. Considerando il lieve grado di fanatismo che ormai lo circonda, è probabile che la fetta di PIL sviluppata dal turismo estivo si assottigli di un bel po’. Poco male: ci rifaremo con gli avvocati divorzisti.

Naxxramas

Apple risolve la causa sugli e-book (pagando)

840 milioni di dollari sono tanti anche per Apple: è proprio per evitare di pagare una cifra del genere che Cupertino ha raggiunto un accordo stragiudiziale per il caso e-book, senza però rinunciare a procedere con l’appello. Il risarcimento milionario, somma delle richieste relative alla class action dei consumatori e alle azioni intentate da 33 diverse autorità locali statunitensi, avrebbe potuto concretizzarsi già dal prossimo mese, e se non altro Apple ha evitato un salasso immediato.

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Ecco i vincitori degli Apple Design Awards 2014

C’erano pochi dubbi che Monument Valley figurasse tra i vincitori dell’edizione 2014 degli Apple Design Awards: il gioco di ustwo Studio è stato lodato da tutti per il suo gameplay originale ed evocativo. Ma forse a Jony Ive sarà piaciuto ancora di più il minimal e mondrianesco Blek, un’altra delle dodici applicazioni che si sono aggiudicate il premio per il design più creativo in un evento incluso nella WWDC ancora in corso.

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LiquidMetal e zaffiro, il binomio per l’iPhone del futuro?

Pochi giorni fa Apple ha rinnovato il suo contratto esclusivo per l’uso di LiquidMetal, l’ormai celebre materiale di grande leggerezza, resistente come un metallo ma modellabile come la plastica, e la domanda di qualche malizioso è stata: perché? Considerando che nei quattro anni di diritti di utilizzo tutto quello che si è visto sono state le clip per estrarre le sim dagli iPhone, un po’ di perplessità era da mettere in conto. Adesso, forse, è stata fatta un po’ di luce sul mistero.

LiquidMetal

VirusTotal Uploader, il (brutto) software antivirus da oggi anche per OS X

Come ha dimostrato anche il recentissimo attacco da parte di ignoti hacker ai danni di alcuni malcapitati utenti australiani, sembrano ormai un ricordo i tempi in cui ci si poteva bullare dell’inattaccabilità di Mac e derivati nei confronti di virus, trojan, malware e adware. Un segnale arriva anche da Google, che attraverso la sua controllata VirusTotal (acquistata due anni fa) ha appena annunciato il lancio per OS X del suo popolare tool antivirus VirusTotal Uploader.

VirusTotal

“Oleg Pliss”, il ransomware che blocca iPhone, iPad e Mac OS X

Svegliarsi la mattina, girovagare per casa ancora in pigiama, accendere il Mac per una controllatina alla posta. Sedersi davanti alla scrivania, sbattere gli occhi una, due volte: sullo schermo è comparsa una scritta mai vista prima. “Questo apparecchio è stato hackato da Oleg Pliss. Per sbloccare il tuo iPhone, iPad o Mac devi versarmi la somma di 100 dollari o di 100 euro”. Beh, per lo meno il buon Oleg usa lo stesso cambio di Apple.

Ransomware

Puzza di censura: Weed Firm ritirato dall’App Store

Apple prenderà pure il suo nome da un frutto, ma anche la solidarietà agricola passa in secondo piano quando c’è di mezzo la censura. Weed Firm, il gioco free per iOS di Manitoba Games balzato in vetta alle classifiche dell’App Store americano, non è infatti più scaricabile per una decisione, dicono quelli di Manitoba, “interamente di Apple e non nostra”. Beh, chiaro: essere il Farmville della ganja comporta dei rischi. Soprattutto a Cupertino.

Weed-Firm

A Dark Room, la recensione

Nome: A Dark Room – Produttore: Amir Rajan
Dimensione: 7.1 MB – Prezzo: 0,89 €
Download App Store: A Dark Room

It is pitch black. You are likely to be eaten by a grue. Nessuno ha mai capito con precisione che cosa fosse un/una grue, ma la Infocom negli anni ci ha scherzato sopra con dettagli vaghi e minacciosi: “zanne bavose”, “artigli affilati come rasoi”, “orribili suoni gorgoglianti”. Eppure è stato per anni l’incubo di tutti gli avventurieri di Zork – il più famoso videogame testuale della storia – capitati incautamente in una zona buia senza lampade né torce nello zaino.

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Apple rimuove da App Store l’ultimo wallet per i bitcoin

Tempi duri per i bitcoin, la più famosa criptovaluta in circolazione. Almeno sull’Apple Store: senza fornire spiegazioni a parte un non meglio identificato «problema irrisolto», Cupertino ha infatti rimosso l’ultimo nonché il principale wallet digitale disponibile per iOS, Blockchain. Forse un modo per cautelarsi dopo gli arresti eccellenti di qualche tempo fa?

Blockchain

iWatch, Apple assume uno specialista del sonno

Direbbero le malelingue: mancano solo cartomanti e trapezisti e poi la variegata compagine di esperti che dovrebbe lavorare all’iWatch sarà (forse) al completo. Apple continua infatti ad assumere nuove professionalità, prevalentemente in campo medico e fitness, per lavorare al suo nuovo, misteriosissimo device. Secondo 9to5Mac, l’ultimo in ordine di tempo è Roy J. E. M. Raymann, «esperto del sonno» – campo in cui immodestamente penso di eccellere anch’io.

Sleep

Il dietro le quinte di 1.24.2014

1.24.2014, l’ultimo spot di Apple dedicato al trentesimo anniversario del Mac, è riuscito così bene (e, aggiungo io, è costato così tanta fatica) che Apple ha pensato di fornire anche un «dietro le quinte» per illustrarne tutti i segreti della realizzazione, con un video e una pagina dedicata sul sito.

Google lancia Google Play Movies & TV per iOS

Eravate in procinto di acquistare una Apple TV? Attenzione, perché da oggi Chromecast diventa un’alternativa molto più interessante per gli utenti della mela di quanto non fosse al momento del suo lancio. Google ha infatti rilasciato per iOS Google Play Movies & TV, terza app della serie Google Play, che permette anche lo streaming al dongle di Mountain View.

GooglePlay

Baldur’s Gate II: EE arriva su iOS, e io ho delle richieste

Cara Beamdog, in tempi di crisi 13,99 euro non sono pochi. Soprattutto se servono per comprare un gioco su iPad – e poi su Gog.com posso trovare lo stesso titolo a meno di dieci dollari (per PC, vero, ma attenta: Bootcamp fa miracoli). Perciò, anche se hai appena lanciato Baldur’s Gate II: Enhanced Edition per iOS, ho una serie di richieste da farti prima di procedere all’investimento. E mi sembrano ragionevoli.

BG2

Apple apre (un altro) Apple Store in Australia

Iniziamo a farci delle domande. In Australia, con quello di Brisbane appena terminato, ci sono ventun Apple Store, quasi uno ogni milione di persone. Da noi i negozi made in Cupertino sono quattordici, uno ogni quattro circa. Tim Cook non ci vuole bene? D’accordo – c’è sempre da considerare quel piccolo particolare per cui l’Australia è a tutti gli effetti un continente o quasi, ma suvvia, Apple: show us some love. Magari con qualche indovinata sinergia tra i nostri edifici storici e le linee minimal degli Apple Store, com’è stato fatto a Brisbane.

Brisbane

Apple–China Mobile, venerdì si parte

Settecento milioni di utenti non sono pochi, e Tim Cook lo sa. Venerdì prossimo è il grande giorno: l’accordo tra Apple e China Mobile prenderà finalmente il via, e l’iPhone potrà finire nelle mani del più grande carrier del mondo per bacino d’utenza. Una partnership assai salutare per Cupertino, in un mercato che fino ad oggi è stato dominato da concorrenti in grado di offrire prodotti molto meno costosi dell’iPhone, come Xiaomi e Huawei.

China-mobile

OS X, iOS, i giochi indie e il futuro del gaming

Ski Crazed uscì nel 1986 per Apple II. Lo scopo del gioco era completare un certo numero di discese giù dal monte Kilimanjaro per poi affrontare la temutissima pista “Oh La La”, la più difficile di tutte.  Secondo le dichiarazioni dei suoi creatori Andy Gavin e Jason Rubin, Ski Crazed «fallì completamente nel suo tentativo di ricreare la magia dello sci»: e in effetti lo si può ben credere, a guardare oggi questo goffo videogame a scorrimento verticale con gobbe irriconoscibili e sprite software che chiamare «spartani» è un eufemismo.

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Horrible ads: un Natale da stalker con Galaxy Gear

Una cosa l’ho capita: devo espiare. Dopo essere stato accusato di moralismo, ricerca del clic facile e cut&pasting selvaggio per le mie critiche a «Misunderstood», mi sembra ormai evidente l’unica strada possibile per non ritrovarmi – il giorno della dipartita – nell’inferno techie, punito con dei loop di Ballmer strillante «DEVELOPERS! DEVELOPERS! DEVELOPERS!» nei miei timpani con uno Zune. Bisogna pareggiare il conto.

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Esce Nike+ Move e Runtastic si aggiorna

Come sa chiunque sia appassionato del settore – o abbia semplicemente un amico incapace di disattivare la funzione «Condividi il tuo allenamento su Twitter/Facebook!» –, la lotta tra le app di corsa e fitness per iOS è più viva che mai. Che Apple sia seriamente interessata a questa fetta di mercato, ovviamente anche in ottica iWatch, lo si è visto negli ultimi mesi, con le acquisizioni di piccole società e il reclutamento di personale che aveva lavorato su progetti come il FuelBand di Nike.

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Ecco il nuovo iWork: minimal e condiviso

Ecco: iniziamo col dire che Roger Rosner ed Eddy Cue non sono esattamente dei maghi del desktop publishing, e che il look del senior VP of Internet Software and Services solo con molta buona volontà può rientrare nella nuova filosofia minimal inaugurata da iOS 7. Posso immaginare quello che pensa Ive mentre scende dall’Aston Martin a Infinite Loop, stretto in una magliettina ultra-basic, e vede Cue arrivare con tanto di camminata a pancia in fuori e maniche a sbuffo. Comunque sia, all’evento del 22 ottobre proprio a Cue e a Rosner è toccato illustrare l’overhaul di iWork, la suite di produttività di Apple, finalmente aggiornata dopo quattro anni. L’hanno fatto improvvisando la realizzazione di un volantino promozionale per un ipotetico disco di Cue in versione cantante confidenziale. E a parte una discutibile scelta dei colori (azzurro? Arancione?) e alcuni picchi inarrivabili di kitsch FORSE autoironico («lo sai, Roger? Stavo proprio per mettermi quella camicia, oggi») si è visto che i cambiamenti per Pages, Numbers e Keynote sono stati davvero radicali. Diamo un’occhiata anche noi in dettaglio dopo il salto.

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Il nuovo iPad Mini: Retina display e chip A7

Presentato un po’ di fretta da Phil Schiller rispetto al fratello maggiore iPad Air, anche l’iPad Mini ha avuto la sua brava nuova versione, con tanto di quella che lo stesso Senior VP of Worldwide Marketing ha definito la feature più sospirata dagli utenti: il Retina display. Nessuna novità, insomma, ma la conferma dei tanti rumor che portano il tablet più piccolo di casa Apple a una risoluzione di 2048 x 1536. Inoltre, il nuovo modello di Mini monterà un chip A7, lo stesso dell’iPad Air e dell’iPhone 5S, e sarà disponibile in due colorazioni, grigio siderale e argento. In Italia potremo vederlo a novembre.

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Nessuna nuova Apple TV all’evento del 22 ottobre?

Brutte notizie per chi attendeva a giorni, insieme ai nuovi iPad, l’annuncio della quarta generazione di Apple TV con tanto di sensori di moto e rilevamento vocale. Il rumor circolava da almeno un mese e avrebbe visto il “giocattolino” di Apple trasformarsi in una sorta di Kinect made in Cupertino. MG Siegler, il solitamente affidabile giornalista di TechCrunch che a settembre aveva parlato in un tweet di un inedito sistema hardware per l’Apple TV in concomitanza con la presentazione dei nuovi tablet, si è infatti appena auto-smentito.

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